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venerdì 24 ottobre 2025

Nemrud - At The End Of The Day 2025 (Psychedelic / Space Prog) Turchia

                    Nemrud - At The End Of The day

                                                (Turchia)

Nemrud - At The End Of The Day

Nel cuore della scena musicale Turca, una nuova luce si riaccende con il loro trionfale ritorno. Dopo anni di silenzio, i Nemrud sono tornati con "At The End of The Day", un ambizioso doppio LP che promette di affascinare e stimolare il pubblico, affrontando tematiche profonde e presentando un'evoluzione sonora sorprendente. Quest’album non è semplicemente un nuovo capitolo; è una riflessione intensa sulla condizione umana che invita ogni ascoltatore a esplorare conflitti interiori e la decadenza morale attraverso un’esperienza musicale unica. Immagina di essere avvolto in un viaggio sonoro, dove ogni nota e parola risuonano come un’eco di riflessioni sull’esistenza e le sfide dell’umanità. Con "At The End of The Day", i Nemrud ci guidano in questo viaggio attuale, presentando un’opera che rappresenta la loro crescita musicale e un ritorno alle radici del progressive. Preparati a lasciarti trasportare da atmosfere complesse, melodie indimenticabili e una critica poetica alla nostra società – un invito a proseguire e scoprire ciò che questa nuova offerta discografica ha in serbo. I Nemrud, con "At The End of The Day", band già iconica nel panorama progressive turco è tornata più forte e matura che mai, dopo anni di assenza. Questo loro quarto album si presenta come un’opera monumentale che esplora temi di grande rilevanza attraverso melodia e strumentazione innovativa. Il loro sound evolve e si trasforma, mantenendo le influenze che li hanno resi celebri, prepariamoci a immergerci in una nuova dimensione musicale che potrebbe cambiare il  modo di tutti noi di percepire il rock progressivo. I Nemrud, con "At The End of The Day" pur mantenendo fede alle loro radici prog old-school, con questo ricco di forti innovazioni, offrono qualcosa di nuovo e stimolante. Gli album precedenti hanno preparato il terreno per questa evoluzione, guadagnando riconoscimento a livello mondiale. "At The End of the Day" non solo consolida questo cambiamento, ma lo perfeziona ulteriormente.

Questa nuova opera si rivela sorprendente sotto ogni aspetto, partendo da una complessa atmosfera sonora creata da strati di tastiere che catturano l’ascoltatore fin dall’inizio. Il brano di apertura, "The Fate", mette subito in evidenza l’uso sinfonico delle tastiere, arricchite da strumenti vintage come il Mellotron e l'organo Hammond. "Open Your Eyes" presenta passaggi delicati di chitarra e pianoforte pulito, seguiti da una sezione rock groovy che riporta a un’atmosfera sognante. La fantastica "Tool" si distingue come una jam influenzata dalla fusion, mentre "Let It Burn", considerata uno dei punti forti del disco, evoca atmosfere in stile Canterbury simili ai Jethro Tull, mescolate a suoni innovativi di Moog e una solida linea di basso. Arricchito da influenze orientali, il drammatico "Return to Void" si presenta come un vero gioiello psichedelico che mette in luce un'eccellente musicalità.

I momenti di grande enfasi compositiva e virtuosismo strumentale sono numerosi: dall'apertura pesante e aggressiva dei primi brani, alla drammaticità travolgente e ai continui cambi di tempo dell’epica "End of the Day", fino ai malinconici sustain della conclusiva "The Gate". Queste tracce si rivelano intense e soavi, elevate e delicate, criptiche e poetiche, tutte memorabili allo stesso tempo. Sebbene quest’album possa sembrare un omaggio alle band del passato del progressive rock, il suono retrò dell’organo e del Mellotron attirerà sicuramente i fan più esperti, mantenendo comunque lo stile distintivo dei Nemrud. Ogni traccia di questo album si presenta come un’opera completa, con melodie accattivanti, armonie ben articolate e composizioni brillanti, unite a una propensione ad esplorare diversi ambiti musicali, qualità rare al giorno d’oggi.

In definitiva, "At The End of The Day" è un disco di grande qualità che continueremo ad ascoltare per anni, proprio come gli altri lavori dei Nemrud. In conclusione, questo lavoro rappresenta non solo il ritorno dei Nemrud, ma un’affermazione audace del loro posto nel panorama del rock progressivo Turco. È un viaggio sonoro che invita alla riflessione e al confronto con le complessità dell’esistenza umana, promettendo di lasciare un segno indelebile nei cuori dei fan storici e dei nuovi ascoltatori. Con il loro mix di innovazione e radici ben definite dal passato, i Nemrud mostrano che il rock progressivo ha ancora storie profondamente rilevanti da raccontare. In sintesi, "At The End of The Day" non è un semplice prodotto musicale, ma un’esperienza che invita a esplorare valori e dilemmi contemporanei attraverso una narrazione sonora potente. Il loro ritorno sulla scena, arricchito da melodie intricate e testi incisivi, segna un’epoca emozionante per i fan del genere, spronando ognuno di noi a contemplare il proprio viaggio personale in questo mondo in continua evoluzione. Infine, l’accoglienza dei fan per "At The End of The Day" è un segno della passione che i Nemrud suscitano nel panorama musicale: questa nuova opera non solo riprende il dialogo con temi universali, ma testimonia anche la loro evoluzione artistica, promettendo di arricchire l’esperienza del rock progressivo e trasformando l’ascolto in un potente atto di connessione umana.

(Buy) 


Per un primo ascolto

                                                                           Let It Burn

                                                                              The Fate

martedì 27 agosto 2024

Various Artists - Progressive Rock Collection - Anni '70 (Turchia)

                               Il Rock Progressivo in Turchia

                          Progressive Rock Collection Anni '70

Il rock progressivo in Turchia negli anni '70 offre un affascinante panorama di innovazioni stilistiche, fusioni strumentali e ricchezza ritmica che rispecchia la profonda fusione di elementi culturali e musicali propri della regione. Questo periodo ha visto la nascita di opere significative che hanno lasciato un'impronta nel panorama musicale Turco. Tra queste, gli otto brani di questa mia personale compilation che si distinguono per la loro struttura musicale complessa e per alcune caratteristiche distintive.

Progressive Rock Collection -  Anni '70 (Turchia)

Progressive Rock Collection -  Anni '70 (Turchia) Cover Back

CD (Turchia)

                                                              
Front Cover Album Collage

Tracklist:

1) 21 Peron - Anne

2) Erkin Koray - Suskunlugun Otesi

3) Baris Manco - 2023

4) 3 Hur El - Sevenler Aglarmis

5) Mogollar - Magic Moon / Sihirli Ay

6) Erkin Koray - Cemalin

7) Baris Manco - Egri Egri Bugru Bugru

8) Asia Minor - Mahzun Gozler

1) "Anne" dei 21 Peron si distingue per una struttura ritmico-armonica sofisticata che incarna la musica psichedelica di fine '60. Questo brano amalgama ritmi complessi con una ricca tessitura armonica, creando uno spazio sonoro che è sia avvincente che emotivamente carico. La proprietà di cambiare metrica e armonia dimostra la maestria tecnica del gruppo e la loro capacità di fondere elementi della musica tradizionale turca con il rock progressivo, creando così una sonorità unica e innovativa.

                                                                     21 Peron - Anne


2) Erkin Koray, una figura chiave di questo movimento, mostra la su abilità composizionale in "Suskunlugun Otesi" attraverso l'uso di progressioni melodiche intricate. Questo pezzo si distingue per le sue linee melodiche emotive che navigano attraverso complesse strutture armoniche, tessendo insieme elementi di rock psichedelico e sonorità anatoliche. La capacità di Koray di fondere influenze diverse in una coesione melodica ed armonica dimostra la sua profonda comprensione della musica come veicolo di espressione culturale e personale.
                                             Erkin Koray - Suskunlugun Otesi

3) Baris Manco, con "2023", proietta l'ascoltatore in un viaggio attraverso il tempo con la sua visione del futuro. Questo brano incorpora elementi innovativi sia nella struttura che nell'orchestrazione, utilizzando sintetizzatori e altri strumenti elettronici per creare un'atmosfera futuristica. La narrazione musicale di Manco esplora temi di progresso e speranza, illustrando un'interpretazione unica dell'evoluzione della società e della tecnologia, ancorata alle radici culturali turche.
                                                         Baris Manco - 2023

4) I 3 Hùr El, attraverso "Seventler Aglarmis", esprimono profonde emozioni tramite un tessuto sonoro che integra caratteristiche stilistiche uniche del rock progressivo. La traccia è costellata di passaggi strumentali che presentano sia la maestria tecnica degli artisti che l'innovazione nella combinazione di timbri. L'uso originale delle melodie e della metrica  attinge al patrimonio musicale turco, il tutto incastonato in una forma rock che sfida le convenzioni e arricchisce il genere di nuove texture.
                                                3 Hùr El - Seventler Aglarmis

5) I Mogollar in "Magic Moon / Sihirli Ay" illustrano la loro abilità nel combinare strumenti tradizionali con quelli moderni, creando fusioni sonore che sono allo stesso tempo innovative e radicate nella tradizione folkloristica turca. Questo brano dimostra che l'approccio delle band turche al rock progressivo negli anni '70, non fosse solo una questione di stili o generi, ma un vero e proprio crogiuolo di culture musicali che si fondono per creare qualcosa di completamente nuovo.
                                             Mogollar - Magic Moon / Sihirli Av

6) Erkin Koray, con "Cemalin", continua a esplorare l'intersezione tra le influenze culturali e musicali fondendo melodie anatoliche con elementi rock. La profondità espressiva del brano è arricchita da questa fusione, che evidenzia la capacità di Koray di trasmettere un'ampia gamma di emozioni attraverso la musica. La composizione si distingue per la sua capacità di sperimentare, mantenendosi fedele alla tradizione e spingendone contemporaneamente i confini.
                                                      Erkin Koray - Cemalin

7) Baris Manco, in Egri Egri Bugru Bugru, unisce testi poetici con melodie avvolgenti, creando un'opera che sfida le convenzioni compositive. La costruzione del brano riflette la fluidità e la malleabilità del rock progressivo, mentre i testi invitano a riflessioni profonde sulle complessità della natura umana e sociale. La capacità di Manco di intrecciare elementi narrativi con la musica evidenzia il suo genio creativo e la sua influenza duratura nel panorama musicale.
                                         Baris Manco - Egri Egri Bugru Bugru

8) Gli Asia Minor, con "mahzun Gozler", offrono un esempio splendido di come la dinamicità e l'espressività possano fondersi perfettamente in una traccia di progressive rock. Il brano è un viaggio emotivo che cattura l'ascoltatore e lo trasporta attraverso varie intensità emotive, dimostrando una sorprendente capacità di esprimere profondi sentimenti attraverso composizioni strumentali. La ricchezza delle texture e la precisione del ritmo contribuiscono a creare un'opera di straordinaria bellezza e complessità.  
                                                 Asia Minor - Mahzun Gozler

In conclusione, questi otto brani rappresentano un'affascinante finestra sul rock progressivo turco degli anni '70, dimostrando l'incredibile versatilità e innovazione dei suoi artisti. Attraverso la loro musica e la maniera in cui hanno saputo fondere le loro tradizioni con la nuova cultura musicale europea emergente, hanno gettato le basi per le nuove generazioni di artisti turchi  che in futuro si avvicineranno con entusiasmo e passione al Progressive Rock.

giovedì 14 marzo 2024

Siddhartha - Trip To Innerself 1998 (2009) Psychedelic Progressive Rock (Turchia)

Siddhartha - Trip To Innerself


Siddhartha - Trip To Innerself


Artista: Siddharta

Album: Trip To Innerself

Nazione: Turchia

Genere: Psychedelic Space Rock

Anno: 1998

I Siddhartha sono una band Turca formatasi nel 1992 che ha prodotto questo unico "Trip To Innerself" nel 1998, un assoluto gioiello di psychedelia / Space Rock Progressiva. Un album intenso per forza compositiva e interpretazione strumentale, da paragonare senza paura di essere smentiti da chicchessia , ai migliori lavori, dei "Pink Floyd" , "Eloy" e dei "Porcupine Tree" di Steven Wilson.
Il gruppo,purtroppo, si scioglie definitivamente nel 2001, mettendo la parola fine ad un progetto eccellente, che certamente avrebbe potuto regalarci altri capolavori.
Intanto, io, consiglio a tutti voi questo imperdibile lavoro.


" Il potere della psychedelia si cela dietro la sua capacità di farvi fare un viaggio nel vostro innerself, sperimentando nuove vie, scoprire aree nascoste nella vostra mente e sentire il piacere dell'illuminazione,che arriva attraverso la musica, accarezzando delicatamente la vostra anima."


Tracks list:

1 - A Trip To Innerself (10:15)
2 - The Explorer (6:51)
3 - Desert (3:30)
4 - Baroque (3:57)
5 - Nervous Breakdown (11:51)
6 - Beyond Destiny (9:33)
7 - Distant Cry (6:42)
8 - Black (8:45)

Line-up

Ozgur Kurcan - Vocals & Guitars
Ege Madra - Guitars
Ulas Akin - Bass
Volkan Yildirim - Keys
Orkun Oker - Keys
Kaan Sezgin - Drums

Additional Artists:

Neslihan Engin - Keys (Baroque,Beyond Destiny,Distant Cry)
Nil Karaibrahimgil - Vocals (Black)
Kerem Ozyegen - Vocals (The Explorer)
Berke Ozcan - Percussions (The Explorer)

Per un primo ascolto: