Arousal - Chimaera
Alt Prog / Neo-Psychedelic
Italia ( 2025)
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| Arousal - Chimaera |
Arousal, trio da Ferrara e Bologna (chitarra e voce, tastiera e batteria) che esplora diverse sfumature del rock tra cui principalmente l' Alternative/ post grunge per quanto riguarda testi e melodie, le atmosfere della neopsichedelia e ritmi irregolari ispirati a geometrie sacre tipici del progressive: il tutto unito da un concept esoterico che lega ogni canzone ad un pianeta del sistema solare... Questo nostro di debutto "Chimaera" uscito il 7 settembre di quest'anno ed è stato interamente prodotto presso Happenstance Studio da Marco degli Esposti (Al/paca, Black Snake Moan, Elli Demon, ecc.).
Breve cronistoria
(Nell'estate 2023 Juan Dario Martin Bohada, chitarrista e cantante di origini italo-colombiane per anni militante nell’ underground della Neopsichedelia italiana insieme al suo ex gruppo Lucertole, e Gabriele Bertolini, batterista e fonico (ex D drop) proveniente invece da sound quasi opposti, quali il Crossover e l’ Alternative metal, vengono messi in contatto da un amico in comune legato insieme a loro all’ AMF, la scuola di musica moderna di Ferrara: l'intenzione è di mettere su un power duo psichedelico. Nell’ autunno dello stesso anno Jacopo Bonora ( ex Cyrax),da anni inserito nel mondo della musica classica con 2 lauree di conservatorio in pianoforte e composizione col massimo dei voti a Ferrara, un master in musica da Camera all’accademia pianistica di Imola e diversi concorsi alle spalle decide di spostarsi gradualmente in un panorama meno accademico e più vicino al rock e il metal ai quali si è ultimamente affezionato, in particolare il progressive, e si unisce alla band come tastierista. Da quì i brani già abbozzati precedentemente iniziano a prendere un'impronta più cantautorale e meno strumentale pura rispetto alle prime composizioni del duo e nasce Arousal: nome del trio che vuole rappresentare l’ istinto di iper-vigilanza che interviene negli aspetti più primordiali dell’ essere umano da un lato; dall’ altro il concetto di “risveglio”, spirituale e sociale, come suggerisce l’ inglese arcaico da cui è tratto il termine.Tra il 2024 e 2025 la band ha la possibilità di calcare diversi palchi e festival fuori e dentro la regione, tra cui: Revol wave festival, Rockafè, Festa della Musica di Nonantola, Garfagnana Food and Music, Ponrlabfest a Longiano, Arci Machito a Torino, Porretta progfest in apertura dei Goblin Legacy, ecc. A marzo 2025 vincono il premio regionale Encoder 2025, che permette loro di prendere parte a un master con Carmelo Pipitone (O.r.k., Dunk, ex Marta sui tubi), il quale parteciperà come ospite in una traccia dell’ Ep che uscirà a fine anno grazie a questa premialità. La magia di Arousal viene proprio dalle possibilità e combinazioni sonore che propone ciascun membro del trio senza dover per forza rinunciare alle proprie influenze: mentre il genere rimane principalmente quello impostato dal Frontman Juan, che grazie ai suoi riff ipnotici e il massiccio utilizzo dei suoi pedali multi-effetto rimanda principalmente sempre ad un alternative rock con una vena post grunge, evidente in particolar modo nei testi, Gabriele per via dell’ essenzialità e l’ incredibile groove della sua batteria rende manifeste le sue influenze nu metal e Jacopo invece si lascia andare ad articolazioni e arabeschi tipici del progressive ma anche a suoni ambientali caratteristici del psychedelic rock.Il raggiungimento della forma canzone viene paragonato ad un processo alchemico trifasico dove ogni membro della band rappresenta una di queste fasi sia nel vestiario che nel ruolo sonoro: Nigredo, la fase iniziale in cui la materia prima è la base di partenza come il ritmo lo è per la canzone ( Gabriele), Albedo, fase intermedia in cui la purificazione della materia crea una mediazione tra stato primitivo e perfezionamento come l'armonia amalgama ritmo e melodia ( Jacopo), Rubedo, fase conclusiva in cui ricongiungono le precedenti fasi, nella canzone si sublima un messaggio comunicato a parole tramite una melodia che ne esprime il contenuto profondo ( Juan). Partendo da queste premesse la band riprende il modello di VITRIOL descritto da Basilius Valentinus (filosofo edalchimista del 1400) lasciandoci con una pubblicazione in data 07/09/2025 e una domanda : e se la grande opera alchemica fosse un album?)
Recenzione: Chimaera
"Arousal - Chimaera" 2025
L'album "Chimaera" rappresenta una svolta nel panorama musicale del 2025, segnando un punto di riferimento nell'ambito dell'Alt Rock Progressivo e della Neo Psychedelia. Con una proposta audace e innovativa, questo lavoro esplora nuove frontiere strumentali e tematiche, integrando complesse strutture armoniche e ritmiche con un'attenzione maniacale ai dettagli. La presente recensione, rivolta a critici musicali e appassionati esperti, offre un’analisi approfondita di ogni brano, evidenziando come ciascuno contribuisca al fil rouge tematico dell’album. Di seguito si presenta una disamina brano per brano, con un focus particolare sugli elementi tecnici e musicali che definiscono ogni pezzo.
Introduzione Generale
"Chimaera" si distingue per la sua capacità di fondere le sonorità alternative con le complesse strutture del rock progressivo, dando vita a un prodotto sonic che sfida i confini tradizionali. L'album si apre con una carica emotiva e intellettuale, dove l'armonia – intesa come la corretta disposizione e combinazione di note e accordi – e il ritmo – inteso come la pulsazione regolare che guida l’esecuzione musicale – giocano ruoli fondamentali nell’esperienza d’ascolto. Gli arrangiamenti ricchi di dinamiche variabili, i cambi di tempo sperimentali e la presenza di sezioni strumentali lunghe e articolate fanno di questo lavoro un caso di studio affascinante per chiunque si dedichi allo studio del complesso universo dell’Alt Rock Progressivo e della Neo Psychedelia.
Analisi Brano per Brano
1) "Crisalide"
Il brano di apertura, "Crisalide", introduce la tematica centrale dell’album con una proposta sonora innovativa e riccamente stratificata. La traccia si apre con un tappeto di tastiere eteree che delineano un paesaggio sonoro ampio. Il ritmo, seppur regolare nelle sue fasi iniziali, evolve in sequenze complesse grazie a un uso sapiente dei cambi di tempo. In questo contesto, l’armonia si configura come un tessuto sonoro dinamico: accordi sospesi e modulazioni imprevedibili conferiscono al pezzo una qualità quasi cinematografica. La sezione intermedia, dominata da un assolo di chitarra che sfrutta effetti di delay e reverb, rappresenta un momento di transizione dove la fusione tra melodia e improvvisazione tecnica raggiunge nuove vette. Lo svolgimento centrale, con l'entrata trionfale di voci sovrapposte a strumenti sintetizzati, si configura come un invito a proseguire l’ascolto con una mente aperta alle innovazioni che caratterizzeranno i successivi brani.
2) "Catarsi Ermetica"
"Catarsi Ermetica" si distingue per un contrasto netto tra sonorità oscure e momenti di luminosità melodica. La traccia inizia con un ritmo pulsante, sostenuto da un basso marcato e una batteria che gioca con pattern sincopati, evidenziando un'attenta manipolazione del ritmo. L'uso sapiente della dinamica permette di sentire chiaramente il dialogo tra le sezioni ritmiche e le linee melodiche, creando una tensione costante che si risolve in esplosioni sonore inattese. Sul piano armonico, il brano impiega progressioni di accordi non convenzionali, in cui i passaggi tra minore e maggiore generano una contraddizione emotiva che si manifesta in ogni battuta. La presenza di tastiere digitali e sintetizzatori arricchisce ulteriormente il tessuto sonoro, facendo da ponte fra i momenti rilassati e le esplosioni di energia. Questo equilibrio tra luce ed ombra, supportato dalla spiegazione tecnica dei concetti di armonia (l'equilibrio tra i toni) e ritmo (la struttura temporale della musica), rende "Catarsi Ermetica" uno dei pezzi più intriganti del progetto. I testi introspettivi ed a tema esistenziale completano la catarsi offerta dall’ermetismo musicale, trasportando l’ascoltatore in un viaggio senza tempo.
3) "Gabbia"
"Gabbia" propone un approccio fortemente sperimentale, dove l'innovazione tecnica si fonde con una narrazione sonora quasi onirica. L'introduzione del brano sfrutta un arpeggio etereo di chitarra, accompagnato da una sezione strumentale sintetizzata, creando un'atmosfera sospesa fra realtà e immaginazione. Il ritmo, seppur inizialmente misurato, accelera gradualmente attraverso l'introduzione di pattern poliritmici che sfidano la linearità temporale tradizionale: i concetti di armonia e ritmo, in questo caso, sono trattati come elementi fluidi, capaci di oscillare tra rigore matematico ed espressività libera. La parte centrale è caratterizzata da uno scambio virtuoso tra strumenti acustici ed elettronici, dove il basso e la batteria si alternano in sezioni di quasi totale assenza d'elementi, lasciando spazio a momenti contemplativi e intensi. La coda del brano, con una ripetizione modulata del tema principale e la comparsa di un breve solo di chitarra distorta, invita l'ascoltatore a riflettere sul percorso intrapreso, collegandosi tematicamente al concetto di "oltre" inteso sia fisicamente che metaforicamente.
4) "Brilli"
Nella quarta traccia, "Brilli", l'album assume una dimensione quasi futuristica. Il brano si apre con linee di tastiere lente programmate e una voce eterea che danno vita a una tessitura intricata, supportata da batteria e percussioni programmabili. La complessità ritmica è accentuata dall'uso di pattern non convenzionali e da cambi di tempo improvvisi. La struttura musicale si distingue per la fusione di elementi elettronici con tradizionali strumenti rock, creando un duet accattivante fra il digitale e l'organico. Dal punto di vista armonico, il brano si muove attraverso progressioni che richiamano interventi di musica d’avanguardia, grazie all'utilizzo di accordi dissonanti e modulazioni imprevedibili. L’assolo di una chitarra distorta di chitarra, caratterizzato da una cascata di note e tecniche di tapping e wha wha, si intreccia con momenti di pausa meditativa, enfatizzando il contrasto tra il rigore della tecnologia e l'imprevedibilità del sentimento umano. Tale connubio si configura come una dichiarazione d'intenti, evidenziando il ruolo centrale della sperimentazione.
5) "Comeunfiume”
"Comeunfiume" si presenta come un intervento meditativo all'interno del disco, offrendo un'incursione introspettiva che si concentra sulla frammentarietà dell'esperienza umana. La traccia inizia con una delicata melodia sostenuta da un pattern ritmico ipnotico che gradualmente viene accompagnata da suoni sintetizzati e da un continuo tappeto percussivo. La struttura ritmica, pur mantenendo una base costante, prevede dispensazioni improvvise che interrompono momentaneamente il fluire del tempo, giustificate da cambi di tempo e da punti di sospensione melodici attentamente studiati. L'armonia, in questo contesto, assume un valore quasi filosofico: la successione di accordi, caratterizzata da tonalità alterate e modulazioni cromatiche, suggerisce la continua ricerca di equilibrio in un mondo in costante mutamento. L'uso di effetti sonori, con suoni distorti, riverberi lunghi e echi controllati, contribuisce a creare un'atmosfera sospesa fra realtà e illusione, invitando l'ascoltatore a riflettere sul significato delle proprie esperienze.
6/7) "Dissesta” e “Onironauta"
Le ultime due traccia finali, "Dissesta” e “Onironauta", fungono da coronamento del percorso tematico ed esecutivo dell’album. Fin dall’apertura, ”Dissesta” stabilisce un clima di intensità e complessità, con un'apertura caratterizzata da riff di chitarra distorti che si fondono con intricate linee di sintetizzatore e loop ritmici. Il ritmo è di una vivacità particolare, alternando momenti di calma e meditazione a esplosioni di energia improntate a un uso audace dei cambi ritmici. Dal punto di vista armonico, "Dissesta" sfrutta una tavolozza di accordi ricca e variegata, capace di passare da tonalità maggiori luminosi a sequenze minori più introspective in maniera fluida, evidenziando le transizioni tra stati d’animo contrastanti. “Onironauta” con il suo intro ambient rappresenta uno dei momenti più significativi dell’intero album. La voce si intreccia con passione agli accordi in successione della chitarra elettrica. Nella sezione finale, accordi di chitarra acustica cambiano l’atmosfera dell’album lasciando l’ascoltatore con una sensazione di risolutezza e continuità, perfettamente coerente con il fil rouge tematico dell'intera opera.
Conclusione
In conclusione, "Chimaera" degli Arousel si configura come un'opera audace e innovativa nell'ambito dell'Alt Rock Progressivo, capace di mescolare tradizione e sperimentazione in maniera equilibrata e raffinata. Ogni traccia dell'album contribuisce in modo determinante al percorso narrativo e musicale, offrendo al pubblico un'esperienza immersiva e ricca di spunti critici. La capacità di fondere armonia e ritmo, elementi fondamentali nella musica – dove armonia rappresenta la disposizione e l'interazione degli accordi, e ritmo indica la struttura temporale e la pulsazione del brano – emerge con forza in ciascuna composizione, creando un dialogo continuo tra tecnica e espressività emotiva.
L'analisi dei singoli brani evidenzia come l'album non solo si inserisca con successo nel panorama musicale del 2025, ma ponga anche nuove sfide tecniche e stilistiche agli artisti emergenti e affermati del Rock Progressivo. La ricchezza strumentale, unita a una gestione impeccabile dei tempi e delle dinamiche, si traduce in un disco che si presta ad essere esplorato e studiato sotto molteplici punti di vista, dalla struttura compositiva alle soluzioni timbriche adottate. Critici e appassionati troveranno in "Chimaera" un esempio di come l'innovazione tecnica possa sposarsi con una profonda carica emotiva, apportando nuove prospettive e ispirazione al percorso evolutivo del genere.
In termini di impatto, il disco si distingue per la sua originalità e la capacità di sorprendere ad ogni ascolto: ogni traccia, pur mantenendo una propria identità, si integra in una narrazione complessiva che parla di trasformazione, continuità e sperimentazione. Le sezioni strumentali, i cambi di ritmo e le progressioni armoniche non sono meri ornamenti, ma componenti essenziali che riflettono la volontà degli autori di superare i confini del convenzionale. "Chimaera" si afferma come un manifesto dell'innovazione musicale, un invito a esplorare nuove modalità espressive e a ridefinire ciò che il rock progressivo può offrire nel contesto odierno.
Si può dunque affermare che "Chimaera" degli Arousel, con la sua struttura articolata, la cura dei dettagli e l'innovazione tecnica, si posiziona saldamente nel panorama musicale contemporaneo come uno degli esperimenti più intriganti nel campo del Rock Progressivo. I critici musicali, insieme ai fan più esigenti, troveranno in questo lavoro uno stimolo intellettuale e sensoriale, capace di alimentare un dialogo costante fra passato, presente e futuro della musica rock. Con una cura maniacale per l'armonia e il ritmo, l'album dimostra che la fusione di elementi tradizionali e sperimentali può aprire nuove strade estetiche e narrative.
In sintesi, "Chimaera" si configura non solo come un’opera musicale, ma come un viaggio intellettuale e sonoro che invita l’ascoltatore a riflettere sulle molteplici sfaccettature dell’esperienza umana. La sua capacità di coniugare richiamo nostalgico e innovazione futuristica lo rende un punto di riferimento imprescindibile per l’evoluzione del rock progressivo e un contributo significativo al panorama musicale contemporaneo.
Attraverso questa analisi, emerge chiaramente come ogni traccia, con le sue peculiarità ritmiche e armoniche, contribuisca a un complesso mosaico sonoro che definisce l’identità dell’album. "Chimera" si pone, pertanto, come una pietra miliare nel percorso evolutivo del genere e un modello di eccellenza per future proposte creative nel mondo del Rock Progressivo.
Concludo ribadendo l’importanza di questo lavoro nel contesto attuale, dove l’innovazione tecnica e l’attenzione alla struttura musicale rappresentano elementi chiave per riconoscere e apprezzare opere d’arte che non si limitano a intrattenere, ma invitano ad una profonda riflessione musicale e culturale.
Track list:
1) Crisalide
2) Catarsi ermetica
3) gabbia
4) Brilli
5) Comeunfiume
6) Dissesta
7) Onironauta
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| Band |
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| 18/maggio/2024 |



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