domenica 31 ottobre 2021

Noisy Diners - The Princess Of The Allen Keys ( The Histrory Of Manto ) 2021 (Italian Symphonic Prog)


 Fabrizio Dossena, autore teatrale, musicista e compositore concepisce questo progetto, unico nel suo genere. "The Princess of the allen keys" è un'opera rock che racconta (prendendo spunto dalla leggenda della indovina Manto ) della nascita della città di Mantova. Hanno preso parte a questo interessante progetto musicisti di diversa estrazione musicale, oltre a Nad Sylvan (voce della Steve Hackett Band). 54 minuti di symphonic prog nei 7 brani proposti, che si succedono,  tra intrecci musicali e vocali trattenendo l'ascoltare incollato alla sedia fino all'ultimo solco del disco. 

Questo dei Noisy Diners è la prova che il prog nostrano ha ancora molto da raccontare. Disco da avere assolutamente.

 Tracks Listing

1) Tireslas (12:29)

2) Manto and Tibrys (11:31)

3) Duel Part 1 (6:23)

4) Duel Part 2 (5:13)

5) The Bad Boat (4:48)

6) The Weak Fog (5:51)

7) The Princess of the Allen Keys (10:11)

Line-up

Fabrizio Dossena -acoustic guitar

Cristiano Roversi - keyboards, Classic orchestrations, guitars

Davide Jori - electric guitars

Erik Montanari - electric and acoustic guitars

Ezio Secomandi - drums

Mirko Tagliasacchi - bass

Donato Luani "Manto" - vocals (brani 2 e 7)

Antonino De Sarno - spoken word (brano 1)

With:

Nad Sylvan "Virgil" - vocals (brani 3 e 7)

Stefano Boccafoglia "Tiresias"- vocals (brano 1)

Beatrice Cotifava "The Princess of the Allen Keys" - vocals (brano 7)

Aran Bertetto "Charon" - spoken word (brano 5)

Mauro Negri - saxophone


                                                         "The Princess of the Allen Keys"

                     


                                                                           "Tireslas"

domenica 10 ottobre 2021

Stefano "Lupo" Galifi - Dei Ricordi, Un Museo 2021 (Italian Progressive Rock)

 



"Dei ricordi, un museo" è il primo vero album solista di Stefano "Lupo" Galifi, voce dei leggendari Museo Rosenbach, autori nel 1973 di "Zarathustra", tra i massimi capolavori del Rock Progressivo Italiano. Tornato a Calcare numerosi palchi e studi di registrazione negli ultimi anni come cantante de "Il Tempio dele Clessidre" e dei riformatisi Museo Rosenbach, nonchè ospite e collaboratore di numerosi artisti della scena prog tricolore. Stefano ha finalmente trovato occasione di riordinare desideri, riflessioni e ricordi  e di esprimere ancora una volta tramite la musica i propri pensieri. Un ciclo si chiude, e prima di aprirne un altro è necessario riorganizzare ed aprire i cassetti del proprio essere per riporre le proprie risposte, come in un 'museo esistenziale' che chiunque possiede. Per la realizzazione di questo obiettivo Lupo si è avvalso della collaborazione di affermati musicisti e compositori che molti appassionati del genere sapranno riconoscere, a partire da Luca Scherani ( La Coscienza di Zeno, Hostsonaten) il quale ha accolto l'invito con entusiasmo, immaginando le melodie e le musiche adatte alla potenza espressiva della voce di Stefano. I testi sono stati affidati a Gabriele Guido Colombi ( La Coscienza di Zeno, Not a Good Sign), parole ermetiche che interpretano il desiderio di riordinare quanto accumulato nel magma esistenziale di una vita. Completano la formazione Marcella Arganese (Ubi Major, Mr Punch), co-autrice della title-track che ripercorre il passato musicale di Lupo, e Folco Fedele, batterista professionista conosciuto in più ambiti oltre alla sua collaborazione con l'ensemble genovese dei Panther & C.

"Dei ricordi, Un Museo" è un album di moderno prog-rock in cui, grazie all'impronta stilistica dei musicisti coinvolti e alla voce, ancora oggi incredibilmente cristallina ed intensa, di Stefano Galifi, riecheggiano le sonorità del'età dell'oro di quel progressive italiano di cui lo stesso Lupo è da sempre figura fondamentale.

Tracklist:

1) Cuore 09:07

2) La Morale Cede 04:14

3) La Stanza e L'Angolo 04:35

4) Dei Ricordi, Un Museo 10:32

5) Le Due Linee Gemelle 05:13

6) Sterile 07:54

7) L'Amante 07:50

Line-up:

Stefano "Lupo" Galifi: Lead and Backing Vocals

Luca Scherani: Piano, Keyboards and Flute

Marcella Arganese: Electric and Acoustic Guitars

Gabriele Guidi Colombi: Electric Bass

Folco Fedele: Drums

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Per un primo ascolto:                             

                                                                                Cuore

                                                                Dei Ricordi, Un Museo

                                                                           L'Amante

sabato 9 ottobre 2021

Various Artists - Progressive Rock Made in USA '70 - Vol. 7

Progressive Rock Made in USA

Front Cover Album Collage

Vol. 7

Back Cover



Il rock progressivo americano degli anni '70 ha rappresentato un periodo di grande sperimentazione e innovazione, dando vita a brani dal profondo impatto sulla cultura musicale. Analizzando la struttura dei 10 brani di questo 7° volume, scopriamo come ogni gruppo ha saputo esprimere la propria unicità, attingendo a diverse influenze e sperimentando con nuove forme musicali.

                                                                          Tracks list:

                                                    01) Asia - Love May We Gone 06:39

"Love May Be Gone" degli Asia si distingue per una struttura musicale che abbraccia influenze del rock classico unitamente a elementi tipici del progressive. Il brano presenta un intreccio di melodie avvincenti, armonie complesse e un testo che esplora temi dell'amore e della perdita. La raffinata sezione ritmica, unita a soli di chitarra emotivamente carichi, sottolinea la capacità del gruppo di combinare tecniche musicali sofisticate con un'intensa espressività



02) Touch - Friendly Birds 04:52

I Touch, con "Friendly Birds", offrono un esempio eccezionale di fusion tra il jazz e il rock progressivo. Il brano è caratterizzato da cambi di tempo audaci e una struttura compositiva che lascia ampio spazio all'improvvisazione. L'uso innovativo dei sintetizzatori e delle percussioni contribuisce a creare un'atmosfera unica, mostrando l'esplorazione di nuovi territori sonori da parte della band.

                                                                      
                                                                              
                                             03) Ambrosia - Time Waits For No One 04:54

"Time Waits For No One" degli Ambrosia emerge per la sua ricchezza melodica e la profondità dei suoi arrangiamenti. La traccia fluisce attraverso vari movimenti, ciascuno dei quali racchiude un diverso stato emotivo, guidato dalla voce emotiva e dall'uso magistrale del pianoforte e delle tastiere. L'intreccio di corde orchestrali enfatizza ulteriormente la natura epica e riflessiva del brano.

                                              04) Yezda Urfa - Cancer Of The Band 06:51

Gli Yezda Urfa, con "Cancer Of The Band", spingono i confini del rock progressivo attraverso una struttura estremamente complessa. La traccia è un tour de force di cambi stupendamente intricati, parti vocali sfidanti e un'impiego straordinario degli strumenti acustici. La poliritmia e la polifonia dimostrano la ricerca dell'innovazione e la straordinaria abilità tecnica dei musicisti.

                                                       05) Northwind - Nightmares 03:45      

"Nightmares" dei Northwind cattura l'ascoltatore con la sua densa atmosfera e la mesmerica trama sonora. La band esplora temi oscuri attraverso un tessuto musicale fitto di texture, dove ogni strumento contribuisce alla creazione di un passaggio sonoro ricco e evocativo. Gli arrangiamenti meticolosi e le sottili variazioni dinamiche rendono questa traccia un esemplare sofisticato del genere.



06) Holding Pattern - Honor Before Glory 07:40

Gli Holding Pattern in "Honor Before Glory" dimostrano una maestria nelle tecniche strumentali unendo la precisione compositiva a un 'esecuzione impeccabile. L'intreccio di chitarre complesse affiancate da una ritmica solida e da passaggi di tastiera fluidi, rende questa traccia un brillante esempio di virtuosismo musicale .La fusione tra melodia e tecnica strumentale crea un'opera che è allo stesso tempo accessibile e piena di sfumature.


                                               07) Mystic Siva - And When You Go 04:56

I Mystic Siva, con "And When Yoy Go", incorporano elementi psichedelici che si intrecciano magistralmente con la struttura del progressive rock. Le trame sonore avvolgenti, unite a testi onirici, creano un viaggio musicale che trascende il tempo. L'uso di effetti sonori sperimentali e la libera espressione strumentale riflettono la tendenza dell'epoca a esplorare nuove potenzialità espressive.


                                            08) Vindication - A top Of The Mountain 06:38 

"A Top Of The Mountain" dei Vindication si presenta come un composizione straordinariamente dinamica, ricca di cambi di tempo e progressioni armoniche imprevedibili. La band esplora una varietà di temi, dalla ricerca interiore alla conquista di obiettivi personali, utilizzando il linguaggio musicale per dipingere un quadro emotivamente coinvolgente. Le parti strumentali, complesse ma coese, dimostrano una profonda comprensione della forma musicale.              


                                                  09) Coyote - Cowboys & Indians 02:55

"Cowboys & Indians" dei Coyote si distingue per la sua ricca narrazione e l'uso di simbolismi, dipingendo un panorama sonoro che racconta una storia intricante, Il brano intreccia elementi musicali tradizionali americani con la struttura avant-garde del rock progressivo, creando un'opera che sfida le aspettative e invita a una riflessione profonda.


                                                   10) Load - Too Much To Believe 13:12   

Infine, "Too Much To Believe" dei Load chiude questo 7° volume con un'audace sperimentazione nel campo delle dinamiche musicali. La traccia alterna momenti di intima riflessione a esplosioni vigorose di energia, riflettendo le tensioni interne al concetto di credenza e fiducia. L'approccio sperimentale alla composizione e alla produzione rende questo brano un esempio significativo delle possibilità illimitate esplorate dal rock progressive made in USA