lunedì 13 gennaio 2025

The Best Progressive Rock Album 2024

                              BEST PROGRESSIVE ROCK 

                                                                  The Best Album 2024

                                             Il Rinascimento del Prog nell'ultima Decade 

        Siamo testimoni di un'era straordinaria per il Progressive Rock, un genere che continua a sorprenderci con la sua capacità di rinnovare e di incantare. Le ultime annate ci hanno regalato una serie di capolavori che segnano una vera e propria rinascita del Prog, grazie all'impegno di band storiche e al nuovo portato dalle formazioni più recenti. Dalla sperimentazoine sonora all'adozione di narrazioni epiche, il panorama attuale del Prog è un invito a un viaggio senza confini, in cui l'unico limite è l'immaginazione degli artisti.

                                         Rinascita del Prog: un viaggio senza confini

La rinascita del Prog si caratterizza per l'audacia e l'innovazione. Artisti e band si avventurano in territori musicali inesplorati, dando vita a composizioni che sfidano le convenzioni e arricchiscono il genere con nuove texture sonore. 2024, questa è l'epoca in cui il Prog si libera dalle etichette, esplorando sinergie inaspettate con altri generi e confermando la sua natura eclettica e camaleontica.

                                               Le band storiche rinnovano la magia

Le band e gli artisti che hanno segnato le origini del Prog non sono rimasti a guardare: hanno, invece, colto l'opportunità di rinnovarsi, sorprendendo vecchi e nuovi fan. Questi gruppi storici hanno dimostrato una vitalità sorprendente, dotandosi di nuove energie e ispirazioni che hanno portato alla creazione di album capaci di stare al passo con i tempi, senza tradire lo spirito originale che li ha resi grandi.

                                                    Nuove leve, freschezza inarrestabile

Il contributo delle nuove leve al panorama Prog è inestimabile. Con una freschezza inarrestabile e un entusiasmo contagioso, queste band all'esordio hanno saputo conquistare rapidamente un posto nel cuore degli appassionati. La loro musica è una ventata di novità che promette di portare avanti la tradizione del genere, arricchendola con nuove prospettive e sonorità audaci.

                                       Album indimenticabili, da ogni angolo del globo

Il Prog contemporaneo non conosce confini geografici. Band di Ogni angolo del globo stanno contribuendo a questa rinascita con album imperdibili che mostrano la ricchezza e la diversità del genere. Che si tratti di complesse suite sinfoniche o di brani intrisi di esotismo e influenze culturali variegate, la musica prog di questi ultimi anni è un vero e proprio caleidoscopio di emozioni e innovazione.

                                       Innovazione e tradizione: il segreto del successo

L'equilibrio tra l'innovazione e la fedeltà alle radici è il segreto del successo che sta dietro la rinascita del Progressive Rock. Mentre le nuove band portano freschezza e una nuova visione, le icone storiche del genere continuano a ispirare con la loro maestria e esperienza. Questa sinergia tra passato e presente garantisce la continuazione della magia del Prog e la sua capacità di evolversi senza perdere l'anima che lo caratterizza.


                                                       DISCOGRAFIA CONSIGLIATA

1) Big Big Train - The Likes Of Us (UK)



2) Infringement - Black Science And White Lies (Norvegia)



3) Kaipa - Sommargryningijus (Svezia)



4) Le Orme - Il Leone e la Bandiera (Italia)



5) Returned To The Earth - Stalagmite Steeple (UK)



6) Amarok - Hope (Polonia)



7) Solaris - Maritian Chronicles III: I Or A.I. (Ungheria)



8) Steve Hackett - The Circus And The Nightwhale (UK)



9) Ritual - The Story Of Mr. Bogd Part 1 (Svezia)



10) Semiramis - La Fine Non Esiste (Italia)



11) Andy Tillison & The Tangent - To Follow Polaris (Multinazioni)



12) Seven Steps To The Green Door - The Truth (Germania)



13) Ellesmere - Stranger Skies (Italia)



14) Frost - Life In The Wires (UK)



15) The Samurai Of Prog - A Quiet Town (Multinazioni)



16) Flame Dream - Silent Transition (Svizzera)





17) Drifting Sun - Veil (Multinazioni)



18) Crippled Black Phoenix - The Wolf Changes Its Fur But Not Its Nature (UK) 




19) Beardfish - Songs For Beating Hearts (Svezia)



20) Emerald City Council - Motion Carries (UK)



21) Alex Carpani - The Good Man (Italia)



22) IZZ - Collapse The Wave (USA)




23) Mangrove - Bridge To Fiction (Olanda)



24) Neal Morse - The Restoration (Joseph: Part Two) USA



25) Pure Reason Revolution- Coming Up To Consciousness (UK)


 
26) Karfagen - Messages From Afar: Second Nature (Ucraina)



27) Colin Masson - Echoes Of Albion (UK)




28) The Smile - Wall Of Eyes (UK)



29) Jadis - More Questions Than Answers (UK)



30) Sleepytime Gorilla Museum - On The Last Human Being (USA) 



31) Age Of Distraction - A Game Of Whisperers (UK)




32) Believe - The Wyrding Way  (Polonia)




33) Karfagen - Land Of Chamaleons (Ucraina)




34) The Barock Project - Voyager (Italia)




35) The Bardic Depths - What The Really Lie In Stories ( UK)




36) The Windmill - Mindscapes (Norvegia)



37) Plantoid - Terrapath (UK)



38) The Circle Project - Bestiario II (Spagna)




39) Oddleaf - Where Ideal And Denial Collide (Francia)



40) Lee Abraham - Origin Of The Storm (UK)



41) Rick Miller - One Of The Many (Canada)



42) Neal Morse & The Resonance - No Hill For A Climber (USA)


                                   Il futuro brillante del Prog: anticipazioni e speranze

Le prospettive future del Progressive Rock sono raggianti di possibilità. Gli artisti e le band continuano a superare i limiti della creatività, promettendo un domani in cui il Prog sarà ancora più variegato, globale e coinvolgente. Con una comunità di fan appassionati e curiosi di scoprire fino a dove può spingersi questa esplorazione musicale, il futuro del Prog non è mai stato così entusiasmante. La promessa è quella di un genere in continua evoluzione, che rimane fedele alle sue radici pur navigando verso nuovi orizzonti sonori.

giovedì 9 gennaio 2025

Buddismo: Filosofia e Fisica Quantistica ( Un Ponte tra Tradizione e Scienza Moderna)

 Da un po di tempo, precisamente il giorno 9 di ogni mese (a partire dal 9 gennaio 2023) mi concedo delle divagazioni che si distaccano dal progetto centrale di questo blog: la musica. Queste divagazioni, tuttavia, nascono da pensieri e riflessioni che sono parte integrante della vita di ciascuno di noi. Pertanto, mi auguro sinceramente di non annoiarvi, ma piuttosto di stimolare la vostra curiosità e offrire una pausa riflessiva, senza distogliere l'attenzione dallo scopo principale di questo blog, che è la divulgazione del progressive rock. La musica è un linguaggio universale e, attraverso queste esplorazioni, desidero arricchire la nostra esperienza collettiva.

Buddismo


                     Buddismo:  Filosofia e Fisica Quantistica

                   Un Ponte tra Tradizione e Scienza Moderna


Negli ultimi decenni, l’interesse verso l’intersezione fra le filosofie orientali e le scienze moderne ha stimolato un vivace dibattito accademico. In questo saggio, si propone una rielaborazione del buddismo come sistema filosofico, separato dagli aspetti rituali e religiosi, e la sua reinterpretazione in ottica scientifica, in particolare in relazione alla fisica quantistica. L’obiettivo è quello di mettere in luce alcune analogie tra i principi del buddismo filosofico e le nozioni fondamentali della fisica quantistica, come il concetto di entanglement e il principio di sovrapposizione, aprendo un dialogo interdisciplinare che coniughi ragionamenti filosofici e evidenze sperimentali.

1. Introduzione al Buddismo Filosofico

Il buddismo, inteso come tradizione spirituale, ha spesso suscitato l’attenzione per i suoi insegnamenti sulla natura della realtà, la vacuità e l’interconnessione di tutti gli esseri. Tuttavia, al di là delle pratiche rituali e liturgiche, il buddismo può essere considerato come una filosofia razionale che invita alla riflessione critica e alla ricerca dello sviluppo interiore. Il termine “buddismo filosofico” qui suggerito evidenzia tale aspetto, ponendo l’accento su un metodo di indagine logico e sull’applicazione del pensiero critico ai fenomeni esistenziali.

Nel contesto della nostra analisi, il buddismo viene presentato come un corpus di principi che possono essere reinterpretati e, in parte, paragonati alle teorie fisiche moderne, soprattutto quelle della meccanica quantistica, senza ricorrere a elementi di fede o pratiche rituali. Tale approccio consente di far emergere analogie sorprendenti tra una tradizione millenaria e concetti scientifici che stanno rivoluzionando la nostra comprensione della realtà.

2. Principi Fondamentali della Meccanica Quantistica

La meccanica quantistica rappresenta uno dei pilastri della fisica moderna e introduce concetti che sfidano la nostra intuizione classica sul mondo naturale. Tra i concetti chiave si annoverano il principio di sovrapposizione, secondo cui uno stato quantistico può esistere in più configurazioni contemporaneamente, e l’entanglement, fenomeno per cui due o più particelle possono rimanere correlate, in modo tale che lo stato di una influenzi istantaneamente lo stato dell’altra, indipendentemente dalla distanza che le separa.

Esperimenti come quello della doppia fenditura e i test di Bell, che hanno verificato la predizione della non-località quantistica, dimostrano come la realtà a livello microscopico sia intrinsecamente interconnessa e, in certi aspetti, contraddica le aspettative di una visione meccanicistica classica. Tali esperimenti, pur sottolineando l’apparente bizzarria del mondo quantistico, hanno aperto la porta a interpretazioni filosofiche che rinsaldano il dialogo tra scienza e filosofia.

3. Paralleli tra il Buddismo Filosofico e la Meccanica Quantistica

Una prima analogia significativa tra il buddismo filosofico e la fisica quantistica riguarda il concetto di vacuità. Nel pensiero buddista, la vacuità (śūnyatā) non indica un semplice vuoto, ma piuttosto l’assenza di un’essenza fissa e indipendente in ogni entità. Ogni fenomeno è interdipendente e in continuo divenire, privo di una natura intrinseca immutabile. Questo principio risuona sorprendentemente con il concetto di sovrapposizione quantistica, in cui una particella non possiede definite proprietà fino a quando non viene osservata o misurata.

Un’altro aspetto condiviso riguarda il principio di interconnessione, rappresentato in fisica quantistica dall’entanglement. Allo stesso modo, il buddismo sottolinea che ogni cosa è connessa, non esistendo entità completamente isolate. Tale visione olistica può essere interpretata come una forma di “entanglement filosofico”, in cui le relazioni tra gli elementi della realtà spaziano ben oltre le descrizioni riduzionistiche.

Infatti, la nozione che ogni osservatore e fenomeno siano parte di un sistema più ampio trova eco nelle teorie delle field quantistici, in cui interazioni e correlazioni emergono naturalmente. In questo senso, il buddismo filosofico e la meccanica quantistica offrono due prospettive, pur provenendo da ambiti differenti, che convergono nella deduzione che la realtà è un tessuto interconnesso, il cui significato si manifesta solo nella totalità del sistema considerato.

4. Analisi Comparativa: Vacuità e Sovrapposizione Quantistica

Il concetto di vacuità nel buddismo non va inteso come mera negazione dell’esistenza, bensì come un invito a superare la visione dualistica e a comprendere la natura fluida dei fenomeni. Questa prospettiva si intreccia con il principio di sovrapposizione, dove l’assenza di uno stato fisso prima della misurazione implica che un sistema può presentare simultaneamente più stati.

Consideriamo, ad esempio, l’esperimento della doppia fenditura: la luce, o le particelle elementari, non mostrano una traiettoria definita fino a quando non vengono rilevate, suggerendo che esse esistano in una condizione di potenzialità, simile alla vacuità buddista. Entrambi i concetti spingono a riconsiderare l’idea che esista una realtà autonoma e separata dalla percezione, ma che essa emerga solo attraverso l’interazione dinamica e il contesto.

Da un punto di vista epistemologico, sia il pensiero buddista che la meccanica quantistica mettono in discussione il ruolo dell’osservatore. La consapevolezza non è solamente un prodotto passivo della realtà, ma è fondamentale nella definizione e nella manifestazione della realtà stessa. Questa interazione può essere vista come una forma di “entanglement esistenziale”, dove soggetto e oggetto non possono essere distinti in maniera assoluta.

5. Entanglement e Interconnessione Filosofica

L’entanglement, in fisica quantistica, è stato ampiamente studiato attraverso esperimenti quali quelli condotti da Alain Aspect e dai suoi colleghi, che hanno dimostrato come le particelle possano rimanere connesse nonostante la separazione spaziale. Tale fenomeno ha implicazioni filosofiche profonde, in quanto evidenzia una forma di “comunicazione” istantanea che va oltre il tempo e lo spazio, suggerendo che la realtà non è composta da elementi isolati, ma da un complesso network di relazioni.

Parallelamente, il buddismo filosofico enfatizza l’impermanenza e l’interconnessione come aspetti cruciali della condizione umana. L’idea che nulla esista in forma autonoma, ma piuttosto in relazione ad altri fenomeni, assume una valenza simile a quella dell’entanglement. Questi paralleli fungono da ponte tra il pensiero orientale e le ultime scoperte in fisica, invitando a una visione olistica della realtà.

Inoltre, la riflessione sull’entanglement apre la porta a ulteriori domande epistemologiche: se le particelle possono essere considerate “intelligentemente” collegate in un sistema globale, non potrebbe anche il nostro modo di concepire il mondo essere migliorato superando la dicotomia tra soggetto e oggetto? Questo interrogativo, al cuore del pensiero buddista, trova riscontro nelle implicazioni ontologiche della meccanica quantistica, suggerendo che una realtà condivisa e interdipendente sia la vera natura dell’esistenza.

6. Riflessioni su una Sintesi Interdisciplinare

Il tentativo di mettere in relazione il buddismo filosofico con la meccanica quantistica non ha lo scopo di ridurre uno all’altro, bensì di evidenziare come due sistemi di pensiero, apparentemente distanti, possano convergere nella comprensione della realtà. Entrambe le discipline si interrogano sul modo in cui la percezione umana incida sulla formazione della realtà e offrono chiavi di lettura innovative per comprendere i fenomeni complessi che ci circondano.

L'approccio razionale e logico proposto in questo saggio si fonda su una analisi dettagliata dei principi epistemologici condivisi. Tale sintesi è resa possibile dalla convergenza di metodologie che, pur derivando da ambiti distinti – la filosofia antica e la scienza contemporanea – mirano a una descrizione integrata del sapere. Un’interpretazione scientifica del buddismo filosofico offre non solo nuove prospettive sulla natura della realtà, ma anche strumenti concettuali per innovare il dialogo tra le discipline.

Inoltre, il confronto tra le nozioni di vacuità e sovrapposizione, così come tra l’entanglement e l’interconnessione esistenziale, ci porta a interrogare i confini tra ciò che consideriamo “reale” e ciò che emerge dall'interazione e dalla percezione. In questo modo, la scienza e la filosofia possono arricchirsi reciprocamente, proponendo modelli che superino la frammentazione del sapere in compartimenti stagni.

7. Esempi di Esperimenti Quantistici Applicati alla Filosofia

Un esempio emblematico riguarda l’esperimento della doppia fenditura, che mette in luce l’effetto dell’osservatore sul comportamento delle particelle. Tale esperimento, spesso citato per illustrare il principio della sovrapposizione, suggerisce che un’osservazione non sia semplicemente un atto misurativo, ma un’interazione che plasma la realtà osservata. Dal punto di vista filosofico, questa dinamica richiama alla mente il concetto di vacuità, in cui la realtà non ha una forma determinata fino a quando non viene definita attraverso il processo cognitivo.

Altro esperimento significativo è rappresentato dai test di Bell, che hanno empiricamente verificato l’esistenza dell’entanglement. Tali studi non solo consolidano le teorie quantistiche, ma offrono un modello concettuale di interconnessione che trova un’analogia diretta nel pensiero buddista. Il riconoscimento che due particelle possano essere unite in un “dialogo” istantaneo senza mediazione fisica rafforza l’idea che l’universo sia un insieme armonioso in cui la separazione è una costruzione limitata.

Infine, la fenomenologia dei fenomeni quantistici, come l’ombra di Schrödinger e le interpretazioni multiple, stimola riflessioni sul ruolo della causalità e dell’osservazione, questionando il concetto di realtà come entità fissa e immutabile. Tali osservazioni fanno da ponte verso l’epistemologia buddista, che rifiuta la staticità dell’essere e abbraccia la costante trasformazione e interdipendenza di tutte le cose.

8. Conclusioni: Un Invito al Dialogo Interdisciplinare

In conclusione, l’analisi comparativa tra i principi del buddismo filosofico e le teorie della meccanica quantistica ha rivelato sorprendenti affinità. Il concetto di vacuità, che rifiuta l’idea di entità autonome, si rispecchia nel principio di sovrapposizione, mentre il fenomeno dell’entanglement diventa un’analogia tangibile dell’interconnessione intrinseca descritta nel pensiero orientale.

Tale sintesi interdisciplinare non solo arricchisce il dibattito filosofico, ma propone una nuova prospettiva per interpretare la realtà: una realtà che è, di fatto, il risultato dell’interazione dinamica tra osservatore e osservato, tra scienza e filosofia. L’interpretazione scientifica del buddismo filosofico diventa così un ponte tra la tradizione orientale e la moderna fisica quantistica, offrendo un linguaggio comune che invita a riconsiderare il modo in cui concepiamo il mondo.

Per i lettori con una conoscenza di base in fisica quantistica e un interesse per la filosofia, questo saggio rappresenta un invito a esplorare ulteriormente le convergenze tra queste discipline. La riflessione su argomenti quali la sovrapposizione, l’entanglement e la vacuità apre la possibilità di approfondire le interazioni tra mente, materia e percezione, sfidando le tradizionali dicotomie e promuovendo un pensiero integrato e razionale.

Infine, si auspica che questo studio possa fungere da stimolo per ulteriori ricerche e dibattiti – ad esempio, attraverso webinar dedicati al tema “Buddismo e Fisica Quantistica” – che possano coinvolgere non solo studiosi ma anche un pubblico più vasto interessato a una visione olistica della realtà. L’integrazione di concetti buddisti con quelli della fisica quantistica non è solamente un esercizio intellettuale, ma rappresenta una frontiera di dialogo e sperimentazione che promette di arricchire entrambe le discipline.

In un’epoca in cui la scienza moderna e le antiche filosofie continuano a interrogarsi su domande fondamentali riguardanti l’esistenza e la natura della realtà, la convergenza tra buddismo filosofico e fisica quantistica offre un terreno fertile per una nuova epistemologia, in cui il rigore scientifico e la profondità meditativa coesistono in un racconto unitario. Tale approccio, basato sulla razionalità e sulla ricerca di verità condivise, ci invita a riconsiderare il ruolo centrale dell’osservatore e la natura fluida del mondo che lo circonda.

Riferimenti e Prospettive Future

Numerosi studi e articoli accademici hanno affrontato la tematica dell'interazione tra scienza e filosofia orientale, e le recenti scoperte in campo quantistico continuano a mettere in discussione i paradigmi tradizionali. È auspico che il dialogo tra queste discipline si intensifichi, alimentando progetti di ricerca multidisciplinari e iniziative educative che possano coinvolgere un pubblico sempre più ampio.

La proposta di webinar e seminari interattivi rappresenta un passo concreto verso l’integrazione del sapere, offrendo piattaforme in cui esperti di fisica e filosofia possano condividere le loro ricerche e approfondire le relazioni tra i concetti esaminati in questo saggio. Tali momenti di confronto saranno essenziali per stimolare una riflessione critica e multidisciplinare sul significato della realtà e sul ruolo che essa gioca nel definire l’esperienza umana.

In definitiva, la convergenza tra il buddismo filosofico e la meccanica quantistica non solo arricchisce il dialogo tra scienza e spiritualità, ma apre nuove prospettive per la comprensione del mondo, spingendoci a riconoscere che, al di là delle apparenze, la realtà si rivela essere un intricato e affascinante intreccio, in cui il confine tra osservatore e osservato si dissolve in una sinfonia quantistica.

Nino A.

martedì 17 dicembre 2024

K'mono - Mind Out Of Mind 2023/24 (Neo-Symphonic Prog) US


                             K'Mono - Mind Out Of Mind

                                                                 US Progressive Rock 

 Sono stato attratto, come accadeva nei '70, dalla bellissima e misteriosa copertina dell'album, che mi ha portato a scoprire questo nuovo gioiello del progressive rock.

I K'mono sono un trio di Minneapolis, Minnesota (US). Il bassista/cantante Chad Fjerstad che si era trasferito in California era  rientrato in Minnesota per il solito breve rimpatrio. Causa Covid è stato trattenuto per un lungo periodo, permettendo a questi tre vecchi amici di riconnettersi e realizzare un sogno che condividevano da sempre, fondare una band rock

Ispirati dalle band dei primi anni '70 che amavano, soprattutto King Crimson, Yes e Camel, nel giro di un mese e mezzo, grazie alle tante idee tenute da parte, scrissero e registrarono il loro primo album, "Return To The 'E' ". Un album di debutto molto soddisfacente, che oltre ai riferimenti strumentali dei loro beniamini, possedeva distinti tratti personali ed era pregno di elementi sinfonici,space-rock e funk.

Visto l'ottimo risultato, la band cominciò subito a lavorare al secondo album, "Mind Out Of Mind". Questo nuovo lavoro attirò l'attenzione dell'etichetta norvegese "Apollon Records" che ha così deciso di  pubblicare l'album il 16 febbraio c.m. in vinile e CD. 

Musicalmente "Mind Out Of Mind" ripercorre la strada tracciata da "Return To The E' ", sviluppandone esponenzialmente le trame strumentali e vocali.

Tra i The Best album del 2023/24.

Sembra che la band stia già scrivendo storia e musiche per il terzo album Intanto, godiamoci questo fantastico album tenendo occhi ed orecchie aperte su questa band che non mancherà certamente di stupirci anche in futuro.

Tracks listing:

1) Mind Out of Mind (09:46)

2) Good-Looking (03:57)

3) In The Lost & Found (08:13)

4) Time Will Tell (02:05)

5) Tell Me The Lore (04:43)

6) Millipede Man (04:33)

7) Answers in The Glass (08:13)

8) Good-Looking (radio version) (03:56)

Line-up:

Jeffrey Carlson - Voce, Chitarre, Basso,Tastiere

Chad Fjerstad - Voce, Basso, Tasiere

Timothy Java - Batteria

Con:

Jake Wagner - Cori

Per un primo ascolto:

                                                Mind Out Of Mind (Official Lyric Video)


                                                In The Lost & Found (official Lyric video)



DISCOGRAFIA:

                                                             Return To The 'E' (2021)



  The Judicious Shall Be Particoated & The Umpregnant O'er Wrought (Movements I / III)


lunedì 9 dicembre 2024

La Vita nel Multiverso (Divagazione Scientifica)

                                   La Vita nel Multiverso

Da un po di tempo, precisamente il giorno 9 di ogni mese (a partire dal 9 gennaio 2023) mi concedo delle divagazioni, che si distaccano dal progetto centrale di questo blog: la musica. Queste divagazioni, tuttavia, nascono da pensieri e riflessioni che sono parte integrante della vita di ciascuno di noi. Pertanto, mi auguro sinceramente di non annoiarvi, ma piuttosto di stimolare la vostra curiosità e offrire una pausa riflessiva, senza distogliere l'attenzione dallo scopo principale di questo blog, che è la divulgazione del progressive rock. La musica è un linguaggio universale e, attraverso queste esplorazioni, desidero arricchire la nostra esperienza collettiva.

La Vita nel Multiverso

La vita nel Multiverso è un viaggio senza fine e un'avventura straordinaria, dove ci spostiamo da un universo all'altro e da un pianeta all'altro, esplorando realtà incredibili e scoprendo meraviglie che sfidano la nostra immaginazione. I pianeti offrono una sorprendente diversità, ognuno con la sua caratteristica unica che invita alla scoperta. Alcuni pianeti permettono di vivere un'esistenza senza sforzo, dove tutto sembra accessibile e il divertimento è garantito; qui, le risorse abbondano e le creature convivono in armonia, creando un clima di serenità e gioia. Altri mondi, invece, pongono sfide immense e richiedono un grande impegno per la sopravvivenza: gli abitanti combattono quotidianamente contro le forze della natura e le ingiustizie della propria società, imparando a trasformare la lotta in una forma d’arte.

In questo vasto cosmo, esistono anche mondi incantevoli dove le persone possono scegliere liberamente chi essere e cosa fare, sperimentando diverse esistenze e identità come se fossero indumenti da indossare e togliere. Queste realtà alternative offrono opportunità inimmaginabili per evolversi, imparare e crescere. Esistono perfino oasi di serenità e meraviglia, mondi che sembrano perfetti, in cui la bellezza naturale si combina con la pace interiore, offrendo un rifugio temporaneo per le anime stanche del viaggio; qui, ci si sente avvolti da un senso di appartenenza e connessione con il tutto, dove ogni passo è un invito alla contemplazione e alla gratitudine.

Tuttavia, non possiamo dimenticare i pianeti simili alla Terra, governati da leggi ineluttabili. Qui, nel ciclo incessante della vita, gli esseri viventi combattono per la loro esistenza: nel regno animale e vegetale, il più forte prevale su quello più debole in un drammatico e cruento gioco di vita e morte. La nostra vita in questo contesto somiglia a un film dell'orrore, dove ognuno deve correre per mangiare o essere mangiato, un destino che ci ha condotti qui per motivi ignoti. Predatori e prede si alternano in un balletto crudele, dove strategia e istinto determinano il futuro di ogni creatura. Questi esseri viventi, in un continuo processo di adattamento, affinano le loro abilità per affrontare un mondo spesso ostile.

La morte non è semplicemente una fine; è piuttosto un capitolo conclusivo e l'inizio di un nuovo portale nel nostro eterno viaggio cosmico. In questo passaggio, le anime non si limitano ad attraversare una soglia, ma si rinnovano, assumendo nuove identità e affrontando avventure in dimensioni diverse, alcune delle quali nemmeno possiamo immaginare. Immagina un regno dove il tessuto stesso della realtà si intreccia con i sogni e le aspirazioni di ogni essere vivente, dando vita a mondi pulsanti di energia e creatività. Nutriamo speranza di raggiungere un universo più evoluto, dove pianeti di una categoria superiore ci aspettano, pronti a offrirci esperienze di vita sconvolgenti e magnifiche, permettendoci di continuare il nostro viaggio verso l'eternità. Qui, le leggi della fisica come le conosciamo potrebbero non applicarsi più, e la nostra percezione del tempo e dello spazio potrebbe espandersi in modi che sfuggono alla nostra comprensione attuale. In questo contesto, ci aspettiamo non solo di esplorare nuovi mondi, ma anche di incontrare entità superiori e sagge che potranno svelarci i segreti dell’universo e della nostra esistenza, rivelandoci chi siamo veramente nel vasto arazzo del cosmo. Le loro conoscenze, antiche quanto il tempo stesso, potrebbero offrirci chiavi per comprendere il nostro scopo e il nostro posto nella grandiosa danza dell'esistenza. Possiamo solo immaginare le meraviglie e le sfide che ci attendono in questo futuro remoto, mentre proseguiamo il nostro cammino attraverso le piega del Multiverso, dove ogni passo potrebbe aprire nuove porte a esperienze sconosciute, regalando la possibilità di riscrivere le storie dell'umanità in modi straordinari, e dove insieme potremmo finalmente scoprire il significato profondo della nostra connessione con tutto ciò che è.


Nino Anastasio


sabato 30 novembre 2024

Coltsfoot - A Winter Harvest 1995 UK Symphonic Prog

                                              Coltsfoot 

                                                         A Winter Harvest

                                                               1995 (UK)


Coltsfoot
Torniamo un pò indietro per far conoscere ai più un album della scena Neo Prog dei primi anni '90.

I Coltsfoot sono un'altro gruppo della scena progressiva dei primi anni '80, i loro demo venivano infatti spesso scambiati con i demo dei Pendragon e dei The Lens (IQ). I Coltsfoot si sono ritagliati uno spazio nel New Prog senza suonare brani eccessivamente lunghi , potrebbero per questo motivo essere accostati agli "Haze". Nel 1985 pubblicarono un eccellente nastro "From Within Stone Circles" e soltanto nel 1992 hanno pronto il materiale per un primo ottimo CD, ma come succede spesso per le band amatoriali, ci vollero tre anni ancora per la pubblicazione."A Winter Harvest" è un album veramente interessante e imperdibile, tra i migliori lavori dei primi anni '90 , con orientamento Genesis,Tull;Phillips e BJH.

 
Tracks list:

01 - A Winter Harvest
02 - Wood For The Trees
03 - Fields Of Elysium Green
04 - Leafless
05 - Lammastide
06 - The Green Man
07 - The Runner
08 - Untitled
09 - Coracles
10 - Walk Between The Lines
11 - Circle Of Elders
12 - Sprite Song
13 - In Retrospect



                                                                 Wood For The Trees

Discografia:

2 cut - EP (85)
From Within Stone Circles - MC (85)
Action At A Distance - MC (87 )
A Winter Harvest (95)

mercoledì 13 novembre 2024

Fabio Celi e gli Infermieri - Follia (1969) 1973 (Early Prog) Italy

                         Fabio Celi e gli Infermieri

                                                                     Follia

                                                          Early Prog (Italia)

Fabio Celi e gli Infermieri - Follia

Track list:

1- L'Artista sadico (5:20)
2 - Follia (5:36)
3 - Il Capestro (5:00)
4 - Il Presidente (6:20)
5 - Uomo Cosa Fai (6:50)
6 - Via Gaetano Argento (2:50)
7 - Fermi Tutti e Una rapina (2:55)
8 - Distruzione (5:16)

Line-up

Fabio Celi ( Keyboards,Vocals)
Ciro Ciscognetti (Keyboards)
Luigi Coppa (Guitar,Mouth Harp)
Rino Fiorentino (Bass)
Roberto Ciscognetti (Drums,Percussion)

Releases information

LP - Studio 1969
CD - Mellow Records 1996 with 2 bonus tracks

Fabio Celi e Gli Infermieri - Biografia

Gruppo fondato da Fabio Celi ( vero nome Antonio Cavallaro ) a San Giorgio a Cremano (Napoli) verso la fine degli anni '60, con il nome di fabio Celi e i Pop. Con questo nome hanno pubblicato soltanto un singolo (musica leggera). Il loro unico album "Follia" è stato registrato e pubblicato
nel 1969 sotto il nome di " Fabio Celi e Gli Infermieri". Quest'album erroneamente inserito nella
psichedelia, (a causa forse dell'uso di un organo Farfisa modificato per suonare come un Moog) e invece un bellissimo disco di Rock con spunti veramente unici, considerato soprattutto il periodo in cui è stato prodotto. A causa dei testi impegnati e attenti ad alcuni aspetti della società , il disco venne censurato dalla RAI e passò inosservato ai più.
Celi nel 1971 pubblica un singolo sostituendo Coppa con Silvio Feo. Nel 1973 partecipa al "Festival d'Avanguradia e Nuove Tendenze" a Napoli e nel 1975 in "Adesso Musica" (show televisivo), con la canzone "Uomo Cosa Fai". A parere di molti, Fabio Celi e Gli Infermieri , possono essere paragonati ai Vanilla Fudge, DoorsDeep Purple, Iron Butterfly, Colosseum, al Biglietto Per L'Inferno etc...etc...e a tutti i gruppi di Early prog.


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