PROGRESSIVE ROCK. '70/ '80/ '90 e oltre - Neo Prog. Psichedelic Prog. Heavy Prog. Crossover Prog. Symphonic Prog. Italian Progressive Rock. Eclectic Prog. Rock.
(QUESTA MUSICA TI SALVERA' LA VITA)
G E N E S I S M A R I L L I O N
I Logos sono un gruppo di progressive rock attivi dal 1996 con all'attivo 4 album, ricevendo ottimi riscontri da pubblico e critica internazionale, specie, per il terzo lavoro " L'Enigma della Vita " (Andromeda Relix 2014).
Questa nuova opera, nasce dall'incontro del gruppo con Marika Fasoli nel 2016 in una delle sue mostre, dove l'artista presentava i suoi lavori della fortunata serie dedicata agli origami.
In quell'occasione, l'artista racconta la commovente storia di Sadako e i componenti della band ne rimasero affascinati e coinvolgendo il giovane paroliere Marco Zuffo e la stessa Marika Fasoli, decidono di scrivere una canzone su Sadako.
Durante la fase di produzione dell'album, la band ha voluto enfatizzare il messaggio, anche, attraverso l'arte visiva. Il gruppo non stava semplicemente cercando di produrre un video clip per promuovere l'album, ma un opera d'arte completa su più livelli per attirare l'attenzione sul fatto che la guerra fa ormai parte della nostra vita quotidiana e che tutti noi sembriamo, per lo più, rassegnati o semplicemente indifferenti.
Elia Cristofoli, regista e videomaker professionista, è stato così coinvolto nel progetto, ed ha contribuito con molte novità e idee entusiasmanti.
Nell'estate 2020 l'etichetta Andromeda Relix pubblica l'album, con il supporto e l'ispirazione di Marco Zuffo.
La cover-art è di Marika Fasoli e il "video arts" di Elia Cristofoli.
"Sadako e le mille gru di carta" è tutto questo: voci, parole, musica, carta piegata e spiegata, immagine fissa e in movimento.
Una scintilla creativa di diverse forme artistiche fuse in un unico corpo:
Il corpo di Sadako.
HIROSHIMA (6 Agosto 1945 ore 08:14 e 45 Sec.)
Sadako era una bambina che abitava ad
Hiroshima. Aveva due anni quando il 6 agosto 1945 venne sganciata la bomba.
Quel giorno lei era al parco col fratello, di pochi anni più grande, a pochi
chilometri dal luogo della detonazione. L’onda d’urto la scaraventò lontana.
Sadako e il fratello riuscirono a sopravvivere sia all’esplosione che
all’avvelenamento da radiazione. Le radiazioni provocarono malattie e morti
successive al bombardamento per circa il 20% di coloro che erano scampati
all’esplosione; alla fine del 1945 le persone uccise ad Hiroshima e Nagasaki
sono stimate in circa 200.000.
Crescendo Sadako divenne forte ed atletica. All’età di undici
anni, dopo una gara sportiva, si sentì male. Le fu diagnosticata una grave
forma di leucemia, conseguenza delle radiazioni sprigionate dalla famigerata
bomba. Un
conto non dovuto ed ereditato da quel giorno lontano.
Mentre era ricoverata le venne raccontata un’antica leggenda secondo la quale chi fosse riuscito a creare mille gru di carta
con la tecnica degli origami avrebbe visto un proprio desiderio esaudirsi.
Durante i mesi passati in ospedale Sadako realizzò 644 gru, con qualsiasi tipo
di carta. Poi morì. Le gru mancanti furono completate dai suoi amici.
A Sadako sono dedicate due statue, una ad Hiroshima (Giappone)
e una a Seattle (USA): ogni anno centinaia di persone piegano migliaia di gru
di carta per lei.
Track list:
1 - Origami in Sol - (02:16)
2 - Paesaggi di Insonnia (11:27)
3 - Un Lieto Inquietarsi (10:48)
4 - Il Sarto (06:00)
5 - Zaini di Elio (12:38)
6 - Sadako e le Mille Gru di Carta (21:20)
Line-up:
Luca Zerman - Voce, Hammond, Synth
Claudio Antolini - Pianoforte, Synth
Fabio Gaspari - Voce, basso, chitarra, Mandolino
Alessandro Perbellini - Batteria
Partecipazioni:
Elisa Montalto Voce in "Il Sarto"
Massimo Maoli - Chitarra in "Sadako e le mille gru di carta"
Simone Chiampan - Batteria in "Il Sarto"
Federico Zoccatelli - Sassofono in "Paesaggi d'Insonnia"
I Prometheo, band progressive rock,nascono nel 2008, ispirati dalla mitologia greca e dai concept album degli anni '70 e '80 con le loro sonorità "vintage".
Dopo essersi dedicati alle cover iconiche del prog italiano ed internazionale, interpretando brani di PFM, Banco del Mutuo Soccorso, Area, King Crimson, Jethro Tull, Yes in una lunga serie di concerti, la band decide di dedicarsi alla composizione, e partendo dal "Prometeo incatenato" di Eschilo nasce il progetto "D'un fuoco rapito, d'un giovane uomo, di un amore insensato". spettacolo musicale e teatrale che ripercorre le vicissitudini di Prometeo dal furto della fiamma fino alle catene e alla rupe.
Il progetto viene presto presentato dal vivo in locali, teatri e presso associazioni culturali, in particolare ricordiamo le esibizioni presso il teatro Bravò, il dipartimento di Fisica Merlin dell'Università di Bari, l'Auditorium D.Marin, la Notte Europea dei Ricercatori pressi il Fortino S. Antonio, in una sessione acustica presso il Laboratorio Urbano "Manufacta" a Martina Franca, in apertura alla "Progressive Night" assieme ai Barock Project presso il Pellicano Pub a Bari.
Dopo diversi line up e la pubblicazione dell'Ep autoprodotto "D'un Fuoco Rapito", la band non tralascia la musica dal vivo e la partecipazione ai contest )i più recenti: Barezzi Road Contest con una reinterpretazione dell'aria "Questa o quella per me pari sono" di Giuseppe Verdi e il Premio Massara a Lucca in cui la band accede alla finale).
Il 15 ottobre 2019 pubblicano il loro primo album "D'un fuoco rapito,d'un giovane uomo, d'un amore insensato", realizzato grazie al supporto di Puglia Sounds e Teatro Pubblico Pugliese. Negli ultimi mesi del 2019 iniziano la tourneè promozionale dell'album che li vede impegnati in locali e teatri.
Il disco, accompagnato dal videoclip del singolo "Il ratto del fuoco", inizia un fortunato giro del Mondo, con streaming in oltre venti paesi, interviste in radio e giornali e con recensioni lusinghiere da Francia, Germania, Stati Uniti e Canada.
CAMELOT CLUB PROG - NEWSLETTER LUGLIO 2020
Dopo l'uscita del primo singolo realizzato con il supporto di Puglia Sound e Teatro Pubblico Pugliese, questi ragazzi pugliesi dediti al rock progressivo, si presentano nel panorama musicale con un esordio che li pone tra le band più promettenti del panorama rock italiano. D'un fuoco rapito,d'un giovane uomo,d'un amore insensato, è stato pubblicato per la Falena Records, oggi distribuito in esclusiva da Maracash Records, ed il fatto che il nome della band è stato preso dalla mitologia greca fa già presagire le concettualità che animano questo esordio, fatto di un bel progressive con alcuni passaggi contaminati da jazz e funky. La loro è una dimostrazione di raggiunta maturità con idee compositive anche molto personali, ma che si rifanno ai grandi gruppi progressive che negli anni settanta hanno coniato il made in Italy; da questi, infatti, i "Prometheo" hanno carpito l'idea di fondo progressive per coniare il proprio sound che già nel brano di apertura si presenta in tutta la sua completezza. Infatti, Prothos è un vero e proprio biglietto da visita per i Prometheo, un pezzo che già ricorda quel rock italico di cui parlavamo prima, dove gli stili, fondendosi, danno vita ad un rock basilare e che contraddistinguono la band pugliese. Basta a ciò ricordare i tocchi di hammond di Andrea Siano che richiamano fortemente quei fraseggi fondamentali che, anni fa abbiamo riscontrato ad esempio in " è festa della P.F.M." Sembra proprio che i Prometheo abbiano, quali principali ispiratori, proprio la Premiata che non è più quella degli esordi ed anni a seguire, fino a Jet Lag, forse. Con il Ratto Del Fuoco si torna indietro agli albori del teatro rock dei quali gli interpreti principali, almeno qui in Italia furono gli "Osanna (Palepoli)". Infatti, proprio tutti quei riferimenti musicali sono contenuti in questo pezzo capace di passare da ritmiche sostenute e cambi di tempo, che proprio della band partenopea hanno molto. E la napoletanità rock dei suoni in questo pezzo contiene, a conclusione, una bella chitarra solista, quella di Alessandro Memmi. Fuga è il pezzo giusto ad interrompere l'ondata di rock, un brano della sola durata di 1:38, quasi fosse quel passaggio al clavicembalo del Banco contenuto in "Banco del Mutuo Soccorso". E così dopo la quiete ritorna la tempesta musicale di Canto I che è davvero dirompente con il suo rock, quello che non ci si stanca mai di ascoltare, perchè frutto di una compattezza della band e di un comune modo di intendere la musica. I Prometheo sanno quel che vogliono, ed oltre a mantenere alto lo scettro del progressive rock, sono, secondo il nostro modesto parere una delle migliori band del panorama musicale pugliese. e non solo quello E così i Prometheo pubblicano questo disco che dimostra come la creatività pugliese sia diventata un marchio. Un disco da avere a tutti i costi.
Il periodo degli anni '70 ha segnato una svolta significativa nella storia della musica, grazie anche all'ascesa del rock progressivo made in US. Questo genere si è contraddistinto per la sua ricchezza compositiva, la sperimentazione sonora e l'adozione di tematiche significative. Tra i brani di questo 5° volume che meglio rappresentano quest'epoca ci sono "Lady of the Lake" degli Starcastle,"First ina Pyramid" di Gabriel Bondage e "Four Horsemen of the Apocalypse" degli Albatross, ciascuno con le sue peculiarità e innovazioni.
Tracks list:
01) Starcastle - Lady Of The Lake (10:28)
"Lady of the Lake" degli Starcastle è un esemplare classico del rock progressivo, con una struttura compositiva complessa che unisce melodie evocative a sofisticate parti strumentali. Caratterizzato da cambi di tempo frequenti, il brano intreccia complessi arrangiamenti vocali e melodici con una sezione ritmica impeccabilmente ciesa, dimostrando l'elevata tecnica dei suoi componenti.
02) Gabriel Bondage - First Stone in a Pyramid (02:26)
Gabriel Bondage emerge con "First in a Pyramid", dimostrando subito la capacità dei componenti della band nel fondere sapientemente elementi del folklore con il rock progressivo. Questo brano si distingue per i suoi intricati arrangiamenti di chitarra e le innovative linee di basso, creando un'atmosfera quasi mistica, supportata da testi che esplorano temi esoterici e metafisici.
03) OHO - Brown Algae is Attractive (02:20)
"Brow, Algae is Attractive", degli OHO è un'opera emblematica per l'analisi della sperimentazione sonora del rock progressivo. Con l'uso non convenzionale di strumenti e effetti sonori, questo brano offre un viaggio attraverso texture musicali intriganti, guidato da liriche suggestive che invitano all'immaginazione.
04) Happy The Man - Leave That Kitten Alone Arm One (09:23)
Gli Happy The Man, con il loro "Leave That Kitten Alone Arm One", dimostrano la loro sapienza nell'incorporare elementi jazz e fusion. La caratteristica principale del brano è la sua virtuosistica esecuzione strumentale, che riesce a mantenere un equilibrio tra tecnicità e accessibilità melodica.
05) Micah - I'm Only One Man Part. 1 (18:29)
I Micah, attraverso "I'm Only One Man Part. 1" presentano un brano con una struttura dinamica che alterna momenti di intenso lirismo a sezioni più energetiche e ritmicamente complesse, offrendo così un contrasto emotivo che riflette efficacemente il contenuto lirico del brano
06) Neil Merryweater - Kryptonite (03.22)
Neil Merrywether con il brano "Kriptonite" porta nel panorama musicale delle innovazioni sonore peculiari. Le sue composizioni si caratterizzano per l'uso audace della distorsione e degli effetti elettronici. Antecedenti molti degli sviluppi che sarebbero divenuti comuni nel rock sperimentale e psichedelico successivo.
07) Sigmund Snopek III - First Band On The Moon (03:40)
"First Band on the Moon" di Sigmund Snopek III svela peculiarità uniche, coniugando l'erudizione classica del compositore con sonorità rock, creando un ponte tra due mondi apparentemente distanti. La sua abilità nel tessere insieme influenze classiche e moderne rende questo brano un esempio di come il progressivo rock abbia saputo usato a suo favore le influenze di altri generi.
08) Albatross - Four Horsemen of the Apocalypse (14:14)
I temi apocalittici e i riferimenti storico-mitologici dominano "Four Horsemen of the pocalypse" degli Albatros, mettendo in risalto la tendenza del rock progressivo a esplorare questioni esistenziali e cosmiche attraverso la musica. Questo lungo brano si distingue per la sua carica emotiva e per la profondità dei suoi testi, accompagnati da una composizione ricca e stratificata. Un Must.
09) Grits . Easy For You (03:25)
"Easy For You" dei Grits rappresenta un esempio di come flessibilità e sperimentalismo possano fondersi nell'ambito del rock progressivo. Il brano si caratterizza per le sue melodie accattivanti che si intrecciano con ritmi complessi, mostrando che l'accessibilità non deve necessariamente essere in contrasto con la complessità.
10) Pentwater - Em 54 (08:02)
I Pentwater con "Em 54" forniscono un'analisi compositiva che enfatizza la capacità del rock progressivo di esprimere concetti avanzati attraverso la struttura musicale. Mescolando con maestria elementi sinfonici con la potenza del rock, il brano crea un passaggio sonoro monumentale che cattura l'ascoltatore, trasportandolo attraverso un viaggio sensoriale e intellettuale unico.
In conclusione, questi brani illustrano la straordinaria profondità e diversità del rock progressivo americano degli anni '70, evidenziando come sperimentazione, innovazione e sofisticatezza compositiva siano stati aspetti chiave che hanno definito il genere. Attraverso l'esplorazione di nuove atmosfere e l'adozione di temi audaci, il rock progressivo ha lasciato un segno incancellabile nella storia della musica.
Cari amici, voglio dedicare questo post ad un compagno di vita, fedele e disinteressato, che ha condiviso con noi tutti i 17 anni della sua vita. Con grande dolore lo abbiamo perso, oggi, a causa di una terribile malattia. Lo voglio ricordare, quì , per sempre. Ciao Jerrino, non ti dimenticheremo mai.
Torna disponibile in copie limitate il Boxet numerato ( ogni LP con busta personalizzata ) + 3 acquarelli + booklet.
Dopo 5.000 concerti e forte di una grande esperienza in tutto il mondo, PFM sente il bisogno e il desiderio di tornare dalla grande madre e riabbracciare la musica Classica, dove la band e l'orchestra suonano nel rispetto delle reciproche diversità. L'esecuzione dei brani del nuovo disco si avvale di una riduzione della partitura originale, con inserimenti di musica creta ad hoc dalla PFM, per una lettura trasversale e sperimentale del brano scritto dai grandi compositori e innervata da arrangiamenti inediti proposti dalla band. L'incontro spazia sul piano sonoro e stilistico con l'empatia tra classico ed elettrico, in una sintesi musicale libera da condizionamenti. Gli arrangiamenti non seguono uno schema fisso. La PFM si è affidata al poter immaginifico della scrittura originale del brano, integrandola con la propria visione contemporanea. La scelta di brani di autori così diversi tra loro (Mozart, Verdi, Saint Saens, Prokofiev, Rossini, Dvroak, ecc.) ha permesso alla band di lavorare su una ampia gamma di possibilità espressive, di usare più linguaggi popolari con spazi dominati dall'orchestra e dalle fughe strumentali della PFM, ma con molti momenti di insieme. La svolta per il progetto avvenne vicino a Roncole di Busseto, con l'esecuzione dell'Ouverture del Nabucco di Verdi con un quartetto d'archi. Quella rilettura, ricca di sfumature blues, accese l'entusiasmo del pubblico Verdiano, tanto che, finita l'esecuzione, volle riascoltarla immediatamente una seconda volta. Il progetto PFM e Orchestra, uniti in un intreccio sonoro senza barriere, è un esperimento che favorisce l'incontro tra generazioni e permette di godere dell'abbraccio tra due mondi distinti ma non distanti. Un progetto unico che riafferma come tutta la musica sia gioia assoluta. Basta essere pronti ad ascoltarla da punti di vista diversi, senza pregiudizi.
Tracklist:
01- Il Flauto Magico - Ouverture (Mozart)
02 - Danza Macabra (Saint Saens)
03 - Danza Slava N. 1 (Dvorak)
04 - Sinfonia N. 5 - Adagietto (Mahler)
05 - Romeo e Giulietta - Danza dei Cavalieri (Prokofiev)
06 - La Grande Pasqua Russa (Rimskij-Korsakov)
07 - Nabucco - Ouverture (Verdi)
08 - La Luna Nuova
09 - Promenade the Puzzle
10 - Dove... Quando
11 - Maestro della Voce
12 - Impressioni di Settembre
13 - Suite Italiana (Mendelssohn)
14 - Guglielmo Tell - Ouverture (Rossini) Live
Line-up
Franco Mussida: Acoustic, electric & 12-String guitars, vocals, orchestration
Patrick Djivas: Bass
Franz Di Cioccio: Drums, percussion, vocals
Lucio Fabbri: Keyboards, violin
Alessandro Scaglione: Keyboards
Roberto Gualdi: Drums, Percussion
Symphonic Orchestra
Bruno Santori: Orchestrations & Conducting
Oliviero Lacagnina: Orchestrations
Il "concerto ritrovato" è un gioiello raro in uno scrigno che documenta una fase di svolta della musica italiana. Il concerto del 3 gennaio 1979 al padiglione C della fiera di Genova esce in formato audio per Sony/Legacy doppio formato, CD con libretto e doppio LP (180 gr).
La sua storia è, appunto, quella di un tesoro pensato e perduto, ritrovato, ripulito e restaurato e poi condiviso con il pubblico. Il tour congiunto tra la PFM e De Andrè si svolse tra la fine del 1978 e ol'inizio del 1979. Il sodalizio nacque in Sardegna, dopo un concerto della PFM aNuoro. Il tour congiunto parte a fine dicembre 1978 da Forlì e va avanti per tutto gennaio. Da quel tour vengono tratti due album dal vivo, conosciuti come " Arrangiamenti PFM": il primo esce nel 1979, il secondo nell'80, entrambi gli album dal vivo, i primi della carriera de De Andrè, sono stati tratti dai concerti di Bologna e Firenze tra il 13 e il 16 gennaio.
Insomma, il concerto di Genova, la sua città è totalmente inedito. Il filmato ritrovato era custodito per oltre 40 anni dal regista Piero Frattari, che partecipò alla realizzazione delle riprese e che salvò le cassette originali dalla distruzione, archiviandole. Ma la cosa più interessante è il lavoro di restaurazione dell'audio, che si può apprezzare appieno nella versione che esce ora, e curato da Lorenzo Cazzaniga e Paolo Piccardo.
Tracklist:
01 - La Canzone di Marinella
02 - Andrea
03 - Maria nella Bottega del Falegname
04 - Il Testamento di Tito
05 - Presentazione
06 - Un Giudice
07 - Giugno '73
08 - La Guerra di Piero
09 - Amico Fragile
10 - Verranno a Chiederti del Nostro Amore
11 - Zirichiltaggia
12 - Rimini
13 - Viaq del Campo
14 - Avventura a Durango
15 - Sally
16 - Bocca di Rosa
17 - Volta la Carta
18 - Il Pescatore
Nata nel 1998. la band rock italiana RanestRane si distingue nella scena prog rock italiana grazie alle sue esibizioni dal vivo, chiamate "CineConcerto": la band compone ed esegue testi e musica originali, fondendoli con brevi estratti di un film, proiettati sullo sfondo. La colonna sonora originale è quasi interamente sostituita dalla nuova colonna sonora. Il progetto non è ne una semplice sonorizzazione dal vivo, ne una semplice proiezione con un suono di sincronizzazione. La band mira a rielaborare il film artistico, al fine di indurre il pubblico a pensare che il film sia stato scritto per accompagnare la musica e non viceversa.
I concept album così concepiti si trasformano in vere opere rock. Le parti vocali con testi originali si intrecciano con frammenti dei dialoghi cinematografici, arricchendo così la sceneggiatura e fungendo da sfondo narrativo per esplorare nuovi punti di vista. RanestRane crea così un nuovo approccio al modo in cui gli spettatori sperimentano lo screening del film.
2020, il nuovo progetto dei RanestRane è: THE WALL, il CineConcerto.
Il film di Alan Parker è esattamente ciò che ha ispirato la band, oltre 20 anni fa, a intraprendere un viaggio originale e multimediale nella scena rock contemporanea.
Da novembre 2020 inizierà la prima tranche del tour che toccherà alcune città italiane, per poi sbarcare in Europa nel maggio 2021. Nel 2019 celebriamo il 40° anniversario della pubblicazione dell'album dei Pink Floyd "The Wall". E' un onore per la band italiana rendere omaggio a questo capolavoro. La reinterpretazione personale dei RanestRane della colonna sonora del film e della musica originale e delle parti totalmente inedite sarà accompagnata da una completa sincronizzazione con il film, per creare quello che ora è il "marchio" dei RanestRane: il CineConcerto , uno spettacolo unico nel suo genere.
Tracks list:
CD 1:
01) The Little Boy That Santa Claus Forgot
02) When The Tigers Broke Free (Part 1)
03) In The Flesh?
04) The Tinn Ice
05) Another Brick In The Wall (Part 1)
06) When The Tigers Broke Free (Part 2)
07) Goodbye Blue Sky
08) Train Of Masks
09) The Happiest Days Of Our Lives
10) Another Brick In The Wall (Part 2)
11) Mother
12) Empty Spaces
13) Young Lust
14) One Of My Turns
15) Don't Leave Me Now
16) Another Brick In The Wall (Part 3)
17) Goodbye Cruel World
CD 2
01) Is There Anybody Out There?
02) Razor-Blades
03) Nobody Home
04) Hey You
05) Vera
06) Bring The Boys Back Home
07) Confortably Numb
08) In The Flesh
09) Run Like Hell
10) Waiting For the Worms
11) Stop
12) The Trial
Line-up
Riccardo Romano - Keyboards, Backing Vocals
Massimo Pomo - Electric, Acoustis and Classical Guitars
Daniele Pomo - Drums, Percussion and Lead Vocals
Maurizio Meo - Basso and Electric double Bass
L'epoca degli anni '70 ha segnato una svolta significativa nel panorama musicale con il rock progressivo americano che emerge come un genere tanto affascinante quanto complesso. Questo movimento fu segnato da una serie di brani che non solo sfidavano le convenzioni musicali del tempo ma aprirono anche a nuove frontiere sonore. Tramite un'analisi dei brani di questo 4° volume, possiamo intuire la profondità e la diversità del rock progressivo americano di quel periodo.
Tracklist:
01) Easter Island - Winds of Time 06:46
La traccia "Winds of Time" degli Easter Island emerge come un capolavoro di tessiture melodiche e armoniche. La struttura musicale del brano riflette una profonda introspezione, dove gli arrangiamenti strumentali si uniscono per creare un paesaggio sonoro emotivamente carico. E' evidente come ogni strumento sia utilizzato non solo per accompagnare, ma per aggiungere un livello di narrazione alla musica.
02) Flying Island - Eddie 06:19
I Flying Island con la loro traccia "Eddie", offre un esempio di struttura jazz-rock melodica intrigante e ricca di sfumature. Gli elementi di spicco sono le linee melodiche articolate dalle tastiere e della chitarra, che si intrecciano in un dialogo continuo. La melodia, versatile ed espressiva, guida l'ascoltatore attraverso un viaggio sonoro memorabile.
03) Graced Lightning - The Grace Lightning Side 18:25
"The Graced Lightning Side" dei Graced Lightning si distingue per le sue sequenze ritmiche innovatrici. Questo pezzo amalgama ritmi complessi con transizioni fluide, dimostrando una padronanza nel mantenere l'equilibrio tra intensità e delicatezza. Tale approccio poliritmico conferisce al brano una dinamica particolarmente avvincente.
04) Clockwise - Wandering Star 03:31
I Clockwise, attraverso "Wandering Star", rivelano un'acutezza nella composizione armonica che va oltre le aspettative. Le progressioni armoniche sono intrecciate sapientemente, creando un dialogo emotivo che è al contempo evocativo e complesso. Il cantato, poi, richiama le grandi performance di Hannie Aslam.
05) Chakra - The Teacher Returns 02:54
"The Teacher Returns" dei Chakra si immerge con successo negli elementi sperimentali, esplorando territori sonori inesplorati, L'uso audace dei sintetizzatori, effetti sonori, e tecniche di registrazione non convenzionali sottolinea la creatività e l'innovazione che caratterizzavano il rock progressivo americano degli anni '70. Questa traccia dimostra l'importanza dell'esplorazione sonora in questo genere, con un orecchio ai ritmi sincopati dei Gentle Giant.
06) Axcraft - Dancing Madly Backwards 09:10
"Dancing Madly Backwards", degli Axcraft, esemplifica la dinamicità strumentale che il rock progressivo mirava ad esprimere. Gli strumenti qui non si limitano a suonare insieme; essi raccontano una storia, spesso con un sense of urgency che cattura l'attenzione dell'ascoltatore. Questa lunga traccia dimostra come la maestria tecnica si unisce all'espressività emotiva per creare musica che è sia complessa che coinvolgente.
07) Aviary - You 03:55
Con "You", gli Aviary offrono una manifestazione magistrale degli arrangiamenti vocali. Le armonie vocali sono stratificate con cura, contribuendo a una tessitura ricca e multidimensionale che eleva il brano. La capacità di usare la voce come uno strumento aggiuntivo, e non solo come mezzo di narrazione, e distintiva di questo genere e periodo.
08) Arkangel - Ark To a Sleeping Infidel 09:26
Le transazioni melodiche in "Ark To A Sleeping Infidel", degli Arkangel, domostrano una sofisticata comprensione della struttura musicale. Il brano fluisce tra diverse atmosfere con una grazia quasi inaudita, mantenendo l'ascoltatore in un costante stato di aspettativa. La capacità di pilotare tale varietà melodica parla della versatilità dei musicisti coinvolti.
09) Jeremy Storch - Lady in the Sand 04:45
Jeremy Storch in "Lady in the Sand" esplora tematiche liriche profonde, che intrecciano narrativa e musica in modo inseparabile. I testi non solo completano la musica ma la arricchiscono, trasportando l'ascoltatore in un viaggio evocativo che va oltre la semplice esperienza auditiva. Questo brano mostra l'importanza dei testi come strato aggiuntivo di significato nel rock progressivo.
10) Kopperfield - People Are Leaving 04:08
"People Are Leaving" dei Kopperfield è una testimonianza delle innovazioni sonore che hanno caratterizzato il rock progressivo americano degli anni '70. Gli arrangiamenti strumentali, insieme all'uso creativo degli effetti sonori, creano un'atmosfera unica che sida i confini tradizionali della musica rock. Questo brano rappresenta l'audacia sperimentale del genere.
11) Austin Roberts & Advent - The First Day + Once There Was Light 07:03
Infine, "The First Day" + "Once There Was Light" degli Austin Roberts & Advent chiudono questa analisi con un'esplorazione delle influenze stilistiche all'interno del rock progressivo. La fusione di generi. da quello folk a quello jazz, dimostra l'essenza eclettica del rock progressivo. Questi pezzi esemplificano come l'integrazione di diversi stili musicali abbia portato a una ricchezza e a una diversità sonora senza precedenti nel genere.
Roberto Anselmi ha prodotto nel 1978 un album dal carattere
fortemente progressive. Le musiche, accattivanti e piacevoli , scorrono nelle
due facciate del vinile, dolcemente, senza mai stancare l’ascoltatore.
Un album da riscoprire per tutti noi appassionati di
progressive rock. 14 brani strumentali legati tra loro da un tema musicale
unico, quel riflesso che li lega l’un l’altro per un ascolto che alla fine ti
lascia una serenità interiore inaspettata. Quest’album di Anselmi sarà senza
dubbio una bella sorpresa per molti di voi.
Buon ascolto.
Per chi volesse approfondire la conoscenza di questo
artista, sappi che Roberto Anselmi, è stato regista, compositore, autore di
musiche per immagini, autore di spettacoli teatrali e programmi televisivi,
autore di musiche per documentari, pubblicando oltre 25 album.
Rarissimo Lp prodotto da Angelo Burtone, il quale sembra avere composto anche tutte le musiche. Del disco sono state stampate soltanto 999 copie, oggi introvabili. "Due Ere" degli Apogeo è un bellissimo album di prog sinfonico ,che, se anche datato nel 1983 , sembra essere stato prodotto negli anni '70, vedi i molti riferimenti ai gruppi del decennio precedente , e le evidenti influenze classiche presenti nei brani "Disco Turka" Mozart, e"Riflessi di Norma" Bellini.
L'album è quasi totalmente strumentale , a parte il brano "Due Ere" dove il chitarrista ci delizia con la sua splendida voce. Gli strumenti dominanti di tutto l'album sono le tastiere, di tanto in tanto sovrastate da brevi ma pregevoli interventi della chitarra elettrica. Vorrei concludere, raccomandando a tutti voi questo fantastico ma sfortunato lavoro. Sono sinceramente convinto,infatti, che, se il disco fosse uscito nella prima metà dei settanta, oggi sarebbe ricordato insieme ai dischi di PFM, BMS, Orme etc...
La copertina del disco vede ritratta la band nella splendida cornice della scalinata esterna del palazzo Biscari a Catania, simbolo del barocco siciliano.
Questo disco dei Romani “Janus” ci ricorda le terribili spaccature sociali degli anni ’70. I Janus,infatti ,andando contro corrente,(molti gruppi politicizzati del periodo infatti stavano a sinistra, ma soltanto perché faceva tendenza e sembrava garantire, a loro, un certo seguito di pubblico) si erano apertamente schierati a destra,com’è anche facilmente intuibile dalla copertina di questo loro album, senza mai ,però,instigare alla lotta o quant’altro.Nati nel 1975 e nonostante la loro appartenza politica , la loro musica ( a parte un Ep omonimo di diversa fattura) percorre con disinvoltura i territori del rock progressivo con testi e canti epici. Il disco “ Al Maestrale”e stato autoprodotto con gli scarsi mezzi dei componenti della band , la registrazione infatti non è impeccabile, molto più interessante è invece l’approccio musicale, con contaminazioni etniche,passaggi acustici e flauti in primo piano. Eccellenti i brani “il fuoco e la spada” e “Il ritorno del Cavaliere Nero”, interessanti nel loro crescendo sonoro, anche “Trotto” e “Al Maestrale”, più vicine ad un certo Hard prog rabbioso sono invece “Manifestazione nonAutorizzata” e “Neapolis”(brani che denotano il disagio sociale e politico del periodo), con “King of the Faires” passano ad un Folk-Prog sapiente e maturo, molto ricercato e ricco di spunti progressivi e invece l’ultimo brano dell’album “Tempo di Vittoria”.
Vorrei fare notare come i Janus con questo disco “Il Maestrale” possano essere considerati come veri precursori di un certo Heavy Prog che avrebbe poi ispirato dalla fine degli anni ’70 in avanti ,tanti gruppi nostrani. Consiglio vivamente questo disco a tutti colori che senza pregiudizi amano il Prog e lo apprezzano in tutte le sue forme.
Il disco è stato ristampato su CD nel 1998 in 500 copie dalla Cosmo Records.
Se siete interessati all’acquisto, ogni tanto tenete d’occhio anche E-Bay, dove potete trovare addirittura qualche copia originale.
Voglio concludere ricordando il chitarrista della band Stefano Recchioni, assassinato nel 1978 in scontri di piazza.
Tracks list:
1) An Dro
2) Al Maestrale
3) Trotto
4) Il Ritorno Del Cavaliere Nero
5) Il Fuoco E La Spada
6) Neapolis
7) Manifestazione Non Autorizzata
8) King Of The Faires
9) Tempo Di Vittoria
Janus - Al Maestrale
Come ti amo vento maestrale
Spezza nubi, scaccia mali, vento ruggente
Noi siamo nati da un unico grembo
Noi siamo le primizie di un'unica sorte
Forse siamo stati eternamente predestinati
Ad essere eredi di pesanti fardelli e di grandi battaglie!
Bel disco,da avere ed ascoltare al di là dei riferimenti politici. Il gruppo si forma a Roma nel 1976 ad opera di Fabio Torriero e Francesco Tallarico, allora militanti nel Fronte Giovanile Monarchico. Nel luglio dello stesso anno viene pubblicato un EP, finanziato dall'allora segretario dell'Unione Monarchica Italiana, Sergio Boschiero. Esce così il primo disco di musica alternativa. Fabio Torriero entra in seguito nel gruppo dei "Janus". Nel 1978 Pubblicano un album "La Nostra Alba" in cui collabora anche Mario Ladich, batterista e leader ,appunto dei "Janus". Line up:
Fabio Torriero - Voce,Chitarra
Francesco Tallarico - Voce,Chitarra,Basso
Giuseppe D'Amico - Chitarra Tracks list:
01) Cocktail di sogni
02) Il Partito
03) Ungheria
04) Sulle scogliere di marm0
05) Marx Rock
06) La Nostra Alba
07) Roma
08) Piccoli Uomini
09) A chi lotta
10) Divinità d'argilla
11) Morte alla borghesia
12) Europa amara
13) Assalto e vittoria Discografia:
Lp - La Nostra Alba (1978)
Ep - Cantare e Lottare (1976)
Ep - Aquila 2 (1976)
Il rock progressivo americano degli anni '70 ha segnato un'epoca significativa nella storia della musica moderna, sfidando i confini tradizionali e introducendo un nuovo livello di sperimentazione e virtuosismo. In questo contesto, gli 11 brani selezionati per il 3° volume di questa compilation rappresentano un campione esemplare di creatività, innovazione e diversità all'interno del genere.
Cover Back
Front Cover Album Collage
Chamaleon
Folly's Pool
Good God
Gringo
Mercury Magic
Oz Knozz
Rudy Perrone
Shadowfax
Topper
Year One
Yezda Urfa
Tracks list:
01) Chamaleon - Texas Cyclone 09:41
La struttura ritmica e armonica di "Texas Cyclone" dei Chamaleon incorpora combinazioni complesse che oscillano tra il frenetico e il melodico, creando una dinamica d'ascolto che è allo stesso tempo stimolante e impegnativa. Le transizioni armoniche avventurose supportano linee melodiche che sfidano le aspettative, facendo di questo brano un vero e proprio viaggio musicale attraverso i vari stati emotivi evocati dalla potenza del rock progressivo.
02) Oz Knozz - For Pat 05:39
L'analisi melodica e lirica di "For Pat" degli Oz Knozz rivela un'intensa espressione emotiva attraverso una strumentazione ricca e multi-layer. Le liriche pensierose, accompagnate da melodie complesse, creano un paesaggio sonoro che riflette profondi sentimenti di nostalgia e contemplazione, tipico del miglior rock progressivo
03) Folly's Pool - Folly's Pool 05:08
La composizione strumentale di "Folly's Poll" dei Folly's Pool è un testamento della maestria tecnica degli artisti coinvolti. Utilizzando un ampio ventaglio di strumenti, il brano si evolve attraverso varie sezioni che esplorano differenti atmosfere sonore, risultando un'opera che è tanto complessa quanto coinvolgente.
04) Good God - A Murder of Crows 06:23
" Murder of Crows" dei Good God si distingue per i suoi aspetti sperimentali, spingendo i limiti di ciò che è comunemente accettato nel rock. Questo pezzo combina elementi dissonanti, cambi di tempo inaspettati e una struttura libera che sfida le convenzioni, dimostrando come il rock progressivo sia un terreno fertile per l'innovazione.
05) Shadowfax - Angels Flight 04:05
Le atmosfere eteree evocate in "Angels Flight" degli Shadowfax sono il risultato di sofisticate tecniche di composizione che mescolano elementi elettronici con strumenti acustici. Questo brano immersivo invita all'introspezione, portando l'ascoltatore in un viaggio attraverso paesaggi sonori onirici e trascendentali.
06) Topper - Astral Plane 05:28
Le tecniche prog-classiche usate dei Topper in "Astral Plane" consentono una fusione innovativa dei generi, dalla psichedelia al jazz, confluendo in una ricchezza di texture che rende il brano un esempio emblematico della versatilità del rock progressivo. Questo pezzo rappresenta una raffinata esplorazione delle possibilità sonore, mantenendo un equilibrio tra sperimentazione e accessibilità.
7) Yezda Urfa - Boris And His 3 Verses 10:54
La metamorfosi sonora di "Boris and His 3 Verses" degli Yezda Urfa è caratterizzata da un'eccezionale complessità ritmica ed armonica. Questo brano si distingue per le sue continue variazioni tematiche e la capacità di mantenere un senso di coesione nonostante la profondità della sperimentazione, riflettendo la maestria compositiva dei suoi autori,
08) Gringo - Cry The Beloved Country 05:55
"Cry The Beloved Country" dei Gringo trae spunto dalle tematiche sociali, infondendole in una composizione profonda che dialoga con la coscienza dell'ascoltatore. La musica diventa qui un veicolo per la riflessione e l'esplorazione di questioni di rilevanza universale, dimostrando il potere della musica di andare oltre il puro trattenimento.
09) Year One - Transitory River 03:46
I flussi melodici di "Transitory River" degli Year One accompagnano l'ascoltatore attraverso passaggi sonori in continua evoluzione, dove la fluidità delle transizioni musicali riflette il tema del cambiamento e della transitorietà. Questo pezzo esemplifica come la musica possa esprimere concetti profondi e universali attraverso il linguaggio universale delle emozioni.
10) Rudy Perrone - Violent Silence 04:20
Le dinamiche intense in "Violent Silence" di Rudy Perrone sono esplorate attraverso una composizione che gioca con il contrasto tra momenti di quiete contemplativa e esplosioni sonore cariche di energia. Quest'insieme di dinamiche serve a creare un'esperienza di ascolto che è tanto provocatoria quanto emozionante, dimostrando l'abilità di Perrone nell'usare il silenzio come strumento compositivo.
11) Mercury Magic - Space Rangers 04:56
Gli elementi cosmici in "Space Rangers" dei Mercury Magic forniscono una cornice ideale per l'esplorazione di temi legati all'infinito e all'esplorazione spaziale. Incorporando sonorità che richiamano i vasti spazi interstellari, questo brano invita ad un viaggio attraverso l'immaginario collettivo sul futuro e l'universo, dimostrando come la musica possa superare i confini terrestri e spingersi verso l'ignoto.