martedì 17 dicembre 2024

K'mono - Mind Out Of Mind 2023/24 (Neo-Symphonic Prog) US


                             K'Mono - Mind Out Of Mind

                                                                 US Progressive Rock 

 Sono stato attratto, come accadeva nei '70, dalla bellissima e misteriosa copertina dell'album, che mi ha portato a scoprire questo nuovo gioiello del progressive rock.

I K'mono sono un trio di Minneapolis, Minnesota (US). Il bassista/cantante Chad Fjerstad che si era trasferito in California era  rientrato in Minnesota per il solito breve rimpatrio. Causa Covid è stato trattenuto per un lungo periodo, permettendo a questi tre vecchi amici di riconnettersi e realizzare un sogno che condividevano da sempre, fondare una band rock

Ispirati dalle band dei primi anni '70 che amavano, soprattutto King Crimson, Yes e Camel, nel giro di un mese e mezzo, grazie alle tante idee tenute da parte, scrissero e registrarono il loro primo album, "Return To The 'E' ". Un album di debutto molto soddisfacente, che oltre ai riferimenti strumentali dei loro beniamini, possedeva distinti tratti personali ed era pregno di elementi sinfonici,space-rock e funk.

Visto l'ottimo risultato, la band cominciò subito a lavorare al secondo album, "Mind Out Of Mind". Questo nuovo lavoro attirò l'attenzione dell'etichetta norvegese "Apollon Records" che ha così deciso di  pubblicare l'album il 16 febbraio c.m. in vinile e CD. 

Musicalmente "Mind Out Of Mind" ripercorre la strada tracciata da "Return To The E' ", sviluppandone esponenzialmente le trame strumentali e vocali.

Tra i The Best album del 2023/24.

Sembra che la band stia già scrivendo storia e musiche per il terzo album Intanto, godiamoci questo fantastico album tenendo occhi ed orecchie aperte su questa band che non mancherà certamente di stupirci anche in futuro.

Tracks listing:

1) Mind Out of Mind (09:46)

2) Good-Looking (03:57)

3) In The Lost & Found (08:13)

4) Time Will Tell (02:05)

5) Tell Me The Lore (04:43)

6) Millipede Man (04:33)

7) Answers in The Glass (08:13)

8) Good-Looking (radio version) (03:56)

Line-up:

Jeffrey Carlson - Voce, Chitarre, Basso,Tastiere

Chad Fjerstad - Voce, Basso, Tasiere

Timothy Java - Batteria

Con:

Jake Wagner - Cori

Per un primo ascolto:

                                                Mind Out Of Mind (Official Lyric Video)


                                                In The Lost & Found (official Lyric video)



DISCOGRAFIA:

                                                             Return To The 'E' (2021)



  The Judicious Shall Be Particoated & The Umpregnant O'er Wrought (Movements I / III)


sabato 30 novembre 2024

Coltsfoot - A Winter Harvest 1995 UK Symphonic Prog

                                              Coltsfoot 

                                                         A Winter Harvest

                                                               1995 (UK)


Coltsfoot
Torniamo un pò indietro per far conoscere ai più un album della scena Neo Prog dei primi anni '90.

I Coltsfoot sono un'altro gruppo della scena progressiva dei primi anni '80, i loro demo venivano infatti spesso scambiati con i demo dei Pendragon e dei The Lens (IQ). I Coltsfoot si sono ritagliati uno spazio nel New Prog senza suonare brani eccessivamente lunghi , potrebbero per questo motivo essere accostati agli "Haze". Nel 1985 pubblicarono un eccellente nastro "From Within Stone Circles" e soltanto nel 1992 hanno pronto il materiale per un primo ottimo CD, ma come succede spesso per le band amatoriali, ci vollero tre anni ancora per la pubblicazione."A Winter Harvest" è un album veramente interessante e imperdibile, tra i migliori lavori dei primi anni '90 , con orientamento Genesis,Tull;Phillips e BJH.

 
Tracks list:

01 - A Winter Harvest
02 - Wood For The Trees
03 - Fields Of Elysium Green
04 - Leafless
05 - Lammastide
06 - The Green Man
07 - The Runner
08 - Untitled
09 - Coracles
10 - Walk Between The Lines
11 - Circle Of Elders
12 - Sprite Song
13 - In Retrospect



                                                                 Wood For The Trees

Discografia:

2 cut - EP (85)
From Within Stone Circles - MC (85)
Action At A Distance - MC (87 )
A Winter Harvest (95)

mercoledì 13 novembre 2024

Fabio Celi e gli Infermieri - Follia (1969) 1973 (Early Prog) Italy

                         Fabio Celi e gli Infermieri

                                                                     Follia

                                                          Early Prog (Italia)

Fabio Celi e gli Infermieri - Follia

Track list:

1- L'Artista sadico (5:20)
2 - Follia (5:36)
3 - Il Capestro (5:00)
4 - Il Presidente (6:20)
5 - Uomo Cosa Fai (6:50)
6 - Via Gaetano Argento (2:50)
7 - Fermi Tutti e Una rapina (2:55)
8 - Distruzione (5:16)

Line-up

Fabio Celi ( Keyboards,Vocals)
Ciro Ciscognetti (Keyboards)
Luigi Coppa (Guitar,Mouth Harp)
Rino Fiorentino (Bass)
Roberto Ciscognetti (Drums,Percussion)

Releases information

LP - Studio 1969
CD - Mellow Records 1996 with 2 bonus tracks

Fabio Celi e Gli Infermieri - Biografia

Gruppo fondato da Fabio Celi ( vero nome Antonio Cavallaro ) a San Giorgio a Cremano (Napoli) verso la fine degli anni '60, con il nome di fabio Celi e i Pop. Con questo nome hanno pubblicato soltanto un singolo (musica leggera). Il loro unico album "Follia" è stato registrato e pubblicato
nel 1969 sotto il nome di " Fabio Celi e Gli Infermieri". Quest'album erroneamente inserito nella
psichedelia, (a causa forse dell'uso di un organo Farfisa modificato per suonare come un Moog) e invece un bellissimo disco di Rock con spunti veramente unici, considerato soprattutto il periodo in cui è stato prodotto. A causa dei testi impegnati e attenti ad alcuni aspetti della società , il disco venne censurato dalla RAI e passò inosservato ai più.
Celi nel 1971 pubblica un singolo sostituendo Coppa con Silvio Feo. Nel 1973 partecipa al "Festival d'Avanguradia e Nuove Tendenze" a Napoli e nel 1975 in "Adesso Musica" (show televisivo), con la canzone "Uomo Cosa Fai". A parere di molti, Fabio Celi e Gli Infermieri , possono essere paragonati ai Vanilla Fudge, DoorsDeep Purple, Iron Butterfly, Colosseum, al Biglietto Per L'Inferno etc...etc...e a tutti i gruppi di Early prog.


Full Album



martedì 12 novembre 2024

Deboco - Deboco 1997 Francia Experimental Symphonic

                                               Deboco 

                                                   Deboco (1997) Francia

Deboco (Front Cover)

Deboco (Back Cover)

Facciamo un salto nel passato per riscoprire un album che ha la capacità di stimolare l'attenzione dell'ascoltatore per rimanere nel vivo di questa particolare opera sinfonico-sperimentale per comprenderne il significato.
Concept album sperimentale eseguito con grande maestria e perfezione musicale.
Tre musicisti francesi fra i più originali, ovvero Eric Delaunay (Tiemko), Jean-Pascal Boffo e Gilles Coppin (Halloween) decidono di dar vita a questo progetto piuttosto originale, in cui ogni brano si origina su singoli temi di un musicista e ognuno vi compone poi sopra senza sapere cosa fa l'altro. L'idea originale è piuttosto interessante e sottintende doti acrobatiche non indifferenti, considerato che i tre artisti non si fanno certo pregare quanto a originalità e senso d'avventura. Il risultato, benché interessante, si presenta alquanto problematico all'ascolto, perché questo in fondo sarebbe il fine ultimo: l'ascolto, senza dover inventarsi nulla per spiegarlo. Si tratta di musica sperimentale sinfonica, in sostanza, con tocchi jazz-rock e, in generale, un saveur francese che pervade l'aria anche a fronte dei brani strumentali. Un disco molto ostico, dunque... nonché l'ultima testimonianza di Delaunay, morto subito dopo le registrazioni.Alberto Nucci.
Rimane la particolarità del lavoro espresso, e diventa irrinunciabile la conoscenza per chi ama del progressive nuove idee e innovazione.

Tracks list:

1 - D95
2 - Le Retour De Dark Fader
3 - Trapezistes
4 - Shakti
5 - Procession
6 - Zero Chrono
7 - Araignee
8 - Allo Wind
9 - Sole Clipping





giovedì 7 novembre 2024

KRAUTROCK - Travel Notes

                            Krautrock Tedesco

Voglio dedicare questo spazio che segue al Krautrock, quello vero, d'annata. Non basta infatti essere Teutonici e settantini per essere di diritto catalogati in un genere che soltanto dei visionari Guru e Maghi del suono possono vantare. Gruppi come Eloy,Novalis,Jane etc....nulla ,infatti, hanno a che vedere con quella musica che la psiche post bellica aveva generato con risultati sorprendenti.Come disse Julian Cope: "Il Krautrock è una delle più straordinarie,evocative,eroiche immagini dell'uomo, al culmine della propria Magica Potenza Creativa".

Il Krautrock Tedesco e le sue Influenze sulla Musica Inglese

Il Krautrock, un genere musicale che ha trovato le sue radici nella Germania della fine anni '60 e inizio '70, ha rappresentato una netta rottura con le convenzioni tradizionali del rock. Questo stile unico si è distinto per il suo approccio sperimentale alla musica, fondendo elementi di rock, musica elettronica, e altri generi per creare qualcosa di completamente nuovo. A differenza del rock progressivo (Prog Rock) che stava contemporaneamente sviluppandosi nel Regno Unito, il Krautrock ha spesso evitato la complessità melodica e strutturale a favore di ritmi ipnotici, atmosfere sonore estese, e improvvisazione.

Origini del Krautrock Tedesco

Le origini del Krautrock possono essere tracciate al contesto sociale e culturale della Germania degli anni '60, un periodo segnato dalla ricerca di nuove forme d'espressione artistica e dalla volontà di rompere con il passato. Band come Can, Neu!, Faust, e Kraftwerk sono emerse in questo periodo, sperimentando con nuove tecnologie e approcci alla composizione e alla registrazione musicale. Questi artisti hanno cercato di creare musica che fosse, in un certo senso, "cosmopolita" - libera dalle radici blues del rock tradizionale e aperta a influenze da tutto il mondo.

Differenza tra Krautrock e Prog Rock Inglese

Il contrasto tra il Krautrock tedesco e il Prog Rock inglese si manifesta non solo nelle strutture e nei temi musicali, ma anche nell'uso degli strumenti: Mentre il Prog Rock inglese era fortemente incentrato su melodie complesse, variazioni tematiche e virtuosismi strumentali di ispirazione classica, il Krautrock poneva maggiore enfasi sull'esplorazione sonora, l'uso innovativo dei sintetizzatori e su ritmi ripetitivi che potevano essere sia meditativi che trascinanti: Il Krautrock ha spesso avuto un approccio più minimalistico e sperimentale, mirando a creare paesaggi sonori che evocano un senso di spazio infinito o movimento incessante.

Uso innovativo dei Sintetizzatori nel Krautrock

Uno degli aspetti distintivi del Krautrock è stato l'uso pionieristico dei sintetizzatori, che ha contribuito a definire il suono del movimento. Band come Kraftwerk hanno sfruttato questi nuovi strumenti per creare tessiture sonore mai udite prima, che avevano poco in comune con la strumentazione tradizionale. Questo utilizzo innovativo della tecnologia non solo ha ampliato le possibilità espressive della musica rock, ma ha anche gettato le fondamenta per generi futuri come la musica elettronica a la techno.


Il Prog Symphonic Tedesco come Antitesi


Parallelamente al Krautrock, in Germania si sviluppava anche il Symphonic Prog, che, pur condividendo alcuni elementi sperimentali, tendeva più verso una forma complessa e sinfonica di espressione musicale. Questo genere può essere visto sia come un'estensione che come una contrapposizione al Krautrock, data la sua propensione alla grandiosità e alla complessità strutturale, spesso ispirata dalla musica classica europea. Tuttavia, anche questa corrente ha segnato una netta differenza rispetto al Prog Rock inglese, per il suo approccio unico all'arrangiamento e alla composizione musicale.


Influenze del Krautrock sulle Band Inglesi


Nonostante le evidenti differenze, il Krautrock ha esercitato un'influenza significativa selle band Prog Rock inglesi e su molti altri artisti internazionali. Musicisti come David Bowie, Brian Eno e i Radiohead hanno citato esplicitamente band del Krautrock come fonte di ispirazione per la loro musica. Questa influenza si manifesta nella sperimentazione con strumenti elettronici, nella strutturazione di composizioni lunghe  e atmosferiche, e nell'adozione di un approccio più sperimentale alla produzione musicale. Attraverso il Krautrock, band e artisti inglesi sono stati esposti a nuove possibilità sonore, dilatando ulteriormente i confini di quello che poteva essere considerato "rock".




KRAUTROCK - La scena rock tedesca, degli anni Settanta.Esattamente come Inghilterra e Stati Uniti, anche in Germania ci sono state diversi scenari rock regionali.La scena rock di Berlino con Tangerine Dream, Klaus Schulze, Kluster, Agitation Free, Ash Ra Tempel e Mythos ha rappresentato una vera rivoluzione della musica elettronica. Molte loro opere sperimentali faranno eternamente parte dell'olimpo cosmico di matrice tedesca, scritte per sempre nelle pagine dei "corrieri cosmici". La scena rock di Dusseldorf con Kraftwerk e Neu ha anche esplorato la musica elettronica, ma in un modo completamente diverso. La loro musica era una sorta di sequenza minimale ripetitiva, facilmente associabile con l'industria fortemente meccanizzata della Ruhr. Grazie al successo internazionale dei Kraftwerk,la musica elettronica dei primi anni ’70 era diventata un marchio di fabbrica esclusivamente tedesco, che ha influenzato molti gruppi pop e rock a livello mondiale per i decenni a venire.La scena rock di Monaco di Baviera è stata un melting pot di psichedelia, jazz e influenze etniche. L e band più importanti , sono state: Embryo, Popol Vuh, Amon Duul II, Guru Guru, Gila e Out Of Focus. Ognuna di loro ha aggiunto sfaccettature uniche e nuove al progressive rock. Queste band non hanno ottenuto il riconoscimento internazionale che meritavano, anche se il loro status di culto è rimasto vivo per più di due decenni.
La scena rock di Colonia, ha avuto una band grande protagonista, I “Can”(gruppo seguitissimo in UK dal quale sarebbe poi sbocciato il Punk Inglese), ed i Floh De Cologne, qust’ultimi molto impegnati politicamente. Ad Hannover, le band più famose, sono state , i “Jane” e gli “Eloy”, con un suono più tradizionale heavy rock,la prima e sinfonico , la seconda. Di Hannover erano anche gli “Scorpions”, che dopo un primo album vicino alle sonorità sperimentali propri dei gruppi teutonici, virando decisamente verso un hard rock molto più anglosassone hanno ottenuto il successo internazionale.La scena rock di Amburgo è stata dominata da band fortemente influenzate dal rock anglo-americano, come gli Epitaph, Frumpy, Virus, Weed e Blackwater Park. Ad Aachen, le band di rock progressivo di spicco,sono state i Necronomicon e Ruphus Zuphall, band, molto influenzate dalla musica britannica, che hanno però saputo aggiungere il sapore caratteristico Tedesco alla loro musica. E doveroso menzionare due superbi ingegneri e produttori tedeschi: Konrad Plank e Dieter Dierks, con loro è stata partorita quasi la metà dell’intera produzione del rock tedesco degli anni Settanta. La Germania non ha avuto una vera capitale musicale, come è stato per Londra nel Regno Unito, ma ha avuto in tutto lo stato una miriade di gruppi figli dell’ultima guerra e del muro di Berlino, che hanno sperimentato ,sempre più, nuove soluzioni sonore,ed esplorato all’infinito le frontiere della musica.
Da tutta questa genialità , Prenderà vita negli anni '80 la graffiante sequenza del pop elettronico, prima, e della techno music, poi.

Un pò d'ascolto:











mercoledì 6 novembre 2024

Thomas David & Gunn Ronnie - The Giant Dance 1996 UK

                             Thomas David & Gunn Ronnie

                                                        The Giant Dance (UK)


Thomas David & Gunn Ronnie

Interessante storia raccontata dalla stessa voce di Ronnie Gunn. Un passato vissuto tra alcuni futuri  Genesis già dalla dine degli anni '60 che, a distanza di 30 anni a prodotto questa raccolta di brani emblematici che li avevano ispirato nel periodo d'oro del rock progressivo. 

Quando Peter Gabriel e io decidemmo di vivere a Londra, mi disse che un suo amico aveva un appartamento che avremmo potuto condividere. Ovviamente dovevamo andare tutti d'accordo, ma siccome di solito non sono uno che si lascia ammaliare al primo incontro, andai a trovare questo amico con un po' di trepidazione: Fortunatamente, con David Thomas trovai qualcuno che poteva essere quasi altrettanto testardo e irritante quanto me. Finimmo per condividere per quattro anni e mezzo l'appartamento e da allora siamo amici: Ora siamo entrambi più ammorbiditi. Durante la realizzazione del primo LP dei Genesis "From Genesis To Revelation" abbiamo avuto venti persone che soggiornavano nel nostro appartamento, e sono venute tutte in studio. Il loro contributo sopravvive principalmente nei battiti di mani nella canzone "In Limbo". David stesso, tuttavia, è molto presente tra le voci di supporto, e in particolare come armonia con la voce principale in "In The Wilderness". Durante le estati del 1968 e del '69, i genitori di David ci hanno fatto un giro a casa loro per le prove. Mentre era ancora a scuola, David cantava in una band, "The Spoken Word", che suonava durante le vacanze. Questo gruppo comprendeva, tra gli altri, i primi membri dei Genesis , Anthony Phillips alla chitarra e Peter Gabriel alla batteria e un amico di scuola di David, Ronnie Gunn, al pianoforte. Si erano sciolti quando vivevamo a Londra, ma David e Ronnie continuarono a suonare insieme. La speranza era che altre persone registrassero le loro canzoni, ma come abbiamo scoperto, questo può essere molto difficile, in particolare con materiale leggermente più complesso; quindi è fantastico che ora sia possibile per le persone ascoltare finalmente questa musica. I primi demo su questo CD risalgono al 1973 e sono stati registrati a casa dei genitori di Anthony Phillips nel Surrey e nel nostro vecchio appartamento. Le registrazioni successive furono fatte a casa di David a Putney, dove David registrò anche i primi demo di Peter Gabriel della sua carriera da solista post Genesis. A quei tempi il piede che batteva di Ronnie era leggendario perché era sempre in un tempo completamente diverso dalle sue mani sul pianoforte. Tuttavia, non rovinava l'efficacia del risultato, specialmente quando accompagnava la sua voce. Non avendo sentito nessuna di queste canzoni per vent'anni o giù di lì, è incredibile quanto bene ne ricordi alcune. Le preferite includono "Give My Love To The Future", "Walk To The Water" e "I Know She Danced"

Tracklist:

1) Great Western - 1975 
2) I Get The Feeling - 1975 
3) Somewere Upon TheWay - 1977 
4) A Minor Epic - 1978 
5) I Know She Danced - 1977 
6) (Give My) Love To The Future - 1977 
7) Coolly I Love You - 1969/74 
8) Walk To The Water - 1973 
9) Bring Back The Old Money - 1974 
10) Falcon Rise - 1973 
11) Hillside - 1971/73 
12) Memoriam - 1978 
13) Hey Lady - 1976 
14) Go Get The Girl - 1976 
15) To My Suprise - 1972/74 
16) Fate Is A Dancer - 1973 
17) Black Rat Sleepy Tune - 1976 
18) La danza gigante - 1979



martedì 5 novembre 2024

King Crimson - In The Wake Of Poseidon 1970 (UK)

                                            King Crimson

                                               In The Wake Of Poseidon (1970)

In The Wake of Poseidon


Formazione di culto del rock progressivo, con Robert Fripp che fa da fulcro attorno alle innumerevoli formazioni succedutesi sin dall'album d'esordio ( In the court of the Crimson King ) autentica icona del prog mondiale. Per questo secondo album, Fripp chiama a Se, jazzisti del calibro di Keith Tippet e Mel Collins e favorisce il ritorno di Pete Giles e Gordon Haskell, seconda voce. Il risultato è ottimo, il disco ancora più complesso e pretenzioso del precedente, lancia le basi di quello che sarà poi il sound della band. Non c'è spazio per le improvvisazioni, ogni singolo suono sembra pesato con il bilancino degli orefici, niente è suonato per caso , è una meravigliosa mistura di Art Rock Progressivo Sinfonico.



lunedì 4 novembre 2024

Citizen Cain - Somewhere but Yesterday 1994 (Symphonic Prog) UK

Citizen Cain

                                  "Somewhere but Yesterday"


Se sei stato un fan dei Genesis non potrai fare a meno di conoscere questo disco. E' semplicemente fantastico, gli intrecci sonori delle tastiere di Stewart Bell, oltre che al timbro dannatamente Trespass e Nursery Cryme, la chitarra di Alistar MacGregor, la perfezione degli arrangiamenti, la sezione ritmica sostenuta dall'impeccabile lavoro di Andy Gilmour al basso e Nick Arkless alla batteria e il timbro 'Gabriel' vocale di George Scott "Cyrus" ci riportano indietro all'età dell'oro del progressive rock barocco e romantico, dove eleganza e ricercatezza erano le caratteristiche principali che contraddistinguevano ogni passaggio strumentale.

TRACKS LISTING

1) Jonny Had Another Face / Parallel Lines (10:30)
2) Junk and Donuts / An Afterthought (9:20)
3) To Dance the Enamel-Faced Queen / Beyond the Boundaries (10:25)
4) Somewere but Yesterday / A Word in Your Ear (25:40)
a - Owls
b - Obssessions
c - The Ballad of Creepy John
d - Echoes - The Labyrinth Penumbra
e - All the Sin's Men
f - Farewell
g - A Word in Your Ear
5) Strange Barbarians / The Mother's Shroud (11:50)

Symphonic Prog (Genesis style by Gabriel) Un vero capolavoro.

Citizen Cain


DISCOGRAFIA:

                                               1) Serpent in Camouflage (1992)



                                                       2) Somewhere but Yesterday (1994)




                            3) Ghost Dance (1996) Album postumo con brani degli anni '80

                     
                                                                      Full album


                                                           4) Rising the Stones (1997)










                                                                5) Playing Dead (2002)




                                                                 6) Skies Darken (2012)





domenica 3 novembre 2024

Apocalypsis - No 1981 (Symphonic Prog) Grecia

                             Apocalypsis - No (1981) Grecia

Apocalypsis - No



Rarissimo album dei greci Apocalypsis dei primi anni '80. Questo è il 2° album del gruppo. Il genere è un prog sinfonico tastieristico vicino ai Greenslade , con le tastiere in primo piano a dialogare con voce e chitarre. Album interessante. Molto più interessante l'omonimo album del 1980 che vi proporrò quanto prima. 

Tracklist:

1) No Art
2) No Morality
3) No Food ( part. 1° )
4) No Food ( part 2° )
5) No Security
6) No Respect
7) No Communication
8) No Trust
9) No Change ?

sabato 2 novembre 2024

Apocalypsis - Apocalypsis (Symphonic Prog) 1980 Grecia

                     Apocalypsis - Apocalypsis (Grecia) 1980

Apocalypsis

Primo interessantissimo album degli Apocalypsis . Sei brani da ascoltare tutti d'un fiato. Da non perdere. Genesis,Greenslade Etc..... 

Tracklist:

 1 ) Metempsychosis 
 2 ) Threat 
 3 ) Expiatory Victim 
 4 ) Lies Mistakes And Closin'eyes 
 5 ) My Death At A Rugby Game 
 6 ) Journey In The Night

Pierrot Lunaire - Pierrot Lunaire (Italian Symphonic Prog) 1974


                                        Pierrot Lunaire 

              Pierrot Lunaire (Italian Symphonic Prog) 1974

Pierrot Lunaire - Pierrot Lunaire 1974

                        Tornare indietro di cinquanta'anni per ricordare un capolavoro

Questo è il primo lavoro omonimo dei Pierrot Lunaire.  Uno dei lavori più genuini del progressive made in Italy. L'album contiene 12 brani di soft - Symphonic prog con atmosfere d'avanguardia , basate su chitarre acustiche e tastiere varie, riducendo al minimo le parti di batteria (soltanto in "Invasore" e "Sotto i Ponti") il disco è godibilissimo e le belle atmosfere dolci, melodiche e sognanti non ne fanno mai rimpiangere la mancanza.

Il gruppo si forma a Roma fra amici di vecchia data, Gaio Ghiocchio e Vincenzo Caporaletti, con l'inserimento in formazione del tastierista Arturo Stalteri, la singolare scelta stilistica/strumentale fa di questo disco un capolavoro unico ed inimitabile. CONSIGLIATISSIMO.


Line-up:

Arturo Stalteri (tastiere, percussioni, voce)
Vincenzo Caporaletti (chitarra, basso,flauto)
Gaio Chiocchio (chitarra, tastiere, sitar, voce)

Tracks list:

01 - Ouverture XV
02 - Raipure
03 - Invasore
04 - Lady Ligeia
05 - Narciso
06 - Ganzheit
07 - Verso Il Lago
08 - Il Re Di Raipure
09 - Sotto I Ponti
10 - Arlecchinata
11 - La Saga Della Primavera
12 - Mandragola





domenica 20 ottobre 2024

The Flower Kings - Space Revolver 2000 (Symphonic Prog) Svezia

                         The Flower Kings - Space Revolver

                              Symphonic Prog (2000) Svezia

The Flower Kings - Space Revolver

I The Flower Kings, una delle band più influenti del progressive rock, hanno continuato a evolversi e a innovare dal 2000 in poi. Con un suono caratteristico che combina melodie affascinanti e complessi arrangiamenti musicali, la band ha attratto un pubblico sempre più vasto. I membri della band hanno esplorato nuove sonorità e tematiche, contribuendo alla loro crescita artistica.
 Questo mio post fornisce una breve analisi della loro produzione musicale recente e dell'impatto che hanno avuto nel panorama musicale contemporaneo.

Prima di "Space Revolver", la band ha pubblicato album significativi come "Back in the World of Adventures" nel 1995, "Retropolis" nel 1996, "Stardust We Are" nel 1997 e "Flower Power" nel 1999. Questi lavori hanno posto le basi per il loro suono distintivo, caratterizzato da lunghe suite musicali e arrangiamenti intricati. Con "Flower Power", la band ha ulteriormente ampliato le proprie sonorità, affrontando temi filosofici e sociali. Ogni album ha visto una progressione nella produzione e nella scrittura dei testi, cementando la reputazione della band nel genere del rock progressivo.

Album imperdibili pubblicati dopo il 2000

Space Revolver (2000): un'opera che segna una transizione verso sonorità più moderne.

The Rainmaker (2001): un album che vede un ritorno a melodie più classiche del loro repertorio.

Unfold the Future (2002): caratterizzato da una forte impronta jazz e sperimentale.

Adam & Eve (2004): un lavoro che riflette temi più maturi e personali.

Paradox Hotel (2006): la band con questo lavoro ha sperimentato ulteriormente, introducendo nuovi elementi sonori e testi introspettivi.

Waiting for Miracles (2019): album fondamentale, che mostra nuove innovazioni e collaborazioni.

Altri lavori: The Sum Of No Evil (2007), Banks of Eden (2012), Desolation Rose (2013), Islands (2020), By Royal Decree (2022) e Look At You Now (2023)

Dal 2000. i The Flower Kings hanno visto un'evoluzione del loro stile musicale, incorporando elementi di jazz fusion, rock progressivo classico e persino influenze pop. Questa fusione di generi ha reso la loro musica ancora più accessibile e interessante per un pubblico variegato. Con la crescente complessità delle composizioni, i membri della band hanno anche ampliato il loro arsenale strumentale. La sezione ritmica è diventata più dinamica e sfumata, mentre le tastiere hanno assunto un ruolo predominante, creando paesaggi sonori ricchi. La loro abilità di mescolare armonie vocali e strumentali rimane una marchio di fabbrica.

Analisi dell'album "Space Revolver"

"Space Revolver", pubblicato nel 2000, è un'opera importante nella carriera dei The Flower Kings. L'album presenta brani iconici come "I Am The Sun (part one e Two)" e "Monster Within" che combinano melodie accattivanti con strutture complesse. Le sonorità spaziali e i temi di esplorazione dell'universo riflettono l'ambizione creativa della band in questo progetto. Ogni traccia si distingue per l'uso di strumenti solisti e armonie vocali, creando un'atmosfera immersiva e coinvolgente per l'ascoltatore.

Temi e sonorità del disco

In "Space Revolver", la band esplora temi di esistenza, coscienza e l'inesauribile ricerca della verità. La produzione sonora e caratterizzata da una fusione di elementi rock e prog, con influenze psichedeliche che emergono in diverse tracce. La chitarra di Roine Stolt e le tastiere di Tomas Bodin sono al centro di ogni composizione, offrendo sia momenti di intensa grazia che esplosioni di energia sonora. Quest'album rappresenta un'importante evoluzione nel sound della band, evidenziando la loro capacità di sfidare le convenzioni musicali.
In conclusione, "Space Revolver" non è solo un capolavoro musicalmente, ma un'eco duratura del genio dei The Flower Kings. Le sue tematiche e sonorità sono ancora rilevanti, dimostrando l'universalità della loro musica. Rimanendo un punto di riferimento, l'album continua a ispirare nuove generazioni di musicisti e ascoltatori, garantendo la sua eredità nel mondo della musica.

Tracklist:

01) I Am The Sun (part one)    15:03
02) Dream On Dreamer    2:43
03) Rumble Fish Twist    8:06
04) Monster Within    12:55
05) Chicken Farmer Song    5:09
06) Underdog    5:29
07) You Don't Know What You've Got    2:39
08) Slave To Money    7:30
09) A Kings Prayer    6:02
10) I Am The Sun (part two)    10:48 

Line-up

Hasse Froberg - Voce solista e cori, Chitarra acustica
Tomas Bodin - Pianoforte, Organo, Mellotron , Sintetizzatore
Roine Stolt - Chitarra , Basso, Voce solista e cori
Jonas Reingold - Basso, Basso Fretless
Hasse Bruniusson - Percussioni, Voci

Con

 Ulf Wallander - Sassofono soprano

Per un primo ascolto
                                                          I Am The Sun (part one e two)

                                                                  Monster Within (live)



venerdì 18 ottobre 2024

Transatlantic - Bridge Across Forever 2001 (Symphonic Prog) Multinazioni

                       Transatlantic - Bridge Across Forever

                        Symphonic Prog (Multinazioni) 2001

Transatlantic - Bridge Across Forever

I Transatlantic sono una band di progressive rock formata nel 1999, composta da membri di rinomate band come Spock's Beard, Dream Theater, The Flower Kings e Marillion. L'idea di unirsi è nata dalla passione condivisa per la musica colta e le sonorità ricche. Il gruppo è composto da Neal Morse, Mike Portnoy, Roine Stolt e Pete Trawavas, ognuno portando il proprio stile distintivo e la propria esperienza musicale. La loro musica è caratterizzata da esperimenti audaci e una fusione di vari elementi del rock progressivo. Con il loro secondo album "Bridge Across Forever", hanno ulteriormente espanso il loro suono e la loro visione artistica. Questo lavoro rappresenta non solo una collaborazione tra musicisti talentuosi, ma anche una vera e propria celebrazione della musica Prog.

Composizioni principali e la loro influenza

Neal Morse, noto per le sue capacità di composizione e l'approccio eclettico al pianoforte, è la voce principale e ha un ruolo cruciale nella scrittura dei testi. Mike Portnoy, batterista di fama mondiale, è famoso per il suo stile energico e le sue complesse sequenze ritmiche. Roine Stolt, chitarrista e cantante, porta un tocco melodico influenzato dal rock scandinavo, mentre Pete Trewavas, bassista, aggiunge profondità armonica e groove. Insieme, questi musicisti mescolano le loro esperienze, creando un suono inconfondibile, ricco di armonie vocali e complessi arrangiamenti strumentali. Ogni membro contribuisce in modo significativo, rendendo il lavoro di gruppo una vera sinfonia di talenti.

Evoluzione musicale e stili distintivi

Nel corso degli anni i Transatlantic hanno evoluto il loro stile musicale, incorporando elementi di Rock, metal e musica classica. Il loro approccio fluido e sperimentale ha definito il loro suono distintivo, caratterizzato da brani lunghi e intricate strutture musicali. "Bridge Across Forever" è un esempio perfetto di questa evoluzione, dove i temi musicali e lirici si intrecciano in un viaggio sonoro esclusivo. L'album presenta complesse dinamiche musicali, con parti di tastiere elaborate, assolo di chitarra avvincenti e sezioni ritmiche pulsanti. Questo mix di influenze crea un'atmosfera unica che contraddistingue la band nel panorama del progressive rock.

Analisi dell'album "Bridge Across Forever"

Pubblicato nel 2001, "Bridge Across Forever" offre una combinazione di brani epici e momenti più intimi. Il Brano di apertura "Duel With The Devil" è un viaggio musicale che si estende per oltre 26 minuti, affrontando temi di conflitto e resa. Altri brani come "Stranger in Your Soul" e "Bridge Across Forever" mostrano la maestria collettiva del gruppo, con sezioni che richiamano momenti di grande intensità emotiva. Le melodie accattivanti e gli arrangiamenti complessi non solo catturano l'orecchio, ma invitano anche l'ascoltatore a riflettere più a fondo sul contenuto dei testi. "Bridge Across Forever" è dunque un'opera di grande respiro, dimostrando la capacità della band di unire tecnica e emozione.

Tematiche e testi di brani

I testi di "Bridge Across Forever" affrontano una varietà di temi, dall'amore e la perdita alla ricerca del significato della vita.I brani riescono ad esplorare le complessità delle relazioni umane attraverso metafore e narrazioni evocative. La presenza di un forte messaggio di unità e connessione traspare chiaramente, creando un legame profondo con l'ascoltatore. Le melodie, unite a testi potenti, offrono un'esperienza di ascolto che è tanto intellettuale quanto emotiva. Questa capacità di fondere testi significativi con una musica altrettanto complessa è una delle chiavi del successo dei Transatlantic.

Impatto e ricezione da parte del pubblico e della critica

In conclusione, "Bridge Across Forever" non è semplice album; è un capolavoro che riflette la passione e la creatività di una band davvero unica. I Transatlantic hanno dimostrato che il rock progressivo può essere sia complesso che accessibile, creando brani che sfidano il tempo e invitano alla riflessione. Attraverso un mix di competenze musicali e testi potenti, hanno inventato una narrativa musicale che continua a risuonare con i loro ascoltatori, rendendo la loro musica un viaggio emozionante da intraprendere.

Tracklist:

1) Duel With the Devil        (26:43)
2) Suite Charlotte Pike        (14:30)
3) Bridge Across Forever    (05:33)
4) Stranger in Your Soul      (26:05)

Line-up

Neal Morse - Voce, Pianoforte, Organo Hammond, Minimoog, Fender Rodhes, Sintetizzatore, Chitarre , Mandolino
Roine Stolt - Chitarra elettrica e acustica, Mellotron, Tastiere, Percussioni, Voce
Pete Trewavas - Basso, Pedali per basso, Voce
Mike Portnoy - Batteria, Voce

Con

Chris Carmichael - Violini, Viola e Violoncello
Keith Mears - Sassofono
The "Elite" Choir - Cori

Per un primo ascolto
                                                                 Duel With the Devil 

                                                                  Bridge Across Forever


giovedì 17 ottobre 2024

The Neal Morse Band - The Similitude of a Dream 2016 (Symphonic Prog (US)

             The Neal Morse Band - The Similitude of a Dream

                                 Symphonic Prog (US) 2016

The Neal Morse Band - The Similitude of a Dream

Il panorama musicale contemporaneo ha trovato una nuova gemma nella forma della 'Neal Morse Band', il cui album "The Similitude of a Dream" ha catturato l'attenzione di numerosi appassionati e critici. Quest'opera monumentale è più di un semplice insieme di melodie; rappresenta un viaggio sonoro e narrativo profondo e complesso. La band unisce talenti eccezionali e diverse influenze, creando un sound unico che trascende i confini del genere. All'interno di questo contesto, verranno esplorati i vari elementi che compongono questa produzione, dal background della band alle tematiche affrontate nell'album stesso.

La Formazione della Neal Morse Band

La Neal Morse Band è composta da musicisti di alto calibro, ognuno con un proprio percorso artistico. Neal Morse, già noto per il suo talento compositivo e la sua versatilità, guida la band non solo come cantante principale ma anche come tastierista. Accanto a lui, troviamo Mike Portnoy alla batteria, nome leggendario nel panorama progressive rock, noto per il suo stile energico e innovativo. Inoltre, completano la formazione, Eric Gillette alla chitarra e voce, Randy George al basso e Bill Hubauer alle tastiere e ai cori, portando con se un bagaglio artistico ricco di esperienze. Questa combinazione di talenti contribuisce significativamente alla complessità dell'album.
Ogni membro della Neal Morse Band gioca un ruolo cruciale nel creare l'atmosfera distintiva dell'album, Mike Portnoy non è solo un batterista, ma una forza creativa che influisce notevolmente sula struttura dei brani. Randy George, con il suo groove potente, aggiunge profondità ai brani, mentre Bill Hubauer e Erik Gillette con le loro armonie arricchiscono la tessitura musicale. Le interazioni tra questi musicisti sono significative, creando un dialogo musicale che rende ogni traccia un'esperienza unica. La chimica tra loro è palpabile, rendendo l'ascolto dell'album ancora più coinvolgente.

Stili Musicali e Influenze

"The Similituda of a Dream" è caratterizzato da una fusione di stili musicali, attingendo dal rock progressivo, dal rock sinfonico e dalle influenze del jazz. L'approccio eclettico della band si riflette nella varietà di sonorità e melodie, che si intrecciano per creare un'esperienza musicale complessiva travolgente: Gli amanti del prog rock troveranno elementi riconoscibili tratti da band storiche, ma con una freschezza che rende l'album unico nel suo genere. La capacità di Neal Morse di mescolare influenze diverse senza perdere la propria identità è una delle chiavi del successo di questo prodotto.

Tematiche dell'album

La struttura di "The Similitude of a Dream" è organizzata in una successione di brani che si intrecciano narrativamente. Ogni traccia offre una nuova prospettiva e si costruisce su quella precedente, contribuendo a formare un concept album coerente. Il lavoro è diviso da 2 parti, ognuna con diverse tracce ricche di complessità e realtà sonora. Ciò che colpisce è la capacità della band di mantenere l'ascoltatore coinvolto per l'intera durata dell'album, trasformando ogni ascolto in un'esperienza diversa e memorabile.

Accoglienza e Recensioni da Critici Musicali

Il ricevimento di "The Similitude of a Dream" da parte della critica è stato estremamente positivo, con molti recensori che lodano l'album per la sua ambizione e la ricchezza musicale. Le recensioni hanno evidenziato la qualità della scrittura e la maestria dei musicisti, mettendo in risalto come ogni elemento si combini per creare un'esperienza complessiva potente. Molti hanno sottolineato come l'album rappresenti un punto culminante nella carriera di Neal Morse e della sua band, consolidando ulteriormente la loro posizione nel panorama musicale. Con la sua capacità di evocare emozioni profonde e riflessioni, questo lavoro si afferma come un'opera imprescindibile per i fan del genere.

In conclusione, "The Similitude of a Dream" non è solo un album, ma un viaggio emozionale che esplora la condizione umana attraverso la musica. La Neal Morse Band, con le sue risonanze uniche e le esperienze narrate, offre al mondo una visione coinvolgente della propria essenza artistica. L'album si configura come un must per gli appassionati di Rock Progressivo e rappresenta un capitolo significativo nella discografia di Neal Morse.

Tracklist:

CD 1
01) Long Day
02) Overture
03) The Dream
04) City of Destruction
05) We Have Go to Go
06) Makes No Sense
07) Draw The Line
08) The Slough
09) Back To The City
10) The Ways of a Fool
11) So Far Gone
12) Breath of Angels

CD 2
01) Slave To Your Mind
02) Shortcut To Salvation
03) The Man In The Iron Cage
04) The Road Called Home
05) Sloth
06) Freedom Song
07) I'm Running
08) The Mask
09) Confrontation
10) The Battle
11) Broken Sky / Long Day (Reprise)

Line-up
Neal Morse - Voce, chitarre 6 e 12 corde, mandolino , percussioni
Eric Gillette - Chitarra, voce
Bill Hubauer - Organo, pianoforte, sintetizzatore, voce
Randy George - Basso
MIke Portnoy - Batteria, voce

Con

Bruce Babad - Sassofono
Rich Mouser - Chitarre elettriche
Sarah Hubauber - Sassofono contralto e baritono
Chris Carmichael - Archi
Jim Hoke - Sassofono tenore e baritono
Steve Herrman - Tromba
Dave Buzzard - Effetti sonori
Spencer Mckee - Marimba
Eric Darken - Percussioni
Alfreda McCrary - Cori
Ann McCrary -Cori
Regina McCrary - Cori

Per un primo ascolto
                                                       Broken Sky / Long Day (Reprise)

                                                                         19 min. live

domenica 13 ottobre 2024

Ske - 1000 Autunni 2011 (Eclectic Prog) Italia

                              Ske - 1000 Autunni

                                                     Eclectic Prog (Italia) 2011

Ske - 1000 Autunni

L'album "1000 Autunni", pubblicato nel 2011, rappresenta un importante traguardo musicale del tastierista Paolo Botta, noto per il suo lavoro con gli Yugen. Questo progetto solista riflette l'evoluzione artistica di Botta, che combina elementi di rock progressivo con influenze sperimentali. "1000 Autunni" si distingue non solo per la sua complessità sonora, ma anche per  profondità concettuale dei suoi brani. Ogni traccia si presenta come un viaggio musicale unico, capace di trasportare l'ascoltatore in atmosfere evocative ed intime. Questa breve recensione offre un'analisi dell'album nel suo contesto artistico.

Contesto del progetto solista di Paolo Botta

Il progetto solista di Paolo Botta nasce come un'estensione della sua creatività, dopo la sua esperienza con gli Yugen. Botta cerca di esplorare nuove sonorità, distaccandosi temporaneamente dal suo lavoro con la band. Questa scelta non rappresentata una rottura, ma piuttosto un'evoluzione del suo stile musicale. Attraverso "1000 Autunni", l'artista riesce a esprimere la sua visione artistica in modo più personale e diretto. Il progetto si caratterizza per un uso innovativo delle tastiere, fondendo armonie complesse con melodie eteree.

Struttura complessiva dell'album

La struttura complessiva di "1000 Autunni" è attentamente pianificata, con ciascun brano che si interconnette per creare un'esperienza coerente. L'album presenta una progressione tematica che esplora vari aspetti della natura e delle emozioni umane. Attraverso l'alternanza di momenti di intensità e quiete, Botta riesce a mantenere alta l'attenzione dell'ascoltatore. Le transizioni tra i brani sono fluide, contribuendo a una narrazione musicale che si snoda in modo organico. Questa cura dei dettagli rende l'album un viaggio avvincente e coinvolgente.

Breve storia degli "Yugen"

Gli Yugen, fondati nel 2000, hanno rappresentato una delle formazioni più innovative della nuova scena prog italiana. Sotto la direzione di Botta, la band ha esplorato suoni complessi, mescolando elementi sperimentali con influenze di musica classica e jazz. Il loro approccio distintivo ha portato alla creazione di album apprezzati dalla critica e dai fan. L'influenza degli Yugen si percepisce anche nel lavoro solista di Botta, come dimostra "1000 Autunni". La band ha lasciato un segno significativo nella musica contemporanea, promuovendo l'idea di un rock progressivo in continua evoluzione.

Influenza degli Yugen su "1000 Autunni"

L'influenza degli Yugen su "1000 Autunni" è evidente non solo nella complessità musicale ma anche nei temi trattati. La libertà compositiva e la sperimentazione tipica della band sono presenti in tutto l'album,. Botta applica le stesse dinamiche e tecniche già espresse con gli Yugen per creare un'opera che, pur essendo solista, mantiene viva la sua eredità musicale. Questo collegamento tra il progetto solista e la band evidenzia la crescita e l'evoluzione dell'artista. "1000 Autunni" può essere visto come una naturale estensione del percorso intrapreso con gli Yugen, proponendo un sound maturo e riflessivo.

Impatto dell'album nella scena musicale contemporanea

"1000 Autunni" ha avuto un impatto significativo nella scena musicale contemporanea, ricevendo un'accoglienza positiva da parte della critica e degli appassionati di Rock Progressivo. L'album ha dimostrato che la musica strumentale può essere accessibile e coinvolgente, pur mantenendo una profonda complessità. Questo lavoro ha ispirato altri artisti a esplorare la fusione di generi e stili, spingendo i confini della musica progressiva. In un'epoca in cui la musica spesso si orienta verso suoni più commerciali, "1000 Autunni" si distingue come un'opera d'arte musicale autentica e ricca di significato. La saggezza e la maturità musicale di Botta continuano a influenzare e ispirare i musicisti contemporanei.

Tracklist:

01) Fraguglie
02) Denti
03) Carta e Burro
04) Scrupoli
05) Delta
06) Scogli
07) Sotto Sotto
08) Mummia
09) Scogli 2
10) La Nefazia di Multatuli
11) Scogli 3
12) Rassegnati

Line-up

Paolo "Ske" Botta - Organo, Piano elettrico, sintetizzatori e tastiere varie

Con

Roberta Pagani - Voce
Valerio Neth Reina - Voce
Francesco Zago - Chitarra acustica ed elettrica
Maurizio Fasoli - Piano
Fabio Ciro Ceriani - Thumb piano e percussioni
Giuseppe Jos Olivini - Theremin e percussioni
Valerio Cipollone - Clarinetto, Sax
Markus Stauss - Sax
Fabrice Toussaint - Trombone , percussioni
Nicolas Nikolopoulos - Flauto
Enrica di Bastiano - Arpa
Elia Leon Mariani - Violino
Pierre Wawrzyniak - Basso
Mattia Signò - Batteria, percussioni

Per un primo ascolto
                                                                          Fraguglie

                                                                La Nefazia di Multatuli

                                                                         Denti (live)


sabato 12 ottobre 2024

Anglagard - Hybris 1992 (Symphonic Prog) Svezia

                              Anglagard - Hybris 

                              Symphonic Prog (1992) Svezia 

Anglagard - "Hybris"


La Rivoluzione del Prog Rock: Gli ANGLAGARD e il loro impatto incredibile

Negli anni '80, il Progressive Rock ha subito notevoli trasformazioni a causa dell'ascesa di nuovi generi musicali: Il Punk e la New Wave hanno messo in discussione le convenzioni del Prog, portando alla sua progressiva marginalizzazione. Nonostante la crisi, ci sono stati tentativi di mantenere viva la fiamma del Prog, ma molti artisti, tra i quali gli Yes e i Genesis, hanno virato verso sonorità più Pop. Questo ha creato un divario incolmabile per i puristi del prog, che hanno assistito alla trasformazione dei loro eroi in ciò che consideravano deludenti compromessi commerciali.

Effetti del Punk e della New Wave sul Prog

Il Punk ha infuso energia e urgenza nella musica rock, mentre la new wave ha portato una nuova estetica visiva e sonora. Questi cambiamenti hanno reso difficile per il Prog Rock prosperare, portando molti musicisti a esplorare  nuove direzioni. Anche se alcuni gruppi hanno cercato di mantenere il prog vivo, molti hanno ceduto alla pressione di evolversi in stili più commerciali. Questo ha generato frustrazione tra i fan storici e gli artisti più giovani che non si identificavano con il nuovo panorama musicale.

L'emergenza del Neo Prog e band influenti

Negli anni '80, si è anche assistito a una rinascita dell'interesse per il Rock Progressivo, che ha portato alla nascita del Neo Prog. Questa nuova ondata ha preso ispirazione dai grandi nomi del passato, come Genesis, Yes, Gentle Giant, ma ha anche introdotto suoni moderni e innovativi. Le band Neo Prog hanno spesso incorporato elementi di musica elettronica , ampliando così il loro raggio d'azione musicale.
Un aspetto distintivo del Neo prog è la sua attenzione alla narrativa e alla composizione lirica. I testi delle canzoni spesso presentano temi fantastici e concetti complessi, creando un legame profondo con l'ascoltatore. Questo approccio ha aiutato a differenziare il Neo prog da altre forme di rock più commerciali, mantenendo viva, seppur in una nicchia, la tradizione del Rock Progressivo.

Band influenti del Neo Prog

Tra le band più influenti del movimento Neo prog si possono citare i Marillion, che hanno rappresentato uno dei punti di riferimento principali. Il loro album "Misplaced Childhood" è considerato un capolavoro, combinando melodie accattivanti con testi emotivamente profondi. Altre band, come i Pendragon e gli IQ, hanno contribuito a consolidare il genere con album che riflettono una forte identità musicale e stilistica.
Un altro gruppo significativo sono stati i Pallas, che hanno portato un mix di energia e complessità nelle loro composizioni. Le loro performance dal vivo, caratterizzate da un'energia travolgente e da una presenza scenica forte, hanno attratto un ampio pubblico. Queste band hanno non solo arricchito il panorama musicale del Progressive, ma hanno anche attirato l'attenzione su una nuova generazione di artisti nel settore.

Nascita e background degli ANGLAGARD

In questo contesto tumultuoso, è nata, tra gli altri, la band svedese ANGLAGARD, composta da membri di varie età, ognuno con una visione unica del Progressive Rock. I musicisti più giovani erano ben consapevoli del declino del genere e desiderosi di riportarlo in vita. Nonostante la loro giovane età, erano influenzati dai grandi album del passato e desideravano fare qualcosa di radicalmente diverso. La loro determinazione si rifletteva nella loro decisione di abbandonare attrezzature digitali e concentrarsi su strumenti analogici classici.

Strumenti e approccio musicale distintivo della band

La band ha investito in strumenti storici come il Mellotron e l'Organo Hammond, ritenuti essenziali per il loro suono retrò. Questa scelta non era solo estetica ma anche filosofica: volevano far rivivere le sonorità del prog rock degli anni '70, resistendo alle tendenze  moderne. Ci sono refusi di un'epoca passata nella loro musica, con arrangiamenti complessi che richiamano al virtuosismo di band storiche. La loro abilità nell'eseguire musiche intrigate ha catturato l'attenzione di molti nella scena musicale.

Riconoscimento e impatto di "Hybris" nella scena Prog

Il loro impatto è culminato con l'uscita di "Hybris". Album che è rapidamente diventato un pilastro nella scena Prog degli anni '90. Anche se il suo rilascio ha avuto luogo in un'epoca in cui molti si erano allontanati dal Prog, "Hybris" ha riesumato l'interesse per il genere. La musica dell'album era ricca di melodie sfaccettate e di influenze che andavano ben oltre il Neo-Prog. La critica ed i fan hanno accolto l'album con entusiasmo; molti l'anno considerato una boccata d'aria fresca in un panorama stagnante.

Design e produzione dell'album "Hybris"

La produzione di "Hybris" è stata un altro aspetto fondamentale del suo successo: curata nei minimi dettagli, l'opera ha presentato un design affascinante e un libretto completo di informazioni. Ogni copia dell'album è stata un'opera d'arte assestante, con foto e testi che celebrano sia la musica che la storia della band. Questo livello di attenzione al dettaglio ha reso "Hybris" un'esperienza immersiva tanto per i fan quanto per i nuovi ascoltatori. In questo modo, gli ANGLAGARD non solo hanno ridato vita al Prog Rock, ma hanno anche segnato un nuovo inizio per il genere, attirando persino l'attenzione di coloro che avevano abbandonato il progressive decenni prima.

Tracklist:

1) Jordròk (Earth Smoke) 11:10
2) Vandringar I Vilsenhet (Wanderings in Confusion)  11:53
3) Ifràn Klarhet Till Klarhet (From Clarity to Clarity) 08:05
4) Kurg Bore (King Winter) 12:56

Line-up

Johan Hògberg - Basso
Mattias Olsson - Batteria, percussioni
Jonas Engdegàrd - Chitarre elettriche ed acustiche
Anna Holmgren - Flauto
Tomas Jonson - Organo Hammond, Mellotron, Solina, Sintetizzatori, Piano
Tord Lindman - Voce, Chitarre elettriche , acustiche

Per un primo ascolto
                                                  Jordròk
                                            Vandringar I Vilsenhet
                                                                  Kurg Bore

                                          Ifràn Klarhet Till Klarhet 


DISCOGRAFIA
                                                                      
"Epilog" 1994
 
                                                                  
"Viljans Oga" (2012)