PROGRESSIVE ROCK. '70/ '80/ '90 e oltre - Neo Prog. Psichedelic Prog. Heavy Prog. Crossover Prog. Symphonic Prog. Italian Progressive Rock. Eclectic Prog. Rock.
(QUESTA MUSICA TI SALVERA' LA VITA)
G E N E S I S M A R I L L I O N
A distanza di 5 anni dal precedente lavoro, La Zona d’Ombra, la band romana
Magnolia pubblica il suo secondo album, Con Fuoco. Anche se non ci troviamo di
fronte ad un concept album c’è una sottile linea rossa che lega il tutto, ed è
quella della resistenza ai regimi del passato e del presente, dove quelli del
passato usavano i soldati e le armi mentre quelli odierni prediligono l’uso
della finanza e dello sfruttamento dei più poveri. L’album parte con la title
track strumentale con sonorità molto vicino all’hard rock e, per buona metà, si
muove su ritmi molto serrati e rabbiosi, con canzoni come Rivolta (ispirata ai
movimenti no-global degli anni 2000), Città della notte (ispirata ai fatti del
G8 di Genova) e Gea, che descrive una ipotetica ribellione della madre della
cultura alle moderne speculazioni; alla rabbia poi subentra la malinconia e la
speranza di Syrma, il primo brano lungo dell’album, ispirato ai regimi
dell’America Latina degli anni 70 e ai desaparecidos; Syrma è forse il brano
più progressive dell’album, con continui cambi di tempo e di atmosfera, arpeggi
melodici alternati ad esplosioni strumentali. Stasi è ispirata alla guerra
fredda, e i Magnolia, che sono quasi tutti appassionati di cinema, omaggiano il
film “Le vite degli altri”. Atmosfere serrate di nuovo alternate a quelle
melodiche si ritrovano in Terre di Mezzo, secondo brano lungo, dove il’eterna
guerra tra Israele e Palestina e dove le vittime maggiori sono proprio tutte
quelle che sognano la pace; il finale orchestrale rimane uno dei punti più alti
dell’album dove ogni strumento traccia la sua melodia. L’album si chiude con
una suite in 3 parti, uno dei primi brani scritti dalla band tantissimi anni
fa. Luna del Viandante è un brano intimo, che si scosta dal resto dell’album,
che si muove tra le atmosfere oniriche e sognanti che hanno sempre
contraddistinto la band e che mette in risalto la voce limpida e in questo caso
struggente della vocalist. Per chiudere: i Magnolia viaggiano anche con questo
album lontano dalle etichette e dai generi musicali, rimanendo un gruppo che
canta in italiano ma con un sound britannico, tendendo a mischiare sonorità
“kaleidoscope” di Wilson e company con testi di emotività sociale alla De
Andrè. Insomma, un moderno combact-prog.
Fonte: BTF
Buy: www.btf.it
Line up
Chiara
Gironi / vocals
Donatella Valeri / piano, keyboards
Bruno Tifi / electric and classical guitars, backing vocals
Alessandro Di Cori / electric, acoustic, 12-string and lapsteel guitars, ebow,
synthesizer, backing vocals
Simone Papale / bass guitars
Claudio Carpenelli / drums, backing vocals
Terzo e ultimo capitolo del progetto che ci ha ha fatto rivivire in musica, la gloria e la potenza della città eterna "Roma" , ideato dal nostro Vincenzo Ricca con la collaborazione di alcuni fra i personaggi più rappresentativi del Prog e del New Prog. ( vedi la line up ).
Imperdibile naturalmente l'intera trilogia.
Tracks:
I - Incipit
II - Exegi Monvmentvm
III - Once Were Romans
IV - Of Myths and Gods
V - 476 a.C. (Song for Wetton)
VI - Aere Perennivs I
VII - Aere Perennivs II (Song for Emerson)
VIII - Aere Perennivs III (Non Omnis Moriar)
IX - Aere Perennivs IV
Line up
Steve Hackett (Genesis)
David Jackson (VDGG, Peter Hammill)
David Cross (KC)
John Hackett
Nick Magnus
Vincenzo Ricca
Franck Carducci
Daniele Pomo
Roberto Vitelli
Paolo Ricca
E' uscito il nuovo atteso album della PFM, quello nuovo, in tutti i sensi, anche per l'uscita iaspettata del chitarrista storico Franco Mussida, pilastro nelle composizioni e negli arrangiamenti di tutti i brani prodotti in questi ultimi quarant'anni.
Il nuovo album, in uscita per l'etichetta "Inside Out", segna comunque il ritorno del suono della PFM che conosciamo, proponendo un buon rock melodico con sorprendenti arrangiamenti orchestrali, meravigliose ballate, con synth e chitarra elettrica sempre in primo piano.
Il rinnovato interesse degli ultimi anni per il rock
progressivo e, più in generale, per forme di espressività musicale meno
'popolari' e commerciali, ha fatto sì che, a fianco dei nomi storici tornati in
auge, diversi giovani artisti decidessero di mettersi in gioco in un terreno
poco convenzionale.
Tra i nuovi musicisti e compositori che si affacciano sulla scena, molti dei
quali inclusi nel catalogo AMS, vi è il giovanissimo (classe 1991) Ivan
Santovito il quale, affiancato da Ilenia Salvemini, dà vita al duo Isproject, e
debutta oggi con “The Archinauts”: un’opera visionaria, fuori dagli schemi, di
natura estrosa e onirica. Non solo: l'album ha la forma di un 'concept', che
abbraccia anche poesia, fotografia e architettura; tutto è curato in ogni
minimo dettaglio, e i trailer, i videoclip, l'artwork e le fotografie a corredo
del disco vogliono raccontarlo in ogni suo aspetto.
Dal punto di vista musicale, l'esordio di Isproject ha una forte propensione
sinfonica, con numerose parti strumentali, ricche di partiture pianistiche,
tastieristiche, e di trascinanti assoli di chitarra elettrica. Difficile
individuare una struttura nei brani, che sono un susseguirsi di differenti
atmosfere legate tra loro in maniera assolutamente naturale e fluida.
Il carattere fresco dell’opera e l’intraprendenza del duo ha catturato presto
l’attenzione di Fabio Zuffanti, che è stato raggiunto a Genova presso lo
Zerodieci Studio. Isproject si è avvalso dell’aiuto dei musicisti della Z-Band
(Giovanni Pastorino, Simone Amodeo, Paolo Tixi, Martin Grice), con l'aggiunta
di Andrea Bottaro al basso. Il tutto è stato coordinato da Zuffanti in veste di
direttore artistico, per un risultato eccezionale che risalta l’influenza delle
singole personalità degli artisti che vi hanno partecipato.
Tracklist:
1.Ouverture
2.The Architect
3.Mangialuce
a.He Is Here
b.Progressive Shadows
c.Without the Face
4.The City
and the Sky
5.Lovers in the Dream
6.The Mountain
of Hope
7. Between the Light and the Stone
a.Fragile
b.Innocence
c.Erase the Ancient World
NICOLA RANDONE – MUSICISTA , COMPOSITORE , CANTANTE E POETA.
Non so cosa abbia spinto Nicola Randone ad affrontare un
così importante viaggio dove fatica e meraviglia si contrastano ad ogni passo,
se l’effettiva fede cristiana o la voglia di confrontare se stesso con la
natura.
Una cosa è certa, ha trovato l’ispirazione, fors’anche
spirituale, per la realizzazione di questo meraviglioso concept album.
Al di là dell’ottima musica, sempre ricca di sfavillanti
arrangiamenti, che da sempre contraddistinguono le composizioni di Randone e la
sua band, quest’album è rappresentativo soprattutto per l’argomento trattato. Racconta
del viaggio di San Giacomo, che secoli
fa ha camminato verso l’attuale “fine del mondo”, un viaggio di centinaia di
chilometri , dove la natura è la prima protagonista con i suoipaesaggi stupendi ed i suoi silenzi
assordanti. Alla fine del camino è arrivato in un immenso campo dove cielo e
terra sembrava si toccassero, e li vi ha visto uno spettacolare cielo pieno di
stelle. Questo luogo è poi stato chiamato “Compostela” (campo di stelle).
Da allora migliaia di pellegrini di tutto il mondo hanno
camminato dai Pirenei, le montagne al confine traFrancia e Spagna, fino a quel posto remoto
alla “fine del mondo” noto oggi come “Santiago de Compostela”.
Ma torniamo all’opera musicale di Randone.
Ho ascoltato questo
disco, tante volte, e sono sempre stato catturato dalla magia di “Ultreia” dal
sapore latino di “La Cabra Negra”
dalla poesia di “So Close So Far Away” dalla religiosità di “La Iglesia de la Virgen Blanca”. Sono 70 minuti
di rock progressivo dentro una storia fantastica.
Voglio invitarvi ad aprire i link sottostanti che vi
portatno direttamente a casa Randone con gli appunti dal suo diario che
descrivono il suo viaggio e rivelano i passaggi più salienti della sua
avventura, con foto e filmati che ne esaltano l’esperienza.
Indispensabile anche l’ascolto di questa opera musicale.
Potete intanto approfittare dei filmati youtube allegati.
1) Ultreia (7:16)
2) La Cabra Negra
(6:16)
3) l Canto Della Vita (7:14)
4) Mariposas (4:01)
5) Soy Peregrino (2:51)
6) Qui Ed Ora (7:06)
7) El Trovador Enamorado (3:39)
8) Rosa (7:09)
9) So Close So Far Away (7:05)
10) Hasta La Vista,
Diego (6:01)
11) La Iglesia De
La Virgen Blanca
(4:54)
12) Santiago (6:49)
Line-up
Nicola Randone / Lead
vocals, acoustic guitar, keyboards and programming
Livio Rabito / Bass, Jew's harp and backing vocals
Riccardo Cascone / Drums
Marco Crispi / Electric Guitar
Maria Modica / Vocals and backing vocals
Con
Beppe Crovella / other vintage keyboards
Carmelo Corrado Caruso / Operatic vocals
Massimo Sammito / Flute and harmonica
Enrico Giurdanella / Crystal singing bowls
ORAMAI NON CI MERAVIGLIAMO PIU'. QUESTI GIOVANOTTI DEGLI ANNI '70 CHE IN UNA SECONDA RINNOVATA GIOVINEZZA, RIFORMANO IL VECCHIO GRUPPO ED ADDIRITTURA, QUALCUNO, TRA VECCHIE E NUOVE COMPOSIZIONI RIESCE ANCHE A PUBBLICARE UN ALBUM DOPO QUASI QUARANT'ANNI.
QUESTO E' IL CASO DEI CATANESI "UPy3" (l'ULTIMO PIANO) CHE IN TRE ( IL BASSISTA ERA VENUTO A MANCARE QUALCHE ANNO PRIMA) HANNO REGISTRATO QUESTO SPLENDIDO ALBUM DI ROCK ROMANTICO, DOVE EMERGONO SOPRATTUTTO LE INDIVIDUALITA' TECNICHE DEI TRE COMPONENTI ILGRUPPO.
SOSPESO TRA IL POP ED IL PROGRESSIVE ROCK, "l' ULTIMA CICCA" E' SENZ'ALTRO UN ALBUM CHE MERITA DI STARE NEL PANORAMA PROGRESSIVE ITALIANO.
ED ADESSO DUE RIGHR DAI CREDITI DEL DISCO:
" Mi presento, sono l'Ultimo Piano. Un giorno ho avuto una pazza idea, volevo provare sensazioni nuove e trasmettere emozioni con la musica. Serviva un'idea altrettanto pazza ed ecco invertarmi il "Romantic Rock" anche un pò triste, magari sdolcinato, ma mio ed originale.
Trovo in Carlo, Aldo, Franco e Roberto la voglia di fare ed ecco il risultato: nasce un progetto, oggi un CD, che raccoglie tanti anni di emozioni, gioie e qualche dolore. Il più grande è stato la perdita di Aldo, ma in suo ricordo ho voluto rivedere e riproporre, con la stessa voglia di fare, le mie composizioni di allora.
La pazzia si sa non ha confini ed in tre diventa veramente una difficile avventura. Franco, oggi Franky, chitarrista, arrangia e suona quasi tutto, Roberto, oggi Roby, consiglia e suona la batteria, e Carlo, oggi Charly, tastierista, ahimè, fa persino il cantante. Mi dispiace, ma non avevo di meglio. Il risultato è questa raccolta di brani... ascoltateli!
Oggi, con l' UPy3, voglio condividere con voi le stesse emozioni e spero di esserci riuscito.
I Brani indicano un percorso storico ed emozionale e raccontano le loro storie. Alla fine è stato riproposto il brano iniziale in long version, perchè nel riascoltarlo in un tratto della canzone sono stati sentiti dei rumori che, campionati, hanno dato la sensazione che ci fosse Aldo che suonasse il basso...almeno a me piace pensare che sia stato così.
Tracks list:
01) l' Ultima Cicca
02) My Prayer
03) Quella Sera
04) Slow River Flowing
05) Una Cosa Importante
06) Mi Manchi Tanto
07) Ricordi di una Estate Fa
08) Io e Te
09) Billo
10) Ultima Cicca ( live version)
Link:
Il gruppo guidato da Andy Tillison, ha annunciato la
pubblicazione del loro nono album in studio "The Slow Rust of Forgotten
Machinery". Data prevista, 21 luglio 2017.
Il disco è ricco di spunti progressivi, pezzilunghi e molto elaborati,
arrangiamenti impegnativi e virtuosismi da ognuno dei componenti il gruppo.
Troviamo anche nuovi suoni e stili da
prog moderno con tecniche innovative e voci femminili.
Credo che anche questa volta, I tangent, meritino la nostra attenzione,
il disco, al di là dei risvolti politici e sociali ( come Roger Waters , Tillison
promuove il tema degli immigrati e dei muri a volte virtuali che li ostacolano
) è molto godibile, e completa la già eccellente loro discografia.
Tracks
Listing
1. Two Rope Swings
2. Doctor Livingstone (I Presume)
3. Slow Rust
4. The Sad Story of Lead and Astatine
5. A Few Steps Down the Wrong Road
6. Basildonxit
Line-up
Andy Tillison (Parallel or
90 Degrees) - keyboards, vocals, drums Luke Machin (Maschine) -
guitar, vocals
Jonas Reingold (Karmakanic, Kaipa, Agents of Mercy) - bass guitar
Theo Travis (Steven Wilson, Gong, No-Man) - saxes, flutes
Marie-Eve de Gaultier (Maschine) - keyboards, vocals
With:
Boff Whalley - vocals
Matt Farrow
Nel 2016, il Progressive Rock ha continuato a dimostrare la sua vivacità e capacità di rinnovarsi, attraverso un periodo di notevole fermento artistico, Durante quest'anno, si è assistito alla pubblicazione di numerosi album che hanno arricchito ulteriormente il panorama musicale, dimostrando che questo genere, nato alla fine degli anni '60, continua a trovare nuovi stimoli ed a evolversi grazie al contributo sia di band affermate che di gruppi emergenti. La caratteristica principale del Progressive Rock è quella di sfidare le convenzioni musicali, miscelando diversi stili ed influenze, dalla musica classica al jazz, e sperimentando con struttura, tempo e strumentazione.
Le band affermate ed i loro capolavori
Il 2016 ha visto le band consolidate del panorama progressive, pubblicare alcuni dei loro lavori più ispirati, confermando la loro capacità di innovare e mantenere alta l'attenzione dei loro fan: The Neal Morse Band, Big Big Train, Dream Theater, Karmakanic etc...etc...Questi artisti hanno saputo reinventarsi, portando freschezza nel loro suono pur rimanendo fedeli alle radici del genere. L'esperienza e la maturità artistica raggiunta da queste band hanno permesso di esplorare nuove dimensioni sonore e concettuali, spingendo i confini del Progressive Rock sempre più in là. Tali pubblicazioni non sono state solo un tripudio di abilità tecniche, ma anche la dimostrazione di come la musica possa essere un veicolo di narrazioni profonde e riflessive.
Band emergenti ed album di pregio:
Parallelamente al successo delle icone del genere, il 2016 ha visto l'affermarsi di numerose band emergenti che hanno presentato al mondo della musica album di notevole pregio: La Bocca Della Verità su tutte con il meraviglioso album "Avenoth". Questi gruppi, pur attingendo al vasto patrimonio stilistico del Progressive Rock, hanno apportato il loro unico contributo con idee innovative e un approccio fresco, arricchendo il genere con nuove prospettive. L'entusiasmo e la passione di queste nuove realtà hanno infuso nuova energia nel panorama progressive, rivelando come dietro l'angolo possano sempre nascondersi sorprese entusiasmanti e di grande qualità artistica.
Il futuro del Progressive Rock e possibili sorprese
Guardando al futuro, il Progressive Rock sembra destinato a continuare il suo percorso di evoluzione, spinto da una comunità di artisti e ascoltatori appassionati. La costante ricerca di innovazione, unita alla capacità di reinterpretare e adattare influenze musicali variegate, garantisce che il genere rimarrà vitale e pertinente. Le fondamenta gettate da band storiche, combinate con l'energia e l'originalità delle nuove entrate, promettono sviluppi entusiasmanti per il futuro del Progressive Rock. Questo genere, che ha fatto della sperimentazione e della complessità i suoi tratti distintivi, continuerà senza dubbio a sorprenderci con la sua capacità di reinventarsi. mantenendosi una fonte inesauribile di ispirazione e di sorprese musicali.
DISCOGRAFIA CONSIGLIATA
1) The Neal Morse Band - The Similitude of a Dreams (USA)
2) Big Big Train - Folklore (UK)
3) Cosmograf - The Unreasonable Silence (UK)
4) Opeth - Sorceres (Svezia)
5) Witchwood - Handful of Stars (Italia)
6) Karmakanic - Dot (Svezia)
7) Iamthemorning - Lighthouse (Russia)
8) Anderson & Stolt - Invention of Knowledge (UK/Svezia)
09) Bad Dreams - Dejà Vù (Argentina)
10) The Pineapple Thief - Your Wilderness (UK)
11) Evership - Evership (USA)
12) Tryo - Orbitas (Cile)
13) Anima Mundi - I Me Myself (Cuba)
14) Dream Theater - The Astonishing (USA)
15) The Mute Golds - Do Nothing Till You Hear From Me (UK)
16) Nuova Era - Return To The Castle (Italia)
17) Glass Hammer - Valkirie (USA)
18) The Samurai of Prog - Lost and Found (Multinazioni)
19) Fates Warning - Theories of Flight (USA)
20) Various Artist - Decameron, Ten Days in 100 Novellas Part III (Multinazioni)
21) Seven Impale - Contrapasso (Norvegia)
22) Arcipelago - Simbiose (Brasile)
23) Huis - Neither in Heaven (Canada)
24) Promenade - Noi al Dir di Noi (Italia)
25) SBB - Za Linia Horyzontu (Polonia)
26) Kaipa Da Capo - Darskapens Monotoni (Svezia)
27) Drifting Sun - Safe Asylum (Multinazioni)
28) Modern Rock Ensemble - Touch The Mystery (Ukraina)
29) Cirrus Bay - Places Unseen (USA)
30) Il Corponauta - Il Paradiso Degli Orchi (Italia)
31) The Gift - Why The Sea Is Salt (UK)
32) The Dear Hunter - Act V Hymns With The Devil in Confessional (USA)
33) Edensong - Years in the Garden of Years (USA)
34) Ingranaggi Della Valle - Warm Spaced Blue (Italia)
35) Kyros - Vox Humana (UK)
36) La Bocca Della Verità - Avenoth (Italia)
37) Marillion - Fear (UK)
38) Frost - Falling Satellites (UK)
39) Gustavo Santhiago - Animam (Brasile)
40) Motorpsycho - Here Be Monster (Norvegia)
41) Van Der Graaf Generator - Do Not Disturb (UK)
42) Purson - Desire's Magic Theatre (UK)
43) Kansas - The Prelude Implicit (US)
44) Gandalf's Fist - The Clockwork Fable (UK)
45) Circa - Valley Of The Windmill (US)
46) Thank You Scientist - Stranger Heads Prevail (US)
47) Karfagen - Spektra (Ucraina)
48) The Rome Pro(g)ject - Of Fate And Glory (Italia)