PROGRESSIVE ROCK. '70/ '80/ '90 e oltre - Neo Prog. Psichedelic Prog. Heavy Prog. Crossover Prog. Symphonic Prog. Italian Progressive Rock. Eclectic Prog. Rock.
(QUESTA MUSICA TI SALVERA' LA VITA)
G E N E S I S M A R I L L I O N
Negli ultimi decenni, la musica progressive italiana ha conosciuto una rinascita sorprendente, mantenendo viva l'eredità di generi e artisti che hanno segnato la storia. In questo contesto, i CORMORANO emergono come una band che è riuscita a combinare l'innovazione con la tradizione. Con il loro nuovo album, "L'inciampo dell'uovo", abbracciano un viaggio sonoro che esplora le profondità delle emozioni umane. Scopriamo insieme come la loro musica riesca a trasformare sfide esistenziali in melodie affascinanti e coinvolgenti.
Dal lontano 2000, anno della pubblicazione del loro album d'esordio, gli emiliani CORMORANO hanno dimostrato di essere una forza vitale nella musica progressive italiana. Con "L'inciampo dell'uovo", la band non solo riafferma la propria presenza nel panorama musicale contemporaneo, ma ci invita a un viaggio ricco di riflessioni e sonorità uniche.
Quando la musica diventa una forma d'arte in grado di esplorare i meandri dell'esistenza umana, i CORMORANO si pongono come pionieri nel panorama del progressive italiano. Con il loro atteso album, "L'inciampo dell'uovo", i membri della band, guidati dal carismatico Raffaello Regoli, ci portano in un'esperienza sonora dove il jazz, il rock e il soul si fondono armoniosamente.
Dopo i trascorsi negli anni 70 e la pubblicazione del primo album ufficiale “Girotondo (giro) fuori scena” (Mellow records – 2000), dopo la reunion sancita da “Obliquizioni…prima che l’aquilone se ne voli via” (Locanda del Vento – 2023), gli emiliani CORMORANO, capitanati dal cantante/ricercatore vocale RAFFAELLO REGOLI, ribadiscono la loro attiva e autorevole presenza nella scena progressive italiana col nuovo album “L’inciampo dell’uovo”. Un viaggio sonoro, filosofico, un’immersione profonda nelle riflessioni umane e nelle sonorità che da sempre contraddistinguono la band. Anche stavolta inserito nella Lizard side-label “Locanda del Vento”, “L’inciampo dell’uovo” raccoglie otto brani fortemente caratterizzati dalla vocalità di Raffaello Regoli (per tanti anni ideatore e organizzatore della rassegna “Omaggio a Demetrio Stratos”) e da un originale mix di progressive-jazz-soul-blues, eredi in parte dello spirito degli Area. Non mancano dunque incursioni nella sperimentazione vocale (nei messaggi cosmici di “Pax Msg from Universe”), il jazz-rock di “Agguati urbani” e “Somia”, momenti strumentali in “Trutse Nalem” (omaggio ai Traffic), fra temi universali come l’identità, la connessione, la dipendenza, la critica sociale (“SocialNetwork”), storie di amicizie asimmetriche (“Amico (oltre le nuvole, come gli dei)”), e il finale abbraccio silenzioso e dissolvente con l’infinito (“C’è che sei…paesazione 2”) il tutto avvolto in un tessuto musicale progressive, rock,
jazz-rock particolarmente distintivo.
In conclusione, "L’inciampo dell’uovo" rappresenta non solo un continuo evolversi della musica dei CORMORANO, ma anche una definizione precisa del loro contributo alla scena progressive italiana. Con ogni traccia, la band riesce a trasmettere un messaggio profondo che invita all'introspezione e alla riflessione, rendendo il loro lavoro un elemento fondamentale per chi è in cerca di nuove esperienze sonore.
In sintesi, il nuovo album dei CORMORANO è un perfetto equilibrio tra innovazione e tradizione, capace di attrarre sia i fan storici che il nuovo pubblico. Le sonorità uniche di Raffaello Regoli, unite agli arrangiamenti audaci, creano un unicum che conferma il loro status nell’ambito della musica progressive. Ogni brano è un viaggio che merita di essere ascoltato e assaporato per la ricchezza dei temi e la profondità emotiva.
In ultima analisi, "L’inciampo dell’uovo" non è solo un lavoro musicale, ma un vero e proprio manifesto artistico che esplora la complessità dell'esistenza umana. Attraverso la loro sapiente amalgama di generi, i CORMORANO riescono a incapsulare le sfide contemporanee e le esperienze universali, lasciando un'impronta duratura nel cuore degli ascoltatori e ponendo nuove interrogativi sulla connessione tra individuo e universo.
La musica africana, con la sua ricchezza di ritmi, melodie e messaggi, trasmette l'essenza profonda della cultura e della storia del continente. Artisti e gruppi provenienti da diverse regioni hanno portato al mondo opere memorabili, unendo patrimoni tradizionali a elementi innovativi. Tra questi, brani come "Beautiful Seven" degli Osibisa, "Sunday Morning" degli Amanaz e "Lule Lule" dei Birigwa, rivelano l'unicità delle loro origini, celebrando contemporaneamente l'universalità della musica. L'obiettivo di questa esplorazione è immergersi nelle storie e nei suoni che hanno definito la scena musicale africana e l'appartenenza al genere progressive, evidenziando l'influenza e il contributo di ogni opera alla musica globale.
Cover Back
Fullfront
CD 1
1) Osibisa - Beautiful Seven (Ghana)
Gli Osibisa, band ghanese di fama internazionale, ha introdotto al mondo "Beautiful Seven", un'opera che fonde highlife, jazz e funk in un'armonia quasi spirituale. Questo brano rappresenta un celebrativo inizio di viaggio nel contesto della loro discografia, dimostrando come la musica africana possa fluire e adattarsi, mantenendo le proprie radici culturali.
2) Amanaz - Sunday Morning (Zambia)
Proveniente dalla scena rock psichedelico deli anni '70, "Sunday Morning" degli Amanaz è un tesoro nascosto che ha riacquistato popolarità grazie alla riscoperta globale della musica zamrock. Il brano, con il suo approccio contemplativo e le sonorità evocative, racconta la fluidità della vita quotidiana, avvicinando gli ascoltatori alla sensibilità culturale dello Zambia.
3) Birigwa - Lule Lule (Uganda)
"Lule Lule" dei Birigwa arriva dall'Uganda, presentandosi come una commovente riflessione sulle esperienze umane attraverso la lente della musica folk locale. Il brano, con il suo ritmo sereno e la narrativa coinvolgente, invita a una meditazione sulle semplici verità della vita, mostrando la forza della musica come ponte tra gli esseri umani.
4) Abdo - Ah Ya Zen (Egitto)
Nella vibrante scena musicale egiziana, "Ah Ya Zen" degli Abdo spicca per la sua capacità di intrecciare la tradizione musicale mediorientale con moderni stili di espressione. Il brano , caratterizzato da melodie ipnotiche e un ritmo incalzante, riflette la complessità e la profondità della cultura egiziana, invitando alla scoperta delle sue molteplici sfaccettature.
5) Witch - Strange Dream (Zambia)
"Strange Dream" dei Witch consacra ulteriormente la posizione dello Zambia nella mappa del prog rock psichedelico africano. La traccia, con la combinazione audace di elementi tradizionali e sperimentali, sottolinea il contributo inestimabile che la band ha fornito alla diversificazione musicale del continente.
6) Ofege - Try and Love (Nigeria)
La Nigeria, con la sua ricca eredità musicale, ci ha regalato "Try and Love" degli Ofege, una gemma della scena rock nigeriana degli anni '70, il brano, attraverso la sua melodia accattivante e testi profondi, esplora temi universali di amore e speranza, mostrando 'abilità degli artisti nigeriani di creare musica che parla al cuore e all'anima.
7) Les Freres Migri - Chaaltiha Nar (Marocco)
"Chaaltiha Nar" dei Les Freres Migri non è solo un'opera musicale, ma un'icona culturale in Marocco. Espone in modo affascinante la fusione tra sonorità moderne e tradizionali marocchine, narrando storie di vita, amore e aspirazioni attraverso un linguaggio che è allo stesso tempo poetico e profondamente radicato nella cultura marocchina.
8) Assagai - La La (Zimbabwe)
L'apporto dello Zimbabwe alla musica africana viene magnificamente rappresentato da "La La" degli Assagai. Questo pezzo mescola ritmi africani con influenze jazz e rock, dimostrando la capacità degli artisti zimbabwesi di reinterpretare la loro heritage culturale in chiave contemporanea, promuovendo uno scambio culturale dinamico con l'ascoltatore.
9) Osibisa - Why (Ghana)
Concludendo il nostro breve tour, "Why" gioiello degli Osibisa riporta nuovamente l'attenzione sul Ghana, riflettendo la visone avanguardistica della band e la loro aspirazione a unire i popoli attraverso la musica. Questo brano, celebrato per il suo messaggio di pace e unità, ha ricevuto un'accoglienza globale, testimoniando il potere della musica come lingua universale dell'umanità.
Nel panorama musicale, il rock progressivo del Sudafrica degli anni '70 emerge come un genere ricco di sperimentazioni e varietà sonore. Questo periodo, segnato da profonde trasformazioni sociali e politiche, ha visto nascere opere memorabili che combinano influenze culturali diverse con innovazioni tecniche. I compositori e gruppi di questo periodo hanno esplorato nuove frontiere musicali, integrando elementi del jazz, del rock, della musica classica e della musica tradizionale africana.
CD 2
Tracks list:
1) Duncan Mackay - Morpheus
"Morpheus", opera del tastierista Duncan Mackay, è un esempio della maestria nella composizione progressive. La traccia si distingue per le sue elaborate partiture di tastiere che viaggiano attraverso mood onirici e atmosfere surreali, raccontando musicalmente il mito greco di Morfeo.
2) Demon Fuzz - Past Present and Future
La fusione di "Past Present and Future", ad opera dei Demon Fuzz, si contraddistingue per la sua audace mescolanza di funk, jazz e sonorità africane. Questo pezzo romane emblematico per la sua capacità di trasmettere un messaggio potente attraverso il linguaggio universale della musica, incarnando le speranze e le disillusioni dell'epoca.
3) Hawk - African Day
Con "African Day", gli Hawk hanno inciso nel rock un'opera caratterizzata da liriche intense e da un sound che affonda le radici nella terra d'Africa. L'uso di strumenti tradizionali africani in combinazione con le chitarre elettriche genera un'atmosfera vibrante e immersiva.
4) Abstract Truth - Silver Trees
L'album "Silver Trees" degli Abstract Truth si presenta come un viaggio psichedelico nel rock progressivo, dove le armonie vocali si intrecciano con strumentazioni sperimentali. Questo lavoro è un esempio perfetto di come il rock progressivo africano potesse essere allo stesso tempo radicato nella tradizione e audacemente innovativo.
5) Canamii - Come and Fly
La traccia "Come and Fly" dei Canamii esemplifica l'integrazione di melodiche linee vocali con la complessità strumentale del rock progressivo. L'invito a volare verso nuovi orizzonti sonori è realizzato attraverso l'uso di strumentazioni che spaziano dal flauto alle tastiere, creando un collage sonoro memorabile.
6) Flibbertigibbet - Mariner Blues
I Flibbertigibbet con "Mariner Blues", ci portano in un viaggio attraverso il folklore marittimo, incorporando elementi di blues. La focus sulla narrazione e l'ambientazione evocativa fondono il racconto musicale con la tradizione del blues in un contesto rock progressive unico e affascinate.
7) Freedom's Children - The Kid He Came From Nazareth
Con "The Kid He Came From Nazareth", i Freedom's Children ci mostrano una composizione che combina testi profondi con una strumentazione ricca e variegata. Questo pezzo risalta per la sua critica sociale imballata in un suono che è allo stesso tempo intriso di psichedelia e di impegnativi passaggi strumentali.
8) Robert Calvert - The Song of the Gremlin (Part. One)
Robert Calvert, in "The Song of the Gremlin (Part. One)", crea un'affascinante narrativa che si intreccia con elementi musicali teatrali e sperimentali. La traccia si distacca per il suo carattere narrativo, che, insieme a un uso innovativo del suono, conferisce alla composizione una qualità cinematica.
9) Trevor Rabin - Now
Trevor Rabin, con "Now", ci offre un'opera che si distingue per la sua innovativa fusione di generi, che spazia dal rock progressivo al pop e oltre. La traccia si caratterizza per la sua struttura melodica orecchiabile, ma complessa, riuscendo a mantenere un equilibrio tra accessibilità e sperimentazione musicale.
10) Duncan Mackay - Score
Chiudiamo questo viaggio attraverso il rock progressivo del Sudafrica con Duncan Mackay che con "Score" ci da un ulteriore saggio della sua maestria alle tastiere. "Score" è una traccia strumentale improntata sulle melodie delle tastiere di Mackay che avvolgono l'ascoltatore in un turbinio di note.
Il panorama musicale degli anni '70 in Asia ha visto una sorprendente quanto inaspettata espansione del rock progressivo, un genere caratterizzato da sperimentazioni sonore, composizioni complesse e tematiche liriche profonde. Diversi gruppi musicali di questa regione hanno contribuito al nascente genere musicale esplorando nuovi territori sonori e fondendo elementi culturali locali con le strutture del rock progressivo. Dal deserto di Israele alle terre ricche di storia dell' Uzbekistan e dell'Iraq, la vivacità e l'originalità di queste band hanno creato un tessuto ricco nel vasto panorama della musica.
Cover Back
Front Cover Album Collage
Tracks list:
CD 1
1) Atmosphera - Lady of Shalott (Israele)
"Lady of Shalott" degli Atmosphera è un'opera che incapsula la poeticità e la complessità del rock progressivo. Utilizzando una varietà di strumenti, dagli archi ai sintetizzatori, Il brano si distingue per la sua capacità narrativa. La composizione segue un percorso emotivo intenso, con cambi di tempo e atmosfere che riflettono il viaggio tragico della protagonista del brano, direttamente ispirato dall'omonima poesia di Alfred Lord Tennyson.
2) Magma - Escape (Corea)
"Escape" dei Magma si conferma un inno all'esplorazione sonora. La traccia si apre con delicate melodie che pian piano cedono il passo a una poderosa esplosione di energia, dimostrando la capacità dei musicisti di saper bilanciare momenti di riflessione introspettiva con botte di adrenalina pura. L'utilizzo innovativo di sintetizzatori, accanto ad un intricato lavoro di percussione, pone il brano in una dimensione a parte, facendo di "Escape" una testimonianza emblematica dell'approccio sperimentale dei Magma, che attinge dalle loro radici prog per sfidare e rinnovare continuamente il loro suono.
3) Sado - Naai (Uzbekistan)
Il gruppo uzbeko Sado, con il loro pezzo "Naai" introduce gli ascoltatoti in un mondo di profonda introspezione spirituale. La combinazione di strumenti tradizionali con nuove tecniche musicale crea un ponte tra passato e presente, offrendo un'esperienza sonora tanto unica quanto affascinante. La narrazione musicale di "Naai" esplora la ricerca dell'identità culturale e personale, testimoniando l'impatto del rock progressivo nell'espressione di tematiche universali.
Full Album (Naai è il 7° brano dell'album)
4) Sheshet - F Minor ( Israele)
"F Minor" dei Sheshet è un esempio illustrativo di come la musica possa racchiudere complessità e bellezza. Caratterizzato da sofisticate strutture armoniche e ritmiche, il brano si districa tra passaggi melodici intensi e quieti momenti di riflessione. La maestria tecnica dei musicisti si unisce alla profondità emotiva, tracciando il percorso che rispecchia le sfide e le aspirazioni del genere umano.
5) Al Basim - History of the World (Iraq)
Al Basim, attraverso il suo "History of the World", riflette sulla complessa tessitura della storia umana. I temi trattati nel brano spaziano dalle conquiste alle perdite, utilizzando la musica come veicolo per esplorare i cicli della vita e della storia. La composizione è impreziosita da elementi folkloristici che aggiungono a questa narrazione universale un colore distintamente medio-orientale.
Full Album ( History of the World è il 1° brano dell'album)
6) Osiris - Fantasy ( Bahrein )
"Fantasy" degli Osiris, originari del Bahrein, dimostra la capacità ineguagliabile del rock progressivo di trascendere i confini geografici e culturali. Il brano, ricco di atmosfere oniriche, costruisce paesaggi sonori che sembrano evocare mondi fantastici e introspezioni profonde. La composizione abile nel fondere insieme melodie affascinanti e complessità strutturali, offre un assaggio del patrimonio unico del progressive rock in Asia.
7) Shin Jung and the Men - Beautiful Country (Rivers and Mountain) (Corea)
"Beautiful Country (Rivers and Mountain)" di Shin Jung and The Men racconta il paesaggio culturale e spirituale della Corea attraverso il prisma del rock progressivo. La fusione tra gli elementi della musica tradizionale Coreana e le innovative strutture del rock progressivo crea un dialogo affascinante tra il passato e il presente. Questo brano rappresenta un omaggio alla bellezza e alla complessità della natura umana, riflettendo su temi di pace e armonia.
CD 2
Front Cover Album Collage
Tracks list:
1) Abbhama - Kembali (Indonesia)
Il brano "Kembali" degli Abbhama è un esempio squisito di come il rock progressivo sia stato in grado di incorporare l'influenza musicale locale indonesiana. La struttura di questa traccia si discosta dalle tradizionali convenzioni occidentali del progressive rock, incorporando strumenti etnici che portano l'ascoltatore in un viaggio attraverso la storia e la cultura dell'Indonesia. Le armonie complesse e il ritmo cadenzato contribuiscono a creare una trama sonora che rimane fedele alle radici del gruppo pur esplorando confini musicali più ampi.
2) God Bless - Cermin (Indonesia)
"Cermin" dei God Bless illustra il talento della band nell'integrare la musica rock con elementi sonori e ritmi caratteristici dell'Indonesia. La composizione del brano si affida a complessi giochi di tempo e a un uso espressivo della dinamica, dimostrando come il rock progressivo possa adattarsi e prosperare in un contesto culturale diverso. Ogni strumento apporta un contributo essenziale alla creazione di una tessitura che è densa ma mai sovraccarica, stabilendo un equilibrio tra innovazione e rispetto della tradizione.
3) Tamouz - The Deeper The Bluer (Israele)
I Tamouz, attraverso "The Deeper The Bluer", portano l'attenzione sul lato più melodico del rock progressivo. Il brano si distingue per le sue linee vocali emotive e per l'uso intelligente della melodia che si intreccia con la sezione ritmica in maniera innovativa, creando un paesaggio sonoro emotivamente ricco e complesso.
4) Ktzat Acheret - Pink Skies (Israele)
"Pink Skies" degli Ktzat Acheret è un esempio brillante di come la sperimentazione sonora sia stata al centro delle innovazioni del rock progressivo anche in Israele. Questa traccia incorpora una varietà di texture e temi musicali, spaziando da atmosfere eteree a melodie lente ma accattivanti, dimostrando l'abilità della band nell'esplorare nuovi territori sonori senza perdere la coerenza complessiva della composizione.
5) Guruh Gipsy - Indonesia Mahardhika (Indonesia)
Con "Indonesia Mahardhika" i Guruh Gipsy realizzano una sintesi straordinaria tra gli elementi tradizionali della musica indonesiana e le strutture del rock progressivo. La fusione di strumenti tradizionali come il gamelan con le chitarre elettriche crea un ponte tra passato e presente, offrendo una testimonianza della potenza unificatrice della musica. In questa composizione, la modernità del rock si sposa con la ricchezza delle tradizioni musicali indonesiane, generando un'opera unica nel suo genere.
6) Shark Move - Insan (Indonesia)
"Insan" dei Shark Move è notevole non solo per la sua composizione musicale ma anche per i testi profondi che affrontano tematiche universali mediante l'uso di simbolismi e la narrazione. La musica supporta ed eleva il messaggio del brano, sfruttando l'interazione tra gli strumenti e la voce per enfatizzare l'importanza del testo. La struttura del brano dimostra un'intima comprensione delle dinamiche del rock progressivo, fondendo elementi musicali occidentali con occorrenze liriche specifiche della cultura indonesiana.
7) Zingale - Soon The War Is Over (Israele)
"Soon The War Is Over" dei Zingale riflette l'approccio unico della band nella scrittura e negli arrangiamenti. Questo brano mette in primo piano le capacità della band di fondere elementi di rock occidentali con innesti di sonorità mediorientali, mostrando un'attenzione particolare alle strutture armoniche e agli arrangiamenti strumentali. E' una testimonianza dell'abilità compositiva e della volontà di sperimentare nella creazione di musiche che sono sia complesse che emotivamente coinvolgenti.
8) God Bless - She Passed Away (Indonesia)
Il brano "She Passed Away" dei God Bless è un chiaro tributo ai Genesis e rappresenta un punto di evoluzione nel panorama del rock progressivo asiatico, mettendo in evidenza come la band sia maturata nel tempo, affinando il proprio stile e la propria espressività. Questa traccia esemplifica l'intreccio tra evoluzione musicale e impatto culturale, dimostrando come il rock progressivo asiatico degli anni'70 non fosse solamente un fenomeno musicale ma anche un movimento culturale che rifletteva cambiamenti sociali e aspirazioni del periodo.
Con questo speciale tributo ai Genesis si conclude il viaggio in Asia del progressive rock, un genere che ha tracciato le sue origini principalmente nel Regno Unito alla fine degli anni '60 e che ha trovato nuova casa e nuove interpretazioni in tutti i paesi del mondo, come in Asia, creando un'onda di innovazione e sperimentazione musicale. Paesi come Indonesia e Israele in particolare hanno visto l'emergere di band che non solo hanno adottato lo stile e le strutture del rock progressivo ma hanno anche cucito nei loro brani elementi unici della loro ricchezza culturale e musicale. Questo ha portato alla creazione di opere che, pur facendo parte della più ampia tappezzeria de rock progressivo, hanno una loro identità distintiva.
Il brano "Mountaineer" degli Aleph si contraddistingue per una struttura musicale profondamente influenzata dalle tradizioni culturali. Questa fusione di elementi offre al pezzo un suono distintivo, mescolando l'energia del rock con sfumature etniche. Tale composizione riflette un approccio innovativo nel quale si intravede una ricerca di identità sonora unica, sperimentando con ritmi e armonie l di fuori delle norme del rock progressivo.
2) Sebastian Hardie - Openings (Australia)
Il lavoro dei Sebastian Hardie in "Openings" manifesta in una struttura melodica riflessiva e complessa. La melodia si snoda in modo tale da creare un'esplorazione emotiva, guidando l'ascoltatore attraverso vari movimenti musicali. La trattazione melodica e le transizioni suadenti caratterizzano fortemente il pezzo, dimostrando la maestria nella creazione di una narrazione musicale coesa e coinvolgente.
3) Tully - Sea of Joy Part. 1 (Australia)
I Tully, con "Sea of Joy Part. 1", integrano elementi sinfonici e orchestrale in modo magistrale, producendo un sound ricco e sopraffino. Le texture sonore si sovrappongono creando un paesaggio acustico che trasporta l'ascoltatore in un viaggio attraverso momenti di pura gioia e contemplazione. La maestria nell'uso degli strumenti orchestrali dimostra un profondo rispetto per la capacità narrativa della musica.
4) Dragon - La Gash Lagoon (Nuova Zelanda)
"La Gash Lagoon" dei Dragon emerge con caratteristiche distintive che si discostano dalle tradizionali narrazioni del rock. Le dinamiche musicali e le innovazioni sonore presenti nel brano si combinano per creare un'esperienza unica, contrassegnata da un marcato senso di scoperta e innovazione. Questo pezzo rispecchia la capacità della band di giocare con generi e influenze divergenti.
5) Ayers Rock - Angel Disguise (Australia)
Gli Ayers Rock, in "Angel Disguise", elaborano una fusione eccezionale di generi che arricchisce la tessitura del rock progressivo. Il pezzo si contraddistingue per la sua capacità di integrare elementi di jazz, folk, e rock in una composizione coesa, facilitando un'espressione sonora che è sia complessa che accessibile. La band dimostra un eccezionale talento nel bilanciare diversità ed unità.
6) Spectrum - Milesago (Australia)
"Milesago" degli Spectrum si presenta come un manifesto delle innovazioni musicali dell'epoca. L'album traversa molteplici spazi sonori, incorporando strumentazioni e tecniche di produzione avanguardistiche. Questa ricerca dell'innovazione attraverso la sperimentazione ha lasciato un'impronta indelebile sulla scena musicale, spostando la aspettative di ciò che potrebbe essere il rock progressivo.
7) Galadriel - One Day in Paradise (Australia)
In "One Day in Paradise" dei Galadriel, le atmosfere evocano sensi di serenità e riflessione profonda. La band costruisce paesaggi sonori che permettono agli ascoltatori di immergersi in un'esperienza emotivamente ricca. La capacità di evocare una tale profondità emotiva dimostra un'attenzione meticolosa alla tessitura compositiva.
8) Windchase - No Scruples (Australia)
Con " No Scruples", i Windchase esplorano la complessità compositiva attraverso un'opera che sfida le convenzioni di genere. Il brano si articola attraverso movimenti che mostrano un'intensa lavorazione compositiva e strutturarle. Il risultato è una arama ricca che dimostra come l'ingegnosità nella composizione possa aprire nuove dimensioni espressive nel rock.
9) Ragnarok - Five New Year (Nuova Zelanda)
"Five New Year" dei Ragnarok chiude questa panoramica con la sua struttura ritmica e poetica unica. Il brano coniuga la potenza del rock con elementi poetici, creando un'esperienza che è tanto riflessiva quanto innovativa. La manipolazione ritmica e la coesione narrativa contribuiscono a un finale che sintetizza in modo brillante le varie tendenze esplorate nei brani precedenti.
L'era degli anni '70 ha segnato un periodo di intense sperimentazioni e innovazioni nel mondo della musica, con il progressive rock che emergeva come uno dei generi più esplorativi e tecnicamente avanzati. In questo contesto, alcune band australiane e neozelandesi hanno lasciato un'impronta duratura nella storia di questo genere, offrendo contributi unici che hanno arricchito l'evoluzione del rock progressivo.
CD 2°
Tracks list:
1) Greg Sneddon - Mind Stroll (Australia)
"Mind Stroll" di Greg Sneddon si distingue per la sua struttura complessa e gli arrangiamenti sofisticati. La composizione si sviluppa attraverso movimenti che esplorano varie atmosfere, dall'introspezione meditativa a esplosioni sonore più audaci, dimostrando la versatilità e la maestria compositiva di Sneddon nel maneggiare texture sonore e dinamiche.
2) Cybotron - Colossus (Australia)
Il brano "Colossus" dei Cybotron rappresentava una rivoluzione sonora all'epoca della sua uscita. Con l'utilizzo innovativo di sintetizzatori e effetti elettronici i Cybotron hanno ampliato i confini del possibile nel progressive rock, contribuendo a definire l'identità sonora del genere con un'audacia raramente eguagliata.
3) Schtung - Tree Song (Nuova Zelanda)
"Tree Song" degli Schtung, band della Nuova Zelanda, si distingue per il suo forte messaggio e le sue liriche evocative. Il brano parla della connessione dell'uomo con la natura, servendosi di metafore e immagini poetiche per esprimere la preoccupazione per l'ambiente, in uno sfondo di arrangiamenti musicali che combinano elementi tradizionali e innovativi.
4) Airlord - Clockwork Revenge (Nuova Zelanda)
"Clockwork Revenge" degli Airlord emerge per i suoi ricchi elementi narrativi, unendo la struttura di una suite sinfonica con una storia coinvolgente che affronta temi di vendetta e redenzione. Questo brano illustra come il progressive rock possa essere un veicolo per la narrazione, attraverso la combinazione di musica e testo.
5) Chris Neal - Into the Valley of the Ancient (Australia)
Chris Neal, con "Into the Valley of the Ancient", ci porta in un viaggio attraverso un'epoca perduta, dove le antiche civiltà risvegliano l'immaginazione dell'ascoltatore. L'atto di evocare atmosfere mistiche dimostra il potere della musica di aprire porte verso mondi sconosciuti, ispirando a riflessioni sull'esistenza umana e sul nostro posto nel cosmo.
6) Pirana - Jimbo's Blow (Australia)
"Jimbo's Blow" dei Pirana esemplifica l'intensa energia e l'eccellente performance strumentale che caratterizzano il progressive rock. Il brano è un tour de force musicale che mette in evidenza la competenza tecnica degli artisti, attraverso una fusione di ritmi incalzanti e momenti di brillante virtuosismo.
7) Ariel - Chicken Shit (Australia)
Gli Ariel, con Chicken Shit, introducono una dimensione satirica nel progressive rock, combinando humor mordace con uno stile musicale eclettico. Questa traccia dimostra come il genere possa ospitare non solo la sperimentazione sonora e compositiva, ma anche contenuti lirici che riflettono in modo critico la società.
8) Rainbow Theatre - Fantasy of Horse (Australia)
"Fantasy of Horse" dei Rainbow Theatre è un'opera di grandiosa complessità compositiva. Attraverso un suite che si snoda in diverse parti, la band esplora una vasta gamma di emozioni e paesaggi sonori, creando un'esperienza d'ascolto avvolgente che trascende il tempo e lo spazio.
9) Bakery - The Gift (Australia)
"The Gift" dei Bakery rappresenta un esemplare punto di incontro tra diverse tradizioni musicali, dove elementi jazz, rock e ritmi etnici si fondono in un'armonia innovativa. Questa fusione stilistica non solo testimonia l'apertura creativa del progressive rock ma sottolinea anche il suo impatto nel rompere i confini tra i generi.
Il rock progressivo australiano e neozelandese degli anni '70 rappresenta un vivace e sfaccettato panorama musicale, ricco di innovazione e sperimentazione. In un'epoca definibile come l'alba della globalizzazione musicale, artisti e gruppi dell' Australia e della Nuova Zelanda hanno saputo creare opere che, pur radicate in influenze culturali ben precise, hanno raggiunto un pubblico globale, contribuendo significativamente al vasto universo del rock progressivo.
CD. 3°
Tracks list:
1) Daevid Allen - Children of the New World (Australia)
Daevid Allen, con il suo "Children of the New World", ha lasciato la sua personale impronta nel rock progressivo, mescolando suoni psichedelici con una narrativa futuristica. Questo brano simboleggia un invito a riflettere sulla direzione dell'umanità sposando la critica sociale con l'esplorazione sonora. La sua capacità di coniugare testi profondi con arrangiamenti innovativi ha fatto da apripista a molte delle tendenze che avrebbero caratterizzato il genere.
2) Patch - Fire (Australia)
"Fire" dei Patch è una piccola sinfonia che si distingue per la sua struttura musicale audace e per i cambi di generi incanalati attraverso progressioni armoniche non convenzionali. Questo brano è emblematico della volontà di sperimentare, tipica del rock progressivo, e ha lasciato un segno nella scena musicale, influenzando le direzione artistica di numerose band.
3) Think - Our Children Think About (Nuova Zelanda)
La band neozelandese Think, con il suo "Our Children Think About", si immerge in tematiche profonde, invitando alla riflessione sulla responsabilità verso le generazioni future. La combinazione di melodie avvincenti e testi significativi posiziona questo brano come un punto di riferimento nelle sperimentazione musicale e nella capacità di trasmettere messaggi potenti attraverso il rock.
4) Fraternity - Canyon Suite (Australia)
"Canyon Suite" dei Fraternity emerge come un'opera complessa, un viaggio attraverso movimenti e variazioni che esplorano la soggettività dell'esperienza umana. Questo pezzo è una dimostrazione di come il rock progressivo usi i suoi standard per superare i confini e abbracciare una narrazione quasi cinematografica, elevando la musica a mezzo di esplorazione emotiva.
5) Split Enz - Stranger Than Fiction (Nuova Zelanda)
I neozelandesi Split Enz, con "Stranger Than Fiction", hanno saputo unire lo stile distintivo del rock progressivo con elementi teatrali, creando un'opera che sfida le convenzioni e invita l'ascoltatore a una riflessione interna. Il brano si distingue per la sua singolare fusione di narrazione e sperimentazione musicale, offrendo un'esperienza d'ascolto che è, in effetti, più strana della finzione.
6) Mario Millo - Epic III (Australia)
"Epic III" di Mario Millo è un viaggio attraverso la maestria compositiva, unendo tecniche orchestrali a elementi rock per creare un'opera epica nel vero senso della parola. Questo brano ha riscosso grande ammirazione per la sua capacità di raccontare storie attraverso la musica, dimostrando l'abilità nell'uso di strumentazioni diverse e nelle composizioni complesse, tipiche del miglior rock progressivo.
7) Chetarca - The Oceanic Suite (Australia)
"The Oceanic Suite" dei Chetarca è un'ode alla grandezza del mare, un pezzo che combina maestosamente elementi musicali diversificati per invitare gli ascoltatori in un viaggio attraverso l'immensità degli oceani. Questa suite rivela l'incredibile versatilità e la capacità di innovazione del gruppo, arricchendo con la sua unicità il panorama del rock progressivo australiano degli anni '70.
Siamo arrivati all'ultimo capitolo, il Vol. 30, di questa enorme ed impegnativa compilation dedicata al Rock Progressivomade Italy,che racchiude un ampio spettro di sfumature sonore e narrative che lo distinguono nell'ambito della musica mondiale. Questo genere ha visto la luce alla fine degli anni '60 ed ha raggiunto l'apice del successo nel decennio successivo, divenendo presto terreno fertile per l'esplorazione musicale, lirica e concettuale. Dalle sue radici, il Prog Italiano ha abbracciato temi profondi, spazianti dalla mitologia classica, al mito, alla storia ed ad alcune riflessioni sulla società, distinguendosi nettamente dal suo omologo britannico per l'uso magistrale della lingua italiana e per le influenze della musica classica e della tradizione folkloristica del Bel Paese.
Vol. 30 Tracks lists
01) Reale Impero Britannico - Epopea (02:55)
02) Hunka Munka - Ruote e Sogni (05:58)
03) Esagono - Dedalo e Icaro (05:30)
04) Dedalus - CT 6 (14:02)
05) Elektriktus - Second Wave (02:23)
06) Jacula - Long Black Magic Night (06:25)
07) Ciro Perrino - Venere (04:39)
08) Cincinnato - L'Ebete (20:52)
09) Formula Tre - La Stalla con i Buoi (04:12)
10) Genfuoco - Terra Promessa Part. II° (04:35)
La track "Epopea" del Reale Impero Britannico, si distingue per i suoi inizi imponenti e la struttura narrativa che evoca immagini di tempi passati con un tocco di modernità. Allo steso modo, "Ruote eSogni" degli Hunka Munka cattura l'essenza del viaggio e della scoperta attraverso le sue melodie evocative e i ritmi coinvolgenti. "Dedalo e Icaro" degli Esagono, con la sua ispirazione tratta dalla mitologia greca, offre una riflessione profonda sul tema del volo e delle ambizioni umane, impreziosita da un'orchestratura ricca e stratificata.
Non meno significativa è l'esplorazione sonora de "CT 6" dei Dedalus, dove le sperimentazioni elettroniche si fondono con armonie complesse, dimostrando l'avanguardia del Prog Italiano nell'ambito delle innovazioni musicali. Gli Elektriktus, con "Second Wave", portano all'ascoltatore un'esperienza sonora quasi surreale, in cui l'uso di sintetizzatori ed effetti elettronici apre nuove dimensioni uditive. "Long Black Magic Night" degli Jacula, poi, con il suo mood oscuro e avvolgente, ci fa immergere in atmosfere arcane e mistiche.
Nei brani come "Venere" di Ciro Perrino troviamo un omaggio luminoso alla bellezza e al fascino classico, pur riferendosi ad uno dei pianeti del nostro sistema solare, mentre "L'Ebete" dei Cincinnato usa il simbolismo per affrontare temi di introspezione e critica sociale. "La Stalla con i Buoi" della Formula Tre, riporta l'ascoltatore a scenari rurali e narrazioni giocose, facendo leva sulla memoria collettiva e sull'immaginazione. Infine, "Terra Promessa Part. II°" dei Genfuoco chiude questo lungo viaggio nel Progressive Rock Italiano con un'epica musicale moderna, dove le speranze, i sogni e la ricerca di un mondo migliore si manifestano in note e armonie commoventi.
Reale Impero Britannico
Hunka Munka
Esagono
Full Album (Dedalo e Icaro è la 9° traccia dell'album)
Dedalus
Elektriktus
Jacula
Ciro Perrino
Cincinnato
Formula Tre
Genfuoco
CONCLUSIONE
La ricchezza del Rock Progressivo Italiano risiede nella sua capacità di intrecciare sapientemente musica, cultura, storia e innovazione. Ogni brano menzionato rivela un mondo ricco di emozioni, esperimenti sonori e tematiche profonde, svelando l'essenza di un genere che continua a influenzare ascoltatori e musicisti in tutto il mondo. Il Prog Italiano non è solo un'eredità musicale del passato, ma un tesoro vivo che persiste nel tempo, invitando sempre a nuove scoperte e rivelazioni artistiche.