PROGRESSIVE ROCK. '70/ '80/ '90 e oltre - Neo Prog. Psichedelic Prog. Heavy Prog. Crossover Prog. Symphonic Prog. Italian Progressive Rock. Eclectic Prog. Rock.
(QUESTA MUSICA TI SALVERA' LA VITA)
G E N E S I S M A R I L L I O N
I Migliori Album di Progressive Rock nel 1968 sono caratterizzati da un continuo desiderio di innovazione. Le composizioni diventano ancora più complesse, pur mantenendo ritmi e melodie che richiamano i semplici accordi e i ritornelli del recente passato, come il Beat, il Blues e il Rock'n Roll. Tuttavia, alcuni brani sembrano anticipare ciò che sta per arrivare nel genere, spingendo i confini musicali in territori mai esplorati prima. L'uso di tecniche di registrazione all'avanguardia, come il multi-tracking e l'overdubbing, permette ai musicisti di creare atmosfere soniche ricche e stratificate, dove ogni strumento si fonde in un tessuto audace e dinamico. In questo periodo, band e artisti iniziano a sperimentare con strutture non convenzionali e testi molto più significativi, elevando il rock a una forma d'arte che riflette le complessità della vita moderna. Alcuni pezzi, infatti, non solo catturano l'essenza del momento, ma offrono anche una critica sociale, esplorando temi di alienazione, guerra e la ricerca di identità. Questo spostamento tematico apre la strada a una nuova era di creatività, dove l'album come formato diventa un viaggio completo invece di una semplice raccolta di canzoni, invitando l'ascoltatore a immergersi completamente nell'esperienza musicale.
Il settore musicale nel 1968 è fortemente influenzato dal tumulto sociale e politico dell'epoca. Le manifestazioni pacifiste contro la guerra del Vietnam e le tensioni razziali segnano profondamente la cultura giovanile, e la musica diventa un veicolo per l'espressione di queste frustrazioni. L'intersezione tra arte e attivismo è palpabile, e le band di progressive rock non esitano a incorporare questi temi nelle loro opere. I testi delle canzoni iniziano a riflettere non solo la ricerca di esperienze personali, ma anche una coscienza collettiva, in cui gli artisti si fanno portavoce delle speranze e delle paure di una generazione. I brani, con lunghi assoli di chitarra, intricate parti di tastiera e sezioni ritmiche sperimentali, riescono a trascendere il semplice intrattenimento, diventando cavalieri di un messaggio sociale profondo. Questo periodo segna non solo una transizione sonora, ma anche un'evoluzione nel modo in cui gli album vengono concepiti e percepiti, trasformandosi in opere concettuali che richiedono un ascolto attento e una contemplazione attiva, invitando l'ascoltatore a esplorare non solo le melodie, ma anche i significati nascosti dietro ogni nota.
DISCOGRAFIA CONSIGLIATA
1) Procol Harum - Shine On Brightly (UK)
Procol Harum
2) The Moody Blues - In Search Of The Lost Chord (UK)
The Moody Blues
3) Pink Floyd - A Sacerful Of Secrets (UK)
Pink Floyd
4) Frank Zappa - We're Only In It For The Money (USA)
Progressive rock. Anche se è presto per definirlo come tale, nel 1967 si iniziava a notare un cambiamento nelle composizioni di alcuni gruppi, che cominciavano a distaccarsi dal Beat e dai brani tradizionali di 3 minuti. Anzi, questa evoluzione non si limitava semplicemente a un cambiamento di stile musicale, ma rappresentava anche una risposta culturale alle profonde trasformazioni sociali dell'epoca. Il mondo stava assistendo a movimenti di protesta, nuove ideologie e una crescente esplorazione della spiritualità, elementi che influenzarono in modo significativo i testi e le strutture musicali. Inoltre, l'arrivo del vinile da 33 giri ha avuto un grande impatto, offrendo la possibilità di esplorare idee musicali più lunghe e complesse, consentendo agli artisti di esprimere le proprie visioni artistiche in un formato che prima non era possibile. Le tracce potevano ora espandere i loro confini, trasformandosi in vere e proprie esperienze sonore. Questo ha, infatti, permesso la registrazione di intere suite musicali, ognuna delle quali invitava l'ascoltatore a intraprendere un viaggio attraverso paesaggi sonori intricati e narrativi evocativi. Gli album elencati di seguito rappresentano uno sguardo su ciò che tratteremo nel nostro blog, esplorando non solo le opere più iconiche del genere, ma anche i loro contesti storici e le influenze che hanno plasmato la musica di quel periodo cruciale.
DISCOGRAFIA CONSIGLIATA
BUON ASCOLTO:
1) The Moody Blues - Days Of The Future Passed (UK)
The Moody Blues
2) Procol Harum - A Wither Shade Of Pale (UK)
Procol Harum
3) Pink Floyd - The Piper At The Gates Of Dawn (UK)
Pink Floyd
4) Frank Zappa - Absolutely Free (USA)
Frank Zappa
5) Traffic - Mr Fantasy (UK)
Traffic
6) Vanilla Fudge - Vanilla Fudge (USA)
Vanilla Fudge
7) The Nice - The Thoughts Of Emerlist Davjack (UK)
I Magnesis si formano a Digione ( Francia ) nel 1987 da un progetto di due compagni di scuola: Federico Przybyl (Autore), Eric Tillerot (autore, compositore, Performer)
Amanti dei Genesis, Yes e del progressive rock degli anni '70, hanno deciso di creare una rock band che proponesse una musica concept e teatrale alla “Genesis” periodo Gabriel ed alla “Ange” di Christian Decamps. Il risultato è stupefacente, specialmente dal vivo il gruppo, con un impianto scenico d’eccezione, riesce a meravigliare gli spettatori , con costumi spettacolari, maschere e trucco. Il sound, vicino ai Marillion, riprende a tratti misture tradizionali folk-rock e musica classica , i testi in francese e lo spettacolo, ricordano ,appunto, gli Ange di Decamps ed i Genesis di Gabriel.I magnesis hanno raccolto con cura il messaggio lanciato qualche anno prima dai gruppi inglesi, quali Marillion, IQ e Pendragon, ed oggi, magnificamente , lo trasmettono a noi.
L’intera discografia , consigliata vivamente a tutti gli amanti del genere.
01 - Le Syndrome De Ravaillac
02 - Anne Flore De Coudreges
03 - Le Règal De Satan
04 - La Bataille Du Marronnier
05 - Par la Main Du Tèmèraire
06 - Chanson Du Mènestrel
07 - La Fontaine Aux Trois Pierres Bleues
08 - La Cape Du Relevant
09 - La Chanson De Merlin
10 - Les Gens Des Villes,Les Gens Des Champs
11 - Lègende
Total:71:74
Line-up
Olivier Gauclin Tétu / guitar
Frédéric Munier / bass
Sylvain Camusat / drums
Jean-Pierre Matelot / keyboards, piano & programming
01 - Etang Rouge Ouverture
02 - Le Festin Vermillon
03 - Les Nuits Rouges
04 - Prelude
05 - Le Regard Du Fou
06 - Requiem Pour Altair
07 - Ode A Ludivine
08 - Etang Rouge Final
01 - L'anse Pleureuse
02 - Le Bal De Martroy
03 - 1767, L'an De Disgràce
04 - Le Destin Des Maudits
05 - La Fontaine Aux Enfants
06 - Le Gardien Des Etoiles
07 - La Dame Blanche
08 - Le Miracle Des Loups
09 - Comptine Du Revenant
01 - La Nuit Des Temps
02 - La Porte Du Diable
03 - Sally Zarrap
04 - Les Jardins De Murezanne
05 - L'heritage Des Mots
06 - La Salamandre
07 - Bouffon Le Miroir Aux Defaults
08 - Delirium Temporal
I Magnesis si formano a Digione ( Francia ) nel 1987 da un progetto di due compagni di scuola:
Federico Przybyl (Autore) ed Eric Tillerot (autore, compositore, Performer)
Amanti dei Genesis, Yes e del progressive rock degli anni '70, hanno deciso di creare una rock band che proponesse una musica concept e teatrale alla “Genesis” periodo Gabriel ed alla “Ange” di Christian Decamps. Il risultato è stupefacente, specialmente dal vivo il gruppo, con un impianto scenico d’eccezione, riesce a meravigliare gli spettatori , con costumi spettacolari, maschere e trucco. Il sound, vicino ai Marillion, riprende a tratti misture tradizionali folk-rock e musica classica , i testi in francese e lo spettacolo, ricordano , appunto, gli Ange di Decamps ed i Genesis di Gabriel.
I magnesis hanno raccolto con cura il messaggio lanciato qualche anno prima dai gruppi inglesi, quali Marillion, IQ e Pendragon, ed oggi, magnificamente , lo trasmettono a noi.
L’intera discografia , consigliata vivamente a tutti gli amanti del genere.