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lunedì 16 settembre 2024

Piccola storia personale

                                  Piccola storia personale

Era l'estate del 1965 quando a soli 11 anni la mia esistenza prese una svolta inaspettata verso il mondo della musica. L'acquisto del mio primo disco "Mr. Tambourine Man" dei The Byrds segnò l'inizio di questa rivoluzione personale. Avvertii un'intima connessione con quelle note, capaci di trasportarmi lontano dal luogo in cui mi trovavo, un piccolo paese le cui radici affondavano in una tradizione culturale distante anni luce dalle nuove correnti musicali che stavano emergendo a livello globale.
                                              The Byrds - Mr Tambourine Man

Quella solitudine culturale fu il mio compagno costante. Non c'erano amici o conoscenti con cui condividere 'seriamente' l'entusiasmo verso ciò che consideravo una vera e propria epifania artistica. La musica "pop", come veniva definita all'epoca, era per molti un concetto estraneo, se non addirittura alieno. Il mio unico tramite con quel mondo parallelo era una piccola radiolina a transistor, attraverso la quale navigavo tra onde lunghe e corte alla ricerca di una musica che parlasse la mia stessa lingua emotiva.

In quel periodo, la musica leggera italiana dominava le stazioni radio locali, un genere che, nonostante la sua indiscutibile 'qualità', non riusciva a rispecchiare le tempeste che infuriavano nel mio animo giovane. Ero alla ricerca di qualcosa che potesse rompere gli argini della tradizione, che potesse trasportarmi oltre i confini visibili del mio piccolo mondo. La radiolina divenne così la mia finestra sul mondo, un legame fragile ma prezioso con una realtà musicale che sentivo profondamente mia.

Le difficoltà finanziarie rappresentavano un ostacolo non indifferente nel mio cammino di esplorazione musicale. I miei genitori, per quanto benevoli, non potevano permettersi di indulgere troppo frequentemente in spese considerate superflue come l'acquisto di dischi. Così, fu necessario attendere con pazienza, risparmiando ogni singola lira che riuscivo a mettere da parte, per poter infine arricchire la mia collezione con un nuovo tesoro: "A Quick One" dei The Who, nel 1966.

                                        The Who - Run Run Run (A Quick One)

Questi due dischi, così diversi tra loro ma entrambi rivoluzionari nel mio universo personale, segnarono l'inizio di una lunga e fruttuosa ricerca musicale. La scoperta di quel suono, quel battito nuovo e così radicalmente diverso dalla musica leggera italiana che riempiva le strade del mio paese, fu come una rivelazione. Mi resi conto che , nonostante l'isolamento culturale e le limitazioni economiche, la musica aveva il potere di unire, di parlare una lingua universale che superava ogni barriera.

Guardando indietro a quegli anni, è chiaro quanto la mia passione per la musica "pop" e quella radiolina a transistor abbiano segnato profondamente il corso della mia vita. Quella che iniziò come una scoperta casuale in un caldo pomeriggio d'estate si trasformò in una vocazione profonda, un viaggio attraverso le onde sonore che continua ancora oggi. L'estate del 1965 non fu soltanto l'inizio del mio percorso nel mondo della musica, ma il momento in cui trovai la mia vera voce.

La Sinfonia di una Vita: Un Viaggio nel Progressive Rock

Nel silenzio della mia stanza, circondato da una collezione sempre in crescita di vinili, rifletto sul cammino che mi ha portato a definire la colonna sonora della mia vita. Negli anni che seguirono la mia iniziale scoperta della musica, riuscii ad arricchire la mia collezione con inedite meraviglie in vinile. Era come se ogni nuova aggiunta fosse un tassello in più del vasto puzzle della mia identità musicale. Band come i Procol Harum "Shine on Brightly" (1968) , i Moody Blues "Days of Future Passed" (1967), I The Nice "Ars Longa Vita Brevis" (1968), i Vanilla Fudge "The Beat Goes On" (1968), i Deep Purple " The Book of Taliesyn" (1968) ed i Pink Floyd che muovevano i primi psichedelici passi con l'istrionico Syd Barret e gli album "The Piper at the gates of Dawn" (1967) e " A Saucerful of Secrets (1968), non erano semplici nomi scritti sulle copertine, ma veri e propri maestri che delineavano il percorso da seguire. La loro musica, che attingeva a piene mani dal folk, dal jazz, dalla musica popolare, classica e sinfonica, introduceva audaci sperimentazioni sonore che avrebbero segnato indelebilmente il mio gusto musicale.

Il vero punto di svolta, tuttavia, si verificò nel 1969, quando le mie orecchie incrociarono per la prima volta le melodie di "In The Court of the Crimson King" dei King Crimson. Non era semplicemente un album, ma un manifesto, una dichiarazione d'intenti che sfidava le convenzioni del rock per esplorare territori inesplorati. L'ascolto di quelle tracce fu una rivelazione; la complessità delle composizioni, l'intreccio tra strumentazioni classiche e modernità, il tutto impreziosito da testi che sfidavano l'immaginazione. Questo disco non ha solo dato il La a centinaia di capolavori, ma ha segnato la nascita e la consacrazione del Progressive Rock, un genere che avrebbe dato voce alle più svariate sperimentazioni artistiche.

La scoperta di quel capolavoro segnò un nuovo inizio del mio viaggio personale nella musica. Da quel momento, la mia esistenza si intrecciò indissolubilmente alle armonie del Progressive Rock, unico e poliedrico, capace di evocare paesaggi sonori di estrema bellezza e complessità. Quella che era iniziata come una semplice curiosità si trasformò ben presto in una passione sfrenata, un bisogno quasi fisico di esplorare l'infinito universo musicale aperto dai King Crimson e dai loro eredi. Ogni nuovo album, ogni concerto, ogni nota che riecheggiava nelle mie orecchie, era un mattoncino in più nella costruzione di quella che sarebbe diventata la mia vita nel 'pianeta della musica'. (Franco Mussida

Osservando la mia collezione di vinili, non posso fare a meno di sorridere, pensando a come quei dischi, apparentemente semplici oggetti, rappresentino in realtà le varie tappe di un viaggio incredibile attraverso la musica. Un viaggio che ha arricchito la mia vita di armonie deliziose, evocando emozioni, ricostruendo ricordi e incitando sogni. E mentre il giradischi continua a suonare, mi immergo nuovamente nelle sinfonie che hanno segnato il mio percorso, conscio che la mia avventura nella musica, quell'esplorazione senza fine delle sue più sottili sfumature, è ben lungi dall'essere terminata.

Nino Anastasio
                                                King Crimson - Epitaph (1969)

                        King Crimson - In The Court of the Crimson King (1969)

                                King Crimson - 21st Century Schizoid Man (1969)

lunedì 9 settembre 2024

Divagazioni e Riflessioni sul Progressive Rock

                  Divagazioni e Riflessioni sul Progressive Rock

Fermiamo per qualche giorno i post dedicati alla mia personale compilation dei brani più significativi del Progressive Rock Globale. Pausa necessaria per riascoltare qualche traccia e definirne così, con certezza, l'appartenenza.
Come suggerisce il titolo di questo post, tracciamo intanto qualche pensiero divagante, ma utile, sul Progressive Rock.


Il Progressive Rock: Viaggio nella Musica Senza Confini

Il Progressive Rock Rappresenta una vera e propria rivoluzione nel panorama musicale, avendo ridefinito radicalmente il concetto di pop song a partire dai tardi anni Sessanta. Originatosi come un'esplorazione audace oltre i confini tradizionali del rock, il genere si è caratterizzato per la sua incessante ricerca di nuove forme espressive, fondendo tra loro stili diversi e innovando melodie, armonie e strutture. Questo articolo si propone, con una descrizione minima, di analizzare l'evoluzione del Progressive Rock, esaminando le sue radici, la sua espansione e le sue molteplici incarnazioni, per comprendere come abbia influenzato il modo di concepire la musica.

Origini e Espansione

La nascita del Progressive Rock si colloca alla fine degli anni sessanta, in un momento storico caratterizzato da profondi cambiamenti socio-culturali. Artisti e gruppi cominciarono a sperimentare, allargando il concetto di pop-song ben oltre i limiti tradizionali. L'impatto di questa innovazione fu tale da trasformare radicalmente l'approccio alla musica rock, introducendo elementi di classica, jazz, folk e musica elettronica, in un collage sonoro caratterizzato da un elevato grado di sperimentazione.

La Contaminazione con Altri Stili

Il Progressive Rock ha tratto la sua forza dall'unione di elementi distintivi appartenenti a generi differenti. La fusione di sonorità classiche con il rock, l'integrazione di improvvisazioni jazzistiche e l'adozione di narrativa epica e strumentazione folk sono solo alcuni esempi di questo processo di contaminazione. Questi accostamenti arditi hanno reso il genere un vero e proprio laboratorio creativo, in cui l'esplorazione sonora non ha mai cessato di evolvere.

Icone e Opere Emblematiche 

Genesis: Dalla teatralità delle loro esibizioni live alla complessità delle loro registrazioni in studio, i Genesis hanno esercitato un'influenza indelebile sul panorama Prog.
                                                            Genesis - Foxtrot

Il rock sinfonico
degli Yes, che, con album come "Fragile" e "Close to the Edge" hanno definito gli standard elevati di complessità e virtuosismo.
                                                              Yes - "Fragile"

                                                              Yes - "Close To The Edge"


Pink Floyd: Pionieri nel fondere elementi musicali e visivi. Dalla psichedelia dei primi anni, ai capolavori successivi. 1973 "The Dark Side Of The Moon" e 1979 "The Wall".
                                       Pink Floyd - The Dark Side of The Moon

                                    Pink Floyd - Another Brick in The Wall (Part. I-II-III)


La musica cosmica
dei Tangerine Dream, con il loro uso innovativo dei sintetizzatori, ha aperto nuovi orizzonti sonori all'intera industria musicale.
                                                  Tangerine Dream - Tangram

L'hard psichedelico degli High Tide, che ha saputo coniugare l'energia del rock con le atmosfere oniriche della psichedelia.
                                                      High Tide - High Tide 

Il jazz-rock dei Nucleus, precursori nel fondere l'impetuosità del rock con le sofisticate strutture del jazz.
                                                       Nucleus - Elastic Rock

L'art-pop dei Roxy Music, che ha introdotto un'inedita teatralità all'intero del panorama progressivo.

                                                         Roxy Music - For Your Pleasure


Le favole celtiche di Alan Stivel, che hanno riportato alla luce la ricchezza delle tradizioni musicali celtiche dentro l'avanguardia rock.
                                        Alan Stivel - (Chemins De Terre) Metig

Questi artisti e molte altre figure hanno contribuito a plasmare il volto poliedrico del Progressive Rock, dimostrando che, al di là delle etichette e delle categorie, ciò che conta è la libertà espressiva e la capacità di sorprendere e innovare.

Il Progressive Rock come Filosofia Musicale

Più che un semplice genere, il Progressive Rock va inteso come una filosofia e un approccio alla musica. La sua essenza si fonda sulla convinzione che la musica debba essere costantemente in esplorazione, superando convenzioni e limiti prestabiliti. Questo ha reso il Progressive Rock non solo un genere, ma un vero e proprio movimento culturale, che ha influenzato generazioni di musicisti e appassionati, conducendoli verso la ricerca della novità e dell'originalità.

Influenza Duratura sulla Musica Moderna

Il lascito del Progressive Rock è tangibile ancora oggi, influenzando generazioni di musicisti nei più svariati generi, dall'alternative rock al metal progressivo, dall'indie alla musica elettronica. Band contemporanee come i Radiohead e i Tool. pur non aderendo in modo esplicito alla corrente Prog, ne incarnano lo spirito esplorativo nella loro ricerca di nuove espressioni musicali. Il Progressive Rock ci insegna che la musica non è solo intrattenimento, ma anche un potente medium di espressione artistica e personale, un linguaggio universale capace di unire cuori e menti oltre ogni confine.

Divagazioni e Riflessioni Personali sul Progressive Rock

La profondità inaspettata del Rock Progressivo

L'immersione nel mondo del rock progressivo requisisce una concentrazione e un'apertura mentale non comuni, attributi che solo una nicchia di appassionati sembra possedere. Questa esclusiva forma d'arte, per oltre quattro decenni ha delineato un chiaro divario tra coloro che "ascoltano" e coloro che si limitano a "sentire", rivelando non solo un nuovo modo di percepire la musica ma evidenziando anche la profonda connessione tra la capacità di concentrazione dell'ascoltatore e la sua comprensione e apprezzamento del genere.

La Sorte del Prog: Tra Ascoltare e Sentire

Il Rock Progressivo si caratterizza per la sua complessità strutturale, una complessità che chiede all'ascoltatore una dedizione quasi totale. A differenza della maggior parte delle composizioni musicali, dove il piacere dell'ascolto può derivare da un'apprezzamento superficiale di melodia e ritornello, il Prog invita ad immergersi in un'esperienza audio che è tanto vasta quanto dettagliata. Le sue strutture narrative lunghe e complesse richiedono una facoltà di ascolto assai diversa, dove ogni strumento, ogni nota deve essere percepita in relazione agli altri, orchestrando un'esperienza quasi sinestetica.

Al di là della Superficialità: Una Questione di Consapevolezza.

Chi si avvicina al Prog con una mente aperta e risoluta scopre un mondo dove la musica trasforma le note in pennellate sonore, dove ogni composizione racconta storie complesse, spesso lasciando all'ascoltatore il compito di esplorarle ed interpretarle. Questo genere, dunque, non è solo un test della capacità di ascolto ma diventa anche uno strumento per affinare la propria sensibilità artistica, stimolando una maggiore consapevolezza di se, attraverso l'interpretazione personale delle opere.

Un Parallelismo tra Musica e Arte Visiva

La mia esperienza personale al Museo del Louvre a Parigi ha rivelato un'interessante correlazione tra l'apprezzamento del Prog e quello dell'arte visiva. Così come molti visitatori si muovevano tra le opere d'arte senza veramente "vederle", così molti ascoltatori attraversano il panorama musicale senza mai realmente "ascoltare". Il Prog, come un dipinto del Louvre, richiede un'osservazione attenta e meditata: solo così è possibile cogliere le sfumature complesse e le intenzioni nascoste dietro ogni nota, dietro ogni pennellata.

Oltre la Superficialità nell'Apprezzamento del Rock Progressivo

In conclusione, l'apprezzamento per il Rock Progressivo trascende la pura esperienza musicale, diventando un vero e proprio percorso di crescita personale. Chi scarta il Prog come irrilevante o troppo impegnativo, forse non ha mai veramente ascoltato o, peggio, visto. L'impegno richiesto per penetrare la sua complessità non solo rivela la profondità nascosta di questo genere ma incoraggia una più profonda introspezione e una maggiore apertura verso sfide intellettuali. Essere un ascoltatore di Progressive Rock, quindi, non significa solo comprendere la musica a un livello più complesso ma anche sviluppare una sensibilità che arricchisce ogni aspetto della percezione estetica, musicale e visiva, aprendo le porte a un mondo dove la profondità e la complessità sono fonti di infinito piacere e scoperta.

ULTIME DIVAGAZIONI E RIFLESSIONI

Il Viaggio dell'Anima nel Rock Progressivo

Il Rock Progressivo non è soltanto un genere musicale; è una vera e propria esplorazione dell'anima, un viaggio nel profondo di se, che ogni nota sembra guidare con maestria. Caratterizzato da una complessità strumentale, temi lirici profondi e una struttura musicale che sfida i canoni tradizionali, il progressive rock si erge come un monumento alla creatività umana. Come una collana di perle, ogni brano esprime un significato profondo, un'unica perlina in un insieme magistrale che brilla di luce propria.

La Metafora della Collana di Perle nel Rock Progressivo

Considerando il rock progressivo come una collana di perle, ogni composizione può essere vista come un elemento unico e insostituibile. Questa metafora enfatizza come, in un album, non ci sia spazio per il riempitivo: ogni brano è essenziale, una storia a se che contribuisce alla narrazione complessiva. La cura nella selezione dei brani è  quindi paragonabile alla scelta accurata delle perle di una collana, dove l'armonia e la bellezza derivano dalla qualità e dalla relazione tra i singoli pezzi.

Differenza tra l'Uso della Musica nei Film e nel Progressive Rock

Nel cinema, la musica è scelta per enfatizzare o complementare visivamente una scena, guidando le emozioni dello spettatore. Nel Progressive Rock, invece, l'ascoltatore è invitato a creare le proprie immagini mentali, un "film personale" che ogni brano sa magistralmente evocare. Questa caratteristica rende l'esperienza d'ascolto profondamente soggettiva e personale, dove ogni persona viaggia attraverso paesaggi sonori che rispecchiano la propria interiorità e percezioni.

L'Esplorazione dell'Anima Attraverso il Progressive Rock

Il Progressive Rock invita a una completa esplorazione dell'anima, offrendo un'esperienza d'ascolto che va ben oltre la mera fruizione musicale. La ricchezza compositiva e lirica di questo genere musicale permette all'ascoltatore di affrontare un viaggio interiore, esplorando temi profondi come l'esistenza, il senso della vita e la ricerca di se. Questo viaggio dell'anima, mediato dalle note, diventa un percorso di auto scoperta e di profonda connessione emotiva con la musica.

La Musica come Autostrada della Vita

La musica, e in particolare il Rock Progressivo, si presenta come un'autostrada che attraversa l'esistenza, sottolineando ed enfatizzando momenti chiavi della vita. A soli 11 anni ho iniziato questo incredibile viaggio, trovando nella musica un compagno costante che ha scandito ogni momento significativo della mia esistenza. Questa esperienza mi ha insegnato che la musica non è solo un sottofondo, ma un medium potente attraverso il quale vivere, comprendere e apprezzare la bellezza e la complessità della vita.

Conclusioni: Una Vita Inserita nelle Note del Progressive

Il Rock Progressivo, con le sue melodie intricate e le sue liriche cariche di significato, offre un'affascinante via di esplorazione interiore. La mia vita, intrecciata strettamente con la musica, ha trovato nel progressive rock non solo una colonna sonora, ma una vera e propria guida spirituale. Attraverso la metafora della collana di perle, da me creata, abbiamo scoperto come ogni brano del progressive porti con se un frammento dell'anima dell'artista, invitandoci a un viaggio personale verso la scoperta di noi stessi. In questo viaggio non si è mai soli, poichè la musica stessa diventa compagna, musa e guida nel percorso intrapreso alla ricerca delle risposte ai grandi quesiti dell'esistenza.

Nino Anastasio

venerdì 23 agosto 2024

La Musica (riflessione personale)

                                La Musica

                                                     Riflessione personale


La Musica Non Comincia e non Finisce

La musica, in ogni sua espressione, può essere vista come un legame cosmico tra le stelle e i suoni. E' un fenomeno che trascende il tempo e lo spazio, avendo origine nell'infinito e portando con se l'essenza stessa dell'universo. Questo legame non solo ci unisce gli uni con gli altri, ma crea anche un ponte tra l'umanità e il cosmo. Le vibrazioni musicali risuonano con le particelle delle stelle, dando vita a una melodia che non si esaurisce mai, ma continua a fluire eternamente.
Ogni nota, ogni silenzio e ogni rumore diventano componenti integranti di questa Orchestra Universale, il silenzio, spesso considerato l'assenza della musica, diventa invece una parte fondamentale della composizione. E' assordante proprio perchè riempito dalle possibilità sonore che non possiamo percepire. In una stanza vuota, le note fluttuano, scontrandosi ed unendosi, creando un'armonica sinfonia che possiamo ascoltare all'interno della nostra mente.
Le note agiscono come vettori, viaggiando attraverso l'universo e rimanendo in costante movimento nel multiverso. Ogni melodia ci accompagna in un viaggio interdimenzionale, facendo vibrare le corde più profonde delle nostre anime. Si Tratta di un'esperienza che va oltre la semplice percezione sensoriale; è un'esplorazione degli infiniti legami che ci uniscono a ogni forma di vita esistente nelle varie dimensioni.
Il concetto di infinito si materializza quando comprendiamo che l'esperienza musicale può condurci oltre i confini del tempo e dello spazio. Viviamo la nostra vita attraverso una sequenza di momenti musicali, in cui il passato e il futuro si fondono in un presente eterno. La nostra mente funge da filtro di questa realtà, trasformando l'astratto in qualcosa di tangibile e percepibile, e il tempo diventa malleabile sotto l'influsso delle melodie.
Le esperienze musicali hanno un impatto profondo sulla nostra vita e sulla nostra identità personale. Attraverso le melodie e i ritmi, raccontiamo storie ed esprimiamo sentimenti, riscoprendo aspetti della nostra esistenza che altrimenti rimarrebbero celati. Ogni viaggio musicale è un'opportunità per raccogliere significati e scoprire il nostro destino, assecondando il richiamo delle esperienze vissute.
Infine, la musica funge da collante inter connettivo all'interno dell'universo. Ogni nota aggiunta alla partitura della nostra vita diventa un richiamo al viaggio dell'anima. Riconoscere che l'universo ha bisogno di frequenze e melodie per proseguire il suo cammino ci ricorda che siamo tutti parte di un grande insieme. La musica non è solo un elemento di intrattenimento, ma una manifestazione della nostra essenza e della nostra esistenza nel grande mosaico del cosmo.

                                                                  Il suono dell'universo