venerdì 9 maggio 2025

Pensieri sparsi (Breve divagazione) 15°

                                           Dio non è un essere trascendente

Dio

Dio non è un essere trascendente, ma la natura stessa; Dio e la natura sono la stessa cosa. Non esiste un'entità divina che ascolta, premia o punisce: Dio non chiede preghiere e non interviene nei nostri destini. I miracoli sono delle illusioni; non vi è alcuna prova che qualcuno possa aprire le acque del mare per creare un passaggio, ne tanto meno moltiplicare pani e pesci, camminare sulle acque, trasformare l'acqua in vino o risuscitare i morti. E' altrettanto illusorio pensare che una donna possa diventare gravida per virtù di poteri misteriosi.

La Bibbia è una raccolta di storielle, molte delle quali, banali e infantili.

Gesù è realmente esistito, ma non era il figlio di Dio; come già affermato, Dio, e la natura   nella sua totalità universale, sono la stessa cosa. Egli era un rivoluzionario, un dissidente politico, mosso dal desiderio di migliorare la vita del suo popolo. Ogni suo insegnamento era intriso di saggezza pratica e incoraggiava le persone a vivere in comunione con l'ambiente e tra loro. Tutto ciò che è arrivato ai nostri giorni è frutto dell'ignoranza di molti e dell'intelligenza di pochi, che hanno manipolato la verità, alterando eventi con scritture false e inventate, distorcendo la natura della nostra esistenza.

Per questo, la figura di Gesù è stata ricoperta da un'aura mistica, che lo ha spoliticizzato e distorto, allontanandolo dai suoi reali intendi. La sua proposta di un mondo più giusto e solidale ha preso forma in una narrazione dominata da dogmi religiosi, i quali, piuttosto che promuovere un'autentica ricerca di verità, hanno cercato di mantenere il controllo sulla società e sulle menti degli individui. E' un paradosso affascinante: mentre nel suo insegnamento si trovano principi che incitano alla pace e alla coesione, la sua immagine è diventata strumento di divisione e conflitto. La vera eredità di Gesù, il suo appello alla giustizia e all'equità, potrebbe essere stata soppressa, relegata ai margini di una storia che preferisce il soprannaturale all'umano, trascurando l'importanza della connessione profonda che abbiamo con il mondo naturale a tra noi. Solo sfuggendo a queste narrazioni distorte possiamo riconnetterci con il messaggio puro di amore e compassione che ha attraversato le generazioni, riscoprendo così non solo la sua umanità, ma la nostra stessa umanità interconnessa. In questo contesto, è fondamentale ritornare a interrogare non soltanto le parole scritte, ma anche il vissuto delle persone che lo hanno seguito. Le testimonianze dei discepoli, le loro lotte quotidiane, e le interazioni genuine con il popolo possono offrirci una visione meno idealizzata e più autentica. 

Solo attraverso una comprensione più approfondita di questa figura storica potremo consegnare alle future generazioni un'eredità che non sia pervasa da dogmi e superstizioni, ma che esprima un reale invito all'incontro, all'accoglienza e all'unita dei popoli, riflettendo una saggezza che è incredibilmente attuale e che può guidare la nostra ricerca di un'esistenza più armoniosa e consapevole, in sintonia con il cosmo e la comunità umana.

Interroghiamoci, se volete , sull'utilità della Chiesa e di un nuovo Papa, oggi. 

Un nuovo Papa, ancora un'altro, privo dell'autorità divina o terrena che nessuno gli ha conferito. La sua figura, avvolta in un'aura di tradizione e ritualità, emerge come un simbolo di continuità in un mondo che cambia rapidamente. Eppure, è lì, come nei 2000 anni trascorsi, a perpetuare la sua visione del mondo, che si erge in contrasto con la realtà effervescente della società moderna. Continua a diffondere le sue idee, intrappolato in un labirinto di dogmi e convinzioni che sembrano sempre più distanti dalle vite quotidiane delle persone, illudendosi di possedere un potere che in realtà non gli appartiene. La sua voce, altisonante ma spesso ignorata, risuona tra e mura antiche della basilica, cercando di affermare un'autorità che, per molti, è divenuta obsoleta. Ignora il fatto che la sua legittimità è ormai solo un'ombra in questa nuova era di sfide, è un custode di un ideale che si disgrega, eppure continua con il suo cammino, come un attore sul palcoscenico, ignaro che il pubblico sta perdendo interesse mentre la trama si sgretola attorno a lui.

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