Karfagen
"Omni"
Neo Prog Sinfonico
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Karfagen - "Omni" 2025 |
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Karfagen - "Omni" 2025 |
Fermiamo per qualche giorno i post dedicati alla mia personale compilation dei brani più significativi del Progressive Rock Globale. Pausa necessaria per riascoltare qualche traccia e definirne così, con certezza, l'appartenenza.
Come suggerisce il titolo di questo post, tracciamo intanto qualche pensiero divagante, ma utile, sul Progressive Rock.
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Phil Selvini & The Mind Warp - T.E.T.R.U.S. |
Nel vasto panorama musicale contemporaneo, poche figure riescono a catturare l'essenza del rock progressivo come Phil Selvini. Con una carriera che si intreccia tra canzoni evocative e arrangiamenti complessi, Selvini si dimostra, non è solo compositore, ma anche narratore di emozioni e conflitti interiori. Parrà difficile resistere alla tentazione di scoprire come il suo collettivo, i The Mind Warp, riesca a trasmettere il profondo tumulto dell'animo umano attraverso l'album T.E.T.R.U.S. Preparatevi a immergervi in un viaggio sonoro che sfida la logica e invita alla riflessione.
Phil Selvini rappresenta un faro di creatività nel genere del rock progressivo, unendo melodie malinconiche e ritmi intricati in un modo che rievoca le leggende musicali degli anni '70. Dalla potente introduzione della sua musica fino ai temi strazianti delle sue canzoni, la sua opera è un invito a esplorare la complessità delle emozioni umane. Scoprite come ogni traccia dell'album T.E.T.R.U.S. diventi una finestra su una realtà in cui l'alienazione e la ricerca di autenticità si fondono in un'esperienza indimenticabile.
Immergersi nella musica di Phil Selvini è come viaggiare attraverso un paesaggio sonoro dove le melodie si intrecciano con le emozioni più profonde. Guidati dalla sua ispirazione, che spazia da band iconiche come i Pink Floyd e i Genesis, i Mind Warp portano alla vita le complessità dell'esperienza umana. Dal brano To Make Ends Meet a Riding In The Fog, l'album T.E.T.R.U.S. si presenta non solo come un'opera musicale, ma anche come un manifesto di introspezione e riflessione, che invita l'ascoltatore a confrontarsi con le proprie paure e desideri.
Phil Selvini, compositore, autore, cantante e chitarrista, definisce la sua produzione artistica come una fusione di rock progressivo in stile anni '70, caratterizzata da soluzioni malinconiche e un ampio utilizzo di organi, synth e mellotron. Le sue composizioni si distinguono per le strutture complesse e la loro lunghezza. Ispirato da band leggendarie come King Crimson, Genesis, Yes e Pink Floyd, Phil ha creato i Mind Warp, un collettivo in grado di riprodurre e arrangiare le sue opere. Questa realtà si presenta come un'entità emotiva, esprimendo fusioni e opposizioni di idee, un equilibrio tra ordine e disordine, caos e quiete.
Phil introduce le cinque tracce dell'album T.E.T.R.U.S.: nel brano "To Make Ends Meet", emergono con forza i temi dell'alienazione, del controllo di massa, del consumismo e del vuoto conformismo. Il ritmo è nervoso, con un'atmosfera oscillante tra inquietudine e sogno, evocando immagini potenti di individui privi di scopo che cercano una guida, come pecore in cerca di un pastore. In una società conservatrice e avara, chiunque osi ribellarsi alle norme sociali è etichettato come pazzo, evidenziando un'ingiustizia sistemica che accomuna molti.
Il brano "Riding In The Fog", con il suo tono introspettivo e malinconico, richiama melodie ascendenti e passaggi evocativi tipici dei Pink Floyd, dipingendo un ritratto vividamente emozionale di un fantasma silenzioso e insonne che galoppa tra le colline in una notte nebbiosa. "The Last 48 Hours" e la suite "The Mind Warp" si intrecciano profondamente, esplorando le emozioni complesse legate alla perdita di una persona amata. Attraverso il dolore, il lutto e la confusione, queste tracce trasmettono l'intensa sensazione di freddo che una casa vuota può evocare, così come la solitudine profonda che accompagna la morte. In questo contesto, la casa di marmo si trasforma in una metafora potente della tomba, creando un'atmosfera che si rivela essere una toccante e sincera elegia, un riflesso dell'animo umano in momenti di vulnerabilità.
In conclusione, la musica di Phil Selvini, attraverso l'album T.E.T.R.U.S., si erge come un'opera fondamentale nel panorama del rock progressivo contemporaneo. La combinazione di melodie evocative e testi significativi permette all'ascoltatore di intraprendere un viaggio emozionale che sfida le convenzioni e invita alla riflessione. La straordinaria capacità dei The Mind Warp di rielaborare i temi dell'alienazione e dell'autenticità rende ogni traccia una tappa del nostro personale cammino verso la comprensione di noi stessi.
Phil Selvini, con la sua arte, non solo rende omaggio alla grande tradizione del rock progressivo, ma la rinnova con una freschezza che cattura e incanta. L'album T.E.T.R.U.S. rappresenta un perfetto equilibrio tra nostalgia e innovazione, trasportando l'ascoltatore in una dimensione in cui il suono e il sentimento si uniscono in un abbraccio irresistibile. Lasciate che la potenza delle sue melodie e l'intensità dei suoi testi vi guidino verso una nuova consapevolezza emotiva.
Alla fine di questo viaggio musicale, ciò che resta è l'ineffabile connessione che Phil Selvini riesce a stabilire con il suo pubblico. T.E.T.R.U.S. non è solo un'esperienza di ascolto, ma un invito a esplorare le sfumature della vita e dell'esistenza. Con l'abilità di evocare un vasto spettro di emozioni attraverso la sua musica, Selvini e i The Mind Warp ci sfidano a riflettere su ciò che significa essere umani, lasciando un'impronta duratura nelle menti e nei cuori di chiunque si avventuri nel loro mondo sonoro.
Tracks:
1. To Make Ends Meet 09:10
2. Reverie (Including ''Cloud Nine") 05:11
3. Riding in the Fog 08:17
4. The Last 48 Hours 07:46
5. The Mind Warp 26:18
Line-up
Phil Selvini: Chitarra, voce, mellotron, effettistica
Leonardo Spampinato: chitarra
Davide Sebartoli: tastiere
Francesco Scordo: basso
Leonardo Puglisi: batteria
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Lars Fredrik Froisle |
In un mondo in cui la musica è spesso relegata a semplici melodie di intrattenimento, Lars Fredrik Frøislie riesce a elevarla a una forma d'arte profonda e riflessiva. Con il suo secondo album da solista, “Gamle Mester”, Frøislie ci invita a un viaggio sonoro che abbraccia non solo la tradizione del rock progressivo, ma si intreccia anche con l'arte, la letteratura e la mitologia. La genesi di questo progetto è radicata nell’antica quercia “Den Gamle Mester” di Krødsherad Prestegård, un simbolo di saggezza e resilienza, che diventa il fulcro attorno al quale si sviluppano le intricati narrazioni musicali di Frøislie. Preparati a scoprire un'opera che non solo intrattiene, ma ispira anche una profonda riflessione sulla creatività e sul trascorrere del tempo.
Quando si parla di musica che va oltre il semplice ascolto, “Gamle Mester” di Lars Fredrik Frøislie emerge come un capolavoro che fonde abilmente note evocative e testi incantevoli. In questo album, il compositore non si limita a rendere omaggio ai precursori del rock progressivo, ma ci conduce attraverso un'esplorazione ricca di riferimenti mitologici e artistici. La presenza dell'albero “Den Gamle Mester” non è solo un simbolo, ma diventa il fil rouge di una narrazione che attraversa le varie tracce, culminando in composizioni memorabili come “De tre gratier”. Preparati a essere trasportato in un universo sonoro dove ogni canzone offre non solo musica, ma la possibilità di contemplare esperienze e emozioni universali.
La musica ha il potere di evocare emozioni che spesso trascendono le parole, e con “Gamle Mester”, Lars Fredrik Frøislie riesce a catturare questa essenza in un modo unico. Questo secondo album da solista è un tributo a quella continua evoluzione dell'arte che abbraccia l’influenza storica e culturale. Ispirato dall'albero secolare di Krødsherad e dalle antiche storie di bellezza e armonia, Frøislie ci guida attraverso un viaggio sonoro che inizia con l'intensa “Demring” e culmina in un canto epico. La fusione di rock contemporaneo e elementi classici testimonia non solo la versatilità dell'artista, ma invita anche gli ascoltatori a immergersi in un album che promette di lasciare un'impronta duratura nel panorama della musica progressiva.
In conclusione, "Gamle Mester" di Lars Fredrik Frøislie si presenta come un capolavoro che celebra l'eredità del rock progressivo, fondendo abilmente passato e presente in un'esperienza musicale senza pari. Attraverso un caleidoscopio di suoni e significati, l'album non solo intrattiene, ma invita a una profonda riflessione su l’arte e sulla creatività umana, lasciando un'impronta duratura nell'animo di chi ascolta.
Per riassumere, l'opera di Frøislie va oltre le semplici note musicali; è un viaggio emotivo che onora i grandi artisti che lo hanno preceduto e celebra la ricchezza delle tradizioni artistiche. "Gamle Mester" diventa così non solo una raccolta di melodie, ma un monumento all'immaginazione, invitando gli ascoltatori a esplorare le storie e le profondità della condizione umana attraverso una lente unica e innovativa.
Infine, "Gamle Mester" non è solo un album, ma un esperimento sonoro che sfida le convenzioni del rock progressivo e dell'arte stessa. Con il suo approccio creativo e riflessivo, Lars Fredrik Frøislie ci offre la possibilità di vivere un'esperienza musicale profonda e coinvolgente, destinata a rimanere nel cuore e nella mente di ogni ascoltatore, ben oltre l'ultima traccia.
Per un primo ascolto:
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Collage Immaginario |
A meno di un anno di distanza da "Echi di un Futuro Passato", I Celeste si ripresentano con un nuovo entusiasmante progetto: "Anima Animus". Questa nuova opera è composta da una track list di 8 brani, per una durata totale di 60 minuti di musica avvolgente. I tipici elementi sonori dei Celeste, come Mellotron, Flauto, Chitarre e Sassofoni sono affiancati da molte novità che arricchiscono notevolmente l'esperienza sonora.
In conclusione, "Anima Animus" si presenta come una tappa significativa nel percorso artistico dei Celeste, dimostrando quanto il gruppo sia capace di rinnovarsi continuamente. Con le sue 8 tracce avvolgenti, quest'album non solo riflette la maestria musicale della band, ma offre anche un'esperienza che sfida e celebra la diversità sonora. I fan possono attendere con ansia un viaggio che promette di essere indimenticabile, capace di coinvolgere tanto i nuovi ascoltatori quanto i sostenitori di lunga data.
In sintesi, il nuovo album dei Celeste, "Anima Animus", è un invito a esplorare un paesaggio musicale ricco e variegato, che non manca di colpire e sorprendere. Con melodie evocative e arrangiamenti innovativi, i membri del gruppo riescono a mescolare tradizione e modernità, creando atmosfere uniche. Questo progetto è una chiara dichiarazione della loro volontà di superare i confini e di dare vita a qualcosa di esemplare nella scena musicale contemporanea.
Infine, "Anima Animus" rappresenta non solo un nuovo capitolo per i Celeste, ma anche un manifesto del potere trasformativo della musica. Con la capacità di trasportare gli ascoltatori in dimensioni sonore inedite, l'album offre un panorama ricco di emozioni e risonanze profonde. Siate dunque pronti a lasciarvi trasportare da questa nuova avventura e a scoprire le sorprese che i Celeste hanno in serbo per voi, un viaggio che promette di essere tanto emozionante quanto memorabile.
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Zio Crocifisso - Campana di Legno + Trappola per Topi |
Dalla sua formazione nel 2021, Zio Crocifisso ha catturato l'attenzione degli appassionati di musica con una proposta audace e dinamica, superando i limiti imposti dai generi. "Chi cerca trova" affermano gli antichi, e la loro musica, che si muove dall'avant-prog verso sonorità sperimentali, celebra la collaborazione e l'innovazione, incarnando l'essenza di tre artisti eccezionali. Con l'uscita dell'EP "Campana di Legno" e la registrazione di nuovi brani, la band è pronta a guidare il pubblico in una esperienza unica, ricca di profondità e significato. Immergetevi nel loro mondo sonoro e lasciatevi trasportare dalla magia delle loro composizioni.
Nel vivace universo musicale di Zio Crocifisso, la band si distingue come un'autentica rivelazione, alimentata da una fusione di ispirazioni letterarie e vissuti personali: "La musica parla dove le parole falliscono," e questo progetto non si limita a generare suoni avvolgenti: ogni brano è una narrazione che affonda le radici nel significato profondo della vita. Con melodie eteree e ritmi incalzanti, il loro album "Campana di Legno + Trappoli per Topi" ci invita a riflettere criticamente sulla realtà che ci circonda, attingendo dall'opera di Giovanni Verga e arricchendosi di audaci collaborazioni artistiche. Unitevi a noi per esplorare il potere evocativo di una musica che supera le convenzioni, instaurando un dialogo diretto con chi l'ascolta. Come disse una volta Friedrich Nietzsche, "senza musica la vita sarebbe un errore".
Nel cuore pulsante di una musica che si nutre di ispirazioni letterarie e esperienze personali, Zio Crocifisso emerge come un autentico fenomeno. Fondata sulla connessione di arte e narrativa, questa band non solo crea suoni, ma racconta storie intrise di significato. Tra melodie oniriche e ritmi frenetici, il loro album "Campana di Legno + Trappola per Topi" ci invita a riflettere sulla realtà che ci circonda, ispirato dalle opere di Giovanni Verga e arricchito da collaborazioni artistiche audaci.
Riepilogando, (fonte btf) Zio Crocifisso è un progetto musicale nato nel 2021 dall'incontro tra Dario Magri ( Yokoano, Sho), Paolo "Ske" Botta (Yugen, Ske, Not a Good Sign) e Matteo Serenelli (The Appetizers), trio dalle molteplici sonorità che ha trovato terreno fertile in ambito avant-prog strumentale, con influenze che spaziano tra King Crimson, Tool, Melvins, Sleepytime Gorilla Museum, Zu e Poil.
Il gruppo esordisce nel 2024 con l'EP digitale "Campana di Legno" e, dopo aver arruolato il bassista Fabio Malizia (Orbe), grazie a una proposta trasversale, sinistra e musicalmente dinamica, suona dal vivo in contesti sia tipicamente rock che legati al cinema e all'animazione. Nel 2025 nuovo materiale inedito viene infine registrato e, unito ai brani del precedente EP, contribuisce alla realizzazione finale di "Campana di Legno + Trappola per Topi": la varietà stilistica subisce un ulteriore incremento, in un disco che passa agilmente da momenti eterei e onirici al math-rock e all'heavy-prog; i nuovi brani vedono inoltre la partecipazione di cantanti e musicisti che aggiungono a un piatto già ricco momenti più sperimentali e ambient, oltre a parti vocali con testi ispirati al romanzo "I Malavoglia" di Giovanni Verga.
E' proprio a quel libro gli Zio Crocifisso devono il loro nome, grazie a un personaggio legato alla nota espressione "non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire"; questo, insieme alla corrente letteraria - il Verismo - a cui appartiene il romanzo di Verga costituiscono le 'fondamenta concettuali' alla base di questo progetto, che col proprio eclettismo stilistico tenta di fotografare la caotica contemporaneità che lo circonda.
Per un primo ascolto:
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Banco del Mutuo Soccorso - Storie Invisibili |
Il nuovo album del Banco del Mutuo Soccorso, intitolato "Storie Invisibili" , presenta 12 racconti che esplorano le vite di personaggi reali. Queste narrazioni, per lo più legate a eventi quotidiani, si concentrano sulle esperienze di uomini e donne, che siano essi contadini o borghesi. In definitiva, le storie invisibili diventano una rappresentazione universale e contemporanea delle esperienze umane. Questo lavoro si colloca come il capitolo finale di una trilogia che indaga l'esistenza umana: Transiberiana, (una metafora del viaggio della vita), Orlando: Le Forme dell'Amore (una celebrazione del sentimento più potente), e infine , Storie Invisibili, che racconta storie di individui comuni, lontani dai monumenti e dai libri di storia.
La track list include i brani:
01) Studenti 02) Il Mietitore 03) Il Pittore 04) Non Sono Pazzo 05) L'Ultimo Moro Dell'Alhambra 06) Senza Nuvole 07) La Casa Blu 08) Sarà Ottobre 09) Cena di Natale 10) Spiegami il Cielo 11) Solo Meraviglia 12) Capo Horn
Ognuna di queste tracce è una finestra su un mondo specifico, permettendoci di esplorare le vite private di coloro che, senza il supporto di storie epiche o leggende, vivono esperienze che sono pur sempre ricche di significato. Studenti racconta delle speranze e delle paure degli adolescenti in un sistema educativo che spesso li mette alla prova. In Il Mietitore, la figura di un uomo che raccoglie il grano diventa simbolo di pazienza e resilienza, riflettendo le sfide del lavoro agricolo e della vita rurale. Il Pittore esplora l'arte come mezzo di espressione e cerca di dare voce a chi non ha mai avuto l'opportunità di farlo.
Nella traccia Non Sono Pazzo, il protagonista affronta il tema della malattia mentale, cercando comprensione in un mondo che tende a stigmatizzare. L'Ultimo Moro dell'Alhambra è una narrazione nostalgica, un viaggio nel passato alla ricerca dell'identità e delle radici culturali. La traccia Senza Nuvole offre un momento di riflessione, un invito a riconoscere la bellezza anche nei momenti di difficoltà.
Passando a La Casa Blu, si presenta un racconto di legami familiari e di come una semplice abitazione possa raccontare storie di gioie e dolori, di crescita e perdita. Sarà Ottobre mette in luce il passare del tempo, evocando immagini di stagioni che cambiano e opportunità che si presentano. La Cena di Natale è un momento di convivialità e tradizione, un richiamo a quei valori che ci uniscono durante le festività. Spiegami il Cielo rappresenta il desiderio di ricerca di significati più profondi mentre Solo Meraviglia celebra la bellezza della vita nei suoi aspetti più semplici e autentici. Capo Horn chiude l'album con una riflessione sul viaggio, una metafore della nostra esistenza, piena di incognite e scoperte in un oceano di possibilità.
Riassumendo, l'album "Storie Invisibili" non è soltanto una raccolta di brani musicali, ma un manifesto che invita ogni ascoltatore a entrare in connessione con storie di persone reali, esortandoci a vedere oltre l'ovvio e valorizzare la bellezza che si cela nella vita di tutti i giorni. Attraverso una musica evocativa e testi toccanti, il Banco Del Mutuo Soccorso riesce a tessere una narrazione che risuona con il cuore di ciascuno di noi, rendendo queste storie non solo invisibili, ma anche indimenticabili.
Line-up
Toni D'Alessio - Voce solista
Dario Esposito - Batteria
Vittorio Nocenzi - Organo, Sintetizzatore, Voce
Michelangelo Nocenzi - Piano, Tastiere
Marco Capozi - Basso
Filippo Marcheggiani - Chitarra elettrica, Chitarra acustica, Voce