L’album (rarissimo)è stato pubblicato in edizione limitata di 999 copie presso gli Abbey Road Studios . Dopo questa prima sortita , nel gruppo arriva un nuovo vocalist”Ade Peddie”che aveva partecipato al festivale prog di “Stoke on Trent insieme a “Grace – Pendragon e Galahad. Sei mesi più tardi “Mark Price”(tastiere),si unisce ai “Grace”.
I Framework con una ricostituita line-up ,compongono i brani per un secondo album ,rimasto però inedito.
Nel 2006,la band,riformata con “Ade e Mark”attraversa insolite controversie legali che gli impediscono l’uso del nome “Framework”. Sembra che adesso il gruppo si esibisca con il nome di “High Spy” con il quale ha già scritto nuovo materiale eseguito magistralmente come spalla ai concerti dei “Final Conflict”.
Questo “Picture Glass Theatre” non può mancare in tutte quelle discografie prog che contemplano anche i capolavori dei gruppi minori.
Consigliato vivamente l’acquisto. Sempre che riusciate a trovarlo.
Tracks listing:
01 - Sojourn
02 - Toys In The Attic
03 - Waiting
04 - Breaking The Child
05 - The Glass
06 - Cold Comfort
07 - State Of Mind
08 - Shattering
09 - Silent Eyes
10 - Climbing Frame
11 - Front-Line
12 - Picture Glass Theatre
Line-up
Bob Bailey / guitars Bob E. Harvey / bass Steve Jones / lead vocals Mark Price / keyboards Arny Wheatley / drums
I Magnesis si formano a Digione ( Francia ) nel 1987 da un progetto di due compagni di scuola:
- Federico Przybyl (Autore)
- Eric Tillerot (autore, compositore, Performer)
Amanti dei Genesis, Yes e del progressive rock degli anni '70, hanno deciso di creare una rock band che proponesse una musica concept e teatrale alla “Genesis” periodo Gabriel ed alla “Ange” di Christian Decamps. Il risultato è stupefacente, specialmente dal vivo il gruppo, con un impianto scenico d’eccezione,riesce a meravigliare gli spettatori , con costumi spettacolari,maschere e trucco. Il sound, vicino ai Marillion, riprende a tratti misture tradizionali folk-rock e musica classica , i testi in francese e lo spettacolo,ricordano ,appunto, gli Ange di Decamps ed i Genesis di Gabriel.I magnesis hanno raccolto con cura il messaggio lanciato qualche anno prima dai gruppi inglesi, quali Marillion, IQ e Pendragon, ed oggi,magnificamente , lo trasmettono a noi
L’intera discografia , consigliata vivamente a tutti gli amanti del genere.
Tracks list:
01 - Le Syndrome De Ravaillac
02 - Anne Flore De Coudreges
03 - Le Règal De Satan
04 - La Bataille Du Marronnier
05 - Par la Main Du Tèmèraire
06 - Chanson Du Mènestrel
07 - La Fontaine Aux Trois Pierres Bleues
08 - La Cape Du Relevant
09 - La Chanson De Merlin
10 - Les Gens Des Villes,Les Gens Des Champs
11 - Lègende
Total:71:74
Line-up
Olivier Gauclin Tétu / guitar - Frédéric Munier / bass- Sylvain Camusat / drums- Jean-Pierre Matelot / keyboards, piano & programming - Eric Tillerot / vocals, chorus - Caroline Ridley / chorus
Tracks list:
01 - L'anse Pleureuse
02 - Le Bal De Martroy
03 - 1767, L'an De Disgràce
04 - Le Destin Des Maudits
05 - La Fontaine Aux Enfants
06 - Le Gardien Des Etoiles
07 - La Dame Blanche
08 - Le Miracle Des Loups
09 - Comptine Du Revenant
Tracks list:
01 - La Nuit Des Temps
02 - La Porte Du Diable
03 - Sally Zarrap
04 - Les Jardins De Murezanne
05 - L'heritage Des Mots
06 - La Salamandre
07 - Bouffon Le Miroir Aux Defaults
08 - Delirium Temporal
I Magnesis si formano a Digione ( Francia ) nel 1987 da un progetto di due compagni di scuola:
- Federico Przybyl (Autore)
- Eric Tillerot (autore, compositore, Performer)
Amanti dei Genesis, Yes e del progressive rock degli anni '70, hanno deciso di creare una rock band che proponesse una musica concept e teatrale alla “Genesis” periodo Gabriel ed alla “Ange” di Christian Decamps. Il risultato è stupefacente, specialmente dal vivo il gruppo, con un impianto scenico d’eccezione,riesce a meravigliare gli spettatori , con costumi spettacolari,maschere e trucco. Il sound, vicino ai Marillion, riprende a tratti misture tradizionali folk-rock e musica classica , i testi in francese e lo spettacolo,ricordano ,appunto, gli Ange di Decamps ed i Genesis di Gabriel.
I magnesis hanno raccolto con cura il messaggio lanciato qualche anno prima dai gruppi inglesi, quali Marillion, IQ e Pendragon, ed oggi,magnificamente , lo trasmettono a noi
L’intera discografia , consigliata vivamente a tutti gli amanti del genere.
CD - 1 01. Nuova Era - Lasciate Ogni Speranza , Voi Ch'entrate (06:11)02. Yesterdays - Isteni Szinjatek (04:35)03. Little Tragedies - Canto III (06:06)04. Lady Lake - From the Quiet to the Air that trembles (07:28)05. Greenwall - Come Corpo Morto cade (10:09)06. Nemo - Inferno (Six Pieds sous Terre) (07:08)07. Nexus - El Cuarto Circulo (The Fourth Circle) (07:57)08. Atlantis 1001 - Back to Earth (07:12)09. Flamborough Head - Daughters of Night (06:56)10. Colossus Project - Inferno Canto (07:27)
CD - 2
01. Court - Anastasius Epitaph (06:16)02. Willowglass - The Crossing (06:10)03. WickedMind - Blood from the Trees (09:18)04. Brightey Brison - Capaneus (05:12)05. MatthijsHerder - Brunetto (07:00)06. Garamond - Canto XVI (06:58)07. Ars Nova - Demon's Forest (07:59)08. Il Castello di Atlante - Malebolge (08:50)09. Groovector - Ainiaan erhe (06:46)
CD - 3
01. Cap - La Danza dei Contrari (09:10)02. Ozone Player - Inferno XXI (06:28)03. Sinkadus - Stuck in Hell (06:41)04.Viima- XXIII (06:39)05. Nota bene - La Profezia (06:43)06. Entrance - Serpientes (09:34)07. Advent - Canto XXVI (05:21)08. ContrappuntoProject - Guido da Montefeltro (04:18)
CD - 4
01. Armalite - Scisma (06:41)02. Corte Aulica - Dissolvenza (07:32)03. Raimundo Rodolfo - Falsedad y Castigo (07:06)04. De Rossi & Bordini - Pozzo dei Giganti (07:53)05. Tempano- The IX Circle - Traitors (09:58)06. Nathan Mahl - The Comfort of Tears (06:57)07. Simon Says - Become a Boy (08:53)
I Coltsfoot sono un'altro gruppo della scena progressiva dei primi anni '80, i loro demo venivano infatti spesso scambiati con i demo di Pendragon e The Lens(IQ). I Coltsfoot si sono ritagliati uno spazio nel New Prog senza suonare brani eccessivamente lunghi , potrebbero per questo motivo essere accostati agli "Haze". Nel 1985 pubblicarono un eccellente nastro"From Within Stone Circles"e soltanto nel 1992 hanno pronto il materiale per un primo ottimo CD, ma come succede spesso per le band amatoriali, ci vollero tre anni ancora per la pubblicazione."A Winter Harvest" è un album veramente interessante e imperdibile, tra i migliori lavori dei primi anni '90 , con orientamento Genesis,Tull;Phillips e BJH.
Tracks list:
1 - Listen To The Sky (6:57)
2 - Dreamtime (5:31)
3 - With Wings & Sails (9:53)
4 - Chicken Run (6:07)
5 - Famulus (7:32)
6 - Bloodbath (7:00)
Line-up - Musicians
Chris Dunn - synthesizers, vocals Chris Hare - drums Simeon Manners - guitars Dave Forster - bass
Layered è il secondo album dei Third Quadrant, anch'esso come " Seeing Yourself As YouReally Are "propone un ottimo New Prog con il sound supercollaudato dei maestri del genere;Marillion-IQ-Pendragon.
Un album da non perdere.
Ristampato in CD nel 1993 dall'Italiana Mellow.
Nancy Kaye - Jeff Pike - Lyle Holdahl - John Reagan
Gli Arlequin Mass si formano a Portland,Oregon a meta' degli anni settanta.Diversamente da altre band contemporaree, gli Arlequin Mass influenzati dal progressive anglosassone, indirizzano la loro musica verso sonorità YES ,ELP e RENAISSANCE. L'album omonimo è stato pubblicato nel 1978 e ristampato in CD dall'Italiana Mellow Records.
Tracks list:
1 - Arlequi (6:21)
2 - Un Somni De Paper (7:23)
3 - Canco D'Esperanca (6:58)
4 - No Se El Tue Nom (6:27)
5 - Jardi DE L'Eden (7:02)
6 - Estacion Pirenaica (3:40)
7 - El Bufo De La Cort (10:48)
Line Up:
Enric Pascual - Vocals,Drums,Keyboards and Percussion
Conrad Dubè - Keyboards,Bass and Vocals
With:
Pere Mestres - Electric Guitars
Jaume Moncusi - Piano,Mellotron and Other Keyboards
Dani Anguera - Classical Guitar(No Se El Tue Nom),Guitars(Estacion Pirenaica)
I Dr. No possono considerarsi i cloni spagnoli dei Marillion periodo Fish.
L'album " El Bufo De la Cort", e senz'altro un ottimo lavoro, con spendidi arpeggi di chitarre e assoli di tastiere degni del miglior Mark Kelly. Disco per certi versi imperdibile per tutti i fan dei Marillion.
Please Don't Touch is the second solo album by EnglishguitaristSteve Hackett, and his first after leaving Genesis in 1977.
Please Don't Touch contains a myriad of musical styles that many were either rejected or never put in front of the "democratic process" which Genesis was known for, which also was amongst one of the reasons that Steve would leave the band. This album, of the many he had released, had finally shown the compositional side of Steve's talent and would prove how valuable his contributions to Genesis were. Rumour has it that the title track was rehearsed and but later rejected by Genesis, when drummer Phil Collins said that he "could not get into it".
The album featured a plethora of musical stars, including R&B singer Randy Crawford, American folk icon Richie Havens, the drummer and vocalist for the progressive rock band Kansas (Phil Ehart and Steve Walsh respectively) and Frank Zappa alumni Tom Fowler and Genesis concert drummer Chester Thompson.
In 2005, Please Don't Touch was remastered and re-released by Hackett's Camino Records label. The new edition features updated liner notes and three bonus tracks.
Another excellent Hackett masterpiece. The music on this CD is diverse and yet may be the most accessible of his early recordings. There are guest vocalists on many tracks, which is a plus. The songs are shorter than usual but pack everything from folk ballads to classical guitar."Narnia" features Kansas vocalist Steve Walsh, and is based on C.S. Lewis' books. This is a great tune, very upbeat, with an excellent performance by Walsh; it's catchy enough to have been a radio tune. "Carry On Up the Vicarage" opens with a toy piano and sound effects with Christmas songs being sung; the music is very eclectic, with the vocal having a childlike effect in one ear and a deep vocal in the other."Racing in A" again features Walsh with another excellent performance that is heavy rock with some nice mellotron work, again upbeat, a lot of stop and start at the end."Kim" is a classical guitar piece with flute."How Can I" features the unlikely pairing of Hackett and Ritchie Havens; it's an acoustic guitar piece with Havens on vocals. I really like Havens' singing here."Hoping Love Will Last" is a piano vocal piece, a ballad, and has kind of a R&B feel. Very different from anything he has done before or since for that matter, but a very pretty song, that ends up very well-orchestrated."Land of a Thousand Autumns" and "Please Don't Touch" share the same theme for the most part, the first being atmospheric, and the latter is an in your face instrumental with very powerful guitar, bass pedals, keyboards and sound effects."The Voice of Necam" again uses the theme of the prior, played on a creepy sounding organ again with sound effects, music expands with voice effects and acoustic guitar. "Icarus Ascending" features Havens on vocals, very dramatic and dark at times, lush instrumentally, end is very eclectic with short sections of reggae, jazz, and lots of guitar effects. Of the early Hackett recordings, this one I listen to the least. But this should not take away from the record at all, as it rates up there with his best. review by Eric Porter.Steve HackettTrack listing:1. "Narnia" (Steve Walsh vocal) - 4:052. "Carry on Up the Vicarage" (Steve Hackett vocal) - 3:113. "Racing in A" (Steve Walsh vocal) - 5:074. "Kim" - 2:135. "How Can I?" (Richie Havens vocal) - 4:386. "Hoping Love Will Last" (Randy Crawford vocal) - 4:237. "Land of 1000 Autumns" - 1:388. "Please Don't Touch" - 3:399. "The Voice of Necam" - 3:1110. "Icarus Ascending" (Richie Havens vocal) - 6:27Personnel Steve Hackett – electronic and acoustic guitars, vocals, keyboards, percussion John Hackett – flute, piccolo, bass pedals, keyboards
John Acock – keyboards, engineer
Maria Bonvino – guest female soprano on "Hoping Love Will Last"
James Bradley – percussion Randy Crawford – vocals on "Hoping Love Will Last" Phil Ehart – drums, percussion
Feydor – vocals on "The Voice of Necam" Tom Fowler – bass Richie Havens – vocals, percussion
Dave Lebolt – keyboards
Hugh Malloy – cello
Dale Newman – guest vocals on "Icarus Ascending"
Dan Owen – guest vocals on "Icarus Ascending" Graham Smith – violin Chester Thompson – drums, percussion Steve Walsh – vocals on "Narnia" and "Racing in A"
Tracks list:
1 - Tarantula
2 - Baby's Delight
3 - Dance Of The sea-gull
4 - Telegraphcanyon-Roadrunner
5 - Super B
6 - Yellow Kites
7 - You're A Clown
8 - T-Ford Two
Line up: Rein van den Broek - Trumpet, flugelhorn - Jan Vennik - Flute, hobo, clarinet - Hans Jansen - Keyboards - Hans Hollestelle - Guitar, synthesizer - Jan Hollestelle - Bass guitar, cello - Cees Kranenburg - Drums, percussion - Guests - Martha Pendleton and SueChaloner - vocals (on [7]) Jean Toots Thielemans - harmonica (on [2, 7]) Bart van Lier - Trombone (on [2, 5, 7])
SPIN
Jazz-rock group Spin was a continuation of then-defunct Ekseption. Spin existed in 1976-77 and released two LPs with the following line-up: John Vennik (sax, flute), Hans Jansen (keyboards), Rein van de Broek (trumpet), Hans Hollestelle (guitar, to Rainbow Train), completed with Kees Kranenburg (drums, ex-Jayjays) and Jan Hollestelle (bass, ex-Toreros, to Beuk Brothers and Geo).
Enzo Vita / guitars - Pino Ballarini /vocals, flute - Stefano Urso / bass - Gino Campoli / drums- Franco Di Sabbatino / keyboards - Luis Enriquez Bacalov / keyboards 1. Absent for this consumend World (1:05) 2. Ora non ricordo piu (1:47) 3. Il suono del silenzio (5:16) 4. Mi sono svegliato e..ho chiuso gli occhi (4:19) 5. Lei sei tu: Lei (2:04) 6. La mia musica (4:10) 7. Johann (1:23 ) 8. Scotland Machine (3:06) 9. Cella 503 (3:18) 10. Contaminazione 1760 (1:04) 11. Alzo un muro elettrico (2:55) 12. Sweet Suite (2:17) 13. La grande fuga (3:42)
Rocklab
Contaminazione e’ la terza incisione del Rovescio Della Medaglia, unico lavoro del gruppo tradotto in lingua inglese e pubblicato per quel mercato con il titolo di Contamination. A differenza dei precedenti La Bibbia (1971) e Io Come Io (1972) che hanno come modello l’hard rock di stampo britannico, Contaminazione si arricchisce di elementi classici e sinfonici grazie al contributo di Louis Bacalov, la cui direzione artistica rende il disco ricco di molti spunti interessanti e di grande effetto. In piu’, l’ingresso nell’organico del tastierista Franco Di Sabbatino, proveniente dal gruppo il Paese Dei Balocchi, offre una maggiore e più controllata vivacita’ agli interventi di stile hard rock di Stefano Urso e compagni.Sposare il moderno e il classico e’ comunque un’operazione che difficilmente riesce alla perfezione, infatti questo tipo di contaminazioni che ad oggi hanno dato risultati degni di attenzione sono veramente poche: su tutte Concerto Grosso n° 1 dei New Trolls, lavoro nel quale lo stesso Louis Bacalov figuro’ come uno dei protagonisti principali. Contaminazione (non poteva essere titolo piu’ adatto ) e’ realmente un caleidoscopio di suoni, di stili, di arrangiamenti, di giri armonici aggressivi ed elettrici che rapidamente sfociano in momenti gentili e romantici. Il lavoro e’ chiaramente ispirato a Bach , ma si possono intravedere momenti tipici dei migliori ELP e, a tratti, degli ottimi Le Orme. Il disco si articola attraverso un percorso narrativo basato sulla storia di Somerset, un tale musicista scozzese, al centro dell’attenzione per dubbi casi di reincarnazione; una storia piuttosto banale e certamente non all’altezza dello spessore musicale dell’opera. L’album e’ costituito da una suite di circa quaranta minuti, divisa in varie fasi ognuna delle quali rappresenta un piccolo gioiello sonoro che si sviluppa all’interno di una costruzione musicale dinamica e senza limitazioni stilistiche. Si respira un’aria molto coinvolgente, che fa viaggiare tra grandi escursioni strumentali e ricordi barocchi, liquide melodie da cui emergono impetuosi riff recitati all’unisono dal basso e dalla chitarra elettrica. Quest’ incontro tra ingredienti di diversa natura favorisce l’instaurarsi di un corpo armonico compatto e ricco di fascino che ne accresce il potenziale emotivo. Contaminazione si lascia ascoltare con disinvoltura e non mostra affatto alcuna frammentazione dovuta all’impiego di una strumentazione molto vasta. Un’intera orchestra sinfonica che si fonde e si alterna alla strumentazione classica rock, in un buon equilibro sonoro dove mai il classico prevale sul moderno. I quaranta minuti della suite hanno la particolarita’ di riuscire ad esternare con efficacia quel contrasto che si viene a creare tra la sezione ritmica, veloce e precisa, gli strumenti elettrici e l’anima barocca messa bene in evidenza momenti musicali in cui con dolcezza e autorita’ emergono piano, violini, clavicembali e orchestra tutta. Le melodie si rincorrono dolci e soavi, a volte articolate e a volte complesse, riuscendo sempre a ritagliarsi un loro spazio tra le complesse tessiture armoniche. Tutti i brani di cui e’ composto il disco sono molto validi, difficile e inutile descriverli singolarmente, il lavoro va gustato nella sua interezza seguendo il suo unico filo conduttore. Merita forse una menzione particolare il solo Alzo Un Muro Elettrico, in cui viene eseguito un memorabile e potente riff (ascoltandolo vi renderete conto di averlo gia’ sentito) di chitarra e basso, che lentamente si affievolisce fino quasi a scomparire, sommerso dai suoni delicati dell’organo. Ma improvvisamente il ritmo incalza, il "muro elettrico" riprende forza e soffoca di nuovo le ambizioni sinfoniche delle tastiere e dell’orchestra per arrivare, infine, ad un giusto compromesso con cui, in un tranquillo alternarsi di atmosfere e suoni, termina questo lavoro del Rovescio Della Medaglia che merita senza dubbio di essere annoverato tra i migliori esempi di "contaminazione" mai realizzati.
1 - New Acres
2 - Good Earth's Wine
3 - Moment Of Grief
4 - Interpreter
5 - Triangle Tune
6 - London Town
7 - Song For Ophillus
8 - Homage To Life
10 - Epilogue
Line up:
Cees Van Aanholt - Acc Guitar,Flute and Vocals
Jan Van Hout - Guitar
Ad Van De Staak - Bass
Paul Pijman - Keyboards
Rob Van Belkom - Drums,Percussion,Backing Vocals
Ester Van Der Hoorn - Vocals and Flute
ProGGnosis:
"... Imagine Ian Anderson and some other members of Jethro Tull taking a vacation in some rural farm, just before recording Songs from the wood and suffering from a post Minstrell in the Gallery melancholic sickness. Image him attending occasional folklore shows and living in perfect harmony with the calmness and soul healing effect of the green pastures. Imagine the unexpected company of Mark Knopfler, while young, still searching and discovering his distinctive guitar sound, pre-Dire Straits. If you can picture this set, you either have listened to this album already or will have a pretty good idea of how it sounds like.New Acres has this real rural feeling, just like it was recorded to be listened while in voyage we cross the fields, the woods and the pastures of the most deserted parts of the country. It kindly mixes some folk acoustic sounds with the electric components of 70’s progressive melodic music.Cees van Aanholt sounds exactly like Ian Anderson, both in his vocal sound and (especially) the way that he sings. And also in his flute kind of play, though the flute parts are comprehensively less than the ones we listen in a Jethro Tull album. His acoustic guitar sounds simply delightful, setting a very harmonious structure upon which his voice blossoms.The most curious element here is, in my opinion, the electric guitar, which rhythms sound a lot like the earliest works of Dire Straits. Even some Jan van Hout solos sound just like a rough Mark Knopfler version, before Sultans of Swing.If New Acres and Triangle Tune seem like songs just out of Songs from the Wood. Good Earth’s Wine and Song for Ophillus have a more Heavy Horses sound to it. They all have very beautiful melodic lines, perfect to fill your soul with refreshing and anti-stress thoughts.In Moment of grief you will clearly discover the Knopfler’s rhythm and solo alike sounds.The use of female vocals, gently provided by Ester van der Hoorn add some originality to this band. They are very clear and beautiful, enriching songs like Interpretor and Answers. In Homage to Life, only the vocals and the flute approximate Tamalone to the Tullish sound that prevail throughout the rest of the album. This song is much more straight forward in the rhythm department, sounding a lot like early 80’s rock’n’roll.The acoustic Epilogue has a bitter mood musicality, though the lyrics are pretty much the contrary as they are about hope and strength to carry on. Which, for our displeasure, they didn’t. This is the only work released by Tamalone, leaving us the impression that they could have had a pretty good future, for this album is an enjoyable display of kind and calm sounds.The fans of the most light, relaxed and simple Jethro Tull songs will appreciate New Acres a lot. So will those who like uncompromising prog, with a very acute harmonious sense..."
Tracks Listing
1 - Gold Digger Ghost
2 - Tree
3 - Love Dreamer
4 - The Weapon
5 - Vivid Memories
6 - The World Of The Tree
7 - Rumble Of Drums
Line Up
JM James Blanche - Drums,Vocals
Bill Pons - Bass,Vocals
Meme LeRuth - Piano,Mellotron,Keyboards,Vocals
Daniel Sarlet - Synthesizer,Guitars,Vocals
Track list:
1- L'Artista sadico (5:20)
2 - Follia (5:36)
3 - Il Capestro (5:00)
4 - Il Presidente (6:20)
5 - Uomo Cosa Fai (6:50)
6 - Via Gaetano Argento (2:50)
7 - Fermi Tutti e Una rapina (2:55)
8 - Distruzione (5:16)
Line-up
Fabio Celi ( Keyboards,Vocals)
Ciro Ciscognetti (Keyboards)
Luigi Coppa (Guitar,Mouth Harp)
Rino Fiorentino (Bass)
Roberto Ciscognetti (Drums,Percussion)
Releases information
LP - Studio 1969
CD - Mellow Records 1996 with 2 bonus tracks
Fabio Celi e Gli Infermieri - Biografia
Gruppo fondato da Fabio Celi ( vero nome Antonio Cavallaro ) a San Giorgio a Cremano(Napoli)verso la fine degli anni '60, con il nome di fabio Celi e i Pop. Con questo nome hanno pubblicato soltanto un singolo (musica leggera). Il loro unico album"Follia"e stato registrato e pubblicato
nel 1969 sotto il nome di " Fabio Celi e Gli Infermieri". Quest'album erroneamente inserito nella
psichedelia,(a causa forse dell'uso di un organo Farfisa modificato per suonare come un Moog)e invece un bellissimo disco di Rock con spunti veramente unici, considerato soprattutto il periodo in cui è stato prodotto. A causa dei testi impegnati e attenti ad alcuni aspetti della società , il disco venne censurato dalla RAI e passò inosservato ai più.
Celi nel 1971 pubblica un singolo sostitueno Coppa con Silvio Feo. Nel 1973 partecipa al "Festival d'Avanguradia e Nuove Tendenze" a Napoli e nel 1975 in "Adesso Musica"(show televisivo),con la canzone"Uomo Cosa Fai". A parere di molti, Fabio Celi e Gli Infermieri , possono essere paragonati ai Vanilla Fudge,Doors,Deep Purple,Iron Butterfly,Colosseum,Biglietto Per L'Inferno etc...etc...e a tutti i gruppi di Early prog.
1) Il giardino armonico (2:32)
2) Bassa marea(5:00)
3) Un mazzo di ortiche(13:09)
4) Setteottavi(10:06)
5) All'Ombra di un fungo(8:19)
6) La danza del mare Parte 1/2/(14:38)
7) Slancio dell'immaginazione(2:52)
8) Un'Anima nell'universo(2:18)
9) Nodissea(3:18)
10)Ala di pensiero(3:02)
11)Lontano profondo(3:48)
12)Il giardino armonico-Ripresa(2:16)
I Celeste sono:
Giorgio Battaglia - Bass
Francesco Di Masi - Drums
Leonardo Lagorio - Sax/Flute/Keyboards
Ciro Perrino - Mellotron/Flute/Drums/Vocals percussions
Mariano Schiavolini - Guitars/Keyboards
Non perdetevi questo secondo lavoro dei Celeste(1977),pubblicato postumo dalla Mellow Records.
E' un piccolo gioiello del prog made in italy.
The Musical Box , cover band number one dei Genesis. Andate a vederli quando capitano dalle vostre parti, sono eccezionali, chiudete gli occhi e sentite i Genesis, li aprite e vedete i Genesis.
Il gatto fino al 2000 a.C. era vissuto allo stato selvatico , fino a quando nell’antico Egitto non Venisse addomesticato. Gli Egizi amavano la presenza amichevole dei gatti e le loro qualità di cacciatori di topi e i gatti adoravano le attenzioni a loro riservate. Dal 1567 a.C., il gatto divenne un animale sacro, si pensava rappresentasse la manifestazione della dea Bastet. Nell’antico Egitto, uccidere un gatto era un reato punibile con la morte. Adesso,dopo 4.000 anni godiamo ancora della loro misteriosa compagnia.
Concept album sperimentale eseguito con grande maestria e perfezione musicale.
Tre musicisti francesi fra i più originali, ovvero Eric DElaunay (Tiemko), Jean-Pascal BOffo e Gilles COppin (Halloween) decidono di dar vita a questo progetto piuttosto originale, in cui ogni brano si origina su singoli temi di un musicista e ognuno vi compone poi sopra senza sapere cosa fa l'altro. L'idea originale è piuttosto interessante e sottintende doti acrobatiche non indifferenti, considerato che i tre artisti non si fanno certo pregare quanto a originalità e senso d'avventura. Il risultato, benché interessante, si presenta alquanto problematico all'ascolto -perché questo in fondo sarebbe il fine ultimo: l'ascolto- senza dover inventarsi nulla per spiegarlo. Si tratta di musica sperimentale sinfonica, in sostanza, con tocchi jazz-rock e, in generale, un saveur francese che pervade l'aria anche a fronte dei brani strumentali. Un disco molto ostico, dunque... nonché l'ultima testimonianza di Delaunay, morto subito dopo le registrazioni.Alberto Nucci.
In attesa del nuovo album previsto per il 2010, i Conqueror intrattengono i loro fans con questo
"prazzi di luce" pregevole lavoro che comprende quattro brani tra cui due inediti: "Sprazzi di luce" e " Semplice" rispettivamente primo e secondo brano dell'album. Il terzo brano"...e mi manchi tanto" e una splendida rivisitazione del catalogo pop italiano e precisamente degli "Alunni del Sole". La chicca è però rappresentata dal quarto brano (7.51)"Pensieri fragili"dal CD "Istinto"del 2003 ,live, da un concerto dell'estate 2006.
Godiamoci allora questi sprazzi di luce nell' attesa che veda la luce il prossimo ,certamente, eccellente lavoro.
I King Crimson, sano stati uno dei gruppi fondatori del rock progressivo. Pionieri di un certo sperimentalismo musicale,hanno rappresentato per un trentennio
l'evoluzione stessa della musica.
La loro discografia , va divisa in tre periodi distinti.
Un primo periodo,con grande utilizzo del mellotron, di prog symphonic.
Un secondo periodo,gli anni '80,il suono diventa più snello con brani facilmente assimilabili ma non sinfonici.
Il terzo periodo,gli anni novanta,quando Fripp e soci sperimentano nuove soluzioni sonore.
Discografia consigliata:
1) In the court of the Crimson King ( 69 )
2) In the wake of poseidon ( 70 )
3)Lizard ( 70 )
4)Island ( 71 )
5)Lark's tongues in aspic ( 73 )
6)Starless and bible black ( 74 )
7)Red ( 74 )
8)Discipline ( 81 )
9)Beat ( 82 )
10)3 of a perfect pair ( 84 )
11)Wroom ( 94 )
12)Thrak ( 96 )
13)Thrakattak ( 96 )
14)The construktion of light ( 00 )
15)Power to believe ( 03 )
Concerto memorabile dei Marillion ad Amburgo , i presenti non dimenticheranno mai le incredibili emozioni che hanno provato. Oggi , a distanza di 25 anni, il ricordo di quella notte è ancora vivo in tutti noi.
I Gentle Giant sono stati certamente uno dei gruppi più creativi dell'intero panorama prog mondiale. Consiglio vivamente a tutti i progfan l'intera discografia.