mercoledì 30 giugno 2010

Muse - Milano (08 - Giugno - 2010)


Muse. Lo sbarco degli alieni a San Siro
8 Giugno 2010. Il più famoso trio inglese del mondo atterra a Milano e sciocca i 70 mila del Meazza.

Lo sbarco degli alieni avviene l’ 8 Giugno a Milano poco dopo le nove e un quarto.
Il boato dei 70 mila di San Siro è di fatti significativo e soppesato al valore dei 3 artisti venuti dal piccolo paesino inglese di Teignmouth nel Devon, più precisamente nel sud dell’Inghilterra.
I Muse atterrano a Milano, Matthew Bellamy (cantante, chitarrista,pianista e Leader indiscusso) Dominic James Howard (batterista) e Christopher Wolstenholme (bassista) portano con loro una già decennale esperienza di successi planetari figli di un nuovo modo di intendere e fare Rock, con innesti improvvisi di suoni orientali (United States of Eurasia), elettronici (Histeria), classici (Exogenesis) conditi da un ritmo che è ormai un marchio di fabbrica e dalla voce di Bellamy, unica nel genere addirittura sottovalutata agli inizi perché sin troppo originale.
Il Post -Rock dei Muse è ancora alla ricerca di una vera e propria denominazione, Franco Mussida chitarrista storico della Pfm ha clonato per loro il termine Popular Fusion, Brian May dei Quenn si è detto estremamente sorpreso dalla facilità di creare nuovi suoni Pop Rock senza rivangare il passato,perché vero è che i Muse hanno influenze Classiche, Jazz e Soul e la loro base è indubbiamente la scuola inglese (Radiohead per intenderci), ma altrettanto vera è la loro capacità di sintetizzare il tutto creando un prodotto nuovo, d’avanguardia, allo stesso tempo potente ed orecchiabile, malinconico e profondo.
I testi poi, non sono mai scontati, Matt passa con facilità dalla psicanalisi in Stockholm Syndrome, alla fantascienza ( e qui potremmo citare interi album), dalla passione per l’astronomia (Super Massive Black Hole) e la descrizione di nuovi mondi ed altre forme di vita, ai personaggi storici più importanti (Churchill e le sue lettere alla moglie nel singolo The Resistance) passando per la biologia scientista (Unnatural Selection).
Su queste basi i Muse stanno costruendo una carriera stellare, certamente a livello d’illustri predecessori, al momento sono considerati la Rock Band migliore al mondo e per accertare che quest’affermazione abbia i crismi della verità basta dare un occhiata alla bacheca dei premi, o semplicemente fermarsi ai 12 milioni di dischi venduti nel mondo.
I loro Live sono sempre e solo Sold Out, volendo prescindere dalle valutazioni tecniche di cui sopra, basta andare a vedere un loro concerto e sentirli per accorgersi innanzitutto che lo spettacolo è di rara perfezione musicale.
Importante è ricordare la loro passione per le esibizioni live, Matt di fatti si sente perfettamente a suo agio fra gli urli delle ragazzine, vero divo, forse anche troppo, parla col suo pubblico solo tramite i suoi suoni e la sua voce, e raramente si lascia andare al contatto con i Fans.
La passione per i Live i Muse l’hanno dimostrata anche recentemente a Rai 2, quando, invitati da Simona Ventura nella trasmissione della domenica pomeriggio “ Quelli che…” per presentare il loro ultimo singolo, hanno preso pubblicamente in giro la conduttrice che, come tradizione italiana insegna, voleva il playback per loro ed in tutta risposta si è trovata con Dominic a far finta di cantare e Matt batterista, in diretta TV. Tra lo stupore di chi li conosceva già e la tranquillità della “Simona nazionale” che appena ha saputo ha rischiato lo svenimento.
“ Non ci piace il Playback, è una brutta tradizione di voi italiani” se l’è cavata con un sorrisetto beffardo Matt subito dopo aver svelato lo scherzo.
A Milano i Muse hanno fatto quindi il loro mestiere, sbalordendo il pubblico, letteralmente in visibilio durante alcuni passaggi dei loro pezzi più suonati e conosciuti.
Il concerto di Milano si può catalogare come la continuità della straordinarietà del trio inglese, uno stadio stracolmo di appassionati d’ogni età,un immenso palco astronave trasportato in 4 giorni in 18 camion, una trapezista che esce fuori da un UFO mentre le note di “The Resistance” raggiungono i più alti picchi d’intensità sonora, un pezzo di palco che si trasforma in astronave e trasporta i 3 a decine di metri d’altezza mentre una San Siro scioccata non può far altro che applaudire a bocca aperta e ripetutamente.
Uno spettacolo nello spettacolo, Matt semplicemente divino, arrangiamenti fantastici,Dominic e Christopher che non sbagliano un colpo e più volte partono in assoli basso – batteria d’alta scuola .
110 minuti di suoni ora potenti che fanno pogare e saltare i 70 mila di Milano, ora dolci e profondi che appassionano, ora psichedelici ed elettronici che stuzzicano il fruitore e lo trasportano in viaggi spazio\tempo, laddove la band vuole che arrivi e porti la musica, da dove vengono e partono loro.
Un successo annunciato ma comunque eccezionale per un gruppo in piena maturità e che paradossalmente ha l’unico limite di potersi difficilmente migliorare.
Perché gli alieni sono già troppo avanti…

D. A.

domenica 13 giugno 2010

Piazza Delle Erbe - Saltaranocchio 1977 (Italian Folk Prog)


I "Piazza delle Erbe"hanno pubblicato un solo album,questo "Saltaranocchio" nel 1977. Si sono formati a Cremona nel 1973 ed hanno inciso questo concept-album come colonna sonora per uno spettacolo teatrale. Il tema viene ispirato da una novella di Edgar Allan Poe. Musicalmente il disco presenta sapienti miscele di prog-folk e melodie medievali. Da menzionare la partecipazione nel gruppo del violinista/tastierista "Lucio Fabbri" "che ha poi avuto una lunga carriera come compositore e direttore d'orchestra oltre ad essere stato anche un componente della "Premiata Forneria Marconi".
Line-up:
Giorgio Bettinelli(voce)
Lisi Gallini(voce)
Andrea Bellani(chitarra,voce)
Roberto De Giuseppe(voce)
Michele Diliberto(flauto,sax,voce)
Flavio Arpini(tastiere,violoncello,voce)
Bruno Mori(basso,mandolino,voce)
Stefano Erfini(percussioni,chitarra)
Lucio Fabbri(violino,tastiere,voci)
Mario Petrò(batteria,percussioni)

sabato 12 giugno 2010

Pierrot Lunaire - Pierrot Lunaire (Italian Symphonic Prog) 1974

Questo primo lavoro omonimo dei Pierrot Lunaire è uno dei lavori più genuini del progressive made in Italy. L'album contiene 12 brani di soft-prog con atmosfere d'avanguardia ,basate su chitarre acustiche e tastiere varie,riducendo al minimo le parti di batteria(soltanto in "Invasore" e "Sotto i Ponti"), il disco è godibilissimo e le belle atmosfere dolci ,melodiche e sognanti non ne fanno mai rimpiangere la mancanza.
Il gruppo si forma a Roma fra amici di vecchia data,Gaio Ghiocchio e Vincenzo Caporaletti,con l'inserimento in formazione del tastierista Arturo Stalteri ,la singolare scelta stilistica/strumentale fa di questo disco un capolavoro unico ed inimitabile. CONSIGLIATISSIMO.

Line-up:
Arturo Stalteri (tastiere, percussioni, voce)
Vincenzo Caporaletti (chitarra, basso,flauto)
Gaio Chiocchio (chitarra, tastiere, sitar, voce)

Tracks list:
01 - Ouverture XV
02 - Raipure
03 - Invasore
04 - Lady Ligeia
05 - Narciso
06 - Ganzheit
07 - Verso Il Lago
08 - Il Re Di Raipure
09 - Sotto I Ponti
10 - Arlecchinata
11 - La Saga Della Primavera
12 - Mandragola

Buy - http://www.lastfm.it/music/Pierrot+Lunaire

http://www.youtube.com/watch?v=-MnxZOp9BWg

sabato 5 giugno 2010

Cherche Lune - Dun Emrys 1994 (Prog Folk) Francia


"Dun Emrys" è un album davvero notevole,pieno di voci e strumenti con forti richiami alla musica medievale e celtica ispirata, nonostante la sua struttura sia pienamente rock-oriented.
Unico nel suo genere con tendenze neoclassiche e un sapore un po sperimentale, con un incredibile lavoro melodico, creato da entrambi i violini e dall'oboe. Forse non avete mai ascoltato nulla del genere. Lo raccomando vivamente, ne rimarrete affascinati.

Tracks listing:
1) Wolfang
2) Shili
3) Y S
4) Circe
5) Berceuse
6) Waerda
7) Dark Eyes
8) Lettre A....

Buy - http://www.projekt.com/projekt/product.asp?dept_id=20&sku=PRI00005

Hydra - Rock Experience (Hard Prog)1997 Francia

Questo "Rock Experience" è il primo album degli Hydra ed anche il più interessante. Mai titolo fu più indovinato,in quanto, negli undici brani del disco,gli Hydra,esplorano e uniscono con vera maestria svariati stili musicali , perfetto l'amalgama tra AOR e Rock progressivo, spettacolari le scappatelle jazz-soul. Consiglio vivamente questo disco agli amanti dei Dream Theater,Magellan e Queensryche.

Tracks listing:
01) Heaven Knows
02) Save Your Time
03) Indian Sigh
04) Tell - The Heart
05) Cross Section
06) Lost Illusion
07) Silently
08) Rock Experience
09) Remembrance Of A day Past
10) Sad November
11) Last Dreamin'


Buy - http://www.answers.com/topic/rock-experience

giovedì 20 maggio 2010

Conqueror - Madame Zelle (2010) Italian Symphonic Prog

Quarta proposta per i miei conterranei "Conqueror". Solito impegnativo concept album, ci raccontano questa volta ,in musica,la storia dell'affascinante Mata Hari.
Così narra in apertura il booklet del quarto CD dei CONQUEROR. I nove capitoli del concept raccontano cronologicamente l'affascinante percorso terreno della leggendaria Mata Hari.
Tutto cominicia a Leerwadern nei Paesi Bassi, per poi trasferirsi sull'isola di Giava.
Il ritorno in Europa, Parigi e le più importanti capitali del vecchio continente, le favolose atmosfere della "belle epoque", i successi internazionali come danzatrice esotica.
Un fascino irresistibile che fa capitolare una moltitudine di uomini (meglio se in divisa), fino allo scoppio della grande guerra, che pone fine a tutto questo sfarzoso apparire.
I contatti con i servizi segreti e la sua modesta carriera di spia al servizio della Germania prima, e successivamente della Francia. Il gioco si fa difficile: Margaretha viene arrestata e processata (con l'accusa di spionaggio) dai Francesi.
L'epilogo: con la famosa esecuzione mediante fucilazione .. che consegna la storia di Madame Zelle alla leggenda.
Storia certamente nuova ed interessante,splendidamente condita,come soltanto i Conqueror sanno fare,con affascinanti e suggestive trame musicali.

Tracks list:
01) Margaretha
02) Indonesia
03) Occhio Dell'Alba
04) Fascino Proibito
05) Eleganza Perfetta
06) H-21
07) Doppio Gioco
08) Ad Occhi Alti

Line-up:
Simona Rigano - Voce,Tastiere
Sabrina Rigano - Flauto,Sax
Mario Pollino - Chitarre
Gianluca Villa - Basso
Natale Russo - Batteria,Percussioni

http://www.conqueror.it/
http://www.myspace.com/conqueror1

martedì 18 maggio 2010

Ronnie James Dio - La voce dell' Heavy Metal

Si è spento ,all'età di 67 anni ,l'altro ieri mattina a Houston in Texas per un tumore allo stomaco "Ronnie James Dio" vera leggenda e voce dell'Heavy Metal. Ronnie James Dio è nato a Portsmouth con il nome di Ronald James Padovana, ha iniziato la sua carriera negli anni '60 con gli " Elf " per entrare a far parte dei "Rainbow" di Ritchie Blackmore nel 1975, ho ancora nelle orecchie le sue magistrali interpretazioni di brani rimasti nella storia dell' Hard Rock come "Mestreated" e "Man On The Silver Mountain". Dopo i "Rainbow" , prese con autorevolezza il posto di Ozzy Osbourne nei "Black Sabbath" , il risultato, superbo , nell'album "Heaven & Hell ".
Nel 1983 , fonda una sua band i "Dio" con la quale realizza quattro album: "Holy Diver"1983 ,"The Last in Line"1984,"Sacred Heart" 1985, e "Dream Evil"1987. Dopo l'inevitabile ritorno nei "Black Sabbath "e poi ancora con i "Dio", conclude la sua carriera con gli "Heaven and Hell".
CIAO JAMES, LA TUA MUSICA TI FARA' STARE PER SEMPRE CON NOI.

http://www.youtube.com/watch?v=LmSt1oEIshE

http://www.youtube.com/watch?v=DuqcbxcPlc0

http://www.youtube.com/watch?v=NUJH7y1yK_E

http://www.youtube.com/watch?v=iy6URlmeUpk

http://www.youtube.com/watch?v=-BcQwKFzns0

Luna - Luna 1981 ( Italian Symphonic Prog )

Altro documento rarissimo del progressive italiano. Il gruppo dei "Luna" nasce da un'idea di Danilo Rustici che dopo l'insuccesso dell'ultima formazione degli "Osanna"e dell'album "Suddance"si ripropone ancora una volta con questo disco dei "Luna", lavoro un pò leggerino ma con buone melodie ed interessanti riff chitarristici.

Line -up:
Danilo Rustici - Voce,Chitarra
Joe Amoruso - Tastiere
Dario Franco - Basso
Sabatino Romano - Batteria

Discografia - Luna 1981 (Ristampato in CD dalla BTF Records)

http://www.btf.it/

domenica 16 maggio 2010

Gli Apostholi - Un'isola senza sole 1982(Italian Symphonic Prog)


Anche questo secondo ed ultimo lavoro degli "Apostholi" è uscito in vinile soltanto in 500 copie, ristampato anch'esso in CD dalla Padovana M.P.Records. La musica richiama i fasti del prog italiano degli anni '70 con meno virtuosismi ma con belle ed immediate melodie.
Tracks list:
01 - Un'isola senza sole
02 - Pomeriggio ad acquasparta (testo di Enrico Kotterl)
03 - Dedicato a G.M.
04 - Beneficenza
05 - Tra gli ultimi raccolti
06 - Il cielo piange
07 - Canzone
08 - Racconti
09 - L'arcobaleno
Line-up
Walter Bottazzi - Voce,Tastiere
Tullio Mazzaretto - Chitarra
Roberto Trentin - Batteria
Ivano Adalghieri - Basso
Carlo Andolfato - Testi
Carlo Bozzi - Chitarra Classica (Ospite)