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giovedì 18 settembre 2025

Flame Dream - Out in The Dark 1981 (Progressive Rock) Svizzera 2025 Re-Master

                           Flame Dream - Out In The Dark

                                               Re-Master

                                                                      2025

Flame Dream - Out In The Dark

                                      Un Viaggio nel Tempo e nella Musica

Giunge finalmente il re-master dell'album "Out in the Dark" del 1981, della band svizzera Flame Dream, offrendo ai fan un'esperienza sonora senza precedenti, e presentando in CD con un booklet di 20 pagine. Questo rilascio rappresenta  un omaggio al passato, ma anche un ponte verso il futuro. Se accostato all'uscita del loro nuovissimo e interessantissimo album "Silent Transition" del 2024, scopri come i FLAME DREAM, con il loro stile unico che mescola progressive rock e influenze jazz-prog fusion, continuano a sorprendere e a ispirare generazioni di ascoltatori.

Alla scoperta di sonorità uniche e di una storia affascinante, l'album rimasterizzato "Out In The Dark" dei FLAME DREAM è una pietra miliare che rivive nel mondo della musica moderna. La band svizzera, nota per il suo mix di influenze progressive rock, jazz-fusion e sonorità innovative, torna con un prodotto di alta qualità, disponibile per la prima volta su CD. In questo articolo, esploreremo non solo le radici musicali dei FLAME DREAM, ma anche la loro evoluzione, culminata lo scorso anno nel nuovo album "Silent Transition".

Con il lancio del re-master in CD di "Out In The Dark", i FLAME DREAM riaprono un capitolo importante della loro storica carriera. Questo nuovo rilascio si unisce al crescente interesse intorno al loro ultimo progetto, "Silent Transition", uscito nel 2024, e invita i fan a un viaggio attraverso decenni di innovazione musicale. L'eccezionale fusione di melodie incisive e arrangiamenti sofisticati ha reso la band svizzera un punto di riferimento nel panorama del progressive rock. Scopriamone insieme le radici e i successi, per capire perché i FLAME DREAM continuano a essere una fonte d'ispirazione per tanti!

Recensione di "Out in the Dark" dei Flame Dream

Nel vasto panorama del prog rock europeo, pochi album hanno saputo catturare l’essenza delle trasformazioni musicali degli anni '80 come “Out in the Dark” dei Flame Dream. Quest'album, pubblicato nel 1981, rappresenta una tappa fondamentale del tardo progressive rock  e offre uno spaccato unico nella storia del prog rock europeo. In questa recensione, esploreremo in modo dettagliato gli aspetti musicali, contestuali e tecnici dell’album, analizzando i punti di forza compositivi e la qualità sonora che hanno segnato questo lavoro.

Contesto Storico e Origini della Band

Il 1981 fu un anno particolarmente significativo per il mondo della musica. Le rivoluzioni tecnologiche e i cambiamenti socio-politici che caratterizzavano l’Europa influenzarono profondamente anche il panorama musicale, portando alla nascita e alla trasformazione di numerosi generi, tra cui il punk rock e la new wave. Fu in questo difficile contesto che i Flame Dream, con una visione innovativa e audace, pubblicarono "Out in the Dark". L'album si inserisce in quella che molti critici oggi definiscono l'epoca d'oro del tardo prog rock, dove sperimentazione e raffinatezza tecnica si intrecciano in modo sorprendente.

La scena musicale europea, come sappiamo, era stata caratterizzata nei '70, da un fermento creativo senza precedenti, con band come Genesis, Yes e King Crimson che avevano già tracciato una rotta innovativa nel prog rock. Tuttavia, i Flame Dream riuscirono a distinguersi grazie a un approccio autentico e personale, fondendo elementi classici del genere con spunti sperimentali e sonorità tipiche del panorama musicale locale. L’album "Out in the Dark" diventa così un manifesto di eleganza e audacia, in cui la tradizione prog si unisce a una visione contemporanea della musica.

Analisi della Composizione e Struttura dell'Album

"Out in the Dark" si presenta come un viaggio sonoro articolato in diverse tracce, ognuna delle quali esprime una parte dell’identità della band. Fin dalle prime note, la cura per i dettagli compositivi emerge chiaramente: ogni brano è costruito su linee melodiche complesse e arrangiamenti ricchi di sfumature, che dimostrano una ricerca incessante verso l’innovazione.

La struttura dell’album è caratterizzata da una perfetta fusione tra musica strumentale e passaggi vocali, sebbene quest’ultimi rimangano in secondo piano per mettere in evidenza le capacità tecniche dei musicisti. I temi principali si alternano tra momenti di grande intensità dinamica e passaggi più intimi e riflessivi. Questa alternanza crea un bilanciamento emozionale che tiene alta l’attenzione dell’ascoltatore, offrendo al contempo una varietà di atmosfere e stati d’animo.

I brani di "Out in the Dark" sono un vero e proprio caleidoscopio di influenze: si percepiscono i richiami del rock progressivo tradizionale, ma anche sperimentazioni armoniche e l’utilizzo di strumenti elettronici che già, in quegli anni, aprivano nuovi spazi creativi nel prog. In quest'ottica, il lavoro dei Flame Dream risulta non solo un tributo alle radici del genere, ma anche un'anticipazione delle tendenze che avrebbero caratterizzato il prog rock a livello europeo negli anni successivi.

I Punti di Forza Compositivi dell'Album

I Flame Dream hanno saputo fondere in "Out in the Dark" vari elementi distintivi che rappresentano i punti di forza della loro arte. La capacità di sperimentazione si unisce a una solida base tecnica, dando vita a composizioni che, pur mantenendo una struttura complessa, risultano sempre coerenti e ben congegnate.

Un punto notevole è la varietà melodica che attraversa l’intero album. Ogni brano sembra raccontare una storia, con passaggi che spaziano dall’epico al meditativo, dal dinamico al lento e contemplativo. Questa varietà non solo riflette le influenze del prog rock classico, ma anticipa anche le tendenze musicali degli anni '80, in cui la ricerca di sonorità nuove e coinvolgenti divenne il marchio distintivo del genere.

L’utilizzo di arrangiamenti stratificati e progressioni armoniche complesse è un'altra caratteristica fondamentale. I Flame Dream hanno dimostrato grande maestria nell’integrare diversi timbri e texture sonore, riuscendo a creare atmosfere evocative che trascendono il tempo. Questi elementi, combinati a passaggi solisti virtuosistici e a un uso sapiente degli effetti sonori, costituiscono l’essenza del prog rock e rendono "Out in the Dark" un album di grande rilevanza.

Le Tendenze Prog Rock in Europa all’Epoca dell'Uscita

Negli anni '80, il panorama prog rock europeo era in fermento. Le band sperimentavano nuove tecnologie e tecniche di registrazione, spingendosi oltre i confini della musica tradizionale. In questo scenario, "Out in the Dark" si inserisce come un’opera che, pur rimanendo fedele alle radici del genere, abbraccia la modernità con un approccio innovativo.

Le tendenze del prog rock  in quel periodo vedevano una crescente attenzione verso l’inclusione di elementi elettronici e l’innovazione nelle strutture compositive. I Flame Dream hanno saputo interpretare queste tendenze in maniera unica, integrando in maniera armoniosa l’uso dei sintetizzatori e delle tastiere con l’espressività delle chitarre elettriche e del basso. Questo mix di tradizione e sperimentazione ha reso "Out in the Dark" un album estremamente attuale e in linea con le novità europee.

Inoltre, il clima politico e sociale dell’epoca, segnato da cambiamenti e tensioni, ha influenzato il tono e la profondità emotiva dell’album. La musica diventa così un veicolo per esprimere inquietudine, speranza e la ricerca di una nuova identità culturale, temi che risuonavano fortemente tra i giovani e i fan del genere in tutta Europa.

Sintesi Finale e Invito ai Lettori

In sintesi, "Out in the Dark" dei Flame Dream rappresenta uno dei capolavori del prog rock degli anni '80. L'album si distingue per la sua articolata strutturazione, la qualità sonora impeccabile e la capacità di fondere sapientemente tradizione e innovazione. La critica può attestare come questo lavoro sia un'istantanea dell'evoluzione musicale del tardo prog rock, capace di attrarre non solo gli appassionati del genere, ma anche ascoltatori curiosi di scoprire le sfumature di un'epoca così ricca di fermenti creativi.

"Out in the Dark" è molto più di un semplice album: è un viaggio nel tempo e nello spazio, un invito ad esplorare le profondità dell'espressione musicale che ha definito una generazione. Grazie alla sua ricchezza melodica e alla raffinatezza dei suoi arrangiamenti, questo disco è destinato a rimanere un punto di riferimento per tutti gli amanti del prog rock.

Invito tutti i lettori del mio blog ad approfondire ulteriormente questo genere affascinante e a seguire i prossimi articoli, in cui continueremo a esplorare i nuovi e vecchi capolavori del prog rock europeo. Restate sintonizzati per altri approfondimenti e analisi critiche che vi porteranno alla scoperta di altre gemme nascoste e di quei gruppi che, come i Flame Dream, hanno saputo scrivere pagine indelebili nella storia della musica.

Qualità Sonora del Re-Master in CD

Uno degli aspetti più rilevanti di "Out in the Dark" risiede certamente nella qualità sonora e nel mixaggio.

L’uscita del CD in re-master "Out in the Dark" è stata accolta con grande entusiasmo dalla critica e dai fan. I Flame Dream hanno voluto omaggiare la loro storia, proponendo una versione che rispetta l’essenza dell’originale ma che, al tempo stesso, si avvale delle più moderne tecniche di produzione e mastering. Questo processo ha permesso di portare alla luce ogni sfumatura, ogni dettaglio degli arrangiamenti caratteristici del gruppo, mantenendo intatta l’atmosfera magica tipica del tardo progressive rock anni '80.

Dal punto di vista della produzione, il re-master si distingue per un’attenzione quasi ossessiva alla qualità audio. I tecnici del mastering hanno lavorato per rimuovere imperfezioni, bilanciare livelli e migliorare la chiarezza delle tracce. Questo lavoro di precisazione risulta particolarmente apprezzabile se si considera l’evoluzione tecnologica degli ultimi decenni. Il risultato è un CD che, pur mantenendo un approccio fedele all’originale, riesce a sorprendere per la vivacità dei suoni e la profondità delle dinamiche. La cura applicata al restauro audio dimostra come il valore di un archivio sonoro non debba mai essere sottovalutato, ma anzi valorizzato attraverso interventi tecnici mirati.

Valutazione Artistica e Tecnica

Per chi ama il progressive rock, l’esperienza offerta da "Out in the Dark" va oltre il semplice ascolto: diventa un vero e proprio viaggio alla scoperta di un passato che ha segnato la storia della musica. Il re-master non solo affina la qualità sonora, ma riesce a rendere più evidenti gli arrangiamenti elaborati e la dinamica intensa delle performance dei Flame Dream. La scelta di mantenere intatta la struttura originale, arricchita da dettagli e migliorie tecniche, permette di cogliere un nuovo spirito e un rinnovato vigore nel lavoro musicale del gruppo.

Uno degli aspetti più interessanti riguarda l’equilibrio tra tradizione e modernità. I Flame Dream sono riusciti a conservare quel fascino intramontabile del rock progressivo degli anni '70/'80, aggiungendo però un tocco contemporaneo che si traduce in una maggiore limpidezza e profondità dei suoni. Il processo di re-master ha esaltato in modo notevole le dinamiche degli arrangiamenti, creando contrasti che sottolineano sia la potenza dei momenti intensi che la delicatezza delle parti più liriche. Il risultato è una resa sonora che parla direttamente agli appassionati, trasmettendo energia e passione in ogni traccia.

Il mastering in CD si è rivelato dunque un elemento chiave per ripristinare e valorizzare il valore artistico del disco. Il restauro audio, infatti, non è solo un intervento tecnico, ma un’arte che permette di “rivedere” il passato con occhi nuovi, offrendo una prospettiva fresca senza rinunciare all’autenticità dell’opera originale. Questo messaggio centrale – l’importanza del restauro audio – si rivela particolarmente significativo in un’epoca in cui la qualità del suono viene spesso compromessa da processi di digitalizzazione standardizzati.

Conclusioni

In definitiva, il CD in re-master "Out in the Dark" dei Flame Dream si configura come un’opera di grande impatto sia dal punto di vista artistico che tecnico. Il lavoro di re-master ha saputo esaltare il meglio del disco originale, sottolineando arrangiamenti complessi e dinamiche ricche, elementi che hanno sempre contraddistinto il gruppo. Questa rilavorazione non solo rende omaggio alla storia dei Flame Dream, ma ne apre anche nuove frontiere, rendendo il loro lavoro accessibile e apprezzabile anche alle nuove generazioni di appassionati di progressive rock.

Il nostro invito finale, rivolto a tutti gli estimatori del genere e agli appassionati di musica attenta ai dettagli, è quello di non lasciarsi sfuggire questa rara occasione. "Out in the Dark" rappresenta un eccellente esempio di come il restauro audio possa valorizzare opere che hanno segnato un’epoca, riscoprendo emozioni e suggestioni che meritano di essere ascoltate nella loro piena intensità. Se siete alla ricerca di un’esperienza sonora che unisca tradizione e modernità, questo CD re-master è sicuramente un acquisto da non perdere.

Concludendo, "Out in the Dark" dei Flame Dream è molto più di una semplice ristampa: è un vero e proprio omaggio alla storia del progressive rock, realizzato con passione e meticolosità tecnica. Grazie a questo intervento di mastering, il disco riscopre il suo potenziale artistico, coinvolgendo e sorprendendo ad ogni ascolto. Non resta che lasciarsi trasportare dalle sonorità e dalla magia che solo la musica sa donare.

In conclusione, il rilascio rimasterizzato dell'album "Out In The Dark" dei FLAME DREAM rappresenta un affascinante viaggio nella musica e nella storia della band. Non solo celebrano il loro passato glorioso, ma si proiettano anche verso un futuro. La loro capacità di fondere generi diversi ha ispirato numerosi artisti e continuerà a farlo, rendendo evidente perché i FLAME DREAM restino un simbolo fondamentale nel panorama musicale contemporaneo.

In sintesi, l'album "Out In The Dark" non è solo una rimasterizzazione, ma un vero e proprio tributo all'evoluzione artistica dei FLAME DREAM. La combinazione di progressive rock e jazz-fusion offre un'esperienza unica che affascina i fan di ogni generazione.

Per chiudere, il ritorno dei FLAME DREAM con "Out In The Dark" segna un momento significativo non solo per la band, ma anche per il panorama musicale. Questo rilascio, insieme all'uscita nel 2024 del nuovo album "Silent Transition", invita gli ascoltatori a riflettere sull'eredità di una band che continua a spingere i confini creativi. Con ogni nota, i FLAME DREAM ricordano che la musica è un viaggio senza fine, capace di unire le generazioni attraverso il potere del suono.

Tracks list:

                                                                                                                                                                    1) Full Moon                (5:22)                                                                                                                  

2) Nocturnal Flight       (5:33)                                                                                                                    3) Out In The Dark       (9:29)                                                                                                                    4) Wintertime Nights    (4:04)                                                                                                                    5) Strange Meeting       (16:34)                                                                                                                     a) Strange Meeting Part. 1                                                                                                                         b) Kaleidoscope                                                                                                                                           c) Strange Meeting Part. 2

Line-up

                                                                                                                                                                  Pit  Furrer - batteria, percussioni

Roland Ruchstuhl - pianoforte, organo, tastiere, sequencer, vocoder

Peter Wolf - voce, flauto, sassofoni, percussioni

Urs Hochuli - basso, pedali per basso, voce

With:

Dale Hauskins - chitarra elettrica


Grazie per aver letto questa recensione dettagliata. Non dimenticate di iscrivervi al blog per rimanere aggiornati sulle ultime novità e per condividere le vostre impressioni su "Out in the Dark" e sul mondo affascinante del progressive rock.


sabato 24 agosto 2024

Various Artists - Progressive Rock Collection - Anni '70 (Svizzera) CD 3

                             Il Rock Progressivo in Svizzera

                                          Progressivo Rock Collection Anni '70

Progressive Rock Collection - Anni '70 (Svizzera)

Progressive Rock Collection - (Svizzera) CD 3

CD 3 (Svizzera)

                                                         
   Front Cover Album Collage

La scena del Rock Progressivo svizzero degli anni '70 rappresenta un capitolo intrigante e significativo nella storia della musica. Attraverso l'innovazione e la creatività, un numero di gruppi sono emersi, esplorando nuovi territori sonori. Questa era musicale è segnata da un'intensa sperimentazione e da una fusione di generi che spaziano dal folk al jazz, passando per il rock psichedelico e la musica classica. Il risultato è uno straordinario mosaico sonoro che continua a influenzare la musica contemporanea.

Segue una breve descrizione dei nove brani che ho selezionato per questo terzo e ultimo capitolo dedicato al rock progressivo made in Svizzera degli anni '70.


                                                    CD 3
Tracklist:

1) Flame Dream - Volcano
2) Krokodil - Lady of Attraction
3) Brainticket - Black Sand
4) Sicher - Komm-Eini
5) Welcome - Dirge
6) Patrick Moraz - Intermezzo
7) Island - Here and Now
8) Pacific Sound - Ceremony For a Dead
9) Dragonfly - Shellycoat

1) "Volcano" dei Flame Dream è un vero e proprio viaggio attraverso il dinamismo del rock progressivo. La traccia si distingue per le sue straordinarie texture sonore e per una sezione ritmica vigorosa che supporta sapientemente gli intrecci melodici dei fiati e delle tastiere. La profondità emotiva della composizione è accentuata da un'impressionante gamma dinamica, che guida l'ascoltatore attraverso momenti di contemplativa malinconia fino a picchi di eccitante complessità strumentale.

                                                      Flame Dream - Volcano

2) Il brano "Lady of Attraction" dei Krokodil esemplifica l'abilità della band nell'intrecciare melodie avvolgenti con un ritmo sostenuto, creando un'atmosfera allo stesso tempo etera e persuasiva. Il pezzo si avvale di variazioni ritmiche e di un notevole lavoro di chitarra, che aggiunge profondità e una sorta di dialogo continuo con gli altri strumenti. Illuminato da passaggi vocali espressivi, il brano emerge come una raffinata testimonianza dell'eredità del rock progressivo.

                                                 Krokodil - Lady of Attraction

3) "Black Sand" dei Brainticket invita l'ascoltatore in un affascinante esperimento sonoro. Caratterizzato da una estesa sperimentazione elettronica, il brano utilizza effetti sonori innovativi per creare u paesaggio sonoro immersivo e multidimensionale. Questa composizione si spinge ai confini del genere, esplorando la psichedelia attraverso una struttura aperta che invita a un viaggio introspettivo attraverso suoni e silenzi evocativi.

                                                     Brainticket - Black Sand

4) La traccia "Komm-Eini" dei Sicher si contraddistingue per una struttura ritmica imprevedibile e un approccio melodico che oscilla tra il dolce e l'acerbo, riflettendo una profonda comprensione della natura emotiva della musica. L'uso innovativo di tempi dispari e passaggi strumentali inusuali contribuisce a creare un'esperienza d'ascolto unica, fuori dalle convenzioni del rock progressivo mantenendo allo stesso tempo una forte accessibilità melodica.
                                                         Sicher - Komm-Eini

5) "Dirge" dei Welcome si distacca per la sua composizione meticolosa, combinando elementi di rock progressivo con audaci esplorazioni jazz. L'abilità tecnica dei musicisti brilla attraverso complesse improvvisazioni che, pur essendo tecnicamente esigenti, rimangono emotivamente coinvolgenti. La natura eclettica della traccia dimostra come il Rock Progressivo degli anni '70 fosse un fertile terreno di sperimentazione musicale.

                                                          Welcome - Dirge

6) La componente di improvvisazione in "Intermezzo" di Patrick Moraz racconta di un'approfondita indagine sulle possibilità espressive degli strumenti. Questo pezzo riflette un'esplorazione spontanea che trascende le convenzionali strutture musicali, offrendo invece un flusso continuo di idee musicali che si sviluppa in maniera organica. La libertà espressiva che ne risulta conferisce alla traccia una freschezza e una vitalità ineguagliabile.

                                                    Patrick Moraz - Intermezzo

7) "Here and Now" degli Island rappresenta una marcata svolta stilistica, integrando sonorità moderne in un contesto di rock progressivo. L'approccio compositivo innovativo si caratterizza per una straordinaria fusione di generi, dalla musica elettronica al post-rock, dimostrando una visione avveniristica. Questa traccia non solo rispetta le radici del rock progressivo ma le espande, offrendo nuove direzioni musicali.

                                                       Island - Here and Now

8) La traccia "Ceremony For a Dead" dei Pacific Sound colpisce per la sua atmosfera densa e oscura, che esplora il lato più introspettivo e malinconico del Rock Progressivo. Attraverso una combinazione di strumentazione evocativa e melodie sommerse, il brano cattura un senso di perdita e riflessione, mantenendo allo stesso tempo una struttura musicale complessa e avvincente.

                                                    Pacific Sound - Ceremony

9) In "Shellycoat" dei Dragonfly, la fusione di generi musicali avviene con una disinvoltura sorprendente, incarnando lo spirito sperimentale del rock progressivo svizzero. Sfumature di folk, jazz e classica si amalgamano in una composizione che riesce a essere allo stesso tempo audace e accessibile. La capacità dei Dragonfly di intrecciare questi elementi in una narrativa sonora coesa testimonia la loro maestria e la ricchezza creativa di questo periodo musicale.
                                                       Dragonfly - Shellycoat


Various Artists - Progressive Rock Collection - Anni '70 (Svizzera) CD 2

                     
                             Il Rock Progressivo in Svizzera

                                          Progressive Rock Collection Anni '70

Progressive Rock Collection - Anni '70 (Svizzera) CD 2

Progressive Rock Collection - Anni '70 (Svizzera) CD 2


CD 2 (Svizzera)
                                                        
     Front Cover Album Collage

Il rock progressivo svizzero degli anni '70 rappresenta un periodo affascinante nella storia della musica, anch'esso come per il resto d'Europa, caratterizzato da sperimentazioni sonori e da una ricchezza compositiva peculiare. In questo contesto, i brani elencati riflettono la diversità e la complessità della scena musicale di quel tempo. Approfondiremo con una breve descrizione la struttura musicale dei nove brani di questa secondo volume della mia personale compilation dedicata al rock progressivo elvetico, svelando come ciascuno porti la sua unica impronta all'interno del genere.
 

                                                                  (CD 2)

    Tracklist: 

1) Welcome - TheWhip
2) Ertliff - Classical Woman
3) Cardeilhac - Pick Up Your Gun
4) Circus - Laughter Lane
5) Flame Dream - Sun Fire
6) Country Line - Substratum
7) Nautilus - Like a Bird
8) Galaxy - Nature's Clear Well
9) Plamp - Schwàlbali

1) La composizione di "The Whip" dei Welcome si distingue per il suo dinamismo e la complessità delle sue parti strumentali. La traccia si sviluppa attraverso sequenze ritmiche incalzanti, unitamente a solo di chitarra elettrica che navigano attraverso progressioni di accordi inaspettate, manifestando l'essenza del rock progressivo. Questo pezzo porta l'ascoltatore in un viaggio musicale intenso, caratterizzato da un'alternanza di momenti di pura energia  a sezioni più riflessive e melodiche.

                                                       Welcome - The Whip
                          https://www.youtube.com/watch?v=d_jGqV91GZ0&t=13s


2) Gli Ertliff, con "Classical Woman", presentano una fusione unica di elementi rock e classici, integrando armonie complesse con l'utilizzo di strumenti sia elettrici che acustici. Il brano spicca per la sua struttura narrativa, dove ogni sezione contribuisce alla storia complessiva della composizione. La presenza di sezioni dominate dal pianoforte, intervallate da assoli di chitarra precisamente eseguiti, dimostra l'abilità compositiva della band nel bilanciare diversi elementi musicali.

                                                    Ertliff - Classical Woman

3) "Pick Up Your Gun" dei Cardeilhac si caratterizza per la sua natura energica e provocatoria. Il pezzo combina ritmi potenti con linee di basso pronunciate e riff di chitarre carichi di distorsione, creando un suono complesso che sfida le convenzioni del rock tradizionale. La struttura del brano, un blues dilatato, sebbene radicata nella forma canzone, e arricchita da cambi di tempo audaci e da una varietà di texture sonore che mantengono l'interesse dell'ascoltatore dall'inizio alla fine.

                                               Cardeilhac - Pick Up Your Gun

4) I Circus, con "Laughter Lane", esplorano atmosfere sognanti attraverso l'uso di melodie enigmatiche e arrangiamenti strumentali inventivi. La traccia si snoda in maniera fluida, alternando sezioni tranquille a momenti più intensi, illustrando la capacità del gruppo nel creare paesaggi sonori emotivi. La dinamicità del brano è ulteriormente accentuata dall'uso di strumentazione variegata, che aggiunge profondità alla composizione generale.

                                                      Circus - Laughter Lane

5) "Sun Fire" dei Flame Dream è una celebrazione dell'energia solare, riflessa attraverso l'uso di sintetizzatori luminosi e una ritmica dinamica. Il brano si distingue per la sua natura monumentale e per l'esecuzione tecnica impeccabile, dimostrando la maestria del gruppo nella fusione di elementi rock e elettronici. La struttura è resa complessa dall'alternanza di temi musicali che si susseguono e si intrecciano, portando l'ascoltatore in un viaggio attraverso diverse atmosfere e stati d'animo.

                                                      Flame Dream - Sun Fire

6) "Substratum" dei Country Line esplora profondamenti lirici e sonori attraverso un'armonica fusione di folk, rock e musica progressiva, offrendo una dimensione quasi cinematografica. La traccia, nella sua breve durata, dipana la sua narrazione musicale in  modo organico, permettendo ad ogni strumento di contribuire alla narrazione complessiva, evocando paesaggi sonori intrigati. Con la sua evoluzione graduale, il brano invita l'ascoltatore in un viaggio emotivo e sensoriale.

                                                  Country Line - Substratum

7) Il Brano "Like a Bird" dei Nautilus si distacca con una formula strumentale audace, incorporando sintetizzatiti atmosferici e ritmi complicati che catturano lo spirito sperimentale del Rock Progressivo. La dinamica del brano oscilla tra calme acque melodiche e rapide correnti di tecnicismi musicali, riflesso della tensione emotiva intrinseca del brano. Questa traccia dimostra come la musica possa fungere da ponte tra mondi interni ed esterni, attraverso l'uso innovativo di timbri e texture sonore.

                                                       Nautilus - Like a Bird

8) I Galaxy, attraverso "Nature's Clear Well", intessono un'opera riccamente strutturata che fa leva sulla loro straordinaria abilità di congiungere l'energia del rock con la delicatezza della musica ambient. Elementi sinfonici si fondono con arpeggi guizzanti, creando uno scenario sonoro che sembra rievocare la maestosità e la misteriosità degli ambienti naturali. La traccia, con i suoi continui cambi di atmosfera, serve da metafora sulla complessità delle relazioni umane con l'ambiente circostante.

                                                 Galaxy - Nature's Clear Well

9) "Schwàlbali" dei Plamp rivela la resilienza del genere progressivo nell'esplorare temi e strutture non convenzionali. Caratterizzata da improvvisazioni jazz e intermezzi di rock psichedelico, la composizione sfida le aspettative, alternando momenti di intensa energia a pause contemplative. Proprio questa tensione tra gli estremi fornisce al pezzo una qualità unica, come se ogni movimento musicale servisse a esplorare nuove dimensioni emotive e mentali degli ascoltatori.
                                                         Plamp - Schwàlbali


Various Artists - Progressive Rock Collection - Anni '70 (Svizzera) CD 1

                             Il Rock Progressivo in Svizzera

                           Progressive Rock Collection Anni '70

Anche in Svizzera il panorama del rock progressivo degli anni '70 offre una gamma incredibilmente ricca di texture sonore e sperimentazioni musicali. In questo post, esploriamo l'intricato tessuto strumentale delle prime otto tracce analizzate che hanno segnato quest'epoca. Ogni composizione, pur radicandosi nelle tradizioni del rock progressivo, esibisce una sua peculiare brillantezza e un approccio unico nell'arrangiamento e alla strumentazione.

Progressive Rock Collection - Anni '70 (Svizzera)

Progressive Rock Collection - Anni '70 (Svizzera) CD 1

CD 1 (Svizzera)
                                                            
Front Cover Album Collage

(CD 1)

Tracklist:

1) Agamemnon - Agamennon's Youth King of Mykene
2) Flame Dream - Nocturnal Flight
3) Eloiteron - Old Man's Voice
4) Magic Spell - Is There Anywhere a Gas Stastion
5) Kedama - Ouverture
6) Rumple Stiltzken Comune - Tò Be Or Not To Bè
7) Mainhorse - God
8) Trocarn - Le Paysan

1) La traccia degli Agamemnon, " Agamemnon's Youth King of Mykene" si distingue per la sua audace miscela di melodie celebrative che sembrano riportarci indietro nel nel tempo, alla Grecia antica. Gli strumenti tradizionali si intrecciano con le chitarre elettriche creando un contrasto armonico che rappresenta perfettamente il concept dell'album. Questo brano esemplifica come le texture strumentali possano essere utilizzate per narrare una storia epica e renderla fruibile nei particolari anche con un uso limitato dei testi.

                           Agamemnon - " Agamemnon's Youth King of Mykene"

2) "Nocturnal Flight" dei Flame Dream introduce immediatamente l'ascoltatore in un viaggio notturno attraverso paesaggi sonori eterei. L'uso innovativo dei sintetizzatori, accoppiato con ritmiche complesse, crea un'atmosfera avvolgente che sembra quasi sospesa ne tempo. La capacità di questo brano di mantenere un equilibrio tra la tensione e il rilascio mostra una maturità compositiva degna di nota.

                                              Flame Dream - Nocturnal Flight

3) La voce del "vecchio" in "Old Man's Voice" degli Eloiteron è portata magistralmente attraverso l'utilizzo di una varietà di strumenti acustici che si fondono con un impianto elettronico più moderno. Questa fusione di vecchio e nuovo serve a creare un dialogo intergenerazionale che è al tempo stesso nostalgico ed innovativo. Il brano sfida le convenzioni del genere, proponendo un esperimento sonoro unico nel suo genere.

                                                   Eloiteron - Old Man's Voice

4) I Magic Spell in "Is There Anywhere a Gas Station" adottano un approccio giocoso, quasi teatrale, alternando momenti di pura energia rock a sezioni più meditative. La sezione ritmica fornisce un terreno solido su cui si innestano gli intermezzi di tastiera, creando un'esperienza d'ascolto piena di sorprese. questo pezzo  è la dimostrazione di come il rock progressivo possa essere complesso ed allo stesso tempo accessibile.

                                  Magic Spell - Is There Anywhere a Gas Station

5) "Ouverture" dei Kedama funge da perfetta introduzione al loro stile unico, con una composizione che sfida le aspettative dall'inizio alla fine. La traccia è costruita su un crescendo di tensione che esplora una vasta gamma di dinamiche, passando da delicati arpeggi a potenti esplosioni sonore. E' una dimostrazione di come le strutture musicali possano essere estese e deformate per creare momenti di pura espressione artistica.

                                                         Kedama - Ouverture

6) In "Tò Be Or Not To Bè", I Rumple Stiltzken Comune presentano una riflessione sulle dualità della vita attraverso il loro immaginario sonoro. La traccia sbalordisce per la sua capacità di muoversi tra momenti di intensa riflessione e esplosioni di gioia, rappresentando musicalmente il conflitto interiore espresso nel titolo. Il dialogo strumentale instaurato in questa composizione invita l'ascoltatore a riflettere sul significato più profondo della vita e della musica stessa.
                                           Rumple Stiltzken Comune - Flipping

7) "God" dei Mainhorse trascende le aspettative tradizionali del rock progressivo, imbarcando l'ascoltatore in un viaggio attraverso paesaggi sonori che sono tanto maestosi quanto intimi. La complessità degli arrangiamenti strumentali si combina con una profonda carica emotiva, rendendo questo brano un capolavoro di espressione musicale. Il lavoro sulla dinamica e sulla tensione strumentale solleva questo pezzo a un'autentica riflessione sulla natura divina e umana.
                                                           Mainhorse - God

8) Con "Le Paysan", i Trocarn chiudono magnificamente questa panoramica del primo capitolo della mia personale compilation dedicata al Rock progressivo Svizzero degli anni '70. "Le Paysan"  spicca per il suo delicato folk rock  e per il dinamismo dei suoi laboriosi passaggi strumentali.
                                                        Trocarn - Le Paysan


sabato 6 luglio 2024

Flame Dream - Silent Transition 2024 (Symphonic Prog) Svizzera

                     Flame Dream - Silent Transition

                                Symphonic Prog  (Svizzera)

Flame Dream - Silent Transition

                                     Nuovo sorprendente album dei Flame Dream
Dopo una lunga pausa di 38 anni, la storica band svizzera di Progressive Rock "Flame Dream" torna a stupirci con il loro ultimo lavoro discografico intitolato "Silent Transition". Questo nuovo album rappresenta un significativo ritorno alle scene per una band che ha lasciato un segno indelebile nel panorama progressivo degli anni '70 e '80. "Silent Transition"  si pone in continuità con la tradizione progressive della band ed in particolare con i loro primi 3 album, pur introducendo elementi innovativi e sperimentali che testimoniano la crescita e la maturazione artistica dei suoi membri.
                                                 Analisi Musicale e Composizione
L'album è un viaggio attraverso atmosfere sognanti e intricati paesaggi sonori che fondono la maestria  tecnica espressa  nelle composizioni dei Flame Dream  con tematiche moderne e suoni aggiornati. La band non tradisce le aspettative, offrendo una complessità strumentale che è stata sempre la loro firma, impreziosita da armonie sofisticate e una sezione ritmica potente e precisa. "Silent Transition" si distingue per la sua capacità di equilibrare l'energia del rock progressivo classico con le innovazioni del sound contemporaneo, creando un'opera che è allo stesso tempo nostalgica ed avanguardistica.
                                                  Confronto con i Primi Album 
Nel confronto con i primi lavori della band, si nota subito quanto "Silent Transition" sia fedele alle radici del sound dei Flame Dream e nello stesso tempo sia espressione del loro desiderio di esplorare nuovi territori musicali. A differenza dei primi album, caratterizzati da un rock progressivo puro e talvolta austero, questo nuovo lavoro incorpora una varietà più ampia di influenze, che spaziano dal jazz al folk, senza mai perdere quell'identità prog che ha definito la band. Questo testimonia l'evoluzione artistica  dei Flame Dream, capaci di rinnovarsi, anche dopo una pausa di 38 anni, senza rinnegare il proprio passato musicale.
                                                            Impatti e Riflessioni
L'impatto emotivo di "Silent Transition" è notevole, offrendo ai fan vecchi e nuovi uno sguardo intimo sulla crescita personale ed artistica della band.
La produzione dell'album è impeccabile, con ogni strumento che trova il suo spazio all'interno del mix sonoro, permettendo ai dettagli più minuti di emergere e arricchire l'esperienza d'ascolto.
L'album offre una varietà di tracce che soddisfano sia gli amanti delle lunghe suite epiche che hanno da sempre caratterizzato il rock progressivo, sia coloro che preferiscono brani più brevi e diretti.
                                                                       Conclusione
Possiamo definire"Silent Transition" un capolavoro che segna il glorioso ritorno dei Flame Dream: Quest'album non solo soddisfa le aspettative, ma le supera, proponendo una musica che è intelligente, emotiva e incredibilmente avvincente. Con "Silent Transition" i Flame Dream hanno dimostrato che è possibile rimanere fedeli alle proprie radici musicali pur evolvendo  adattandosi ai cambiamenti del panorama musicale moderno. E' un album che merita di essere ascoltato più volte, in quanto ogni ascolto rivela nuovi strati di complessità e bellezza.

Track Lists:

1) No Comfort Zone  11:27
2) Silent Transition  12:28
3) Velvet Clouds  10:30
4) Out From the Sky  06:26
5) Signal on the Shores  07:02
6) Winding Paths  14:56

Line-up

Peter Wolf - Voce, flauto, sax
Urs Hochuli - Basso
Roland Ruckstuhl - Piano, organo, tastiere, percussioni
Peter 'Pit' Furrer - Batteria, percussioni
Con:
Alex Hutchings - Chitarra elettrica, chitarra 12 corde, chitarra classica

Per un primo ascolto:
                                            Winding Paths

Discografia:
                                            Calatea (1978)
Flame Dream - Calatea
                                               Elements (1979)
Flame Dream - Elements

                                            Out in the Dark (1981)
Flame Dream - Out In The Dark

                                                                   Supervision (1982)
Flame Dream - Supervision

Pop Periodo:
                                                                    Travaganza (1983)
Flame Dream - Trvaganza

                                                                        8 on 6 (1986)
Flame Dream - 8 On 6

mercoledì 27 settembre 2023

Flame Dream - Elements 1979 Svizzera

                                   Flame Dream - Elements

Flame Dream - Elements


Se siete alla ricerca di capolavori perduti e di album insperati, visto l'anno di pubblicazione dell'album di questi coraggiosi ragazzi, questo Elements dei Flame Dream fa proprio al caso vostro.
Questo è il secondo lavoro di questo ottimo gruppo svizzero di Symphonic Prog , album maturo con grandi aperture di tastiere e precisi interventi strumentali nel classico stile prog anni '70. Una ventata di freschezza nel bel mezzo del nulla.

Consigliatissimo:

Track list

1 - Sun Fire
2 - Sea Monsters
3 - Earth Songs
4 - A Poem Of Dancing
5 - Bonus Instrumental

Line - up

Roland Ruckstuhl - Tastiere
Peter Wolf - Sax, Voce
Urs Hochuli Basso, Voce
Peter Furrer - Batteria





                           
                                                                       Full Album


domenica 12 ottobre 2008

Flame Dream - Supervision 1982 Svizzera

                                           Flame Dream

                                                          Supervision (1982) Svizzera

Flame Dream - Supervision

Interessante questo quarto lavoro dei Flame Dream, il suono si avvicina ai Genesis periodo Collins, anche se più pop, non manca di gradevoli spunti ,è certamente da annoverare fra gli album da possedere di questo che , a mio parere, è il miglior gruppo svizzero degli anni '70.

Track list:

01 - Blackmail
02 - Dancing Into Daylight
03 - Supervision
04 - Signs Of Solitude
05 - Tragedy
06 - Time For A Change
07 - Womens Art
08 - Paradise Lost Part 1 - Arrival
09 - Paradise Lost Part 2 - The Attack
10 - Paradise Lost Part 3 - Finale

                                                                       Paradise Lost