PROGRESSIVE ROCK. '70/ '80/ '90 e oltre - Neo Prog. Psichedelic Prog. Heavy Prog. Crossover Prog. Symphonic Prog. Italian Progressive Rock. Eclectic Prog. Rock.
(QUESTA MUSICA TI SALVERA' LA VITA)
G E N E S I S M A R I L L I O N
Che sorpresa ragazzi. TUNE – “Lucid Moments”. Questo e il nuovo progressive che aspettavo, un insieme di Post Rock Progressivo (Muse),Psychedelia (Eloy-Pink Floyd),Heavy Prog (Riverside), il tutto condito da un elemento veramente nuovo per il progressive (il suono della fisarmonica)
Finalmente, il progressive assume una identità nuova, niente a che vedere con il prog vintage ma equalmente progressive, anzi , un CAPOLAVORO. Il futuro del progressive sembra finalmente in buone mani. I Polacchi TUNE hanno dato inizio ad una nuova era, la speranza e' che il messaggio viaggi veloce ed altri gruppi proseguano sulla stessa strada tracciata dai TUNE.
Le musiche di questo album, sono un caleidoscopio di note intrise nella psychedelia.
La band si forma nel 2009, nella città di Lodz in Polonia, Lucid Moments e ' il loro primo lavoro.
Il modo più semplice per descrivere la loro musica, sarebbe, Art rock malinconico nella tradizione dei migliori Pink Floyd con la forza dei loro compatrioti “Riverside”, in pratica un Art Prog Psychedelico.
La musica è decisamente sublime.
La band è formata da, Jakub Krupski (voce), Adam Hajzer (chitarre), Leszek Swoboda (basso, voce), Wiktor Pogoda (batteria) e Janusz Kowalski (fisarmonica, pianoforte). L'album è stato masterizzato dall’ ingegnere del suono Robert Hadley , un professionista veramente notevole (ascoltate il risultato).
La ragione principale perche' le melodie suonano un po' diverse è data dall’apporto sonoro che la fisarmonica di Kowalski riesce a dare, praticamente prende il posto delle tastiere ed a volte è usata come strumento principale . Importante è anche il lavoro della chitarra di Hajzer, delicati arpeggi, riff croccanti ed una texture Space/Psychedelic sempre in primo piano. Entrambi gli strumenti sembra siano stati utilizzati per creare un'atmosfera melodico/ malinconica altamente efficace.
"Dependent" è il primo brano dell'album ed è indicativo del suono art rock della band. Armoniche sottili di chitarra miscelate ad onde sonore create dalla fisarmonica, una voce melodica e sognante che aggiunge atmosfera fino all' impennata dei riff chitarristici finali.
Nel brano "confused" la band unisce all’intensità sonora, fraseggi di chitarra delicata con frammenti di conversazione vocale sullo sfondo, che ricorda i Pink Floyd.
La strumentale "dimensions" a mio parere è il brano migliore dell’album, la chitarra è al clou della sua attività passando da passaggi morbidi a breve ed intenso riff psychedelico.
“Lucid Moments” è senza dubbio l’album migliore del 2011, e anche uno dei migliori album di sempre.
Supergruppo di grandi musicisti dell'area progressiva. Il loro debutto gia' era stato salutato con entusiasmo grazie alla line-up presente. Questo secondo lavoro, e' reso ancora piu' appetibile e interessante dai musicisti talentuosi e stellari che hanno preso parte a questo incredibile nuovo progetto. (Vedi line-up pubblicata di seguito)
Track List:
1. Are We To Believe?
2. What Can Be Done?
3. Adding Fuel To The Fire
4. Tomorrow Becomes Today
5. Shining Diamonds
6. In Our Time
7. Memory Tracks
8. Just Another Day
9. Epilogue
Line-up:
Billy Sherwood
Colin Moulding, Rick Wakeman, Steve Hillage, Mel Collins — brano 1
John Wetton, Derek Sherinian, John Wesley — brano 2
Sonja Kristina, Peter Banks, Larry Fast — brano 3
Fee Waybil, Steve Morse, Jordan Rudess — brano 4
Gary Green, Tony Kaye — brano 5
Nik Turner, Geoff Downes — brano 6
Alan Parsons, Steve Stevens, Patrick Moraz, Chris Squire — brano 7
"Un fantastico nuovo progetto strumentale, con grandi affinità con la filmica musica "orrorifica" dei Goblin (più prog-rock che jazz), le atmosfere incombenti, le forte tensione emozionale. Ensemble di tastiere-chitarra-basso-batteria-flauto-viola. L'Albero del Veleno: una nuova straordinaria band italiana!!!
L'ALBERO DEL VELENO pianta le sue radici nel 2010 per creare musica strumentale seguendo lo stile nato dalle colonne sonore dei film thriller e horror degli anni '60, '70 e '80. Le varie influenze musicali, assieme alla passione per il cinema, vanno a formare un progetto fortemente introspettivo ed emozionale, reso ancor più particolare dall'apporto video presente in tutte le performance dal vivo; ogni brano scritto è infatti affiancato da una sceneggiatura originale per la realizzazione di cortometraggi. La band si occupa inoltre della composizione di colonne sonore per film horror su richiesta.
A quasi tre anni dall’uscita del primo album omonimo Il Tempio delle Clessidre è lieto di annunciare la realizzazione del secondo disco.
Alienatura è una parola di fantasia, composta dall’intersezione delle parole aliena e natura: essa racchiude molteplici interpretazioni che vedono protagonista la Natura in quanto Entità e Spirito. La copertina (dipinta dal bravissimo pittore “cosmiconirico” Alessandro Sala) raffigura la Natura che strappa un sipario (elemento che delinea la teatralità dell’espressione artistica musicale) e invade le abitazioni e i villaggi spingendosi verso il mare e brandendo in modo surreale la luna, tentando di rirprendersi ciò che le è stato strappato via. Nelle liriche è presente l’ambivalenza della parola alienanatura, esse narrano di come l’uomo spesso si dimentichi dell’arcano legame con la Natura e cerchi (quasi sempre invano) di governarla e soggiogarla, alienandosi dunque da essa. La Luna e il Vento sono due elementi fondamentali dell’immagine. L’introduzione del disco è una sorta di traduzione in musica di una corrente di vento che attraversa diversi angoli del mondo fino a raggiungere le menti di chi suona (e ascolta), fornendo così una chiave di lettura per l’intero disco. Le voci sono un altro elemento importante di questo secondo lavoro: il nuovo cantante Francesco Ciapica, regala inediti colori alle interpretazioni musicali e ogni componente del gruppo presta la propria voce per cori e armonizzazioni, frutto di un consistente lavoro di composizione: inoltre Elisa interpreta il legame tra spirito femminile e Natura raccontando l’arrivo della notte in una poesia musicale dedicata alla Luna. Cura del suono, arricchimenti vocali, arrangiamenti ricercati, lirismi e teatralità, simbolismi correlati tra musica e immagine, ampio lavoro sulla fotografia e la comunicazione visiva, sono fattori che rendono AlieNatura una dettagliata rappresentazione del mondo de Il Tempio delle Clessidre, naturale proseguimento del primo disco, ma con una accresciuta coscienza musicale e un intento ancora più tangibile di esprimere una propria identità sonora, concettuale e stilistica. Il Tempio delle Clessidre vi invita ad avventurarvi in questo caleidoscopico viaggio e a partecipare all’ascolto riscoprendo quella sensibilità arcana, ormai troppo spesso dimenticata, che lega ogni essere vivente e che comunica attraverso il linguaggio universale della Musica.
Registrato nel 1974, “La Cometa” non fu mai stampato e distribuito e per ben 39 anni è rimasto celato al grande pubblico; un disco per suoni e contenuti ancora attualissimo, che sarebbe dovuto uscire su etichetta RCA.
Nel corso degli anni il nome Reale Accademia di Musica è stato utilizzato anche da altri session-men, ma la vera formazione si sciolse proprio all’indomani delle registrazioni di questo LP, e mai chiese spiegazioni sull’utilizzo improprio di tale denominazione. Chi pensava o ha sempre pensato di ascoltare la vera “Reale Accademia di Musica” in quelle realizzazioni ‘apocrife’, non solo può eventualmente essere rimasto deluso, ma avrà certamente notato la netta diversità con le loro storiche prime incisioni.
Ma “La Cometa”, che esce ora dopo quasi 40 anni di oblio, è quello realmente suonato e registrato dai componenti storici della Reale Accademia: vi troviamo i fondatori storici Herik Topel, Federico Troiani e Pericle Sponzilli, insieme a una serie di nuovi amici che li hanno aiutati a realizzare in studio l’intero disco. Un’altra gemma nascosta nello sterminato panorama del rock progressivo italiano!
Tracklist:
1.La cometa
2.Nenae
3.Quando morirò
4.Aeroporto
5.Macumba hotel
6.Oratorio
7.Una Canzone
PROG NEWS - CLOSURE (Album in uscita entro Dicembre 2013)
Biografia in inglese:
Closure is an idea that grew inside the mind of five guys and, like any idea which takes over people, it wasn't recognized right away, and in the beginning it was buried in their unconscious.
This is what happend to the members of this band who met in January 2009 to start this project.
Two years later Closure released their first work "Striving for Knowledge", an instrumental concept album which unites different art forms: Music, Writing and Painting.
The band, with this self-produced album, took part in different local festivals and competitions (Emergenza Festival,Rock Targato Italia, Band Aid), always arriving among the top 3.
In September 2011 they presented "Striving for Knowledge" at the important independent music festival "Mei Supersound" in Faenza.
But it was during that winter that the band realized that a small, nearly paranoid idea had taken possession of them.
With the help of Fabio Piotto, a sound technician, and the addition of a singer in the project, Closure began to identify the idea in the imaginary character of Mark Mullighan.
At that point the band underwent a change in style becoming a sort of psychedelic medium through which Mr. Mullighan comes alive and speaks.
Psychedelic-Rock? Art-Rock? Progressive-Rock? You can't give an idea a static structure, and this is at the foundation of Closure's new important project: to be against the idea that everything has to be labeled always and at all costs.
Mark Mullighan and his story make their appearance in various venues in Piedmont and Lombardy.
With this project Closure won first price at the 2012 "Cuorgné Rock Festival", which gives them the chance to play at the 2013 "Tavagnasco Rock Festival".
In September 2012 the band too the stage at the "Festoria" festival in Saronno, receiving many compliments and widespread appreciation.
In Saronno Fabio Piotto recoded the performance from which five original tracks have been published in a demo album which will be released at the end of 2012 or the beginning of 2013.
Their sound and lyrics, at times full of anguish and suppressed anger, (like Mark Mullighan's life is repressed, full of psychopharmacological drugs and subjected to electroshock treatment), caught the attention of the jury of Nico Spinosa from RNC Music, who was at the final of the "Band Aid" competition in Milan, which the band won.
At the moment Closure are still working on their project and will shortly record a studio album, which will be followed by a promotional tour intended to bring to light the Mark Mullighan who is in each one of you...
"Look at us Edwin, you're the psychiatrist and I'm the patient, but as we both wear a smock tell me...where's the difference?"
Cristiano Roversi è un compositore e produttore dei nostri giorni. Meglio conosciuto come il tastierista e co-fondatore del gruppo prog. “Moongarden”. E’ anche membro dei "Mangala Vallis" (dal 2009), e dei "Submarine Silence" (album nel 2001)
Antiqua (suo terzo lavoro) è un disco assolutamente interessante e fresco, né consiglio vivamente l’ascolto.
Tracks list: 01) Morning in AntiQua
02) Tales From Solitude Suite
a – A Silent Rite
b – Tales From Solitude
c – Crave Some Loneliness
d – East Or West
03) L’Amore
04) Nessie Revealed
05) Falling
a – Falling
b – Celestial Slowfall
06) Dimlit Tavern
07) Nirayede’s Secret Diary
08) AntiQua
09) AntiQua’s Evening
Line-up:
Cristiano Roversi / 12-String Guitar, Classical Guitar, Electric Guitar , Grand Piano, Various Synthesizers, Taurus Bass Pedals, Polymoog, Mellotron, Hammond Organ L100, Drum Machine Roland CR-78, Samples & Cinematic Efx
Aldo Tagliapietra / Vocals, Lyrics & Acoustic Guitars on "L'amore"
Bernardo Lanzetti / Vocals, Lyrics & Concept on "Tales from Solitude"
David Cremoni / Electric Guitar on "Crave some Loneliness"
Erik Montanari / Acoustic Guitars on "Crave some Loneliness" and "L'amore"
Fabio Serra / Electric Guitar on "Morning in AntiQua", "East or West?" "Celestial Slowfall" & "AntiQua"
Con la benedizione di (Fra) Claudio Canali , i componemti storici dello storico gruppo, con l'innesto di validissimi nuovi musicisti, hanno dato vita a questo album, dove la rivisitazione (a tratti folkloristica) dei brani originali, è semplicemente perfetta, aggiungendo nuovo fascino ad uno dei dischi prog italiani più amati.
Il progressive italiano, torna ancora prepotentemente alla ribalta. "Hyonosis" è il nuovo album degli Osage Tribe ( nome di una tribù di pellerossa), che dopo 40 anni ritornano con questo nuovo lavoro, naturale seguito dal punto di vista stilistico di "Harrow Head" del 1972.
Il trio genovese, formato nel 1971 da Franco Battiato, rinasce con due terzi della line-up originale ( da segnalare la sola defezione del polistrumentista, nonchè autore di tutte le canzoni di "Arrow Head" Marco Zoccheddu).
"Hypnosis" unisce brani del leggendario debutto rivisitati in chiave Hard Prog a nuove tracce nella stessa chiave interpretativa.
Disco da avere assolutamente. Da non perdere. Track list:
1) Arrow Head
2) Soffici Bianchi Veli
3) Arrow Head (strumentale)
4) Hypnosis
5) Delitto Erotico
6) Drum Solo
7) Note di Cristallo Line-up:
Bob Callero - Basso
Mattia Tedesco - Chitarra
Nunzio"Cucciolo" Fava - Batteria
Special Guest:
Steve Tesser - Tastiere
Distribuito da - www.btf.it
Alla fine..., eccolo quà, il tanto atteso Concerto Grosso N° 3 prende finalmemnte la luce. La leggenda dei New Trolls con Luis Bacalov partorisce il più atteso dei suoi lavori. La formazione è composta da storici elementi: Giorgio D'Adamo (Basso), Gianni Belleno (Batteria e voci), Vittorio De Scalzi (Piano,Flauto,Tastiere e voce) e Nico Di Palo (Tastiere,Voce,Chitarra), accompagnati, in questa avventura da Andrea Maddalone (Chitarre) e da Francesco Bellia (Cori) con l'Orchestra diretta ,naturalmente dal grande "Luis Bacalov".
Il disco si compone di 13 tracce , 5 delle quali interamente composte da Bacalov. L'opera è direttamente collegata ai precedenti Concerto Grosso 1 e 2 per concettualità e sinfonia, i brani sono intelligenti e raffinati e al tempo stesso potenti, certamente una gradita sorpresa.
Il disco è disponibile in doppio vinile e CD , su etichetta "Immaginifica by Aerostella"
Distribuito da BTF Records.
Tracks list:
01) The Mythical City
02) Oh Venice
03) Storm In Venice
04) Like Ophelia
05) My Guitar From The Heart
06) The Magical City
07) Per Nico
08) Per Chi Combatte Per Noi
09) Per Freddie
10) Per Tutti I Bambini del Mondo
11) Per Lui
12) Per Amore
13)Per Chi Non Capisce
Tracks List:
1) Ritorno Dal Nulla
2) La Guerra Dei Mille Anni
3) Ritratto Di Lui
4) L'enorme Abisso
5) Ritratto Di Lei
6) Viaggio Metafisico
7) Alba Nel Tempio
8) Luce Sui Due Mondi
9) Alle Porte Del Domani
Tracks List:
1) Back From The Void
2) The 1000 Years'Warfare
3) Chant Of Him
4) The Deepest Chasm
5) Chant Of Her
6) Metaphysical Journey
7) Dawn In The Temple
8) A Word For Two Words
9) At The Gates Of Tomorrow
Line-up:
Maurizio Di Tollo - Batteria / Percussioni
Alessandro Corvaglia - Voce / Chitarra Elettrica ed Acustica
Agostino Macor - Tastiere
Fabio Zuffanti - Basso
Andrea Monetti - Flauto
Guest:
Laura Marsano - Chitarra elettrica (brani 4,6 e 7)
Martin Grice - Flauto (brani 1,2 e 8) Sax (brano 4)
La Maschera Di Cera, con questo nuovo album si colloca ai vertice del prog sinfonico made in Italy. E' un lavoro di assoluta bellezza che si rifà senza mezzi termini (quasi un tributo) al progressivo della prima metà degli anni '70.
La storia, peraltro, già raccontata dalle Orme in "Felona e Sorona" (La bella copertina disegnata dal pittore Lanfranco non ne nasconde l'intenzione) raccontata in un unica suite di 45' divisa in nove brani, racconta la lotta di due pianeti, uno che vive alla luce e l'altro al buio. La lotta si risolverà infine, grazie a due amanti degli opposti pianeti ed all'interverto della divinità che li protegge.
Il disco esce su AMS Records è distribuito Dall BTF In CD nella versione sia Italiana che in Inglese ed in vinile. Oltre ad una splendida edizione limitatissima che comprende:
1) LP in versione trasparente
2) Le due versioni in CD con cantato sia in Italiano che in Inglese
3) Una cornice porta LP autografata dai cinque musiciscti della band
4) Una riproduzione in plexiglass della copertina del disco in 42 copie numerate ed autografate da pittore Lanfranco, autore del dipinto di copertina realizzato nel 1968
5) Un attestato di autenticità dell'opera
Buy - http://www.btf.it/
Link esterno - http://www.youtube.com/watch?v=PcYonVdWhac
The Rome Pro(G)ject è una passeggiata musicale attraverso la storia, i luoghi e la bellezza della Città Eterna. E' il 2765° anniversario della fondazione di Roma ed alcuni dei personaggi più importanti e rappresentativi della scena rock progressive ne hanno celebrato la grandezza. Il disco è una cavalcata strumentale attraverso i suoni sinfonici dei '70, un concept album composto da 10 brani inediti scritti da artisti come: Francesco Di Giacomo (Banco De Mutuo Soccorso), David Cross (King Crimson), John Hackett, Steve Hackett (Genesis, GTR, SH Elettrico Band), David Jackson (Van Der Graaf Generator), Nick Magnus, Richard Sinclair (Caravan, Hatfield And The North, Camel),...etc...!
Ideato e realizzato da Vincenzo Ricca eclettico compositore Cosentino.
Track list: 01) Prologue
Narratore (Francesco Di Giacomo) 02) ...April 21st 753 A.C.
Composto da Vincenzo Ricca e Paolo Ricca.
Arrangiato da Vincenzo Ricca.
Francesco Di Giacomo - Narratore
Vincenzo Ricca - Keyboards
Paolo Ricca - Electric Guitar
Frank Carducci - Electric Bass
Luca Grosso - Drums 03) Over 2.000 Fountains
Composto ed arrangiato da David Cross E Vincenzo Ricca.
David Cross - Electric ed Acoustic Violin
Vincenzo Ricca - Keyboards
Frank Carducci - 12 Strings guitar, Electric Bass
Luca Grosso - Drums 04) In And Around The Colosseum
Composto da Mauro Montobbio
Arrangiato da Mario Montobbio con Elisa Montalto,Fabio Gremo,Paolo Paolo Tixi de "Il Tempio Delle Clessidre" e da Vincenzo Ricca.
Mauro Montobbio - Electric and Acoustic Guitars - Keyboards
Elisa Montalto - Grand Piano
Fabio Gremo - Electric Bass
Paolo Paolo Tixi - Drums 05) Monuments And Statues Everywhere
Composto da John Hackett e Nick Magnus.
Arrangiato e prodotto da Nick Magnus.
John Hackett - Flute
Nick Magnus - Keyboards and Virtual Instruments Including, Drums and Guitars 06) Down To The Domus Aurea
Composto arrangiato e prodotto da Steve Hackett e Vincenzo Ricca.
Steve Hackett - Electric Guitars
Vincenzo Ricca - Keyboards
Danilo Chiarella - Electric Bass
Maurizio Mirabelli - Drums 07) Caracalla's Dream
Composto da Richard Sinclair e Vincenzo Ricca
Arrangiato e prodotto da Vincenzo Ricca
Richard Sinclair - Fretlessd Bass
Vincenzo Ricca - Keyboards
Jerry Cutillo - Flute
Giorgio Clementelli - Acoustic Guitar
Luca Grosso - Drums 08) A Mankind's Heritage
Composto da David Jackson e Vincenzo Ricca
Prodotto ed arrangiato da Vincenzo Ricca
David Jackson - Saxes, Flutes & Whistles
Vincenzo Ricca - Keyboards
Frank Carducci - Electric Bass
Luca Grosso - Drums 09) Towards The Future...
Composto arrangiato e prodotto da Vincenzo Ricca
Vincenzo Ricca - Keyboards
Mauro Montobbio - Electric and Classic Guitar
Danilo Chiarella - Fretless Bass
Maurizio Mirabelli - Drums 10) The Mouth Of Truth
Composto arrangiato e prodotto da Steve Hackett e Vincenzo Ricca
Steve Hackett - Electric Guitar
Vincenzo Ricca - Keyboards
Maurizio Mirabelli - Drums
Sembra un'avventura incredibile! Il viaggio attraverso strade rischiose, l'incontro di pecore e hippies lungo il percorso, e poi la magia della musica al "Villaggio Quercia D'oro" a Belpasso (CT). E' stato bello vedere come gli artisti abbiano affrontato le sfide presentatesi con tanto professionismo. La descrizione del paesaggio desertico e l'atmosfera della manifestazione hanno reso il tutto molto vivido. E che emozione vedere il "Rovescio della Medaglia" salire sul palco nonostante le tante difficoltà! Sembrava davvero una piccola Woodstock, un'esperienza indimenticabile per tutti gli estimatori della musica.
L'atmosfera avventurosa e suggestiva del viaggio verso il "Villaggio Quercia D'oro" si è trasformata presto in una esperienza indimenticabile. Attraversando strade rischiose, sfidando blocchi di pecore al pascolo e gli hippies, che in cerca di un passaggio ci bloccavano la strada, ci si immergeva gradualmente in una dimensione quasi fiabesca, come se ci si addentrasse in una delle "Mille e Una Notte".
Il paesaggio circostante, arido e secco richiamava le vallate e le dune del deserto, creando un'atmosfera suggestiva ed unica. Nonostante alcune defezioni organizzative e l'amplificazione non sempre all'altezza, gli artisti con grande serietà ed esperienza sono stati in grado di far fronte alle mille difficoltà.
Il duo folkloristico Mario e Roberta e il cantautore toscano Luigi Lucchesi aprono lo spettacolo, affrontando con maestria le sfide acustiche del luogo. Anche se l'amplificazione lascia a desiderare, il loro talento brilla, dimostrando un impegno verso il pubblico che va oltre le difficoltà tecniche. l'assenza di alcuni artisti e band importanti, a causa dei problemi organizzativi e delle limitazioni di spazio, lascia un vuoto nell'evento. Vuoto riempito, tuttavia, dall'arrivo di alcune importanti band locali come "La Simbiosi" il "Terzo Occhio" la "Sintesi" e il "Passo Pesante" capaci di portare una ventata di energia sul palco, alzando, con le loro esibizioni, il livello artistico della manifestazione.
Tra i gruppi che si sono distinti, citiamo i "Crash" che catturano l'attenzione del pubblico con un suono che soddisfa pienamente le aspettative dei presenti. Il loro talento e la loro energia trasformano l'atmosfera, portando un momento memorabile alla manifestazione.
Nonostante le difficoltà emerse da dietro le quinte, con problemi finanziari e spazi limitati, l'evento continua con momenti di grande spettacolo. "Richard Benson" si esibisce con grande successo, ottenendo consensi meritati per la sua musica che spazia dal folk al free, accompagnato dai "Joule", musicisti di lunga esperienza.
Infine, l'inaspettata performance del "Rovescio della Medaglia", che nonostante la defezione del cantante Pino Ballarini, porta una ventata di nostalgia ed emozione al pubblico, riproponendo i loro brani più famosi, dimostrano un resilienza ed una passione che conquistano i fan intervenuti.
In conclusione, l'evento al "Villaggio Quercia D'oro" del 1974 si rivela una piccola Woodstock nel cuore della Sicilia, un'esperienza unica dove le sfide si trasformano in momenti di magia e talento.
Ancora una volta alle prese con decisioni difficili, vista la grande quantità di dischi prodotti e la qualità espressa in quasi tutti i lavori.
Al primo posto di questa mia personale classifica troviamo i Marillion con il loro nuovo album "Sounds That Can't Be Made". Era dai tempi di 'Marbles' che non ascoltavamo niente di simile,tutti i brani scorrono fluidi ed armoniosi ed il talento del cantante Steve Hogarth emerge inesorabile tra chitarre strepitose e formidabili tastiere, la sezione ritmica impeccabile come al solito sostiene ed esalta magnificamente le piacevoli trame melodiche che si affacciano in tutte le tracce del disco.
Assegno il secondo posto al settimo album pubblicato da Norvegesi Gazpacho dal titolo "March of Ghosts" , mirabile Art Rock con frenetici riff acustici e robuste percussioni che incontrano fraseggi morbidi di mellotron e varie tastiere sovrastate spesso dalla splendida voce di Jan Henrik Ohme.
Il terzo posto in classifica agli statunitensi I And Thou , l'album "Speak", E' principalmente frutto del lavoro solista di Jason Hart ( ex tastierista nei tour di Renaissance e Camel) ben supportato da John Galgano (bassista degli IZZ), Matt Johnson (batterista di Jeff Buckley) e Jack Petruzzelli (chitarrista di Patti Smith). Il dipinto in copertina è per l'appunto della brava cantante dei Renaissance. Musicalmente l'album scivola tra una melodia e l'altra e la voce soft del cantante accompagna piacevolmente l'ascoltatore fino all'ultimo solco del disco.
Al sedicesimo album "Momentum" del sempre più prolifico Neal Morse assegniamo la quarta piazza,
61 minuti di spettacolo sonoro indescrivibili, l'ennesimo capolavoro da avere a tutti i costi.
Alla strepitosa carriera di Steve Hackett ed al suo nuovo "Genesis Revisited II" consegniamo il 5° posto in questa mia personale classifica. Apparentemente il proseguo del Genesis Revisited pubblicato nel 1996, ma in realtà un lavoro molto più maturo con due CD contenente brani della sua militanza nei Genesis fino al 1977 rielaborati ed arrangiati con il suo stile unico e personale e brani della sua carriera solista. CONTINUA.....
Al 6° posto troviamo i The Flower Kings che dopo una pausa di quattro anni tornano con un nuovo album in studio "Banks Of Eden".
La capacità principale dei Flower Kings è data dai pochissimi cambiamenti stilistici delle loro opere e questo nuovo lavoro che dopo quattro anni dal precedente album ne conserva tutte le peculiarità, ne è la prova.
Musicalmente, la comprensione dell'intero album passa attraverso il brano di apertura di 25 minuti 'Numbers', i riff della chitarra di 'Stolt', qui molto presenti, le linee ritmiche, le interazioni vocali ( alla Yes), creano un'abbondanza di musica straordinariamente complessa ed efficace. Possiamo dire di essere di fronte all'ennesimo capolavoro della band.
Arriviamo al settimo posto con gli Svedesi Anglagard che pubblicano il terzo album dopo una pausa di quasi vent'anni. dopo Epilog, pubblicato nel 1994, ritornano in studio per replicare i loro due passati capolavori con questo nuovo disco dal titolo "Viljans Oga", imperdibile come i precedenti.
Ottavo posto per i veterani del Neo Prog Galahad che pubblicano il decimo album in studio(quest'anno èaddirittura il secondo) dal titolo "Beyond The Realms Of Euphoria" che è un'autentica esplosione di note, ritmi e melodie. A mio parere il loro migliore lavoro di sempre.
Al nono posto un'autentica sorpresa, un'opera epica guidata dal tastierista e compositore calabrese Vincenzo Ricca "The Rome Pro(g)ject" un must che ci guida attraverso la città eterna con un sorprendente cast di musicisti: Steve Hackett (Genesis), David Cross (King Crimson), David Jackson (Van Der Graaf Generator) , Richard Sinclair (Caravan), Billy Sherwood (Yes) John Hackett, Nick Magnus e Francesco Di Giacomo (BMS) a introdurre le musiche con la sua particolare vocalità. Un Progetto concept Symphonic Prog di altissimo livello. Consiglio questo album a tutti i cultori della Prog Music.
Decimo posto per gli Inglesi Big Big Train, l'album "English Electric Part. One"è un concentrato di sonorità sinfoniche e romantiche dove il processo creativo e compositivo raggiunge l'apice del Neo progressive rock made in UK.
L'undicesimo gradino di questa mia speciale classifica lo occupa un gruppo all'esordio discografico, i Kompendium, che si presenta con un lavoro epico, una storia fantastica e conuna line up di prim'ordinepubblicano il trabordante"Beneath The Waves", autore e produttore RobertReed (Magenta), il progetto si avvale, come dicevo, di numerosi grandi musicisti a partire dal talentuoso Steve Balsamo alla voce (IO Earth), il leggendario Steve Hackett (ex chitarrista dei Genesis), l'incredibile bassista Nick Beggs (Steven Wilson Band), Gavin Harrison alla batteria, ai fiati di Mel Collins, e la grande musicalità celtica del maestro Troy Donockley. Altri contributi da Francis Dunnery (It Bites), NIck Barret (Pendragon), John Michell (Arena), con la direzione orchestrale affidata a Neil Taylor (Tears For Fears) e Dave Stewart ( Hatfield The North e National Health). Questo è un'altro disco imperdibile ed un opera magnifica che ridona lustro al progressive rock.
Dodicesimo gradino per l'undicesimo disco in studio degli svedesi Kaipa, "Vittjar" è un altro album fantastico, con interessanti trame di chitarra e basso e morbidi tappeti di tastiere, molto interessanti le influenze folk introdotte dal violino di Elin Rubinsztein, nel complesso un album delizioso esaltato dal folklore musicale nordico.
Al tredicesimo posto un'altro disco di un gruppo all'esordio discografico, gli Italiani Progenesi , band formata da musicisti della scena locale milanese e da membri con una preparazione musicale classica maturata al conservatorio Verdi di Milano.Esordiscono con l'album dal titolo "Ulisse L'alfiere Nero", un conceptorientato al prog classico dei '70( ELP, Genesis, Le Orme, BMS, PFM, Pink Floyd) e lo stile contemporaneo dei Porcupine Tree, il tutto intriso del sapore sinfonico/classico dei grandi musicisti del passato come Beethoven, Chopin, Bartok etc., nonchè da folate jazzistiche. Il risultato è un lavoro fresco, contemporaneo ed avvincente.
Altri guppi esordienti degni di nota di qyesto 2012 sono I Russi Iamthemorning con l'album "=", i Danesi Mantric Muse che hanno pubblicato l'album "Mantric Muse", gli statinitensi Thank You Scientist con il lavoro "Maps Of Non Existent Places" ed infine gli Italiani Ornithos con l'album "La Trasfigurazione ".
Sotto trovate la completa discografia, da me consigliata, di tutti gli altri pregevoli lavori di quei gruppi che anche nel 2012 hanno confermato la loro sempre crescente creatività.
01) Marillion - Sounds That Can't Be Made (UK)
02) Gazpacho - March Of Ghosts (Norvegia)
03) I And Thou - Speak (USA)
04) Neal Morse - Momentum (USA)
05) Steve Hackett - Genesis Revisited II (UK)
06) The Flower Kings - Banks Of Eden (Svezia)
07) Anglagard - Viljans Oga (Svezia)
08) Galahad - Beyond The Realms Of Euphoria (UK)
09) The Rome Pro(G)ject - The Rome Pro(G)ject (Multinazioni)
10) Big Big Train - English Electric Part. One (UK)
11) Compendium - Beneath The Waves (UK)
12) Kaipa - Vittjar (Svezia)
13) Progenesi - Ulisse L'alfiere Nero (Italia)
14) Final Conflict - Return Of The Artisan (UK)
15) Echolyn - Echolyn (USA)
16) Profusion - Rewotower (Italia)
17) RPWL - Beyond Man Ant Time (Germania)
18) Mangala Vallis - Microsolco (Italia)
19) Shadow Circus - On A Dark And Stormy Night (USA)