Progressive Rock Made in USA
Vol. 10
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Il progressivo rock made in USA influenzato in parte dagli UK, ed arricchito da elementi prettamente nazionali, ci consegna una varietà di stili unica, brani eseguiti con grande destrezza e professionalità, combinando elementi di rock, jazz, e musica classica in modi innovativi e spesso complessi. Questo post si propone di esplorare la struttura degli 11 brani, inseriti nel 10° volume della compilation dedicata al progressive rock americano degli anni '70, ognuno dei quali rappresenta una sfaccettatura differente del genere. Da "Crimson Dagger" dei Polyphony a "Angela" dei Leviathan, queste opere sfidano le convezioni della musica rock e offrono un'esplorazione approfondita delle potenzialità sonore e strutturali.
TRACK LIST:
01) Polyphony - Crimson Dagger 14:05
"Crimson Dagger" dei Polyphony incarna la quintessenza del progressive rock con la sua struttura intricata e le sue armonie complesse. La traccia spazia attraverso una vasta gamma di stati emotivi, supportata da un intenso lavoro di tastiera e chitarra che si intrecciano in un dialogo continuo. Questo pezzo sfida le aspettative attraverso cambi di tempo audaci e una sezione ritmica che sostiene la multi-stratificazione degli strumenti.
02) However - Beese 04:19
La peculiarità di "Beese" degli However sta nella sua capacità di fondere la leggerezza melodica con una complessità sottostante sorprendente. Il brano si snoda attraverso vari movimenti, ognuno dei quali poggia su una base ritmica fluida che permette agli strumenti di esprimersi pienamente. Le parti vocali si aggiungono all'atmosfera contemplativa, evocando un senso di introspezione profonda.
03) Osmosis - Thoughts Often Stray 02:54
"Thoughts Often Stray" degli Osmosis è un esemplare affascinante del modo in cui il progressive rock può esplorare temi lirici complessi attraverso la musica. Con una struttura che fluttua come il corso dei pensieri di un giorno, il brano sperimenta con armonie inusuali e transizioni inaspettate, rappresentando un viaggio emotivo tanto quanto uno musicale.
05) Cathedral - The Crossing 06:11
"The Crossing" dei Cathedral è un epico viaggio attraverso paesaggi sonori in costante evoluzione. Caratterizzato da lunghi sviluppi strumentali, il brano si evolve gradualmente, guidato da una narrativa musicale che spazia dall'intimo a l maestoso. La dinamica del pezzo è una testimonianza della capacità del progressive rock di fondere insieme momenti di pura bellezza melodica con esplosioni di energia pura. UN MUST.
07) Happy The Man - Ibby It Is 07:51
Gli Happy The Man in "Ibby It Is" offrono un'esemplificazione essenziale della loro abilità nel creare texture sonore intricate e emotivamente coinvolgenti. Il brano, ricco di variazioni ritmiche e melodiche, fluttua liberamente tra momenti di calma contemplativa e assalti improvvisi di energia. La loro maestria nel tessere insieme diverse sezioni musicali in un tutto coeso dimostra una comprensione profonda della forma musicale.
08) Marianus - Human Race, Human Race 07:07
"Human Race, Human Race" dei Marianus sfrutta la ripetitività come strumento compositivo, creando un ritmo ipnotico che cattura l'ascoltatore. Questo fondo ritmico costante permette l'emergere di melodie evocative e di ricche texture strumentali, in un crescendo di intensità emozionale che riflette le tematiche liriche del brano.
09) Bounty - Fireflight 10:24
Con "Fireflight", i Bounty riescono a costruire un'opera di dimensioni quasi cinematiche. Il brano è un turbinio di emozioni veicolate attraverso potenti dinamiche strumentali e una struttura narrativa che la rendono una delle tracce più dinamiche e avventurose del genere. Lo spettro sonoro va dal delicato al grandioso, in un continuo gioco di contrasti.
11) Leviathan - Angela 06:42
"Angela" dei Leviathan chiude questo viaggio nel 10° volume del progressive rock americano degli anni '70 con una composizione che è al tempo stesso intima ed espansiva. La track si distingue per le sue ambientazioni sonore suggestive e per l'abilità con cui gli strumenti dialogano tra loro, creando un tessuto emotivamente ricco e complesso. E' un esempio eloquente di come la musica possa evocare immagini e stati d'animo profondi, concludendo in maniera appropriata l'esplorazione della struttura musicale del progressive rock del periodo.