mercoledì 8 ottobre 2025

Various Artists - Il Neo Prog Inglese degli Anni '80 e Altri Pionieri (CD 2)

                                           Various Artists

                                    Il Pionieri del Neo Prog 

I Pionieri del Neo Prog (CD 2)

Front Cover Album Collage

                                                   CD 2

Tracks list:

1) IQ - The Enemy Smacks

IQ - Tales From The Lush Attic



2) Castarnac - Peyote

Castarnac - Journey To The East (1984)


3) North Star - Serving No One

North Star - Triskelion (1984) US


4) Citizen Cain - Unspoken Words

Citizen Cain - Ghost Dance (1996) registrazioni del 1984

                                Full Album ( Unspoken Worlds e la l'ottava e ultima traccia )

5) Airbridge - With The Turning Of Centuries

Airbridge - Paradise Moves (1982)


6) Comedy Of Errors - Stage of Fools (Time There Was)

Comedy of Errors - Comedy of Errors (1988)

                                                Comedy of Errors - Time There Was (live)

7) Dagaband - Second Time Around

Dagaband - Second Time Around (1982)


8) Quasar - Mission 14

Quasar - Fire In The Sky (1982)

                                                    Full Album (Mission 14 e la 3° Traccia)

La Musica: Un Viaggio Sonoro (Energia Cosciente)

                                             La Musica

                     Un Viaggio Sonoro (Energia Cosciente)

Da un po di tempo, precisamente il giorno 9 di ogni mese (a partire dal 9 gennaio 2023) mi concedo delle divagazioni che si distaccano dal progetto centrale di questo blog: la musica. Queste divagazioni, tuttavia, nascono da pensieri e riflessioni che sono parte integrante della vita di ciascuno di noi. Pertanto, mi auguro sinceramente di non annoiarvi, ma piuttosto di stimolare la vostra curiosità e offrire una pausa riflessiva, senza distogliere l'attenzione dallo scopo principale di questo blog, che è la divulgazione del progressive rock. La musica è un linguaggio universale e, attraverso queste esplorazioni, desidero arricchire la nostra esperienza collettiva.

Viaggio Sonoro & Energia Cosciente

La Musica - Un Viaggio Dimensionale


In un istante sospeso tra il palpito del silenzio e il fragore delle note, la mia anima – o, per essere più preciso, la mia energia cosciente – si libra oltre i limiti del tempo e dello spazio. La musica, con la sua essenza inafferrabile, ha il potere di estrarre quella scintilla interiore per condurla in viaggi dimensionali, dove ogni accordo accende un universo parallelo e ogni melodia evoca immagini di mondi sconosciuti. In questi momenti, mi ritrovo ad abbandonare il peso della realtà quotidiana, lasciando che le note mi guidino in sentieri di immaginazione e sogno. È come se ogni suono fungesse da chiave per aprire porte segrete verso dimensioni spirituali, trasformando la mia percezione e regalandomi la sensazione di essere parte di un tutto più grande e misterioso.

La mia esperienza con la musica inizia in maniera quasi impercettibile, quando un singolo accordo, puro e vibrante, riesce a toccare le corde più intime del mio essere. Ricordo un pomeriggio in cui, immerso nella luce calda del tramonto, ascoltai una composizione tanto struggente quanto liberatoria; le note si fecero onde che trasportavano la mia energia cosciente verso infiniti viaggi dimensionali, in cui il confine tra il qui ed ora e l’eternità si dissolveva lentamente. In quei momenti, la musica mi appariva come un linguaggio universale, capace di parlare direttamente all’anima, svelando emozioni nascoste e ricordi dimenticati. Mi lasciavo andare, senza timore, abbandonandomi ad un turbinio di sensazioni, in cui la realtà si intrecciava con sogno e il tempo sembrava estendersi in una dimensione senza fine. Ogni nota, ogni pausa, ogni armonia si trasformava in un messaggero di verità interiori, capace di illuminare angoli oscuri e dimenticati del mio io più profondo.

Durante queste esplorazioni, comprendo come la musica non sia soltanto un’arte del suono, ma un’esperienza metafisica che alimenta la linfa vitale della mia esistenza. I viaggi dimensionali indotti dalle composizioni musicali mi permettono di navigare tra mondi interiori, dove il concetto di tempo si dilata e la percezione si arricchisce di sfumature inedite. L’energia cosciente si espande, rivelando il mistero dell’essere e fondendosi con l’infinito in un abbraccio poetico. Il mio spirito, guidato dalle vibrazioni armoniose, si riscopre protagonista di un’avventura interiore che trascende i limiti della mente razionale, aprendomi a nuove possibilità di introspezione e creatività. Questo rapporto intimo con la musica mi regala la consapevolezza che, in ogni singolo battito, risiede la capacità di rigenerarsi, di evolversi, e di riscrivere il proprio destino attraverso il potere trasformativo del suono.

Il fascino della musica risiede nella sua capacità di trasformazione: è un ponte che collega il mondo visibile agli spazi sconfinati del mio immaginario, dove ogni melodia diventa un invito a intraprendere un viaggio interiore. Nei miei momenti di solitudine, mi ritrovo ad ascoltare composizioni che mi parlano, guidandomi su sentieri di introspezione e sperimentazione. È in questi momenti che mi rendo conto quanto la musica sia un’eterna compagna, capace di trasmutare il silenzio in un inno alla vita. Lasciarmi andare a questi viaggi dimensionali mi permette di scoprire parti di me stesso che, altrimenti, rimarrebbero nascoste, celate dietro le maschere della quotidianità. Con ogni nota, la barriera che separa il reale dal surreale svanisce, e mi accorgo che la mia energia cosciente, quella scintilla eterna, si rinnova, trovando nuova linfa nell’armonia dei suoni.

In questo percorso, ogni esperienza musicale si trasforma in un capitolo di un diario intimo, scritto non con parole, ma con il linguaggio universale della vibrazione e del sentimento. Mi sorprendo spesso di come una semplice melodia possa evocare immagini di vasti paesaggi onirici, dove il cielo si tinge dei colori dell’infinito e gli orizzonti si animano di misteri e promesse. L’energia cosciente che mi pervade in questi instantanei diventa il filo conduttore di una trasformazione interiore, un invito a esplorare le profondità della mia essenza. Attraverso i viaggi dimensionali, comprendo che la musica ha il potere di farmi sentire vivo, di farmi toccare l’invisibile e di svelare quel lato incantato dell’esistenza che spesso resta celato alla vista. Ogni esperienza diventa un omaggio sincero alla musica, a quella forma d’arte capace di unire le contraddizioni della vita in un’armonia perfetta, in cui il dolore e la gioia si fondono in un’unica, intensa sinfonia.

Mentre mi abbandono alla corrente creata dalle note, mi rendo conto che il viaggio sonoro che intraprendo non è solo un percorso emotivo, ma anche una profonda riflessione su ciò che significa esistere. La musica, in tutta la sua potenza evocativa, mi insegna che ogni vibrazione è un invito ad ascoltare il battito del mio cuore, a riconoscere la bellezza nascosta nell’ordinario e a celebrare l’essenza della vita in ogni sua forma. I viaggi dimensionali, guidati dall’energia cosciente, mi permettono di riconnettermi con una realtà più autentica, in cui ogni suono diventa una parabola di verità e passione. Attraverso queste esperienze, ho imparato che la musica è molto più di un semplice accompagnamento al quotidiano: è una forza vitale, un invito perpetuo a scoprire, sentire e rinascere. Riflettendo su queste esperienze, so che ogni volta che mi abbandono alle melodie, riscopro il potere di reinventarmi, di lasciar andare ciò che non serve più e di abbracciare la vita con intensità e meraviglia.

Guardando indietro, comprendo che questo percorso di viaggi dimensionali e di esplorazione dell’energia cosciente ha segnato profondamente il mio cammino. La musica, in tutte le sue sfumature, mi ha offerto una chiave per aprire porte che altrimenti sarebbero rimaste chiuse, permettendomi di immergermi in un oceano di emozioni e scoperte. Oggi, con il cuore colmo di gratitudine, mi rendo conto che ogni nota ascoltata ha contribuito a plasmare la mia identità, arricchendola di esperienze che vanno ben oltre il tangibile. Con sincera emozione, rinnovo il mio impegno a celebrare la musica come un dono prezioso e immortale, capace di farci sentire vivi, illuminando i sentieri oscuri e rivelando la magia che risiede in ogni battito dell’esistenza. In fin dei conti, ciò che mi rimane è la consapevolezza che solo attraverso l’abbraccio di questi viaggi sonori posso veramente comprendere la grandezza dell’essere umano e il potere incommensurabile dell’energia cosciente.

Nino A.


Various Artists - Il Neo Prog Inglese degli Anni '80 e Altri Pionieri (CD 1)

                                           Various Artists                                 

                                    I Pionieri del Neo Prog

I Pionieri del Neo Prog ( CD 1)

                                                    CD 1
Tracks list:

Front Cover Album Collage






1) Marillion - He Knows You Know

Marillion - Script Foa A Jester's Tear (1983)


2) Pallas Cut and Run

Pallas - The Sentinel (1984)


3) Haze - The Hum

Haze - C'est la Vie (1984)

                                               Full Album live 
( The Hum è la traccia n. 7 )

4) Multi-Story - Ahead of Your Time

Multi-Story - East West (1985)


5) Chemical Alice - The Judge

Chemical Alice - Curiouser and Curiouser (1981)



6) Tamarisk - Ascension

Tamarisk - Tamarisk (1982)


7) Mach One - Lost For Words

Mach One - Lost For Words (1984)


8) Trilogy - Tube Alone in the Sky (Artic Life)

Trilogy - Trilogy (1985)


9) Thalassa - Disillusion

Thalassa - Suffer and Misery (1982)

                                             Full Album ( Disillusion è la 9 e ultima traccia ) 

lunedì 6 ottobre 2025

Il Neo Prog Inglese degli Anni '80 e altri Pionieri

                    Il Neo Prog Inglese degli Anni '80

                                          e altri Pionieri

              Una Nuova Visione del Progressive Rock in UK

Neo Prog (UK)

Il neo prog inglese degli anni ’80 rappresenta una delle evoluzioni più interessanti all’interno del panorama del progressive rock. Questo movimento, nato dal fermento culturale e musicale degli anni ’80, ha saputo rinnovare e reinterpretare gli elementi classici del prog rock, integrandoli con nuove influenze come il post-punk la new wave e l’elettronica. Il risultato è stato un sound distintivo, caratterizzato da atmosfere evocative, strutture musicali raffinate e testi che spesso affrontano temi esistenziali e simbolici. In questo articolo analizzeremo l’importanza storica del neo prog inglese degli anni '80, le strutture musicali tipiche del genere e le band principali che hanno contribuito a definire questo territorio musicale, supportando il tutto con esempi di album e brani significativi.

Contesto Storico e Influenze

L’esplosione del neo prog inglese negli anni ’80 va intesa come un’evoluzione naturale del progressive rock degli anni ’70, caratterizzato dalla ricerca di nuove sonorità e dalla voglia di semplificare alcune delle strutture musicali troppo complesse e prolisse del periodo precedente. Il contesto post-punk, infatti, ha offerto un approccio più diretto e minimalista, mentre l’integrazione degli elementi elettronici e new wave ha permesso una maggiore sperimentazione nei timbri e nelle atmosfere. Queste influenze hanno favorito la nascita di sonorità che, pur rimanendo fedeli alle radici progressive, sono riuscite a rendere il genere più accessibile e contemporaneo.

Le band che hanno abbracciato il neo prog inglese negli anni '80 hanno saputo coniugare melodie orecchiabili e arrangiamenti articolati, dando vita a composizioni che spesso si caratterizzano per un uso accentuato di tastiere, chitarre spaziali e ritmi dinamici. La struttura musicale tipica del genere prevede solitamente una chiara divisione tra sezioni ritmiche, strumenti solisti e parti orchestrali o sintetizzate, creando un equilibrio che permette sia momenti di improvvisazione che tocchi di intensità melodica.

Struttura Musicale e Innovazioni Tecniche

Una delle caratteristiche distintive del neo prog inglese è la sua capacità di fondere la complessità armonica con una struttura formale più concisa rispetto al prog rock tradizionale. Le composizioni sono spesso costruite su un’architettura modulare, che prevede introduzioni suggestive, sviluppi tematici progressivi e finali aperti che invitano l’ascoltatore a una sorta di viaggio sonoro. L’uso sapiente della tastiera e degli effetti elettronici, pur rispettando la tradizione progressiva, ha permesso alle band di sperimentare con nuove sonorità e di creare atmosfere che trascendono il semplice concetto di canzone.

In particolare, l’influenza del post-punk ha contribuito a dare al neo prog un tono più sobrio e diretto, con testi e arrangiamenti che, pur mantenendo una carica emotiva intensa, puntano a comunicare in modo chiaro e immediato. Allo stesso tempo, l’integrazione dell’elettronica ha offerto strumenti e risorse tecniche che hanno ampliato il ventaglio sonoro, consentendo l’introduzione di elementi sperimentali e di effetti innovativi.

Le Principali Band del Neo Prog Inglese

Marillion

Tra i gruppi maggiormente rappresentativi del neo prog inglese degli anni '80, i Marillion occupano un ruolo centrale. La band, conosciuta per le sue liriche poetiche e per le sue melodie avvolgenti, ha saputo catturare l’essenza del movimento attraverso un approccio innovativo al progressive rock. Il loro sound, caratterizzato da arrangiamenti ricchi di tastiere e chitarre atmosferiche, ha fatto scuola e ha influenzato numerosi artisti successivi.

l'Album più Significativo: Script for a Jester's Tear

"Script for a Jester's Tear" è considerato uno degli album pilastro del neo prog inglese degli anni '80. Questo lavoro ha instaurato un dialogo tra le tradizioni del prog rock degli anni '70 e le nuove tendenze degli anni '80, proponendo brani che variano da atmosfere intime a esplosioni di energia strumentale. L’album dimostra come i Marillion siano riusciti a rinnovare il genere, mantenendo una coerenza stilistica che ha aperto la strada ad altre sperimentazioni nel campo del progressive rock in UK.

IQ

Un’altra band fondamentale per il movimento sono stati gli IQ, il gruppo che ha incarnato l’essenza del neo prog con un approccio più intimista e riflessivo. Grazie all’uso marcato di sintetizzatori e arrangiamenti riccamente stratificati, gli IQ hanno saputo creare un sound che unisce tecnica e creatività, risultando così una delle realtà più coerenti e durature della scena.

l' Album più Significativo: The Wake

"The Wake" è un album emblematico degli IQ, in cui ogni traccia evidenzia la cura per la composizione e la ricerca di sonorità innovative. L’album rappresenta al meglio l’equilibrio tra virtuosismo strumentale e accessibilità emotiva, dimostrando come il neo prog possa sposare la complessità musicale con un linguaggio più diretto e coinvolgente. Tale lavoro è diventato un punto di riferimento per gli appassionati del progressive rock in UK, contribuendo a definire le caratteristiche sonore del genere.

Pendragon

I Pendragon sono un’altra band chiave del panorama neo prog inglese. Conosciuti per le loro atmosfere suggestive e per le loro complesse strutture melodiche, i Pendragon hanno saputo consolidare uno stile distintivo, che si differenzia per l’attenzione ai dettagli e per l’infusione di influenze contemporanee. La loro musica è caratterizzata da un forte impatto emotivo, supportato da arrangiamenti ricchi di stratificazioni timbriche. Hanno esordito nel 1985 con The Jevel.

Album più Significativi: una trilogia: The Window of Life, The Masquerade Overture, Not Of This World.

"The Window of Life", il primo album della trilogia, rappresenta uno dei momenti più importanti della carriera dei Pendragon. In questo album, la band esplora tematiche esistenziali e mitiche attraverso una struttura musicale complessa ma accessibile, che alterna momenti introspettivi a passaggi più dinamici e virtuosistici. Il lavoro evidenzia l’abilità dei Pendragon nel fondere elementi tradizionali del prog rock con una sensibilità moderna, contribuendo così all’evoluzione del neo prog inglese anni degli '80.

Altre band fondamentali del Movimento

Oltre a Marillion, IQ e Pendragon, il panorama del neo prog inglese degli anni ‘80 ha visto anche la partecipazione di altri gruppi che hanno sperimentato e ampliato i confini del genere, alcuni dei più influenti: Twelfth Night, Pallas, Solstice etc..... Sebbene alcune band abbiano avuto una visibilità più limitata, l’insieme delle produzioni ha contribuito a creare una rete di influenze e innovazioni che ha plasmato il progressive rock contemporaneo. I riferimenti al post-punk, alla new wave e all’elettronica, in particolare, hanno spinto gli artisti a esplorare nuove tecniche di registrazione e a utilizzare strumenti digitali che, pur essendo in fase embrionale, hanno aperto la strada a future evoluzioni del genere.

La capacità di questi gruppi di integrare differenti influenze musicali è uno dei fattori che ha permesso al neo prog inglese degli anni '80 di distinguersi dalla tradizione del prog rock precedente, dando vita a un movimento che, pur mantenendo una forte identità artistica, si è mostrato aperto al dialogo con altre correnti musicali.

Conclusioni

In sintesi, il neo prog inglese degli anni ’80 ha segnato una svolta importante nella storia del progressive rock in UK, offrendo una visione rinnovata e particolarmente influente del genere. Le band come Marillion, IQ e Pendragon hanno stabilito nuovi standard sonori e compositivi, dimostrando la capacità del movimento di evolversi pur rimanendo fedele alle sue radici artistico-musicali. L’integrazione di elementi del post-punk, new wave e dell’elettronica ha ulteriormente arricchito il panorama, permettendo a questo sottogenere di espandersi e di influenzare le generazioni successive.

Le strutture musicali adottate, caratterizzate da un equilibrio tra sperimentazione e accessibilità, la cura dei dettagli negli arrangiamenti e l’uso innovativo degli strumenti elettronici, hanno reso il neo prog inglese anni '80 un punto di riferimento imprescindibile per chiunque voglia approfondire la storia e l’evoluzione del rock.

Segue, nei post successivi, la mia personale compilation composta da 3 CD dove oltre alle band già citate , appariranno nelle tracks list altri gruppi non meno influenti, oltre che "La Rossa" e "Thalassa" (Francia), North Star (USA) e Taurus (Olanda).


domenica 5 ottobre 2025

Various Artists - Rock Progressivo Japanese '80 (CD 3)

             Various Artists - Rock Progressivo Japanese 

                                              Revival '80

Various Artists - Rock Progressivo Japanese

                                                   CD 3

Front Cover Album Collage

Tracks list:

1) Teru's Symphonia - On The 13th Friday

Teru's Symphonia - Teru's Symphonia (1985)

                                    Full Album
On The 13th, Friday è la prima traccia )

2) Pageant - Vexation

La Mosaique de la Rèverie (1986)


3) Mugen - Sinfonia della Luna

Mugen - Sinfonia della Luna (1984)


4) Pale Acute Moon - Chapter III, Time Trip

Pale Acute Moon - "Newtopia" (1985)


5) Gerard - Empty Lie, Empty Dream

Gerard - Empty Lie, Empty Dream (1985)



6) Outer Limits - Mixer

Outer Limits - The Scene Of  Pale Blue (1987)


7) Fromage - Kishibe No Nai Umi

Fromage - Ondine (1984)


Con questo ultimo brano dei Fromage si conclude la mia personale compilation composta da 3 CD del Progressive Revival Giapponese degli anni '80, che sulla scia del Neo Prog Inglese non ha certamente sfigurato.
Negli anni '90 alcune di queste band hanno continuato con lo stesso fervore oltre alle tante altre, Ars Nova su tutte, nate sotto l'influenza di così tanta creatività.

sabato 4 ottobre 2025

Various Artists - Rock Progressivo Japanese '80 (CD 2)

                 Various Artists - Rock Progressivo Japanese 

                                   Revival '80

Various Artists - Rock Progressivo Japanese 

                                                   CD 2

Front Cover Album Collage

Tracks list:

1) Magdalena - Leanhaun Shee

Magdalena - Magdalena (1987)


2) Ain Soph - A Story of Mysterious Forest

Ain Soph - A Story of Mysterious Forest (1980)


3) Ataraxia - Adolescence Of An Ancient Warrior

Ataraxia - Adolescence Of An Ancient Warrior (1986)


4) Pazzo Fanfano di Musica - Fragoroso

Pazzo Fanfano di Musica - Pazzo Fanfano di Musica (1989)


5) Negasphere - At The Last Moment

Negasphere - Castle In The Air (1984)

                                                              At The Last Moment (Live)

6) Deja Vu - Baroque In The Future

Deja Vu - Baroque In The Future (1988)


7) Mugen - Salomè

Mugen - Lèda Et Le Cygne (1986)

                                                    Full Album
( Salomè è la terza traccia )

Il Terrore Rosso

                               Il Terrore Rosso

(Oltre alle ormai regolari divagazioni di ogni giorno 9 del mese, è necessario pubblicare occasionalmente altri contenuti che si discostano dal tema principale di questo blog, ovvero il rock progressivo. Questi articoli speciali servono ad esplorare argomenti specifici e a far luce su eventi di rilievo, con l'intento di stimolare la sensibilità collettiva. Spero di non annoiarvi, anzi, mi preme rendervi partecipi di temi che possano suscitare il vostro interesse)


Il Terrore Rosso

Il Terrore Rosso che molti preferirebbero dimenticare di Michele Negro, ForzaUcraina.it. Presentiamo un'analisi di Michele Negro, del collettivo ForzaUcraina.it, che si inserisce in un approfondimento sul tema della decolonizzazione e sul dialogo tra Russi e Ucraini recentemente proposto sul sito della Fondazione Gariwo

Ogni anno, il 27 gennaio, nella Giornata della Memoria, ripetiamo il mantra "Mai più." Lo facciamo anche il 25 aprile, nella Giornata della Liberazione, per ribadire il nostro impegno contro il nazifascismo e i terribili crimini compiuti in Europa. Queste commemorazioni sono fondamentali per il nostro futuro e la nostra consapevolezza. Non basta estraniarsi dalla storia e pronunciare "mai più"; è essenziale comprendere che il male è stato possibile perché accettato o ignorato da tutti noi. Oggi, abbiamo la responsabilità e il dovere di osservare il mondo che ci circonda e riconoscere il male per condannarlo.

Non intendo sminuire l'atrocità della Shoah o il terrore nazifascista affermando che il comunismo potrebbe essere stato peggiore e quasi impunito. Non voglio calpestare la memoria di coloro che hanno sofferto a causa del male del '900, un male che ha colpito milioni di famiglie ancora invisibili. È noto che Hitler trasse esempio da Stalin e dai gulag, trasformando una "lotta di classe" in una "lotta di razza." È sotto il segno di questa "lotta di classe" che, prima, durante e dopo il nazifascismo, il Terrore Rosso ha perseguitato, deportato e sterminato milioni di innocenti.

All’interno del "Il libro nero del comunismo" (Mondadori, 1998) dello storico Stéphane Courtois, viene evidenziato che il comunismo ha perpetrato infiniti crimini, sia contro lo spirito che contro la cultura universale e le culture nazionali. Stalin ha demolito decine di chiese a Mosca; Ceausescu ha distrutto il centro storico di Bucarest per edificare nuove strutture e creare larghissimi viali; Pol Pot ha abbattuto pietra dopo pietra la cattedrale di Phnom Penh e ha abbandonato i templi di Angkor alla giungla. Durante la Rivoluzione culturale, le Guardie rosse di Mao hanno devastato inestimabili tesori. Sebbene queste perdite possano sembrare gravi nel lungo termine per le nazioni e l'umanità, che rilevanza hanno di fronte al massacro di uomini, donne e bambini?

I dati parlano chiaro: 

URSS, 20 milioni di morti
Cina, 65 milioni
Vietnam, 1 milione
Corea del Nord, 2 milioni
Cambogia, 2 milioni; 
Europa dell'Est, 1 milione; 
America Latina, 150 mila; 
Africa, 1 milione 700 mila; 
Afghanistan, 1 milione 500 mila; 
Movimento comunista internazionale e partiti comunisti non al potere, circa 10 mila morti. 
Il totale approda a quasi 100 milioni di vittime

Queste cifre nascondono però situazioni molto diverse. Per esempio, in Cambogia, Pol Pot ha sterminato, con metodi atroci come la carestia e la tortura, circa un quarto della popolazione in soli tre anni e mezzo. L'esperienza maoista si distingue invece per il numero enorme di persone coinvolte, mentre la Russia leninista e stalinista fa rabbrividire per il suo approccio sperimentale, perfettamente calcolato e politico.

Ritengo opportuno sottolineare che "Il libro nero del comunismo" è stato criticato per i suoi dati, poiché alcuni sostengono che siano imprecisi o addirittura gonfiati dall'autore. Tuttavia, queste cifre rimangono indicative, considerando che i regimi in questione non hanno mai permesso agli storici e ai ricercatori di accedere ai loro archivi, ostacolando così la venuta alla luce della verità e il percorso della giustizia. Nella sola Unione Sovietica, in nome della "lotta di classe," sono stati eliminati almeno 20 milioni di persone. Tra loro, fra i 5 e i 7 milioni di ucraini furono sterminati dalla fame durante l'Holodomor. Molti polacchi, ucraini, baltici, moldavi, bessarabici, tedeschi, tatari, ceceni, ingusci e dissidenti (o presunti tali) sono stati deportati su treni merci, con molti che morirono durante i viaggi a causa di privazioni, malattie, freddo o sfruttamento nei gulag.

Oggi, simili stragi continuano in Corea del Nord, dove chiunque sia sospettato di dissidenza affronta deportazione, prigionia e talvolta la pena capitale. Essere dissidenti è molto semplice: basta ascoltare musica o guardare film occidentali, professare una religione, scrivere o parlare esprimendo un "pensiero sbagliato." I comunisti non hanno mai ammesso i loro crimini, non hanno mai chiesto scusa alle vittime e al mondo, e non hanno mai assunto la responsabilità di dire "mai più" per le generazioni future.

Attualmente, i "nuovi comunisti" sono quelli che diffondono e sostengono la propaganda del Cremlino, che non è altro che l'ultimo spasmo di quella sovietica. È interessante notare che i Paesi che cercano di allontanarsi dal grigio passato sovietico, costruendo democrazie, rinominando strade, creando nuove alleanze e demolendo monumenti, diventano il bersaglio preferito della propaganda o bombardamenti da Mosca. Lo abbiamo visto in Moldavia e Georgia, e ora in Ucraina; la strategia rimane invariata: “o mi lasci comandare o ti distruggo.” I "nuovi comunisti" faticano a comprendere che il socialismo deve adattarsi al mondo moderno, un mondo stanco delle vecchie ideologie del male.

I muri sono crollati, portando giù con loro tutto ciò che doveva crollare. Le persone hanno iniziato a viaggiare in Occidente: molti hanno considerato di stabilirsi "dall’altra parte" - chissà perché - e altri hanno iniziato a raccontare le verità sul comunismo, sfatando i miti che lo circondano. L'aggressione russa su larga scala ai danni dell'Ucraina, insieme ai nuovi orrori nel cuore d'Europa, ha catalizzato il dibattito su termini come "nazisti," "comunisti," "denazificazione" e "decomunizzazione", mentre si parla troppo poco di Memoria e Responsabilità.

Ritengo che il problema dei "nuovi comunisti" risieda nella loro cieca fede nel Terrore Rosso, cercando di ricostruire un mondo che è crollato sotto il peso della libertà, rifiutandosi di vedere l'orrore del passato e del presente. È necessario prestare ascolto ai nostri fratelli europei che hanno vissuto sulla loro pelle la brutalità del comunismo. I popoli di Paesi come la Repubblica Ceca, la Slovacchia, la Polonia, la Lituania, la Lettonia e l'Estonia hanno storie significative da raccontare. Spesso sono criticati per la demolizione dei vecchi monumenti comunisti, simboli di oppressione. Ma perché disprezzare la decomunizzazione? È facile criticare quando si conosce solo il lato positivo della storia. Dobbiamo imparare ad affrontare anche l'aspetto oscuro. È giusto comparare il negazionismo dei crimini stalinisti e comunisti a quello dello sterminio degli ebrei da parte dei nazisti, punito per legge.

È necessaria una semplice azione, anche se non facile: aprire gli archivi, riconoscere e scusarsi per i crimini commessi. Questi crimini devono essere analizzati e condannati in nome dei valori democratici, non degli ideali nazifascisti. Propongo l'istituzione di due nuove giornate per dire "mai più," questa volta al Terrore Rosso e ai crimini da esso perpetrati nel mondo.

venerdì 3 ottobre 2025

Various Artists - Rock Progressive Japanese '80 (CD 1)

             Various Artists - Rock Progressive Japanese

                                         Revival  '80

             Various Artists - Rock Progressive Japanese

                                                   CD 1
Front Cover Album Collage

Tracks list:

1) Midas - Sham Noctiluca

Midas - Beyond The Clear Air (1988)


2) Bi Kyo Ran - Silent Running

Bi Kyo Ran - Parallax (1984)


3) Vermillion Sands - In Your Mind

Vermillion Sands - Water Blue (1989)

                                                Full Album ( In Your Mind è la traccia n. 3 )

4) Outer Limits - Satured Solution

Outer Limits - Misty Moon (1985)


5) Novela - The Boyhood, The Cliff

Novela - La Songerie (1980)


6) Sagittarian - Cosmo Child

Sagittarian - Sagittarian (1984)


7) Bellaphon - Firefly

Bellaphon - "Firefly" (1987)