Logos
Sadako e le Mille Gru di Carta
![]() |
| Logos - Sadako e le MIlle Gru di Carta |
Nuovo Concept album della band italiana "Logos".
![]() |
| Logos - Logos 1999 |
![]() |
| Logos - Asrava 2001 |
![]() |
| Logos - L'Enigma della Vita 2014 |
![]() |
| Logos - Sadako e le MIlle Gru di Carta |
![]() |
| Logos - Logos 1999 |
![]() |
| Logos - Asrava 2001 |
![]() |
| Logos - L'Enigma della Vita 2014 |
![]() |
| Prometheo - D'un Fuoco Rapito, d'un Giovane Uomo, di un Amore Insensato |
Dopo essersi dedicati alle cover iconiche del prog italiano ed internazionale, interpretando brani di PFM, Banco del Mutuo Soccorso, Area, King Crimson, Jethro Tull, Yes in una lunga serie di concerti, la band decide di dedicarsi alla composizione, e partendo dal "Prometeo incatenato" di Eschilo nasce il progetto "D'un fuoco rapito, d'un giovane uomo, di un amore insensato". spettacolo musicale e teatrale che ripercorre le vicissitudini di Prometeo dal furto della fiamma fino alle catene e alla rupe.
Il progetto viene presto presentato dal vivo in locali, teatri e presso associazioni culturali, in particolare ricordiamo le esibizioni presso il teatro Bravò, il dipartimento di Fisica Merlin dell'Università di Bari, l'Auditorium D.Marin, la Notte Europea dei Ricercatori pressi il Fortino S. Antonio, in una sessione acustica presso il Laboratorio Urbano "Manufacta" a Martina Franca, in apertura alla "Progressive Night" assieme ai Barock Project presso il Pellicano Pub a Bari.
Dopo diversi line up e la pubblicazione dell'Ep autoprodotto "D'un Fuoco Rapito", la band non tralascia la musica dal vivo e la partecipazione ai contest )i più recenti: Barezzi Road Contest con una reinterpretazione dell'aria "Questa o quella per me pari sono" di Giuseppe Verdi e il Premio Massara a Lucca in cui la band accede alla finale).
Il 15 ottobre 2019 pubblicano il loro primo album "D'un fuoco rapito,d'un giovane uomo, d'un amore insensato", realizzato grazie al supporto di Puglia Sounds e Teatro Pubblico Pugliese. Negli ultimi mesi del 2019 iniziano la tourneè promozionale dell'album che li vede impegnati in locali e teatri.
Il disco, accompagnato dal videoclip del singolo "Il ratto del fuoco", inizia un fortunato giro del Mondo, con streaming in oltre venti paesi, interviste in radio e giornali e con recensioni lusinghiere da Francia, Germania, Stati Uniti e Canada.
CAMELOT CLUB PROG - NEWSLETTER LUGLIO 2020
Dopo l'uscita del primo singolo realizzato con il supporto di Puglia Sound e Teatro Pubblico Pugliese, questi ragazzi pugliesi dediti al rock progressivo, si presentano nel panorama musicale con un esordio che li pone tra le band più promettenti del panorama rock italiano. D'un fuoco rapito,d'un giovane uomo,d'un amore insensato, è stato pubblicato per la Falena Records, oggi distribuito in esclusiva da Maracash Records, ed il fatto che il nome della band è stato preso dalla mitologia greca fa già presagire le concettualità che animano questo esordio, fatto di un bel progressive con alcuni passaggi contaminati da jazz e funky. La loro è una dimostrazione di raggiunta maturità con idee compositive anche molto personali, ma che si rifanno ai grandi gruppi progressive che negli anni settanta hanno coniato il made in Italy; da questi, infatti, i "Prometheo" hanno carpito l'idea di fondo progressive per coniare il proprio sound che già nel brano di apertura si presenta in tutta la sua completezza. Infatti, Prothos è un vero e proprio biglietto da visita per i Prometheo, un pezzo che già ricorda quel rock italico di cui parlavamo prima, dove gli stili, fondendosi, danno vita ad un rock basilare e che contraddistinguono la band pugliese. Basta a ciò ricordare i tocchi di hammond di Andrea Siano che richiamano fortemente quei fraseggi fondamentali che, anni fa abbiamo riscontrato ad esempio in " è festa della P.F.M." Sembra proprio che i Prometheo abbiano, quali principali ispiratori, proprio la Premiata che non è più quella degli esordi ed anni a seguire, fino a Jet Lag, forse. Con il Ratto Del Fuoco si torna indietro agli albori del teatro rock dei quali gli interpreti principali, almeno qui in Italia furono gli "Osanna (Palepoli)". Infatti, proprio tutti quei riferimenti musicali sono contenuti in questo pezzo capace di passare da ritmiche sostenute e cambi di tempo, che proprio della band partenopea hanno molto. E la napoletanità rock dei suoni in questo pezzo contiene, a conclusione, una bella chitarra solista, quella di Alessandro Memmi. Fuga è il pezzo giusto ad interrompere l'ondata di rock, un brano della sola durata di 1:38, quasi fosse quel passaggio al clavicembalo del Banco contenuto in "Banco del Mutuo Soccorso". E così dopo la quiete ritorna la tempesta musicale di Canto I che è davvero dirompente con il suo rock, quello che non ci si stanca mai di ascoltare, perchè frutto di una compattezza della band e di un comune modo di intendere la musica. I Prometheo sanno quel che vogliono, ed oltre a mantenere alto lo scettro del progressive rock, sono, secondo il nostro modesto parere una delle migliori band del panorama musicale pugliese. e non solo quello E così i Prometheo pubblicano questo disco che dimostra come la creatività pugliese sia diventata un marchio. Un disco da avere a tutti i costi.
Potete acquistarlo; qui:
http://store.maracash.com/product_info.php?products_id=545
Tracks list:
01) Prothos
02) Il Ratto del Fuoco
03) Fuga
04) Canto I
05) Una Prigione D'Aria
06) La Guerra dei Titani
07) Quel Che Vide la Rupe
08) Canto II
09) Il Segreto
10) Eschatos
Line-up
Alessandro Memmi - Vocals, Guitar
Andrea Tranquillo - Vocals
Andrea Siano - Piano, Synth, Hammond
Andrea Maddaloni - Bass
Alessandro Cellamare - Drums
Per un primo ascolto:
![]() |
| Cover Back (CD 5) |
![]() |
| Front Cover Album Collage |
Il periodo degli anni '70 ha segnato una svolta significativa nella storia della musica, grazie anche all'ascesa del rock progressivo made in US. Questo genere si è contraddistinto per la sua ricchezza compositiva, la sperimentazione sonora e l'adozione di tematiche significative. Tra i brani di questo 5° volume che meglio rappresentano quest'epoca ci sono "Lady of the Lake" degli Starcastle, "First in a Pyramid" di Gabriel Bondage e "Four Horsemen of the Apocalypse" degli Albatross, ciascuno con le sue peculiarità e innovazioni.
Tracks list:
01) Starcastle - Lady Of The Lake (10:28)
"Lady of the Lake" degli Starcastle è un esemplare classico del rock progressivo, con una struttura compositiva complessa che unisce melodie evocative a sofisticate parti strumentali. Caratterizzato da cambi di tempo frequenti, il brano intreccia complessi arrangiamenti vocali e melodici con una sezione ritmica impeccabilmente ciesa, dimostrando l'elevata tecnica dei suoi componenti.
02) Gabriel Bondage - First Stone in a Pyramid (02:26)
Gabriel Bondage emerge con "First in a Pyramid", dimostrando subito la capacità dei componenti della band nel fondere sapientemente elementi del folklore con il rock progressivo. Questo brano si distingue per i suoi intricati arrangiamenti di chitarra e le innovative linee di basso, creando un'atmosfera quasi mistica, supportata da testi che esplorano temi esoterici e metafisici.
04) Happy The Man - Leave That Kitten Alone Arm One (09:23)
Gli Happy The Man, con il loro "Leave That Kitten Alone Arm One", dimostrano la loro sapienza nell'incorporare elementi jazz e fusion. La caratteristica principale del brano è la sua virtuosistica esecuzione strumentale, che riesce a mantenere un equilibrio tra tecnicità e accessibilità melodica.
05) Micah - I'm Only One Man Part. 1 (18:29)
I Micah, attraverso "I'm Only One Man Part. 1" presentano un brano con una struttura dinamica che alterna momenti di intenso lirismo a sezioni più energetiche e ritmicamente complesse, offrendo così un contrasto emotivo che riflette efficacemente il contenuto lirico del brano
07) Sigmund Snopek III - First Band On The Moon (03:40)
"First Band on the Moon" di Sigmund Snopek III svela peculiarità uniche, coniugando l'erudizione classica del compositore con sonorità rock, creando un ponte tra due mondi apparentemente distanti. La sua abilità nel tessere insieme influenze classiche e moderne rende questo brano un esempio di come il progressivo rock abbia saputo usato a suo favore le influenze di altri generi.
08) Albatross - Four Horsemen of the Apocalypse (14:14)
I temi apocalittici e i riferimenti storico-mitologici dominano "Four Horsemen of the pocalypse" degli Albatros, mettendo in risalto la tendenza del rock progressivo a esplorare questioni esistenziali e cosmiche attraverso la musica. Questo lungo brano si distingue per la sua carica emotiva e per la profondità dei suoi testi, accompagnati da una composizione ricca e stratificata. Un Must.
09) Grits . Easy For You (03:25)
"Easy For You" dei Grits rappresenta un esempio di come flessibilità e sperimentalismo possano fondersi nell'ambito del rock progressivo. Il brano si caratterizza per le sue melodie accattivanti che si intrecciano con ritmi complessi, mostrando che l'accessibilità non deve necessariamente essere in contrasto con la complessità.
10) Pentwater - Em 54 (08:02)
I Pentwater con "Em 54" forniscono un'analisi compositiva che enfatizza la capacità del rock progressivo di esprimere concetti avanzati attraverso la struttura musicale. Mescolando con maestria elementi sinfonici con la potenza del rock, il brano crea un passaggio sonoro monumentale che cattura l'ascoltatore, trasportandolo attraverso un viaggio sensoriale e intellettuale unico.
![]() |
| Jerrino |
![]() |
| Jerrino |
![]() |
| PFM - PFM In Classic |
Torna disponibile in copie limitate il Boxet numerato ( ogni LP con busta personalizzata ) + 3 acquarelli + booklet.
Dopo 5.000 concerti e forte di una grande esperienza in tutto il mondo, PFM sente il bisogno e il desiderio di tornare dalla grande madre e riabbracciare la musica Classica, dove la band e l'orchestra suonano nel rispetto delle reciproche diversità. L'esecuzione dei brani del nuovo disco si avvale di una riduzione della partitura originale, con inserimenti di musica creta ad hoc dalla PFM, per una lettura trasversale e sperimentale del brano scritto dai grandi compositori e innervata da arrangiamenti inediti proposti dalla band. L'incontro spazia sul piano sonoro e stilistico con l'empatia tra classico ed elettrico, in una sintesi musicale libera da condizionamenti. Gli arrangiamenti non seguono uno schema fisso. La PFM si è affidata al poter immaginifico della scrittura originale del brano, integrandola con la propria visione contemporanea. La scelta di brani di autori così diversi tra loro (Mozart, Verdi, Saint Saens, Prokofiev, Rossini, Dvroak, ecc.) ha permesso alla band di lavorare su una ampia gamma di possibilità espressive, di usare più linguaggi popolari con spazi dominati dall'orchestra e dalle fughe strumentali della PFM, ma con molti momenti di insieme. La svolta per il progetto avvenne vicino a Roncole di Busseto, con l'esecuzione dell'Ouverture del Nabucco di Verdi con un quartetto d'archi. Quella rilettura, ricca di sfumature blues, accese l'entusiasmo del pubblico Verdiano, tanto che, finita l'esecuzione, volle riascoltarla immediatamente una seconda volta. Il progetto PFM e Orchestra, uniti in un intreccio sonoro senza barriere, è un esperimento che favorisce l'incontro tra generazioni e permette di godere dell'abbraccio tra due mondi distinti ma non distanti. Un progetto unico che riafferma come tutta la musica sia gioia assoluta. Basta essere pronti ad ascoltarla da punti di vista diversi, senza pregiudizi.
![]() |
| Fabrizio De Andrè & PFM - Il Concerto Ritrovato |
Il "concerto ritrovato" è un gioiello raro in uno scrigno che documenta una fase di svolta della musica italiana. Il concerto del 3 gennaio 1979 al padiglione C della fiera di Genova esce in formato audio per Sony/Legacy doppio formato, CD con libretto e doppio LP (180 gr).
La sua storia è, appunto, quella di un tesoro pensato e perduto, ritrovato, ripulito e restaurato e poi condiviso con il pubblico. Il tour congiunto tra la PFM e De Andrè si svolse tra la fine del 1978 e ol'inizio del 1979. Il sodalizio nacque in Sardegna, dopo un concerto della PFM aNuoro. Il tour congiunto parte a fine dicembre 1978 da Forlì e va avanti per tutto gennaio. Da quel tour vengono tratti due album dal vivo, conosciuti come " Arrangiamenti PFM": il primo esce nel 1979, il secondo nell'80, entrambi gli album dal vivo, i primi della carriera de De Andrè, sono stati tratti dai concerti di Bologna e Firenze tra il 13 e il 16 gennaio.
Insomma, il concerto di Genova, la sua città è totalmente inedito. Il filmato ritrovato era custodito per oltre 40 anni dal regista Piero Frattari, che partecipò alla realizzazione delle riprese e che salvò le cassette originali dalla distruzione, archiviandole. Ma la cosa più interessante è il lavoro di restaurazione dell'audio, che si può apprezzare appieno nella versione che esce ora, e curato da Lorenzo Cazzaniga e Paolo Piccardo.
![]() |
| RanestRane - The Wall |
Nata nel 1998. la band rock italiana RanestRane si distingue nella scena prog rock italiana grazie alle sue esibizioni dal vivo, chiamate "CineConcerto": la band compone ed esegue testi e musica originali, fondendoli con brevi estratti di un film, proiettati sullo sfondo. La colonna sonora originale è quasi interamente sostituita dalla nuova colonna sonora. Il progetto non è ne una semplice sonorizzazione dal vivo, ne una semplice proiezione con un suono di sincronizzazione. La band mira a rielaborare il film artistico, al fine di indurre il pubblico a pensare che il film sia stato scritto per accompagnare la musica e non viceversa.
I concept album così concepiti si trasformano in vere opere rock. Le parti vocali con testi originali si intrecciano con frammenti dei dialoghi cinematografici, arricchendo così la sceneggiatura e fungendo da sfondo narrativo per esplorare nuovi punti di vista. RanestRane crea così un nuovo approccio al modo in cui gli spettatori sperimentano lo screening del film.
2020, il nuovo progetto dei RanestRane è: THE WALL, il CineConcerto.
Il film di Alan Parker è esattamente ciò che ha ispirato la band, oltre 20 anni fa, a intraprendere un viaggio originale e multimediale nella scena rock contemporanea.
Da novembre 2020 inizierà la prima tranche del tour che toccherà alcune città italiane, per poi sbarcare in Europa nel maggio 2021. Nel 2019 celebriamo il 40° anniversario della pubblicazione dell'album dei Pink Floyd "The Wall". E' un onore per la band italiana rendere omaggio a questo capolavoro. La reinterpretazione personale dei RanestRane della colonna sonora del film e della musica originale e delle parti totalmente inedite sarà accompagnata da una completa sincronizzazione con il film, per creare quello che ora è il "marchio" dei RanestRane: il CineConcerto , uno spettacolo unico nel suo genere.
![]() |
| Nosferatu Il Vampiro (2007) |
![]() |
| Shining (2011) |
![]() |
| A Space Odyssey Part One - Monolith 2013 |
![]() |
| A Space Odyssey Part Two - H.A.L. |
![]() |
| A Space Odyssey Final Part - Starchild |
![]() |
| Cover Back (CD 4) |
![]() |
| Front Cover Album Collage |
![]() |
| Roberto Anselmi - Riflesso |
Roberto Anselmi ha prodotto nel 1978 un album dal carattere
fortemente progressive. Le musiche, accattivanti e piacevoli , scorrono nelle
due facciate del vinile, dolcemente, senza mai stancare l’ascoltatore.
Un album da riscoprire per tutti noi appassionati di
progressive rock. 14 brani strumentali legati tra loro da un tema musicale
unico, quel riflesso che li lega l’un l’altro per un ascolto che alla fine ti
lascia una serenità interiore inaspettata. Quest’album di Anselmi sarà senza
dubbio una bella sorpresa per molti di voi.
![]() |
| Apogeo - Due Ere |
![]() |
| Janus - Al Maestrale |
Questo disco dei Romani “Janus” ci ricorda le terribili spaccature sociali degli anni ’70. I Janus,infatti ,andando contro corrente,(molti gruppi politicizzati del periodo infatti stavano a sinistra, ma soltanto perché faceva tendenza e sembrava garantire, a loro, un certo seguito di pubblico) si erano apertamente schierati a destra,com’è anche facilmente intuibile dalla copertina di questo loro album, senza mai ,però,instigare alla lotta o quant’altro.Nati nel 1975 e nonostante la loro appartenza politica , la loro musica ( a parte un Ep omonimo di diversa fattura) percorre con disinvoltura i territori del rock progressivo con testi e canti epici. Il disco “ Al Maestrale”e stato autoprodotto con gli scarsi mezzi dei componenti della band , la registrazione infatti non è impeccabile, molto più interessante è invece l’approccio musicale, con contaminazioni etniche,passaggi acustici e flauti in primo piano. Eccellenti i brani “il fuoco e la spada” e “Il ritorno del Cavaliere Nero”, interessanti nel loro crescendo sonoro, anche “Trotto” e “Al Maestrale”, più vicine ad un certo Hard prog rabbioso sono invece “Manifestazione non Autorizzata” e “Neapolis”(brani che denotano il disagio sociale e politico del periodo), con “King of the Faires” passano ad un Folk-Prog sapiente e maturo, molto ricercato e ricco di spunti progressivi e invece l’ultimo brano dell’album “Tempo di Vittoria”.
Vorrei fare notare come i Janus con questo disco “Il Maestrale” possano essere considerati come veri precursori di un certo Heavy Prog che avrebbe poi ispirato dalla fine degli anni ’70 in avanti ,tanti gruppi nostrani. Consiglio vivamente questo disco a tutti colori che senza pregiudizi amano il Prog e lo apprezzano in tutte le sue forme.
Il disco è stato ristampato su CD nel 1998 in 500 copie dalla Cosmo Records.
Se siete interessati all’acquisto, ogni tanto tenete d’occhio anche E-Bay, dove potete trovare addirittura qualche copia originale.
![]() |
| Nuovo Canto Popolare - La Nuova Alba |
![]() |
| Cover Back (CD 3) |
![]() |
| Front Cover Album Collage |
![]() |
| Chamaleon |
![]() |
| Folly's Pool |
![]() |
| Good God |
![]() |
| Gringo |
![]() |
| Mercury Magic |
![]() |
| Oz Knozz |
![]() |
| Rudy Perrone |
![]() |
| Shadowfax |
![]() |
| Topper |
![]() |
| Year One |
![]() |
| Yezda Urfa |