domenica 26 dicembre 2010

Una Nuova Utopia (Liberiamo la Società dall'ombra di 3000 Anni di Conflitti)

                                     Una Nuova Utopia

Una Nuova Utopia

                       Liberiamo la Società dall'Ombra di 3000 Anni di Conflitti


Negli ultimi 3000 anni, l’umanità è stata segnata da guerre, conquiste ed eccidi, imperniati su religioni costruite ad hoc per controllare la volontà dei popoli mediante la paura dell’inferno e della punizione post-mortem. Oggi, siamo giunti al punto di svolta in cui l’umanità può e deve decidere di cancellare simbolicamente questa eredità negativa. È tempo di ricostruire la società partendo da zero, con i pilastri della coesione sociale, della pace e dell’armonia. In questo articolo, esploreremo una nuova visione utopica e idealista per una società futura, libera dalle catene delle vecchie paure e delle ideologie oppressive.

In passato, il potere si fondava sul controllo attraverso l’uso della violenza e della religione. Grandi imperi hanno conquistato territori all’Estremo scopo di imporre un ordine basato sulla sottomissione e sul terrore. Tuttavia, questo retaggio non deve diventare una condanna per il futuro. La nostra società può e deve rifiutare queste dinamiche distruttive, per dare spazio ad una nuova visione in cui ogni individuo possa esprimersi liberamente e guardare al futuro con speranza e fiducia.

La critica severa ai metodi utilizzati nel corso dei millenni non nasce dall’Intento di demonizzare il passato, ma piuttosto di evidenziare che quelle pratiche di oppressione hanno limitato e soffocato la creatività e la potenzialità dei popoli. Le religioni, nate e diffuse spesso per giustificare regimi autoritari e per instillare il timore dell’aldilà, hanno lavorato instancabilmente per mantenere le masse in uno stato di subordinazione. La liberazione da questa prigionia mentale rappresenta un passo essenziale per il rinnovamento collettivo e per la costruzione di una società incentrata sulla ragione, sulla libertà e sulla giustizia.

Quando parliamo di “coesione sociale”, intendiamo la capacità di unire le diversità in una trama solida e armoniosa, in cui ogni individuo si sente parte integrante di un progetto condiviso. La coesione sociale non è un semplice ideale, ma una necessità pragmatica se vogliamo superare i conflitti e le divisioni del passato. Attraverso il dialogo, l’educazione e la promozione di valori inclusivi, possiamo trasformare una società frammentata in una comunità coesa e resiliente, capace di affrontare le sfide contemporanee e future.

L’utopia che proponiamo è una società in cui il valore della vita è misurato non in termini di potere militare o religioso, ma in termini di empatia, solidarietà e rispetto reciproco. La nostra visione prevede un mondo in cui le barriere create dalla paura e dalla superstizione siano abbattute, permettendo così la nascita di un nuovo ordine sociale basato sull’Amore, il rispetto per la diversità e la responsabilità nei confronti delle generazioni future.

Una delle componenti fondamentali di questa nuova società è la liberazione dal giogo delle credenze che hanno alimentato il terrore dell’inferno e la punizione post-mortem. Liberarsi da queste paure significa abbracciare una visione della vita in cui la spiritualità non è più strumento di controllo, ma diventa un cammino personale volto a migliorare il rapporto con se stessi e con gli altri. In altre parole, il superamento della paura post-mortem diventa il simbolo del passaggio verso una consapevolezza e una felicità autentiche.

L’idea di ricostruire la società “dall’Inizio” implica un lavoro di rifondazione dei valori sociali e culturali. Dobbiamo ripensare le istituzioni, il sistema educativo e il modo in cui interagiamo. Questo processo di rinnovamento richiede un impegno collettivo, una trasformazione che parta dal basso e che coinvolga ogni membro della comunità. È una sfida che va affrontata unendo le forze in un patto di sincera collaborazione, che permetta a ogni individuo di contribuire attivamente alla costruzione di un futuro migliore.

La nostra visione non è un mero sogno idealistico, ma un invito concreto all’Azione. La creazione di una società armoniosa ed equa passa attraverso iniziative pratiche che promuovono l’inclusione, la giustizia e la solidarietà. I leader del futuro non devono più essere coloro che sfruttano il potere per imporre un ordine basato sulla paura e sull’Oppressione, ma guide capaci di ispirare, di educare e di promuovere una cultura della pace.

L’abolizione delle strutture oppressive ereditate dal passato è un compito ambizioso e impegnativo. Tuttavia, la storia ci insegna che ogni trasformazione sociale importante ha sempre richiesto un rifiuto del vecchio schema e l’adozione di un nuovo paradigma fondato sui valori della libertà e della giustizia. La rifondazione della società, pertanto, rappresenta non solo un atto di rifiuto delle ingiustizie, ma anche una celebrazione della capacità umana di reinventarsi e di creare nuove possibilità di vita.

Immaginiamo una società in cui le strutture di potere non siano più giustificate dalla violenza o dalla religione, ma si fondino su leggi e principi che tutelano il benessere di tutti. In questa società, le istituzioni sono trasparenti e aperte al dialogo, e la coesione sociale è il frutto di un impegno condiviso nel promuovere l’educazione, la cultura e il rispetto reciproco. È l’utopia di una comunità che ha appreso dalle ferite del passato e che si impegna a non ripetere gli errori antichi, creando così un ambiente favorevole allo sviluppo personale e collettivo.

Oggi, l’appello alla liberazione da un sistema basato sulla paura e sull’Oppressione diventa la chiave per abbracciare la trasformazione. È estremo il coraggio necessario per sfidare le convenzioni radicate e per intraprendere il difficile percorso della modernizzazione dei valori sociali. Tuttavia, ogni grande cambiamento inizia cominciando con piccoli, ma significativi, atti di ribellione contro l’ingiustizia.

Il nostro piano d’azione per questa nuova società inizia con la costruzione di comunità locali che fungano da laboratori sperimentali per una convivenza armoniosa. Questi nuclei di coesione sociale dovranno promuovere valori quali la giustizia, l’inclusione e la condivisione del sapere. L’educazione, intesa come strumento di liberazione dalla paura e dall’Ignoranza, diventerà il fulcro per formare cittadini critici e partecipi. Attraverso l’aggiornamento delle istituzioni, una riforma educativa profonda e una politica di trasparenza, potremo costruire le basi per una società che metta al centro l’essere umano e la sua capacità di evolversi.

In conclusione, cancellare simbolicamente gli ultimi 3000 anni di conflitti e oppressione non significa dimenticare il passato, ma imparare dai suoi errori per costruire un futuro migliore. La liberazione dalla paura post-mortem, la promozione della coesione sociale e la visione di un’utopia fondata su armonia e pace sono i passi essenziali per una nuova era. È un invito a tutti coloro che credono nella possibilità di un cambiamento reale, non solo nel pensiero, ma nelle azioni quotidiane.

Oggi, invitiamo ogni cittadino, leader e pensatore critico a unirsi in questo cammino di rinnovamento. Condividete questa visione sui social network, parlate della necessità di una società fondata sui valori della libertà, della giustizia e della solidarietà. Solo unendo le forze e diffondendo questo messaggio di pace e armonia, potremo scrivere insieme il nuovo capitolo della storia umana.

Condividete la nostra visione e contribuite attivamente al cambiamento. La strada verso un futuro sereno e giusto passa attraverso l’impegno di ciascuno di noi. Insieme, possiamo creare una società in cui il potere non sia più sinonimo di oppressione, ma di responsabilità e amore per l’umanità.

Nino A.

domenica 21 novembre 2010

Colossus Projects - Dante's Paradiso ( The Divine Comedy part. III ) 2010 Various Artists

                                       Colossus Projects

                                                          Dante's Paradiso

                                            (The Divine Comedy Part. III)

Colossus Projects - Dante's Paradiso


Si completa la saga progressiva della divina commedia del sommo Dante Alighieri voluta e concepita dall’ etichetta norvegese “Colossus Project” e realizzata in collaborazione con la “Musea Records” (etichetta francese sempre attenta al movimento progressivo). Anche questo ultimo atto (Paradiso) è stato redatto con 4 splendidi CD con eccellenti interpretazioni da parte di tutti gli artisti partecipanti al progetto. Da notare come ancora una volta, anche per questo terzo lavoro, i musicisti si siano attenuti soltanto all’uso di strumenti in voga negli anni ’70 come: Hammond, Mellotron, Minimoog, Rhoades Fender Etc…., anche le musiche,naturalmente, trasudano tutta l’atmosfera degli anni ‘70 (Genesis, Yes,Van Der Graaf Generator, E.L.P. Etc…).

Track Listing:

CD 1

01) Marco Lo Muscio - Intro The Celestial Way
02) Little Tragedies - Canto I
03) Nuova Era - Canto II
04) Greewall - Quel Mare Al Qual Tutto Si Move
05) Mathijs Herder - Longing
06) Nexus - El Secundo Reino
07) Brighteye Brison - Under Ornens Vingur
08) The Redzen - Alexa In The Cage
09) Tommy Eriksson - Fallig Into Bliss

CD 2

01) Posto Blocco 19 - L'Ultima Acqua
02) Oracle - Kings Of The Future Past
03) Faveravola - Del Francescano Sole
04) Armalite - Il Cerchio, La Luce e La Virtù
05) Groovector - Houkutja Kuninkaat
06) Roz Vitalis - Canto XIV
07) De Rossi & Bordini - Dentro La Cerchia Antica
08) Echoes - Nel Cerchio Di Luce
09) Jaime Rosas - Cruz Del Sur

CD 3

01) Kbridge - Canto XVIII
02) Simon Says - The Needle's Eye
03) Colossus Project - In The Eye Of The Eagle
04) Ozone Player - Canto 21
05) Jinetes Negros - A Li Occhi belli
06) Blank Manuscript - Living Star
07) Nemo - Sans Voix
08) Daal - Static Stars
09) Matthijs Herder - Sacratus

CD 4

01) Mist Seasons - Defending Hands
02) Kotebel - Canto XXVIII
03) Tabula Smaragdina - Angyal
04) Raimundo Rodulfo - El Sol De Sus Ojos
05) Flamborough Head - Labyrinth Of Light
06) Lady Lake - Miserere Mei
07) Yesterdays - 33
08) Marco Lo Muscio - Outro
09) Atlantis 001 - Conclave Deorum

domenica 31 ottobre 2010

Antonius Rex - Per Viam 2009 (Italian Progressive Rock)

                                  Antonius Rex - Per Viam


Antonius Rex - Per Viam

Continua l'incredibile leggenda degli Antonius Rex, con questo ennesimo lavoro basato su composizioni esoteriche, realizzato dal solito Antonio Bartoncetti alla chitarra e dalla tastierista, arrangiatrice ed ingegnere del suono Doris Norton. "Per Viam", trascina l'ascoltatore in una atmosfera soprannaturale fatta di visioni fantastiche, oscure e paradisiache. A voi l'estrema sentenza.

Tracks list:

01) Micro Demons 5:05
02) Per Viam 6:39
03) Woman Of The King 8:52
04) Spectra 7:49
05) Angels & Demons 7:49
06) Ufdem 6:28
07) Antonius Rex Prophecy 11:14

Line-up

Antonio Bartoncetti: Vocals,Guitars
Doris Norton: Keyboards,Vocal,Digital Drum,Sound Construction,Computer.
Florian Gorman: Acoustic Drum
Monika Tasnad: Medium
Link esterno:http://www.antoniusrex.com/

Discografia:http://www.antoniusrex.com/discography.htm




                            Full Album



Antonino Bartoncetti 1974

                                                                

Doris Norton 1984




Apoteosi - Apoteosi (Italian Symphonic Prog) 1975

                                       Apoteosi - Apoteosi

Apoteosi

Gruppo semisconosciuto (calabrese, di Palmi), del panorama progressivo italiano, ed anche molto sottovalutato, nonostante avesse proposto un discorso musicale veramente interessante. Probabilmente l'anno di uscita del disco ha penalizzato questi ragazzi e questo stupendo album che alterna pause melodiche a passaggi stupendi (sullo stile PFM per intenderci). Disco immancabile in tutte le discografie progressive. MOLTO RACCOMANDATO.

Tracks list:

1) Embrion
2) Prima Realtà
3) Frammentaria Rivolta
4) Il Grande Disumano
5) Oratorio
6) Attesa
7) Dimensione Da Sogno
8) Apoteosi

Line-up

Marcello Surace - Batteria
Federico Ida - Basso/Flauto
Franco Vinci - Chitarre/Voce
Silvana Ida - Voce
Massimo Ida - Tastiere

Questo disco era nato da un progetto di Federico Ida (scomparso nel 1992) ed alla sua memoria è dedicato.
Link esterni:
http://www.myspace.com/apoteosi
http://www.youtube.com/watch?v=gpNfI1yrewY&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=ayAFXlBbQz8&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=tHng3zdROVY&feature=related

Note di copertina:
( Questo disco non è il frutto di una minuziosa ricerca strumentale, bensì è la sintesi di impressioni istantanee. Si nota, infatti,una certa frammentarietà di composizione, caratteristica da noi accettata perchè rispecchia in parte il problema da noi trattato.
Frammentarietà e disunione, sono le piaghe che purtroppo esistono nel meridione.
Forse qualcuno nel ricevere questo nostro messaggio potrà dirci: "Pensate che ciò possa essere valido ai fini di una riscossa che trasformi in meglio il meridione?"  Non vogliamo scoprire le individuali motivazioni di coloro che potrebbero porre siffatta domanda, bensì ci interessa prendere atto di un atteggiamento di diffuso scetticismo nei confronti di ogni iniziativa del genere e di una scontata chiusura mentale.
Il meridione rischia di restare apaticamente assopito nel suo malessere e vi è quasi una rassegnazione al ruolo di subalterno.
Noi pensiamo invece che nel meridione, pur nel quadro di questa antica stanchezza, vi sia oggi la necessità di un pizzico di riflessione, di maturità culturale, che possano, un giorno, a dispetto del sonno di molti, trasformarsi in forza motrice per le realizzazioni di una società migliore.)

-FEDERICO IDA-

venerdì 22 ottobre 2010

La Comparsa dell' Uomo sulla Terra

                        La Comparsa dell' Uomo sulla Terra

La Comparsa dell' Uomo sulla Terra

               La Comparsa Scientifica dell’Uomo sulla Terra

Introduzione

Il presente elaborato si propone di illustrare in maniera dettagliata i processi evolutivi che hanno condotto all’emergere dell’uomo moderno, Homo sapiens, a partire da oltre sette milioni di anni fa. Basandosi su evidenze fossili e dati genetici aggiornati, il saggio esamina l’evoluzione dell’uomo in un contesto strettamente scientifico, adottando un linguaggio formale e accademico. L’obiettivo è mettere in relazione le teorie evolutive, come la selezione naturale, le mutazioni e l’adattamento, con le prove fossili e i meccanismi genetici alla base della trasformazione delle popolazioni ancestrali. In tale contesto sono esclusi approcci filosofici e inutili congetture religiose, concentrandosi esclusivamente sulle evidenze e sulle dinamiche scientifiche che hanno plasmato la comparsa dell’uomo.

Sviluppo

La teoria dell’evoluzione, elaborata a partire dagli studi di Charles Darwin e successivamente integrata da scoperte nel campo della genetica, rappresenta il fondamento alla base dell’intesa scientifica dell’origine dell’uomo. Un ruolo centrale in questo contesto è attribuito al meccanismo della selezione naturale, che ha favorito la sopravvivenza degli individui più adatti a mutamenti ambientali e biologici. Attraverso processi di mutazione e adattamento, le popolazioni ancestrali hanno acquisito variazioni genetiche che, nel corso di milioni di anni, hanno contribuito gradualmente al passaggio da forme primordiali a quelle più complesse e specifiche.

I reperti fossili costituiscono una fonte indispensabile e fondamentale di dati per il tracciamento del percorso evolutivo che ha portato alla comparsa dell’Homo sapiens. Resti ossei, impronte e altri artefatti archeologici rintracciati in varie regioni del globo permettono di delineare una linea temporale complessa. Le evidenze paleontologiche, supportate da studi isotopici e datazioni radiometriche, indicano una progressiva differenziazione anatomica e funzionale delle specie umane, partendo dai primi ominidi che vissero in Africa. In particolare, la scoperta di specie come Australopithecus afarensis e Homo habilis ha messo in luce come la combinazione di mutazioni genetiche e pressioni selettive abbia condotto allo sviluppo di caratteristiche peculiari, quali la postura eretta, l’aumento della capacità cranica e l’uso di strumenti.

Le trasformazioni genetiche determinanti sono alla base di ogni variazione morfologica. Il ruolo delle mutazioni – intese come variazioni nel materiale genetico – si manifesta in numerosi esempi, tra cui quelle che hanno influenzato lo sviluppo del cervello e delle strutture scheletriche. Gli studi di genetica molecolare hanno evidenziato come piccoli cambiamenti nel DNA possano, attraverso processi ripetitivi e accumulazione di effetti, portare a innovazioni fisiologiche e comportamentali. Inoltre, la duplicazione genica e la diversificazione degli alleli hanno fornito un substrato su cui la selezione naturale ha potuto agire, garantendo l’adattamento in ambienti in continua evoluzione.

L’adattamento in questo contesto è inteso come la capacità degli individui di rispondere in maniera efficace alle variabili ambientali, un aspetto che ha permesso agli ominidi di colonizzare diversi habitat. I cambiamenti climatici, insieme alle trasformazioni geografiche, hanno esercitato pressioni selettive che hanno favorito l’evoluzione di tratti specifici. Per esempio, in contesti di scarsità di risorse e variabili climatiche estreme, la capacità di sopravvivere ha richiesto modificazioni sia comportamentali che fisiologiche, tra cui il miglioramento della termoregolazione e l’efficienza nel consumo energetico.

Un ulteriore contributo essenziale alla comprensione dell’evoluzione umana è dato dallo studio comparato del genoma degli ominidi. L’analisi comparativa tra il DNA degli esseri umani moderni e quello di altre specie, come i primati, ha rivelato un’elevata similarità, attestando un antenato comune. Le differenze riscontrate, pur essendo di piccola entità percentuale, sono sufficienti a spiegare le variazioni fenotipiche e comportamentali osservabili. L’importanza di eventi come la selezione naturale si evidenzia chiaramente nella trasmissione e fissazione dei tratti vantaggiosi, che da subito si sono riproposti nelle successive generazioni.

Durante il periodo compreso tra 7 milioni di anni fa e l’ascesa dell’Homo sapiens, numerosi eventi di specializzazione si sono susseguiti, scandendo tappe fondamentali nel percorso evolutivo. La transizione dagli ominidi arcaici, caratterizzati da adattamenti legati alla vita arboricola, fino alle specie che hanno paventato le prime forme di bipedismo e l’utilizzo di strumenti, costituisce una serie di passaggi documentati grazie ad abbondanti reperti fossili. I cambiamenti morfologici, osservabili nelle ossa del cranio, nei denti e nella struttura scheletrica, attestano una progressiva specializzazione funzionale e cognitiva.

Le analisi biochimiche e molecolari applicate agli scheletri fossili hanno permesso di identificare mutazioni puntiformi e variazioni nel codice genetico, le quali hanno favorito il processo di divergenza tra le varie specie. In quest’ottica, la mutazione rappresenta non solo un fenomeno casuale, ma anche un fattore critico per l’introduzione di innovazioni genetiche che, sotto la pressione della selezione naturale, hanno indirizzato le popolazioni verso una migliore adattabilità. Il continuo accumulo di mutazioni benefiche è stato determinante per l’evoluzione delle capacità cognitive, che si riflettono nella complessità del comportamento umano.

In parallelo all’evoluzione normativa dei tratti fisici, si sono sviluppati anche processi di organizzazione del tessuto cerebrale, che hanno favorito lo sviluppo di abilità cognitive e comunicative. Numerosi studi hanno evidenziato collegamenti tra le modifiche nei geni regolatori e l’espansione della corteccia cerebrale umana, un fattore essenziale che ha permesso l’emergere della cultura, della tecnologia e della comunicazione. Questi progressi, seppur non trattati in ambito filosofico, hanno avuto un impatto determinante sul successo evolutivo dell’Homo sapiens.

L’integrazione di dati provenienti da studi di paleontologia, genetica molecolare e biologia evolutiva ha permesso di ricostruire un quadro coerente e dettagliato dei passaggi evolutivi che hanno portato al presente stato dell’evoluzione umana. Le evidenze raccolte attestano non solo l’importanza degli eventi mutazionali e dei processi di selezione naturale, ma anche la centralità dell’adattamento in un contesto ambientale in rapido mutamento. In tale ambito, l’approccio scientifico ha consentito di coniugare i dati zootecnici con quelli genetici, offrendo una visione integrata e multidisciplinare del processo evolutivo.

Conclusione

In conclusione, il percorso evolutivo che ha portato alla comparsa dell’Homo sapiens rappresenta un esempio paradigmatico di come la mutazione, la selezione naturale e l’adattamento abbiano interagito nel corso di milioni di anni per favorire la comparsa di tratti distintivi. Le evidenze fossili, unite agli studi genetici, supportano in maniera robusta la teoria dell’evoluzione, evidenziando una serie di cambiamenti graduali e coerenti che hanno portato dalla comparsa dei primi ominidi fino all’evoluzione dell’uomo moderno.

Le attuali ricerche in campo genetico e paleontologico continuano a fornire dati preziosi che rafforzano il modello evolutivo, confermando l’importanza dei processi di mutazione e selezione naturale nella definizione della biodiversità e nella specializzazione delle specie. L’approccio scientifico, rigido e basato su evidenze empiriche, rimane il riferimento principale per comprendere la complessità dell’evoluzione, offrendo spunti di riflessione sulle dinamiche trasversali tra ambiente, genetica e sviluppo morfologico.

In definitiva, la comparsa dell’uomo sulla terra deve essere considerata come il frutto di un lungo e ininterrotto processo evolutivo, nel quale ogni cambiamento genetico e ogni pressione ambientale hanno giocato un ruolo determinante nel plasmare le caratteristiche uniche dell’Homo sapiens. La ricerca continua in quest’area si configura come un elemento essenziale per ampliare la comprensione dei meccanismi alla base dell’evoluzione, evidenziando come la scienza, attraverso metodologie rigorose e interdisciplinari, sia in grado di fornire risposte chiare e documentate su uno dei fenomeni più complessi e affascinanti della storia della vita.

domenica 17 ottobre 2010

Leitmotiv - Entangled (Symphonic Prog) 2007 Canada

                                    Leitmotiv - Entangled

Leitmotiv - Entangled

Ancora un grande album di prog sinfonico, i ragazzi di questa band canadese sembra siano stati cresciuti con proteine alla “Genesis” e vitamine alla “Gentle Giant”, il tutto sapientemente condito con spezie di “Renaissance” ed “Happy The Man”. A rendere però questo lavoro di eccellente fattura ci pensano i “Leitmotiv” aggiungendo nuove idee ed atmosfere inaspettate. I brani sono ottimamente eseguiti e le registrazioni sono di ottima qualità. Allora vi rimando al sito del gruppo, dove potete ascoltare qualche frammento dei loro brani, e naturalmente comprare il disco. Vivamente Raccomandato.

Line-up

Sebastien Jean-Troestler : Electric Guitar
Philippe De Bourg : Keyboards,Piano,Back Vocals
Olivier Boucher : Bass,Back Vocals
Jean-David Vien : Drums and Percussion
Charles-Gendron Carrier : Vocals,Electric and Acoustic Guitar

Tracks list:

01) Life 15:51
02) The Becoming 02:32
03) The Fields 05:54
04) Strangers 07:03
05) Entangled 05:00
06) The Crash 05:18
07) Farewell 07:47
08) And Then Came The Day That He Was Dead 05:48
09) Lying In The Grounds 03:32
10) Visions Of A City Of Ashes 01:19

L'album si può scaricare gratuitamente dal sito del gruppo.Link esterno:
http://leitmotivcanada.bandcamp.com/album/entangled

sabato 9 ottobre 2010

Slychosis - Slychedelia (USA) New Prog 2009

                                    Skychosis - Slychedelia

Slychosis - Slychedelia


Slychedelia è un album che per essere apprezzato deve essere ascoltato più volte. Il gruppo fa buon uso degli stili classici senza però sembrare troppo derivato, riesce invece con una buona dose di successo a fondere classico e moderno rendendo l'opera molto interessante sia per i vecchi che nuovi fan del progressive. Ottimo disco, molto raccomandato.

Tracks list:

01 - Columns (6:13)
02 - Flag of Dimbu (8:16)
03 - Cosmic Irony (4:34)
04 - Hearts of Space (5:46)
05 - For Vlad (6:48)
06 - Distruts (5:17)
07 - St. Johns Wood (6:47)
08 - Metaphisical Fitness (4:52)
09 - Afterlife (6:04)
10 - Crimson Fields of Glory (7:15)




sabato 2 ottobre 2010

Walter Wegmuller - Tarot (Germania) 1973

                                  Walter Wegmuller - Tarot

Walter Wegmuller - Tarot


Walter Wegmuller - Tarot (Back)


WALTER WEGMULLER

“TAROT"

All’interno del krautrock ruotarono musicisti diversi per stile e progetto, ognuno indipendente dagli altri ma fondamentale nelle finalità dello sviluppo estetico musicale che in primis doveva totalmente staccarsi dai canoni semplicistici della canzone.
.La definizione di "Kosmische Musik" è a parere di molti , la più adatta a definire la musica prodotta in quel breve periodo in Germania.
"Tarot" di Walter Wegmüller può da solo essere considerato il contenitore ideale del Krautrock tutto. Walter Wegmüller, svizzero, trascorse molto tempo in Francia, Svizzera e Germania a raccogliere spunti e tradizioni sugli zingari europei. Da queste ricerche nacque prima un libro, sui tarocchi e le loro origini cosmiche, scritto insieme al suo compagno di viaggio “Sergius Golowin”(altra emblematica figura della scena musicale Elvetico-Tedesca del periodo), e di seguito questo doppio album.
L’opera fu prodotta dal solito R.U. Kaiser e pubblicata dall’etichetta “Ohr Music”. Al disco parteciparono i migliori musicisti della scena rock tedesca: Klaus Schulze,Manuel Gottsching e Walter Westrupp, il risultato e a dir poco sorprendente, il disco dopo oltre trentanni rimane ancora di incredibile attualità.
Tarot è un ribollente calderone musicale con ingredienti molto diversi fra loro: tastiere cosmiche, chitarre distorte, congas, wah wah , divertenti ballate (quasi cabarettistiche) fruscii spaziali e la voce di Walter Wegmuller che fa da contraltare a tutto ciò per tutta la durata dell’album.
Se dal punto di vista musicale, con tutta questa varietà di stili, l’album si lascia ascoltare ed assimilare con semplicità ed interesse, un po’ più complesso è il messaggio che Wegmuller vuole lanciare con questa sua opera, ovvero i Tarocchi, che nella loro essenza spaziale regolerebbero la nostra vita terrena.
Album essenziale da trovare ad ogni costo, immancabile nelle discografie essenzialmente Krautrock e Progressive in genere.

Line-up:

Manuel Gottsching - Guitar
Hartmut Enke - Guitar
Jerry Berkers - Basso
Jurgen Dollase - Keyboard
Walter Westrupp,Klaus Schulze,Harald Grobkopf - Drums

Link esterni:

venerdì 3 settembre 2010

Michael Hoenig - Depature From The Northern Wasteland (1978) Progressive Elettronico - Germania

Tracks listing:

1. Departure From The Northern Wasteland 2. Hanging Garden Transfer 3. Voices Of Where 4. Sun And Moon

Line-up

Michael Duwe - Synthesizer
Micky Duwe - Harmony vocals
Michael Hoenig - Synthetizer,Keyboards,Mixing,Producer,Composer
Dave Hutchins - Mixing
Konrad Plank - Mixing
Uschi - Voices
Lutz Ulbrich - Guitar
Ruby McFarland - Art Direction
Jutta Henglein - Photography


"Departure From The Northern Wasteland" è un capolavoro assoluto di progressive elettronico.
I quattro brani rasentano la perfezione nell' incedere ripetitivo del sequencer. La title track ,in particolare, è un appassionante viaggio di 20 minuti attraverso melodie e ritmi che creano nell'ascoltatore immagini sognanti. Questo di Hoenig è un album che tutti gli amanti del progressive elettronico e non, dovrebbero possedere o ascoltare almeno una volta.

mercoledì 1 settembre 2010

Seti - Discoveries (Cile) 2010 New prog

                                        Seti - Discoveries

Seti - Discoveries

Secondo eccellente lavoro per questo gruppo Cileno. Raccomandato a tutti colori che amano il sound dei Marillion periodo Fish.

Nel panorama del neo prog cileno, "Discoveries 2010" si distingue per le sue sonorità complesse e originali. Quest'album della band cilena offre un percorso musicale che combina elementi progressivi e sperimentali, caratterizzati da strutture ritmiche sofisticate e arrangiamenti stratificati.

L'analisi delle tracce rivela un'attenta cura per i dettagli musicali: l'uso di sintetizzatori e chitarre elettriche crea atmosfere avvolgenti mentre le parti strumentali si alternano in dinamiche crescenti. La produzione sonora è equilibrata e permette di apprezzare ogni sfumatura, confermando il valore artistico dell'opera.

In conclusione, "Discoveries 2010" risulta un album consigliato per gli appassionati del prog, offrendo un'esperienza d'ascolto intensa e ben definita. Personalmente, valuto positivamente il disco, evidenziando la sua capacità di unire tecnica e creatività senza cadere nel banale. 

Il gruppo "Seti" è un progetto parallelo dei "Subterra" guidati dal tastierista-bassista Claudio Momberg.


Tracks list:

1) A Draconian Tale
2) Ellipse
3) Underground
4) The Inner Outside
5) Uruqhart Castle
6) Falling Leaves
7) Contact



venerdì 13 agosto 2010

Protos - One Day a New Horizon (New Prog)UK 1982(2006)

                           Protos - One Day a New Horizon

Protos - One Day a New Horizon

Tracks list:

1) The Fugitive 9:01
2) Thing of Beauty 4:06
3) The Maiden 5:55
4) Panamor 5:24
5) Hunting Extremely Large Animals 2:49
6) New Horizon 9:28
7) The Flea 3:00
8) Variations 5:50


Line-up

Rory Ridley-Duff - Tastiere
Steve Anscombe - Chitarre
Neil Goldsmith - Batteria

I PROTOS erano una band rock universitaria formata alla fine degli anni '70 dal tastierista Rory Ridley-Duff e dal chitarrista Stephen Anscombe. All'inizio degli anni '80, si unirono a loro Ian Carneige e Nigel Rippon. L'album di Rory e Steve "One Day a New Horizon" portò il gruppo alla fama locale a Chichester (Inghilterra), ma un grosso contratto discografico sfuggì loro. Nel 1984, con Rory che studiava musica alla London University e Ian alla Royal Academy of Music, i quattro musicisti iniziarono a concentrarsi su altri progetti musicali. Nel 2006, il primo album solista di Rory suscitò un rinnovato interesse per "One Day a New Horizon" e nacque la New Horizon Music Ltd per consentire nuove collaborazioni musicali.

Link esterno - http://www.newhorizonsmusic.co.uk/interviewroryeuro.htm

Protos Sito - http://www.protosmusic.net/




martedì 27 luglio 2010

Genco Puro & Co - Area Di Servizio (Italian Prog) 1972

                                         Genco Puro & Co

                                           Area di Servizio

Genco Puro & Co - Area di Servizio


Nonostante il nome, Genco Puro & Co, non è un gruppo, ma un artista di origine siciliana, il cui vero nome è Riccardo Pirolli, con il quale (accorciando il cognome in Rolli) incise tre singoli. In seguito partecipò, suonando la chitarra, al primo album di Franco battiato, “Fetus”. A sua volta venne poi aiutato da Battiato nella realizzazione del suo album “ Area di servizio”, e fra gli altri, anche da Red Canzian (“Capsicum Red” e “Pooh”)
L'album è prevalentemente un disco di canzoni (alcune con ottime intuizioni progressive), basato su tastiere e chitarra, con Battiato alla voce in ” Giorno D’Estate” e “Nebbia”, inoltre sette dei 12 brani, sembra siano stati composti dallo stesso Battiato con il nome di “Ed De Joy”.
L’Album è molto raro, uno dei pochi della "Bla Bla" ad avere una copertina singola piuttosto povera, "Area di servizio" non è mai stato ristampato in vinile. La prima ristampa in CD, della Artis, contiene anche entrambi i brani del primo singolo.. Esiste una nuova ristampa della BTF/Vinyl Magic del 2007 con copertina apribile mini-LP, anch'essa contiene i due brani del primo 45 giri ( “La Famiglia” e “Beato Te”)

Tracks list:

1) Frontiere
2) Campane A Rotterdam
3) A San Francisco
4) Come Un Fiume
5) Giorno D'estate
6) Nebbia
7) Biscotti e Thè
8) Pioggia
9) Alice
10) Accendo La Mia Radio
11) La Mia Città
12) Burattini


lunedì 26 luglio 2010

Hero - Hero 1974 Italian Symphonic Prog

                                              Hero - Hero

                                                    1974

Hero - Hero

Gli "Hero" sono una band italiana trasferitasi in Germania , a Monaco, nei primi anni '70 , per suonare in un locale della città tedesca ( sembra che l'ingaggio sia stato procurato dal papà di "Robert Deller" tastierista del gruppo), il gruppo faceva parte della scena d'avanguardia tedesca, comprendente: Amon Dull II, Frumpy, Can, Kraftwerk, Ash Ra Tempel etc...., la loro musica tuttavia aveva, nel suo incedere Heavy prog, influssi più anglosassoni, vedi Gong, Van Der Graf Generator e King Crimson. Il disco contiene infatti eccellenti arrangiamenti classici ed acustici in perfetto stile Hard Prog , i testi sono in inglese , cantati con vera maestria da Deller.

Il disco è stato ristampato in CD per la AMS/BFT nel 2006, con un brano in più che è una copia alternativa di un brano già presente nell'LP originale.

Tracks list:

1) Merry Go Round
2) Crumbs Of A Day
3) Sunday Best
4) Seminar
5) Childrens Game
6) Knock
7) Clapping And Smili
8) Dew-Drops
9) Buzzard

Line-up:

Robert Deller - Tastiere,Voce
Massimo Pravato - Chitarra,Basso
Umberto Maschio - Batteria




lunedì 19 luglio 2010

Mass Media - Manipolazione e Inganno (Meditazione)

                                              Mass Media

                                   Manipolazione e Inganno


Mass Media

             Mass Media, Consenso e Ragione: Verso un Cambiamento Sociale Reale

Viviamo in un’epoca in cui le notizie ci raggiungono da ogni angolo del globo, grazie alla televisione, ai giornali e ai social media. Tuttavia, dietro la superficie di questa apparente trasparenza, si cela una realtà ben più complessa: i mass media puntano sempre più a ottenere consensi, siano essi politici, religiosi o espressi attraverso i tanto ambiti "like". In questo articolo di opinione voglio invitare i lettori a usare la ragione per analizzare criticamente le informazioni che ricevono e per promuovere un vero cambiamento sociale, basato sulla lucidità e sull’impegno civile.

Introduzione: Il Potere dei Consensi nei Mass Media

Dalla televisione tradizionale ai giornali consolidati, fino ai dinamici e spesso volatili social media, il fenomeno della manipolazione dell’informazione si manifesta quotidianamente. Le strategie dei mass media moderne non sono solamente finalizzate al reperimento di notizie, ma sono orientate a creare e mantenere un consenso: questo consenso può essere di natura politica, religioso o semplicemente derivare dai "like" che ogni post ottiene sui social. La ricerca incessante di approvazione dell'audience porta a una scelta selettiva degli argomenti, a una narrazione parziale degli eventi e a una manipolazione dei fatti che spesso riduce la complessità della realtà a slogan semplicistici e a visioni polarizzate.

Esempi Concreti di Manipolazione e il Ruolo della Ragione

Una serie di casi esemplifica come i mass media, sia tradizionali che digitali, tendano a privilegiare il consenso rispetto alla verità:

Manipolazione nei Telegiornali

Un esempio evidente si riscontra nelle trasmissioni televisive, dove alcuni telegiornali hanno enfatizzato storie di crisi economica in maniera tale da generare panico e insicurezza tra gli spettatori. Ad esempio, durante un periodo di instabilità economica, un noto telegiornale ha presentato notizie sulla crisi finanziaria esagerando cifre e previsioni catastrofiche, spingendo gli spettatori a sospettare che ogni aspetto della loro vita potesse essere messo in pericolo. Questo tipo di narrazione, finalizzato a ottenere un consenso politico e a rafforzare posizioni particolari, ha contribuito a un clima di sfiducia e di polarizzazione.

Un altro caso riguarda la diffusione di notizie manipolate sull’immigrazione. Alcuni telegiornali hanno utilizzato immagini e dati parziali per enfatizzare il tema dell’invasione culturale, spesso con il supporto di toni allarmistici. Questo approccio ha l’obiettivo di raccogliere consensi politici che supportano politiche repressive, facendo leva su sentimenti religiosi e ideologici radicati nella popolazione. Tali strategie mediali non solo distorcono la realtà, ma alimentano anche divisioni e retaggi di intolleranza che ostacolano ogni forma di dialogo costruttivo.

Manipolazione sui Social Media

Nei social network assistiamo quotidianamente all’uso della manipolazione per ottenere "like" e commenti, sfruttando il meccanismo della viralità. Un caso rappresentativo è quello dei post virali che, partendo da notizie parziali o addirittura false, finiscono per creare allarmismo e malintesi su questioni sociali o politiche. Ad esempio, recentemente un video diffuso su una piattaforma di condivisione è stato progettato per mostrare un presunto abuso nei confronti di una categoria sociale, esagerando i fatti per attirare l’attenzione e ottenere consensi immediati. La mancanza di verifiche e il rapido circolare di queste informazioni fanno sì che la realtà venga distorta, influenzando negativamente il dibattito pubblico.

Un ulteriore esempio riguarda l’uso dei social media a scopo religioso, dove messaggi emotivi e spirituali vengono manipolati per ottenere consensi da un pubblico vasto e diversificato. In questo caso, il linguaggio semplificato e carico di simbolismi viene usato per instaurare una fede cieca piuttosto che una riflessione critica, trasformando le piattaforme social in veri e propri strumenti di persuasione ideologica.

Il Ruolo della Ragione per Promuovere un Cambiamento Sociale

Di fronte a questo scenario, è fondamentale non cedere alle trappole dei mass media e delle piattaforme digitali. La chiave per contrastare la manipolazione risiede nell’uso della ragione e del pensiero critico. Bisogna imparare a smontare le narrative costruite ad arte per governare le menti e i cuori, cercando informazioni da fonti diverse e indipendenti. Non si tratta di rifiutare tutte le notizie, ma di esaminare i fatti con un approccio analitico, evitando di alimentare una mentalità conformista e passiva.

L’approccio critico non è facile: richiede impegno, tempo e una costante revisione dei propri preconcetti. Tuttavia, solo attraverso l’analisi razionale possiamo sperare di promuovere un cambiamento sociale autentico. Rispondere al fervore mediatico con una riflessione informata e ponderata significa contribuire a una società più giusta, dove il consenso non è frutto di manipolazioni, ma di una reale comprensione della complessità del mondo.

Conclusione: Un Invito all’Azione per una Società Consapevole

In conclusione, è evidente come i mass media, sia quelli tradizionali che i nuovi media digitali, tendano a focalizzarsi sul consenso, ottenuto privilegiando toni emotivi e semplificazioni che spesso manipolano la realtà. Abbiamo visto esempi concreti di come i telegiornali abbiano esagerato crisi economiche e situazioni legate all’immigrazione, e di come sui social media vengano propagate notizie alterate per ottenere "like" e consenso ideologico. Tale dinamica, che mira a plasmare opinioni politiche, religiose e sociali, metterebbe seriamente a rischio la nostra capacità di ragionare criticamente.

È ora che ciascuno di noi si impegni nell’utilizzare la ragione per diffidare delle informazioni manipolate, cercare fonti indipendenti e analizzare i fatti in maniera approfondita. Solo attraverso il pensiero critico possiamo sperare di costruire le basi per un vero cambiamento sociale, dove il consenso non viene imposto ma nasce da una comprensione autentica della realtà.

Invito tutti i lettori, cittadini attivi e appassionati di informazione indipendente, a diffondere questo post e a promuovere discussioni razionali nel proprio circolo di riferimento. In un’epoca in cui le notizie sono spesso frutto di manipolazioni finalizzate a creare consensi politici, religiosi e social mediati dai “like”, è fondamentale ritrovare la forza della ragione per guidare la società verso un futuro più equo e informato.

Usiamo il nostro accesso a una moltitudine di fonti d’informazione per mettere in discussione le verità apparenti e costruire un discorso pubblico fondato sulla ricerca della verità. È nostro dovere come cittadini e consumatori di notizie, essere vigilanti: non accettiamo passivamente ciò che ci viene proposto, ma analizziamo ogni informazione con spirito critico e consapevole.

Solo così potremo sperare in un cambiamento sociale reale, dove le decisioni e le opinioni non siano più guidate da una manipolazione mediatica voluta a ottenere consensi facili, ma dall’impegno e dalla riflessione di ogni singolo individuo. La ragione rimane l’arma più potente contro l’inganno e l’apatia, ed è in essa che risiede il potenziale per trasformare la nostra società.

Diffondete il messaggio e aprite i dialoghi. Promuoviamo insieme una cultura del pensiero critico e dell’informazione consapevole: il cambiamento sociale inizia dalle piccole azioni di ogni giorno. Non lasciamoci abbindolare dalle luci sfavillanti della ribalta mediatica.

Ricordate, la chiave per trasformare il nostro futuro risiede nella capacità di mettere in discussione il sistema e di abbracciare una "ragione critica" come strumento per decifrare il mondo che ci circonda. Non accontentatevi di accettare passivamente le informazioni, ma cercate attivamente di comprendere le strategie persuasive dei mass media. In questo modo, potrete diventare agenti efficaci del cambiamento, capaci di costruire una realtà più giusta e consapevole, lontana dalla manipolazione e dall’inganno.

Nino A.


domenica 4 luglio 2010

La Grande Famiglia - Una Città Possibile 1972 (Italian Prog)

                                       La Grande Famiglia

                                      Una Città Impossibile

La Grande Famiglia - Una Città Impossibile


Anche se un pò leggerino, possiamo senz'altro segnalare ai tanti collezionisti, sempre alla ricerca di chicche introvabili e rare, questo lavoro de" La Grande Famiglia".
Il gruppo era formato da due chitarristi romani (Primo Pace e Giorgio Baiardelli), alla produzione di questo unico lavoro per la RCA, hanno collaborato : Roberto Righini e Antonino Lucarelli (ex Girasoli), Amedeo Minghi, Franco Migliaccio, Marco Luberti e Niko Papathanassiou, fratello del grande Vangelis.




mercoledì 30 giugno 2010

Muse - Milano (08 - Giugno - 2010)

Muse - Milano (live) 

8 / Giugno / 2010


Muse - (Discografia) Cover Album Collage

Muse. Lo sbarco degli alieni a San Siro

8 Giugno 2010. Il più famoso trio inglese del mondo atterra a Milano e sciocca i 70 mila del Meazza.

Lo sbarco degli alieni avviene l’ 8 Giugno a Milano poco dopo le nove e un quarto.
Il boato dei 70 mila di San Siro è di fatti significativo e soppesato al valore dei 3 artisti venuti dal piccolo paesino inglese di Teignmouth nel Devon, più precisamente nel sud dell’Inghilterra.
I Muse atterrano a Milano, Matthew Bellamy (cantante, chitarrista,pianista e Leader indiscusso) Dominic James Howard (batterista) e Christopher Wolstenholme (bassista) portano con loro una già decennale esperienza di successi planetari figli di un nuovo modo di intendere e fare Rock, con innesti improvvisi di suoni orientali (United States of Eurasia), elettronici (Histeria), classici (Exogenesis) conditi da un ritmo che è ormai un marchio di fabbrica e dalla voce di Bellamy, unica nel genere addirittura sottovalutata agli inizi perché sin troppo originale.
Il Post -Rock dei Muse è ancora alla ricerca di una vera e propria denominazione, Franco Mussida chitarrista storico della Pfm ha clonato per loro il termine Popular Fusion, Brian May dei Quenn si è detto estremamente sorpreso dalla facilità di creare nuovi suoni Pop Rock senza rivangare il passato, perché vero è che i Muse hanno influenze Classiche, Jazz e Soul e la loro base è indubbiamente la scuola inglese (Radiohead per intenderci), ma altrettanto vera è la loro capacità di sintetizzare il tutto creando un prodotto nuovo, d’avanguardia, allo stesso tempo potente ed orecchiabile, malinconico e profondo.
I testi poi, non sono mai scontati, Matt passa con facilità dalla psicanalisi in Stockholm Syndrome, alla fantascienza ( e qui potremmo citare interi album), dalla passione per l’astronomia (Super Massive Black Hole) e la descrizione di nuovi mondi ed altre forme di vita, ai personaggi storici più importanti (Churchill e le sue lettere alla moglie nel singolo The Resistance) passando per la biologia scientista (Unnatural Selection).
Su queste basi i Muse stanno costruendo una carriera stellare, certamente a livello d’illustri predecessori, al momento sono considerati la Rock Band migliore al mondo e per accertare che quest’affermazione abbia i crismi della verità basta dare un occhiata alla bacheca dei premi, o semplicemente fermarsi ai 12 milioni di dischi venduti nel mondo.
I loro Live sono sempre e solo Sold Out, volendo prescindere dalle valutazioni tecniche di cui sopra, basta andare a vedere un loro concerto e sentirli per accorgersi innanzitutto che lo spettacolo è di rara perfezione musicale.
Importante è ricordare la loro passione per le esibizioni live, Matt difatti si sente perfettamente a suo agio fra gli urli delle ragazzine, vero divo, forse anche troppo, parla col suo pubblico solo tramite i suoi suoni e la sua voce, e raramente si lascia andare al contatto con i Fans.
La passione per i Live i Muse l’hanno dimostrata anche recentemente a Rai 2, quando, invitati da Simona Ventura nella trasmissione della domenica pomeriggio “ Quelli che…” per presentare il loro ultimo singolo, hanno preso pubblicamente in giro la conduttrice che, come tradizione italiana insegna, voleva il playback per loro ed in tutta risposta si è trovata con Dominic a far finta di cantare e Matt batterista, in diretta TV. Tra lo stupore di chi li conosceva già e la tranquillità della “Simona nazionale” che appena ha saputo ha rischiato lo svenimento.
“ Non ci piace il Playback, è una brutta tradizione di voi italiani” se l’è cavata con un sorrisetto beffardo Matt subito dopo aver svelato lo scherzo.
A Milano i Muse hanno fatto quindi il loro mestiere, sbalordendo il pubblico, letteralmente in visibilio durante alcuni passaggi dei loro pezzi più suonati e conosciuti.
Il concerto di Milano si può catalogare come la continuità della straordinarietà del trio inglese, uno stadio stracolmo di appassionati d’ogni età,un immenso palco astronave trasportato in 4 giorni in 18 camion, una trapezista che esce fuori da un UFO mentre le note di “The Resistance” raggiungono i più alti picchi d’intensità sonora, un pezzo di palco che si trasforma in astronave e trasporta i 3 a decine di metri d’altezza mentre una San Siro scioccata non può far altro che applaudire a bocca aperta e ripetutamente.
Uno spettacolo nello spettacolo, Matt semplicemente divino, arrangiamenti fantastici, Dominic e Christopher che non sbagliano un colpo e più volte partono in assoli basso – batteria d’alta scuola .
110 minuti di suoni ora potenti che fanno pogare e saltare i 70 mila di Milano, ora dolci e profondi che appassionano, ora psichedelici ed elettronici che stuzzicano il fruitore e lo trasportano in viaggi spazio\tempo, laddove la band vuole che arrivi e porti la musica, da dove vengono e partono loro.
Un successo annunciato ma comunque eccezionale per un gruppo in piena maturità e che paradossalmente ha l’unico limite di potersi difficilmente migliorare.
Perché gli alieni sono già troppo avanti…

Davide. A.

domenica 13 giugno 2010

Piazza Delle Erbe - Saltaranocchio 1977 (Italian Folk Prog)

                          Piazza delle Erbe - Saltaranocchio

Piazza delle Erbe - Saltaranocchio


I "Piazza delle Erbe" hanno pubblicato un solo album, questo "Saltaranocchio" nel 1977. Si sono formati a Cremona nel 1973 ed hanno inciso questo concept-album come colonna sonora per uno spettacolo teatrale. Il tema viene ispirato da una novella di Edgar Allan Poe. Musicalmente il disco presenta sapienti miscele di prog-folk e melodie medievali. Da menzionare la partecipazione nel gruppo del violinista/tastierista "Lucio Fabbri" "che ha poi avuto una lunga carriera come compositore e direttore d'orchestra oltre ad essere stato anche un componente della "Premiata Forneria Marconi".

Line-up:

Giorgio Bettinelli (voce)
Lisi Gallini (voce)
Andrea Bellani (chitarra, voce)
Roberto De Giuseppe (voce)
Michele Diliberto (flauto, sax, voce)
Flavio Arpini (tastiere, violoncello, voce)
Bruno Mori (basso, mandolino, voce)
Stefano Erfini (percussioni, chitarra)
Lucio Fabbri (violino, tastiere, voci)
Mario Petrò (batteria, percussioni)

sabato 5 giugno 2010

Cherche Lune - Dun Emrys 1994 (Prog Folk) Francia

                               Cherche Lune - Dun Emrys

Cherche Lune - Dun Emrys


"Dun Emrys" è un album davvero notevole, pieno di voci e strumenti con forti richiami alla musica medievale e celtica ispirata, nonostante la sua struttura sia pienamente rock-oriented.
Unico nel suo genere con tendenze neoclassiche e un sapore un po sperimentale, con un incredibile lavoro melodico, creato da entrambi i violini e dall'oboe. Forse non avete mai ascoltato nulla del genere. Lo raccomando vivamente, ne rimarrete affascinati.


Tracks listing:

1) Wolfang
2) Shili
3) Y S
4) Circe
5) Berceuse
6) Waerda
7) Dark Eyes
8) Lettre A....


Hydra - Rock Experience (Hard Prog)1997 Francia

                                   Hydra - Rock Experience

Hydra - Rock Experience


Questo "Rock Experience" è il primo album degli Hydra ed anche il più interessante. Mai titolo fu più indovinato, in quanto, negli undici brani del disco, gli Hydra, esplorano e uniscono con vera maestria svariati stili musicali , perfetto l'amalgama tra AOR e Rock progressivo, spettacolari le scappatelle jazz-soul. Consiglio vivamente questo disco agli amanti dei Dream TheaterMagellan e Queensryche.


Tracks listing:

01) Heaven Knows
02) Save Your Time
03) Indian Sigh
04) Tell - The Heart
05) Cross Section
06) Lost Illusion
07) Silently
08) Rock Experience
09) Remembrance Of A day Past
10) Sad November
11) Last Dreamin'


giovedì 20 maggio 2010

Conqueror - Madame Zelle (2010) (Symphonic Prog) Italia

                  Conqueror - Madame Zelle 

Conqueror - Madame Zelle


Quarta proposta per i miei conterranei "Conqueror". Solito impegnativo concept album, ci raccontano questa volta , in musica, la storia dell'affascinante Mata Hari.
Così narra in apertura il booklet del quarto CD dei CONQUEROR. I nove capitoli del concept raccontano cronologicamente l'affascinante percorso terreno della leggendaria Mata Hari.
Tutto cominicia a Leerwadern nei Paesi Bassi, per poi trasferirsi sull'isola di Giava.
Il ritorno in Europa, Parigi e le più importanti capitali del vecchio continente, le favolose atmosfere della "belle epoque", i successi internazionali come danzatrice esotica.
Un fascino irresistibile che fa capitolare una moltitudine di uomini (meglio se in divisa), fino allo scoppio della grande guerra, che pone fine a tutto questo sfarzoso apparire.
I contatti con i servizi segreti e la sua modesta carriera di spia al servizio della Germania prima, e successivamente della Francia. Il gioco si fa difficile: Margaretha viene arrestata e processata (con l'accusa di spionaggio) dai Francesi.
L'epilogo: con la famosa esecuzione mediante fucilazione .. che consegna la storia di Madame Zelle alla leggenda.
Storia certamente nuova ed interessante, splendidamente condita, come soltanto i Conqueror sanno fare, con affascinanti e suggestive trame musicali.


Tracks list:

01) Margaretha
02) Indonesia
03) Occhio Dell'Alba
04) Fascino Proibito
05) Eleganza Perfetta
06) H-21
07) Doppio Gioco
08) Ad Occhi Alti

Line-up:

Simona Rigano - Voce,Tastiere
Sabrina Rigano - Flauto,Sax
Mario Pollino - Chitarre
Gianluca Villa - Basso
Natale Russo - Batteria,Percussioni

http://www.conqueror.it/
http://www.myspace.com/conqueror1

martedì 18 maggio 2010

Ronnie James Dio - La voce dell' Heavy Metal

                                        Ronnie James Dio

Ronnie James Dio

                                 La Voce dell' Heavy Metal

Si è spento ,all'età di 67 anni , l'altro ieri mattina a Houston in Texas per un tumore allo stomaco "Ronnie James Dio" vera leggenda e voce dell'Heavy Metal. Ronnie James Dio è nato a Portsmouth con il nome di Ronald James Padovana, ha iniziato la sua carriera negli anni '60 con gli " Elf " per entrare a far parte dei "Rainbow" di Ritchie Blackmore nel 1975, ho ancora nelle orecchie le sue magistrali interpretazioni di brani rimasti nella storia dell' Hard Rock come "Mestreated" e "Man On The Silver Mountain". Dopo i "Rainbow" , prese con autorevolezza il posto di Ozzy Osbourne nei "Black Sabbath" , il risultato, superbo , nell'album "Heaven & Hell ".
Nel 1983 , fonda una sua band i "Dio" con la quale realizza quattro album: "Holy Diver"1983 ,"The Last in Line"1984,"Sacred Heart" 1985, e "Dream Evil"1987. Dopo l'inevitabile ritorno nei "Black Sabbath "e poi ancora con i "Dio", conclude la sua carriera con gli "Heaven and Hell".

CIAO JAMES, LA TUA MUSICA TI FARA' STARE PER SEMPRE CON NOI.

                                                                      Elf - Never More


                                               Rainbow - Mistreated / Catch The Rainbow

                                                    Rainbow - Man On The Silver Mountain

                                                         Black Sabbath - Heaven and Hell

                                                                      Dio - Sacred Heart

                                                                      Heaven and Hell

Luna - Luna 1981 ( Italian Symphonic Prog )

                              Luna - Luna 

Luna - Luna

                                              1981 (Italia)

Altro documento rarissimo del progressive italiano. Il gruppo dei "Luna" nasce da un'idea di Danilo Rustici, che dopo l'insuccesso dell'ultima formazione degli "Osanna" e dell'album "Suddance" si ripropone ancora una volta con questo disco dei "Luna", lavoro un pò leggerino ma con buone melodie ed interessanti riff chitarristici.


Line -up:

Danilo Rustici - Voce,Chitarra
Joe Amoruso - Tastiere
Dario Franco - Basso
Sabatino Romano - Batteria

Discografia - Luna 1981 (distribuito dalla BTF Records)

http://www.btf.it/

domenica 16 maggio 2010

Gli Apostholi - Un' Isola Senza Sole 1982 (Symphonic Prog - Pop) Italia

                            Gli Apostholi - Un'isola senza sole


Gli Apostholi - Un' Isola senza Sole


Anche questo secondo ed ultimo lavoro degli "Apostholi" è uscito in vinile soltanto in 500 copie, ristampato anch'esso in CD dalla Padovana M.P.Records. La musica richiama i fasti del prog italiano degli anni '70 con meno virtuosismi ma con belle ed immediate melodie. Per completisti.

Tracks list:

01 - Un'isola senza sole
02 - Pomeriggio ad acquasparta (testo di Enrico Kotterl)
03 - Dedicato a G.M.
04 - Beneficenza
05 - Tra gli ultimi raccolti
06 - Il cielo piange
07 - Canzone
08 - Racconti
09 - L'arcobaleno

Line-up

Walter Bottazzi - Voce,Tastiere
Tullio Mazzaretto - Chitarra
Roberto Trentin - Batteria
Ivano Adalghieri - Basso
Carlo Andolfato - Testi
Carlo Bozzi - Chitarra Classica (Ospite)