PROGRESSIVE ROCK. '70/ '80/ '90 e oltre - Neo Prog. Psichedelic Prog. Heavy Prog. Crossover Prog. Symphonic Prog. Italian Progressive Rock. Eclectic Prog. Rock.
(QUESTA MUSICA TI SALVERA' LA VITA)
G E N E S I S M A R I L L I O N
Il 1969 rappresenta un anno fondamentale nella storia della musica. Con il loro album "In The Court OfThe Crimson King", i King Crimson hanno segnato un percorso rivoluzionario, creando un'opera così innovativa da diventare una vera e propria pietra miliare. Questo lavoro ha ridefinito il genere musicale, aprendo la strada a un’era di esplorazione sonora senza precedenti. Il Proto Prog è stato abbandonato, facendo spazio a nuove correnti come il Prog Sinfonico, l'Eclettico, il Jazz Prog, l'Heavy Prog, il Rio, l'Elettronica e il Krautrock, riflettendo così la ricchezza e la diversità del panorama musicale degli anni successivi. Il 1969 ha segnato profondi cambiamenti e sperimentazioni artistiche; l'emergere del Prog Rock ha visto la nascita di band che integravano elementi di rock, jazz e musica classica, dando vita a un suono inedito che ha ribaltato le convenzioni musicali dell'epoca. Le canzoni non erano più semplici melodie, ma narrazioni complesse, con tematiche che spaziavano dalla mitologia antica a questioni sociali contemporanee, rendendo la musica un veicolo di riflessione profonda. Concerti memorabili hanno preso il posto degli eventi musicali tradizionali, trasformandosi in esperienze sensoriali, grazie all'uso innovativo della luce e degli effetti sonori, capaci di trasportare il pubblico in mondi fantastici. Sono iniziati ad apparire album iconici, ognuno con una visione distintiva, arricchendo il genere di narrazioni complesse e arrangiamenti audaci, il cui intreccio svelava un tessuto sonoro ricco e stratificato. È stato come un raggio di luce, poiché nuove formazioni musicali concepivano progetti completi, sviluppandoli con la stessa cura con cui si racconta una storia in un film. Questa era ha invitato gli artisti a rendere la musica un'esperienza non solo uditiva, ma anche visiva e concettuale, sfidando musicisti e pubblico a esplorare nuove profondità emotive e temi filosofici. La musica diventava così una forma d’arte totale, dove ogni elemento, dalla copertina dell'album ai testi, alle esibizioni live, si intrecciava in un discorso unico e affascinante. Ricordo che ho letto da qualche parte la frase "sono film per le orecchie", un riferimento alle intense emozioni evocate da un buon album di Prog Rock, che spesso richiedeva un ascolto attento e contemplativo per afferrare ogni sfumatura.
DISCOGRAFIA CONSIGLIATA
01) King Crimson - In The Court Of The Crimson King (UK)
Kng Crimson
02) East Of Eden - Mercator Projected (UK)
East Of Eden
03) The Moody Blues - To Our Children's Children's Children (UK)
The Moody Blues
04) Soft Machine - Volume Two (UK)
Soft Machine
05) Jethro Tull - Stand Up (UK)
Jethro Tull
06) Frank Zappa - Hot Rats (USA)
Frank Zappa
07) Renaissance - Renaissance (UK)
Renaissance
08) High Tide - Sea Shanties (UK)
High Tide
09) Arzachel - Arzachel (UK)
Arzachel
10) The Moody Blues - On The ThreShold Of A Dream (UK)
I Migliori Album di Progressive Rock nel 1968 sono caratterizzati da un continuo desiderio di innovazione. Le composizioni diventano ancora più complesse, pur mantenendo ritmi e melodie che richiamano i semplici accordi e i ritornelli del recente passato, come il Beat, il Blues e il Rock'n Roll. Tuttavia, alcuni brani sembrano anticipare ciò che sta per arrivare nel genere, spingendo i confini musicali in territori mai esplorati prima. L'uso di tecniche di registrazione all'avanguardia, come il multi-tracking e l'overdubbing, permette ai musicisti di creare atmosfere soniche ricche e stratificate, dove ogni strumento si fonde in un tessuto audace e dinamico. In questo periodo, band e artisti iniziano a sperimentare con strutture non convenzionali e testi molto più significativi, elevando il rock a una forma d'arte che riflette le complessità della vita moderna. Alcuni pezzi, infatti, non solo catturano l'essenza del momento, ma offrono anche una critica sociale, esplorando temi di alienazione, guerra e la ricerca di identità. Questo spostamento tematico apre la strada a una nuova era di creatività, dove l'album come formato diventa un viaggio completo invece di una semplice raccolta di canzoni, invitando l'ascoltatore a immergersi completamente nell'esperienza musicale.
Il settore musicale nel 1968 è fortemente influenzato dal tumulto sociale e politico dell'epoca. Le manifestazioni pacifiste contro la guerra del Vietnam e le tensioni razziali segnano profondamente la cultura giovanile, e la musica diventa un veicolo per l'espressione di queste frustrazioni. L'intersezione tra arte e attivismo è palpabile, e le band di progressive rock non esitano a incorporare questi temi nelle loro opere. I testi delle canzoni iniziano a riflettere non solo la ricerca di esperienze personali, ma anche una coscienza collettiva, in cui gli artisti si fanno portavoce delle speranze e delle paure di una generazione. I brani, con lunghi assoli di chitarra, intricate parti di tastiera e sezioni ritmiche sperimentali, riescono a trascendere il semplice intrattenimento, diventando cavalieri di un messaggio sociale profondo. Questo periodo segna non solo una transizione sonora, ma anche un'evoluzione nel modo in cui gli album vengono concepiti e percepiti, trasformandosi in opere concettuali che richiedono un ascolto attento e una contemplazione attiva, invitando l'ascoltatore a esplorare non solo le melodie, ma anche i significati nascosti dietro ogni nota.
DISCOGRAFIA CONSIGLIATA
1) Procol Harum - Shine On Brightly (UK)
Procol Harum
2) The Moody Blues - In Search Of The Lost Chord (UK)
The Moody Blues
3) Pink Floyd - A Sacerful Of Secrets (UK)
Pink Floyd
4) Frank Zappa - We're Only In It For The Money (USA)
Progressive rock. Anche se è presto per definirlo come tale, nel 1967 si iniziava a notare un cambiamento nelle composizioni di alcuni gruppi, che cominciavano a distaccarsi dal Beat e dai brani tradizionali di 3 minuti. Anzi, questa evoluzione non si limitava semplicemente a un cambiamento di stile musicale, ma rappresentava anche una risposta culturale alle profonde trasformazioni sociali dell'epoca. Il mondo stava assistendo a movimenti di protesta, nuove ideologie e una crescente esplorazione della spiritualità, elementi che influenzarono in modo significativo i testi e le strutture musicali. Inoltre, l'arrivo del vinile da 33 giri ha avuto un grande impatto, offrendo la possibilità di esplorare idee musicali più lunghe e complesse, consentendo agli artisti di esprimere le proprie visioni artistiche in un formato che prima non era possibile. Le tracce potevano ora espandere i loro confini, trasformandosi in vere e proprie esperienze sonore. Questo ha, infatti, permesso la registrazione di intere suite musicali, ognuna delle quali invitava l'ascoltatore a intraprendere un viaggio attraverso paesaggi sonori intricati e narrativi evocativi. Gli album elencati di seguito rappresentano uno sguardo su ciò che tratteremo nel nostro blog, esplorando non solo le opere più iconiche del genere, ma anche i loro contesti storici e le influenze che hanno plasmato la musica di quel periodo cruciale.
DISCOGRAFIA CONSIGLIATA
BUON ASCOLTO:
1) The Moody Blues - Days Of The Future Passed (UK)
The Moody Blues
2) Procol Harum - A Wither Shade Of Pale (UK)
Procol Harum
3) Pink Floyd - The Piper At The Gates Of Dawn (UK)
Pink Floyd
4) Frank Zappa - Absolutely Free (USA)
Frank Zappa
5) Traffic - Mr Fantasy (UK)
Traffic
6) Vanilla Fudge - Vanilla Fudge (USA)
Vanilla Fudge
7) The Nice - The Thoughts Of Emerlist Davjack (UK)
I Magnesis si formano a Digione ( Francia ) nel 1987 da un progetto di due compagni di scuola: Federico Przybyl (Autore), Eric Tillerot (autore, compositore, Performer)
Amanti dei Genesis, Yes e del progressive rock degli anni '70, hanno deciso di creare una rock band che proponesse una musica concept e teatrale alla “Genesis” periodo Gabriel ed alla “Ange” di Christian Decamps. Il risultato è stupefacente, specialmente dal vivo il gruppo, con un impianto scenico d’eccezione, riesce a meravigliare gli spettatori , con costumi spettacolari, maschere e trucco. Il sound, vicino ai Marillion, riprende a tratti misture tradizionali folk-rock e musica classica , i testi in francese e lo spettacolo, ricordano ,appunto, gli Ange di Decamps ed i Genesis di Gabriel.I magnesis hanno raccolto con cura il messaggio lanciato qualche anno prima dai gruppi inglesi, quali Marillion, IQ e Pendragon, ed oggi, magnificamente , lo trasmettono a noi.
L’intera discografia , consigliata vivamente a tutti gli amanti del genere.
01 - Le Syndrome De Ravaillac
02 - Anne Flore De Coudreges
03 - Le Règal De Satan
04 - La Bataille Du Marronnier
05 - Par la Main Du Tèmèraire
06 - Chanson Du Mènestrel
07 - La Fontaine Aux Trois Pierres Bleues
08 - La Cape Du Relevant
09 - La Chanson De Merlin
10 - Les Gens Des Villes,Les Gens Des Champs
11 - Lègende
Total:71:74
Line-up
Olivier Gauclin Tétu / guitar
Frédéric Munier / bass
Sylvain Camusat / drums
Jean-Pierre Matelot / keyboards, piano & programming
01 - Etang Rouge Ouverture
02 - Le Festin Vermillon
03 - Les Nuits Rouges
04 - Prelude
05 - Le Regard Du Fou
06 - Requiem Pour Altair
07 - Ode A Ludivine
08 - Etang Rouge Final
01 - L'anse Pleureuse
02 - Le Bal De Martroy
03 - 1767, L'an De Disgràce
04 - Le Destin Des Maudits
05 - La Fontaine Aux Enfants
06 - Le Gardien Des Etoiles
07 - La Dame Blanche
08 - Le Miracle Des Loups
09 - Comptine Du Revenant
01 - La Nuit Des Temps
02 - La Porte Du Diable
03 - Sally Zarrap
04 - Les Jardins De Murezanne
05 - L'heritage Des Mots
06 - La Salamandre
07 - Bouffon Le Miroir Aux Defaults
08 - Delirium Temporal
I Magnesis si formano a Digione ( Francia ) nel 1987 da un progetto di due compagni di scuola:
Federico Przybyl (Autore) ed Eric Tillerot (autore, compositore, Performer)
Amanti dei Genesis, Yes e del progressive rock degli anni '70, hanno deciso di creare una rock band che proponesse una musica concept e teatrale alla “Genesis” periodo Gabriel ed alla “Ange” di Christian Decamps. Il risultato è stupefacente, specialmente dal vivo il gruppo, con un impianto scenico d’eccezione, riesce a meravigliare gli spettatori , con costumi spettacolari, maschere e trucco. Il sound, vicino ai Marillion, riprende a tratti misture tradizionali folk-rock e musica classica , i testi in francese e lo spettacolo, ricordano , appunto, gli Ange di Decamps ed i Genesis di Gabriel.
I magnesis hanno raccolto con cura il messaggio lanciato qualche anno prima dai gruppi inglesi, quali Marillion, IQ e Pendragon, ed oggi, magnificamente , lo trasmettono a noi.
L’intera discografia , consigliata vivamente a tutti gli amanti del genere.