lunedì 31 dicembre 2018

Il Rock Progressivo Giapponese - Anni '70

                           Il Rock Progressivo Giapponese 

                                                 Anni '70

Il decennio degli anni '70 rappresenta un'epoca d'oro per il rock progressivo a livello globale, periodo durante il quale anche il Giappone inizia ad assorbire e reinterpretare questo genere musicale attraverso una lente unica ed innovativa. Influenzato fortemente dalla scena europea, il rock progressivo giapponese ha saputo fondere le complessità armoniche e strumentali tipiche del genere con elementi tradizionali nipponici, creando così un'interprete unico all'interno della scena musicale mondiale. Questo fenomeno culturale non solo ha dato vita a una nuova generazione di band e artisti, ma ha anche prodotto alcuni dei dischi più influenti e di culto nella storia del rock progressivo.


Influenza del Rock Progressivo Europeo sul Giappone

La rivoluzione musicale portata avanti in Europa da band come i King Cimson, Genesis e Yes trovò un'eco importante in Giappone. I musicisti giapponesi erano affascinati dalla struttura complessa delle composizioni, dai temi lirici profondi e dall'uso innovativo degli strumenti musicali. Ma non si trattò solo di una mera emulazione; al contrario, gli artisti giapponesi iniziarono a reinterpretare queste influenze attraverso le proprie realtà culturali e musicali, integrando strumenti tradizionali e formando quel peculiare mix che sarebbe diventato il marchio distintivo del rock progressivo giapponese.

Adattamenti e Reinterpretazioni nella Tradizione Musicale Giapponese

La fusione tra le tecniche avant-garde europee e gli strumenti tradizionali giapponesi, come il koto, il shamisen e il taiko, non solo arricchì l'aspetto sonoro del rock progressivo, ma aprì anche la strada a nuove narrazioni musicali. Questi adattamenti hanno permesso di esplorare temi come il legame con la natura e la spiritualità, elementi profondamente radicati nelle cultura giapponese, conferendo al genere una nuova dimensione emotiva e filosofica.

Principali Band Giapponesi di Progressive Rock nei '70

Yonin Bayashi - Questa band è stata fondamentale nell'affermazione del rock progressivo in Giappone, mescolando abilmente rock, jazz e musica classica con narrazioni tipicamente nipponiche.
                                                  Yonin Bayashi - Isshoku Sokuhatsu ( full album)

Kenso (tardo prog) - Conosciuti per il loro approccio virtuosistico alla musica, i Kenso hanno saputo distinguersi per la loro capacità di intrecciare melodie complesse con elementi del folklore giapponese.
                                              Kenso - Maybe I Dream On (Album 76/77)

Osamu Kitajima - Benchè più spostato verso il folk e la musica psichedelica, Kitajima ha giocato un ruolo cruciale nell'introduzione delle sonorità progressive in Giappone, con album che spaziavano dal rock all'elettronica.
                                                       Osamu Kitajima - Benzaiten (1977)

Riflessioni sull'Eredità e l'influenza Duratura

Il Rock Progressivo giapponese degli anni '70 non solo ha lasciato un'impronta indelebile nella storia della musica, ma continua a influenzare artisti band. La sua unicità risiede nella capacità di coniugare l'avanguardia musicale con la tradizione culturale, creando un genere profondamente espressivo ed emotivo. Questo movimento dimostra come la musica possa unire culture diverse, promuovendo un dialogo continuo tra passato e presente, tra locale e globale. Il lascito delle band e degli album di quel periodo continua a essere scoperto e apprezzato da nuove generazioni di ascoltatori, mantenendo vivo lo spirito innovativo e sperimentale del rock progressivo giapponese.

domenica 18 novembre 2018

Pink Floyd - A Piper At The gates dawn 1967/A Sacerful Of Secrets 1968


A Saucerful Of Secrets 1968



The Piper At The Gates Of Dawn 1967

1967. Mentre i Beatles pubblicavano " Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band" disco che fa da cerniera fra il mondo beat e la nuova scena musicale che cominciava a segnare i primi passi, i Pink Floyd un po' a sorpresa, anticipando qualsiasi forma di evoluzione musicale futura, pubblicavano " A Piper at the Gates of Dawn " esempio di rock psichedelico progressivo con sonorità nuove mai sentite prima, disco che ha dato certamente il La, alla prolifica scena cosmica Tedesca. Il genio di Syd Barret si esprime ai massimi livelli nel secondo album dei Pink Floyd, pubblicato nel 1968 " A Sacerful of Secrets "dove la musica, fa viaggiare la mente dell'ascoltatore nei meandri più oscuri e sconosciuti del cervello, vero effetto "psipnotico". Suggerisco , per chi non lo avesse ancora fatto, l'ascolto di questi due dischi, in assoluto silenzio, mantenendo la massima concentrazione e abbandonandosi al trasporto dei suoni. A Voi.
Link Esterno - http://it.wikipedia.org/wiki/Pink_Floyd#La_storia



sabato 17 novembre 2018

Ataraxia - Adolescence Of An Ancient Warrior - Giappone


New Progressive giapponese alla Genesis periodo Gabriel con un tocco IQ periodo "Tales from the lush attic".
Disco imperdibile per i romantici di ieri e di oggi.
1 - Adolescence of An Ancient Warrior
2 - Gabble
3 - A Low
4 - Vatue Counting
5 - Plug Corde II
6 - Against The Wind

Genesis - Nursery Cryme (live bootleg) - Pillole per la nostra mente

Genesis

                           Nursery Cryme (Pillole per la Nostra Mente)

                                                              Live Bootleg


Nursery Cryme (Live Bootleg)




venerdì 16 novembre 2018

Van Der Graaf Generator - Aerosol Grey Machine 1968


Atmosfere sepolcrali e gotiche che lasciano spazio alle "psicopatiche" composizioni di Hammil.Il gruppo si muove già da questo primo album ( che doveva essere il primo "solo" di Hammil ) verso un complesso art rock ricamandolo in un avvincente tessuto musicale. Un album ,per il periodo,per orecchie colte e cervelli sopraffini. Una particolare attenzione all'intera discografia.

giovedì 15 novembre 2018

Renaissance - Renaissance 1969


Keith Relf e Jim MacCarty già nei Yardbirds, con Jane Relf, sorella di Keith, e il tastierista John Wawken, insieme per questo primo lavoro, che per il periodo, e da considerarsi un capolavoro di Art Rock Pomposo, album ricco di venature classiche e folk. Niente male per ex ragazzi Beat.

mercoledì 14 novembre 2018

Yes - The Yes Album 1971


Gruppo fondamentale per la nascita e lo sviluppo del rock progressive. Gli Yes hanno origine addirittura nel lontano 1963. Gruppo di R&B inglese, i Syndicats , dove militava Steve Howe. Howe si unisce in seguito ai Crowd che cambiano poi il nome in Tomorrow, quest'ultimo seguito

da numerosi fan della prima psichedelia inglese. Nel 1967 i Syndicats accorciano il loro nome in Syn con l'ingresso di Peter Banks e Chris Squire, per rinominarsi ,ancora ,nel 1968,con l'ingresso di Jon Anderson(dai Warriors) in Toy Shop. Pochi mesi più tardi,nascono gli Yes,Peter Banks-Jon Anderson-Chris Squire-Tony Kaye(dai Better Sweet) e Bill Bruford. Questa prima formazione si fa subito strada con diversi concerti dal vivo, da ricordare l'esibizione alla Royal Albert Hall come spalla dei Cream. Nel 1970 Banks,lascia per andare con i blodwyn Pig. Il suo posto viene da preso dal pirotecnico chitarrista Steve Howe. Con questa formazione pubblicano il loro terzo album, The Yes Album del 1971.Il disco ha un successo strepitoso di vendite toccando le vette della classifica inglese prima e di quelle europee dopo. Nasceva così ,il "rock sinfonico".