PROGRESSIVE ROCK. '70/ '80/ '90 e oltre - Neo Prog. Psichedelic Prog. Heavy Prog. Crossover Prog. Symphonic Prog. Italian Progressive Rock. Eclectic Prog. Rock.
(QUESTA MUSICA TI SALVERA' LA VITA)
G E N E S I S M A R I L L I O N
Tracks Listing
1 - Gold Digger Ghost
2 - Tree
3 - Love Dreamer
4 - The Weapon
5 - Vivid Memories
6 - The World Of The Tree
7 - Rumble Of Drums
Line Up
JM James Blanche - Drums,Vocals
Bill Pons - Bass,Vocals
Meme LeRuth - Piano,Mellotron,Keyboards,Vocals
Daniel Sarlet - Synthesizer,Guitars,Vocals
Track list:
1- L'Artista sadico (5:20)
2 - Follia (5:36)
3 - Il Capestro (5:00)
4 - Il Presidente (6:20)
5 - Uomo Cosa Fai (6:50)
6 - Via Gaetano Argento (2:50)
7 - Fermi Tutti e Una rapina (2:55)
8 - Distruzione (5:16)
Line-up
Fabio Celi ( Keyboards,Vocals)
Ciro Ciscognetti (Keyboards)
Luigi Coppa (Guitar,Mouth Harp)
Rino Fiorentino (Bass)
Roberto Ciscognetti (Drums,Percussion)
Releases information
LP - Studio 1969
CD - Mellow Records 1996 with 2 bonus tracks
Fabio Celi e Gli Infermieri - Biografia
Gruppo fondato da Fabio Celi ( vero nome Antonio Cavallaro ) a San Giorgio a Cremano(Napoli)verso la fine degli anni '60, con il nome di fabio Celi e i Pop. Con questo nome hanno pubblicato soltanto un singolo (musica leggera). Il loro unico album"Follia"e stato registrato e pubblicato
nel 1969 sotto il nome di " Fabio Celi e Gli Infermieri". Quest'album erroneamente inserito nella
psichedelia,(a causa forse dell'uso di un organo Farfisa modificato per suonare come un Moog)e invece un bellissimo disco di Rock con spunti veramente unici, considerato soprattutto il periodo in cui è stato prodotto. A causa dei testi impegnati e attenti ad alcuni aspetti della società , il disco venne censurato dalla RAI e passò inosservato ai più.
Celi nel 1971 pubblica un singolo sostitueno Coppa con Silvio Feo. Nel 1973 partecipa al "Festival d'Avanguradia e Nuove Tendenze" a Napoli e nel 1975 in "Adesso Musica"(show televisivo),con la canzone"Uomo Cosa Fai". A parere di molti, Fabio Celi e Gli Infermieri , possono essere paragonati ai Vanilla Fudge,Doors,Deep Purple,Iron Butterfly,Colosseum,Biglietto Per L'Inferno etc...etc...e a tutti i gruppi di Early prog.
1) Il giardino armonico (2:32)
2) Bassa marea(5:00)
3) Un mazzo di ortiche(13:09)
4) Setteottavi(10:06)
5) All'Ombra di un fungo(8:19)
6) La danza del mare Parte 1/2/(14:38)
7) Slancio dell'immaginazione(2:52)
8) Un'Anima nell'universo(2:18)
9) Nodissea(3:18)
10)Ala di pensiero(3:02)
11)Lontano profondo(3:48)
12)Il giardino armonico-Ripresa(2:16)
I Celeste sono:
Giorgio Battaglia - Bass
Francesco Di Masi - Drums
Leonardo Lagorio - Sax/Flute/Keyboards
Ciro Perrino - Mellotron/Flute/Drums/Vocals percussions
Mariano Schiavolini - Guitars/Keyboards
Non perdetevi questo secondo lavoro dei Celeste(1977),pubblicato postumo dalla Mellow Records.
E' un piccolo gioiello del prog made in italy.
The Musical Box , cover band number one dei Genesis. Andate a vederli quando capitano dalle vostre parti, sono eccezionali, chiudete gli occhi e sentite i Genesis, li aprite e vedete i Genesis.
Il gatto fino al 2000 a.C. era vissuto allo stato selvatico , fino a quando nell’antico Egitto non Venisse addomesticato. Gli Egizi amavano la presenza amichevole dei gatti e le loro qualità di cacciatori di topi e i gatti adoravano le attenzioni a loro riservate. Dal 1567 a.C., il gatto divenne un animale sacro, si pensava rappresentasse la manifestazione della dea Bastet. Nell’antico Egitto, uccidere un gatto era un reato punibile con la morte. Adesso,dopo 4.000 anni godiamo ancora della loro misteriosa compagnia.
Concept album sperimentale eseguito con grande maestria e perfezione musicale.
Tre musicisti francesi fra i più originali, ovvero Eric DElaunay (Tiemko), Jean-Pascal BOffo e Gilles COppin (Halloween) decidono di dar vita a questo progetto piuttosto originale, in cui ogni brano si origina su singoli temi di un musicista e ognuno vi compone poi sopra senza sapere cosa fa l'altro. L'idea originale è piuttosto interessante e sottintende doti acrobatiche non indifferenti, considerato che i tre artisti non si fanno certo pregare quanto a originalità e senso d'avventura. Il risultato, benché interessante, si presenta alquanto problematico all'ascolto -perché questo in fondo sarebbe il fine ultimo: l'ascolto- senza dover inventarsi nulla per spiegarlo. Si tratta di musica sperimentale sinfonica, in sostanza, con tocchi jazz-rock e, in generale, un saveur francese che pervade l'aria anche a fronte dei brani strumentali. Un disco molto ostico, dunque... nonché l'ultima testimonianza di Delaunay, morto subito dopo le registrazioni.Alberto Nucci.