giovedì 22 febbraio 2024

Pink Floyd - The Wall 1979 (UK) Symphonic / Psychedelic Prog

                       Pink Floyd - The Wall 

                                             Symphonic / Psychedelic Prog

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                                                            (DESCRIZIONE MINIMA)


The Wall è un concept album, che racconta la storia di Pink, una rockstar alienata e isolata dal mondo, che costruisce un muro simbolico attorno a sè per proteggersi dalle sofferenze della vita. L'album è ispirato in parte alle esperienze personali di Roger Waters, il principale autore dei testi e delle musiche dell'intero concept, che ha perso il padre nella seconda guerra mondiale, ha subito l'oppressione scolastica e ha vissuto il successo e la fama con difficoltà. L'album è diviso in due dischi, e le facciate di ognuno, descrivono le varie fasi della vita e delle crisi di Pink.
Il lato A del primo vinile inizia con "In the Flesh?", che introduce il personaggio di Pink e il suo concerto, dove si rivela essere un dittatore che incita la violenza tra il pubblico. La canzone è un flashback che anticipa il finale dell'album. Segue "The Thin Ice", che descrive l'infanzia di Pink, segnata dalla morte del padre in guerra, e il suo bisogno di affetto e protezione.
"Another Brick In The Wall (Part 1)" è il primo brano che parla del muro, che Pink inizia a costruire per difendersi dal dolore. "The Happiest Days Of Our Lives" e "Another Brick In The Wall (Part 2)" denunciano l'abuso e l'indottrinamento subiti da Pink a scuola, dove i professori lo umiliano e lo privano della sua creatività. "Mother" è una canzone in cui Pink dialoga con sua madre, che lo soffoca con il suo amore possessivo e lo rende insicuro e paranoico. 
"Goodbye Blue Sky" è una canzone che ricorda il bombardamento della città di Londra durante la guerra, e il trauma che ha provocato in Pink.
Il lato B del primo vinile, prosegue con "Empty Spaces" una canzone che esprime il vuoto interiore di Pink, che cerca di riempire con il sesso e le droghe. "Young Lust" è una canzone che descrive le avventure sessuali di Pink durante i suoi tour, che però non lo soddisfano. (Curiosità: questo brano contiene un messaggio segreto enunciato con parole incomprensibili da Roger Waters, durante la progressione musicale, che fa riferimento al "Vecchio Pink" Syd Barret. Se ascoltate al contrario, tradotte in italiano. dicono così: - Ciao, osservatore...Congratulazioni. Hai appena scoperto il messaggio segreto. Per piacere, invia la tua risposta al Vecchio Pink, presso la Funny Farm, Chalfont... - Roger! Carolyne al telefono! - Okay.). 
Segue"One Of My Turns" che racconta il momento in cui Pink, in preda a una crisi nervosa, distrugge la sua stanza d'albergo e caccia via una groupie che lo aveva raggiunto. "Don't Leave Me Now" è una canzone in cui Pink implora sua moglie di non lasciarlo, dopo aver scoperto il suo tradimento.
"Another Brick In The Wall (Part 3)" è una canzone in cui Pink esprime il suo odio verso tutti coloro che lo hanno ferito, e decide di completare il muro. In  "Goodbye Cruel World" Pink si chiude definitivamente nel suo isolamento, dicendo addio al mondo crudele.
Il lato A del secondo vinile inizia con "Hey You" una canzone in cui Pink cerca di comunicare con qualcuno al di fuori del muro, ma senza successo. "Is There Anybody Ouy There?" ripete la stessa domanda, ma ancora una volta senza ricevere alcuna risposta. In "Nobody Home" Pink elenca le sue proprietà e le sue manie, rendendosi conto di non avere nulla che abbia valore. "Vera" è una canzone in cui Pink si chiede cosa sia successo a Vera Lynn, una cantante che durante la guerra aveva promesso che ci sarebbero stati giorni migliori. Il brano "Bring The Boys Back Home" è una esortazione a riportare a casa i soldati, e a non sacrificare le vite umane per le guerre. L'ultimo brano del lato A di questo secondo vinile "Comfortably Numb", racconta di Pink che viene drogato per potersi esibire sul palco, ma perde definitivamente il contatto con la realtà e la sensibilità.
Il lato B prosegue con "The Show Must Go On", una canzone in cui Pink si domanda se sia in grado di andare avanti con lo spettacolo, nonostante il suo stato mentale. In "In The Flesh" Pink si presenta sul palco come un leader totalitario, che incita i suoi fan a compiere atti di violenza e discriminazione contro le minoranze. Ed in  "Run Like Hell" Pink minaccia il pubblico, se non obbedisce ai suoi ordini. Con "Waiting For The Worms" continua la follia di Pink, che immagina di sterminare tutti coloro che non si adeguano al suo regime. "Stop" è una canzone in cui Pink si rende conto di aver toccato il fondo, e decide di fermarsi. " The Trial" è il penultimo brano dell'intera opera, in cui Pink viene processato da una corte immaginaria, composta dalle persone che lo hanno tormentato nella vita, che lo condannano a demolire il muro. 
L'opera si conclude con "Outside The Wall", in cui Pink esca dall'isolamento, e si ritrova in un mondo dove le persone cercano di ricostruire le loro vite dopo la distruzione.

 The Wall è un album che ha segnato la storia della musica e della cultura, con le sue tematiche universali le sue sonorità innovative.


                                                         Live in Berlin 1990 (full concert)




                                                           Full album 1979





giovedì 8 febbraio 2024

K'mono - Mind Out Of Mind 2023/24 (Neo-Symphonic Prog) US


                             K'Mono - Mind Out Of Mind

                                                                 US Progressive Rock 

 Sono stato attratto, come accadeva nei '70, dalla bellissima e misteriosa copertina dell'album, che mi ha portato a scoprire questo nuovo gioiello del progressive rock.

I K'mono sono un trio di Minneapolis, Minnesota (US). Il bassista/cantante Chad Fjerstad che si era trasferito in California era  rientrato in Minnesota per il solito breve rimpatrio. Causa Covid è stato trattenuto per un lungo periodo, permettendo a questi tre vecchi amici di riconnettersi e realizzare un sogno che condividevano da sempre, fondare una band rock

Ispirati dalle band dei primi anni '70 che amavano, soprattutto King Crimson, Yes e Camel, nel giro di un mese e mezzo, grazie alle tante idee tenute da parte, scrissero e registrarono il loro primo album, "Return To The 'E' ". Un album di debutto molto soddisfacente, che oltre ai riferimenti strumentali dei loro beniamini, possedeva distinti tratti personali ed era pregno di elementi sinfonici,space-rock e funk.

Visto l'ottimo risultato, la band cominciò subito a lavorare al secondo album, "Mind Out Of Mind". Questo nuovo lavoro attirò l'attenzione dell'etichetta norvegese "Apollon Records" che ha così deciso di  pubblicare l'album il 16 febbraio c.m. in vinile e CD. 

Musicalmente "Mind Out Of Mind" ripercorre la strada tracciata da "Return To The E' ", sviluppandone esponenzialmente le trame strumentali e vocali.

Tra i The Best album del 2023/24.

Sembra che la band stia già scrivendo storia e musiche per il terzo album,  ed allora noi godiamoci intanto  questo fantastico album tenendo occhi ed orecchie aperte su questa band che non mancherà certamente di stupirci anche in futuro.

Tracks listing:

1) Mind Out of Mind (09:46)

2) Good-Looking (03:57)

3) In The Lost & Found (08:13)

4) Time Will Tell (02:05)

5) Tell Me The Lore (04:43)

6) Millipede Man (04:33)

7) Answers in The Glass (08:13)

8) Good-Looking (radio version) (03:56)

Line-up:

Jeffrey Carlson - Voce, Chitarre, Basso,Tastiere

Chad Fjerstad - Voce, Basso, Tasiere

Timothy Java - Batteria

Con:

Jake Wagner - Cori

Per un primo ascolto:

                                                Mind Out Of Mind (Official Lyric Video)


                                                In The Lost & Found (official Lyric video)



DISCOGRAFIA:

                                                             Return To The 'E' (2021)



  The Judicious Shall Be Particoated & The Umpregnant O'er Wrought (Movements I / III)


sabato 3 febbraio 2024

Jordsjo - Salighet 2023. Symphonic Prog (Norvegia)

                            Jordsjo - Salighet

                                                                         Symphonic Prog 

Buy. https://www.karismarecords.no/shop/music/formats/vinyl/jordsjoe-salighet-lp/


Jordsjo è il fiore all'occhiello della Karisma Records. La band formatasi ad Oslo in Norvegia, per i suoi lavori trae ispirazione da diversi fantasiosi fattori. Si ispira un pò ai vecchi film horror, alla sinth music tedesca degli anni '70, al jazz norvegese, alla musica popolare svedese, ai romanzi fantasy ed infine anche alla natura norvegese.

Seguendo la tradizione del miglior rock nordico del secolo scorso, i Jordsjo riescono a fondere il rock progressivo con il folk creando  fantastiche melodie, attraverso un viaggio musicale dai passaggi minimalisti del mellotron fino alla piena tempesta rock.

"Salighet" è il quarto vero e proprio album in studio della band. Sette nuove tracce, che compongono quello che si preannuncia essere uno dei più grandi album prog del 2023. Con Salighet, i Jordsjo percorrono un viaggio tra vette ed abissi musicali, esplorando diverse forme di estasi attraverso varie composizioni e testi fantasiosi. Che si tratti di una danza, di una escursione in montagna, di una fiaba, di riflessioni religiose o di altri tipi di viaggi interiori, in un colorato suono folk-sinfonico. La musica è un contrappunto alla vita quotidiana mondana e desidera mostrare il mistero e le realtà alternative, con grandi dinamiche e drammaticità, sempre alla ricerca di una buona melodia.

Anche Salighet trae ispirazione dal jazz nordico e dalla musica folk, dalla musica classica del 1900 e dal rock di fine anni '60 e '70 in piena espansione sensoriale, creando la propria potente miscela musicale.

La band è composta dal polistrumentista Hakon Oftung ( The Chronicle of Father Robin, Ex Tusmorke, Black Magic ) e dal batterista Kristian Froland.

Tracks Listing: 

1) Invokasjon   2:50

2) Sankeren   7:20

3) Salighet I   6:15

4) Salighet II   6:10

5) Ura   6:40

6) Danseritualer fra Jordsjo - Prosesjon & Ekstase   2:60

7) Stjernestigen   10:20


DISCOGRAFIA CONSIGLIATA:

(Per un primo ascolto)

                                                                        Jord (2018)


 

Nattfiolen (2019)




                                                                    Pastoralia (2021)




                                                                       Salighet (2023)





martedì 30 gennaio 2024

Fjieri - Words Are All We Have (Reloaded) 2024 Italy (Art Rock; Progressive; Jazz)

 

                                                                

                                                                              LINK

https://www.facebook.com/stefanopanunzimusic
https://stefanopanunzi1.bandcamp.com

    Artista:  Fjieri                                                                                                                                              Album: Words Are All We Have                                                                                                                Nazione: Italia                                                                                                                     

   Genere: Art Rock; Progressive; Jazz                                                                                                        Anno: 2024                                                                                                                                                       

"Words All We Have" sarà pubblicato dalla SP Music in CD e digitale il 14 febbraio 2024.

Fjieri è un collettivo di musicisti nato nel 1997 inizialmente da un nucleo composto da Nicola Lori (chitarre), Stefano Panunzi (tastiere), Angelo Strizzi (batteria e percussioni) ed Elio Lori (basso).

Dopo aver ascoltato un'audizione della band, Richard Barbieri (Porcupine Tree, Japan) decide di unirsi a loro, diventando non solo musicista aggiunto ma anche produttore artistico.

Caratterizzato da una sofisticata combinazione di influenze art rock e rock progressivo, incorporando atmosfere raffinate, melodie malinconiche, ritmi trascinanti, linee di basso fretless e riff fantasiosi, l'album ricorda aspetti di Porcupine Tree, Eno, Japan, King Crimson e No-Man.

"Endless" (2009) è il loro debutto e vede la partecipazione di musicisti eccellenti come Mick Karn (Japan), Gavin Harrison (Porcupine Tree, King Crimson, The Pineapple Thief), Tim Bowness ( No-Man), il cantante giapponese Haco, Nicola Alesini, Andrea Chimenti e Laura Pierazzuoli al violoncello.

"Words Are All We Have", originariamente pubblicato nel 2015, ora appare come edizione Reloaded del 2023 con una traccia bonus ("A Sense Of Lost") e una rimasterizzazione più dinamica: Include una cover (cantata da Jakszyk) della rara canzone di Bowness/Barbieri, "Flame".

Nel loro secondo lavoro, "Words Are All We Have", la band è ora composta principalmente da Nicola Lori (basso e chitarre) e Stefano Panunzi (tastiere), con un nuovo importante contributo di Jakko Jakszyk (Tangent, King Crimson, Level 42, Franco Battiato) alla voce e alle chitarre; Tim Bowness canta in "Hidden Ties"; Gavin Harrison suona la batteria in "In The Blue Morning": Gli altri musicisti sono 05Ric (chitarra), Nicola Alesini (Sax, clarinetto), Mike Applebaum ( Tromba, flicorno), Cristiano Capobianco (batteria), Daniele Jacono (batteria), Gianpaolo Rao (batteria) e Angelo Strizzi (batteria).

DISCOGRAFIA: 

                                                                       Endless 2009

                                                                 

                                                                     Ad occhi chiusi


                                                          Words Are All We Have 2015


                                                           Not Waving But Drowing



                                   Words Are All We Have (Reloaded) 2024 official teaser




giovedì 25 gennaio 2024

Syndone - Dirty Thirty 2023 (Symphonic Prog) Italy

Syndone - Dirty Thirty 

Progressive Rock Italy


                               Buy ( https://maracashrecords.bandcamp.com/album/dirty-thirty )

 Siediti, mettiti comodo. Questa è la storia di un percorso artistico, una parabola lunga 30 anni. Ascolta. Immergiti. Elimina tutte le distrazioni; lascia che la musica ti parli, come faceva una volta. "Dirty Thirty" è il culmine di una lotta di classe, dell'ideale utopico di chi si aggrappa ostinatamente a un modello del mondo che abbraccia ancora il pensiero, la meraviglia e il coraggio dell'arte. Syndone è una visione, un viaggio di nove album, il desiderio di lasciare un segno nel mondo. Syndone è una mutaforma, una band che ha cambiato pelle e musicisti senza mai cambiare anima nuotando controcorrente, sfidando le mode e il declino (non solo musicale) di un'epoca in cui si può avere successo solo se piaci ai poteri costituiti. Eppure c'è stato un tempo in cui gli album discografici erano capaci di trasportarci, a cominciare dall'arte delle copertine degli album, di rompere le regole, oltrepassare i confini, con tutto un insieme di atmosfere, suoni e costruzioni stilistiche ponderate e raffinate. Quelli erano i giorni del rock progressivo; all'epoca si chiamava semplicemente 'pop', perchè era popolare. Oggi di progressivo resta ben poco: non c'è più il brivido della scoperta, non siamo più aperti alla meraviglia e allo stupore, non ci allontaniamo dall'idea di un essere umano sempre più standardizzato e sostituibile.

Nik Comoglio, cuore musicale e anima di questa storia, non si è mai arreso a questa realtà; affiancato dalle doti vocali e concettuali di Riccardo Ruggeri, il tastierista e compositore torinese è riuscito davvero a lasciare il segno. I Syndone con il loro rock erudito e impeccabile, tanto violento ed energico quanto malinconico e orchestrale, sono una sfida, un contrappunto, un dito medio alzato alla subdola strategia della narcosi collettiva astutamente calata dall'alto nel Kali Yuga ( era della discordia e ipocrisia ) della civiltà occidentale.

Sono un antidoto.

"Dirty Thirty" è il loro coronamento, il (forse) capitolo finale. Gustatelo come un buon vino, a piccoli sorsi, e ricordatevi di rimanere umani.

Dirty Thirty non è una compilation on un best of. I brani sono nuovi. E' presente qualche citazione da brani più 'antichi' ma a mò di divertissement. Quattro brani sono stati presi dai primi anni ma riarrangiati per orchestra. Tutto è cantato in inglese.

Track listing:

01) Dirty Thirty: The End of My Love (05:01)

02) Fight Club (03:08)

03) The Angel (04:15)

04) Valdrada's Screen (03:47)

05) I Spit On My Virtue (04:00)

06) I Only Ask For a Super Glue (05:06)

07) Mary Ann (05:58)

08) Renè (04:23)

09) God' Will (05:23)

10) Thousand Times I Cried (02:03)

11) So Long Everybody - The Time Has Come And I Must Leave You (05:10)

12) Bonus Track: Evelyn (Japanese Version) 04:28

Line-up

Nik Comoglio - Composizione, Orchestrazione, Hammond, Moog, Mellotron, Tastiere

Riccardo Ruggeri - Composizione, Voce, Testi

Marta Caldara - Vibrafono, Marimba, Tastiere

Gigi Rivetti - Piano acustico, Piano elettrico, Clavinet, Hammond, Moog, Fisarmonica

Simone Rubinato - Basso, Basso Fretless, Chitarra baritona elettrica

Ciro Iavarone - Batteria, Percussioni

ospiti:

Rebecca Onyeji e Charlie Poma - Cori


DISCOGRAFIA - Per un primo ascolto

                                                                       Spleen (1992)


                                                                         Inca (1993)



                                                                  Melapesante (2010)



                                                            La Bella e La Bestia (2012)



                                                                   Odyssèas (2014)



                                                              Eros & Thanatos (2016)



                                                                    Mysoginia (2018)



                                                                  Kama Sutra (2021)



                                                                 Dirty Thirty (2023)




mercoledì 24 gennaio 2024

Tritop - Rise Of Kassandra. 2023 (Heavy Prog ) Italy

Artista: Tritop

Album: Rise Of Kassandra

                                                                       Nazione: Italia

                                                       Genere: Heavy Prog

                                                                           Anno: 2023






                               Buy: ( https://tritop120.bandcamp.com/album/rise-of-kassandra )

Questa è la presentazione di un album straordinario, intriso di tutta la magia del Symphonic Prog degli anni '70 con elementi Heavy caratterizzanti il Neo Prog dei nostri giorni, a tutto questo, e non è poco, va aggiunta l'eccellente interpretazione strumentale di tutti i membri della band.
Album imperdibile per tutti gli appassionati del genere (e non), sempre alla spasmodica ricerca di nuovi capolavori.
Consigliatissimo.


 Il progetto Tritop nasce nel 2008 da un'idea di Ivo Di Traglia (batteria) e Roberto Sandirocco (tastiere), ai quali si aggiungono successivamente Iacopo Di Traglia (basso e voce) e Yuri Massaro (chitarra), il promettente quartetto, inizialmente chiamato Wanderlust, si esibisce in molte località del Centro e Sud Italia. Per motivi personali, il progetto assiste ad un break che sembrava essere definitivo. Nonostante ciò, Ivo continua a scrivere musica e a cercare nuovi membri con l'ardente desiderio di registrare un album al più presto.

Nel 2016 incontra il tastierista Pierfrancesco Di Pofi e insieme compongono nuovi brani e arricchiscono i precedenti, registrando tutte le idee sviluppate in anni di composizione, fino a quando gli attuali componenti della band Francesco Caponera (chitarra), Jacopo Tuzi (basso) e Mattia Fagiolo (voce) si uniscono al progetto nel 2020.

I brani composti da Ivo hanno una chiara intelaiatura progressive, con riferimenti a Genesis, Yes, King Crimson, Emerson Lake & Palmer. Ci sono anche influenze più recenti come Dream Theater, Haken, Flower Kings e Kaipa, solo per citarne alcuni. Nel maggio 2022 viene completato e registrato l'album di debutto intitolato "Rise  Of  Kassandra": un concept album che cerca di descrivere alcuni aspetti peculiari della natura umana, come la paura del caos e come questo ci spinga a creare strutture di oppressione. I testi (in inglese) sono stati scritti da Iacopo. E' stato realizzato un video animato della title track, della durata di 13 minuti, che testimonia la complessità dell'intera opera.

Video che potete vedere ed ascoltare qui sotto.


Tracks listing:

1) Rise of Kassandra (13:00)

2) Delighted Insanity (05:46)

3) Island Of Servitude (05:11)

4) The Sacred Law Of Retribution (23:46)

Line-up: 

Ivo Di Traglia - Drums

Jacopo Tuzi - Bass

Francesco Caponera - Electric Guitar

Pierfrancesco Di Pofi - Piano, Keyboards, Hammond, Mellotron, Synth

Mattia Fagiolo - Vocals

Con:

Pasquale Ripa - Electric Guitar

Andrea Ricci - Electric Guitar

Emanuele Andolfi - Electric Guitar

Vincenzo Mancini - Electric Guitar

Peter Cornacchia - Acoustic & Classical Guitars, Mandolin

Simone Cozzetto - Electric, Steel & Acoustic Guitars


                                        (Rise of Kassandra) Live at MStudio Center 2023



sabato 20 gennaio 2024

Semiramis - La Fine Non Esiste 2024 (Symphonic Prog) Italia

New Release (Buy - https://btf.it/ )

Semiramis - La Fine non Esiste

                                      Symphonic Prog Italy



 Dopo oltre 50 anni dall'uscita del primo LP "Dedicato a Frazz" esce finalmente il secondo attesissimo album dei Semiramis "La Fine Non Esiste"! Grazie alla determinazione del fondatore Paolo Faenza, intenzionato a portare avanti l'esperienza di reunion già condivisa dal 2014 con i compagni di una vita, in particolare Maurizio Zarrillo e Gianpiero Artegiani, il nuovo lavoro è stato inciso da una formazione rinnovata, composta da valenti musicisti provenienti dall'ambiente del progressive rock romano.

Nella formazione troviamo:

Paolo Faenza - batteria e vibrafono

Ivo Mileto - basso

Emanuele Barco - chitarre elettriche

Marco Palma - chitarre acustiche

Giovanni Barco - voce

Daniele Sorrenti - tastiere, organi, sinth e flauto traverso

"La Fine non Esiste" si compone di 6 tracce inedite, cantate in italiano, caratterizzate da un sound moderno ma che si pone comunque in continuità con l'album d'esordio. Sono presenti infatti tutti gli strumenti che caratterizzano il background dei Semiramis, come tastiere, moog, flauto, chitarre acustiche ed elettriche e vibrafono, che danno vita a composizioni di ampio respiro, supportate da arrangiamenti ricchi e vivaci, decisamente "Prog Rock".

Questo nuovo lavoro, a differenza di "Dedicato a Frazz", non è un concept album. I testi infatti non sono legati da un unico filo narrativo, ma ciascun brano racconta storie di differenti personaggi, reali e non. Musicalmente il disco è ricco di melodie tipiche Semiramis, nelle quali il progressive è sempre incalzante. Fanno da cornice cambi ritmici e arrangiamenti che rasentano l'hard rock. La band ha voluto fare omaggio a sè stessa facendo emergere il timbro Semiramis! "La Fine non Esiste" è un inno alla capacità di andare oltre, di superare i confini di ciò che è considerato possibile, normale, giusto. Una scintilla, geniale e folle allo stesso tempo, che permette all'individuo di fare un passo avanti, piccolo o grande che sia. Un passo che aumenta la consapevolezza collettiva, utile ad affrontare i cambiamenti radicali di una società forsennata. Superare i confini comporta un sacrificio, una rinuncia, uno sforzo che possono essere concepiti solo da chi guarda realmente dentro di sè, illuminando i mille universi che albergano dentro ciascuno noi.

Tracklist:

1) In Quel Secondo Regno

2) Cacciatore di Ansie

3) Donna Dalle Ali D'Acciaio

4) Non Chiedere a un Dio

5) Tenda Rossa

6) Sua Maestà il Cuore

P.S. Chi ha avuto la fortuna di conoscere ed ascoltare i Semiramis di "Dedicato a Frazz" non può perdersi questo nuovo lavoro, che dopo più di 50 anni da lustro oltre che alla stessa rinnovata band, anche a tutto il progressive italiano.

Disco in uscita il 23-02-2024 in CD (digipack) ed in LP (Clear Orange Vinyl).

Per l'aquisto: https://btf.it

DISCOGRAFIA:

                                                   (Dedicato a Frazz 1973) (https://btf.it/) 

                                                                    

                                                                         (Luna Park)

                                                Frazz Live 2017 (DVD/CD)  (https://btf.it/)                                               

                                                               

                                                                  Per un primo ascolto



giovedì 18 gennaio 2024

Corte Della Meridiana - Varco Per L'Infinito 2001 (Italian Prog)




Ascoltando la "Corte Della Meridiana" partiamo per un viaggio nel tempo di oltre 40 anni, sino ai fasti del progressive Italiano di PFM ed ORME. anche la scelta del nome (famoso e originale vino italiano degli anni '70) e sintomo di ricerca è ritorno al glorioso passato.
Ma attenzione, anche se con un orecchio attento alle sonorità del passato, le sette  tracce del disco navigano in un mare di ritmi e note in un perfetto mix di vecchio e nuovo progressive. I testi , tutti di Gabriele Gianola, sono rigorosamente in italiano.
Il gruppo si forma nel settembre del 1999 e questa è l'unica testimonianza della loro esistenza. L'album è stato registrato nell'agosto del 2000 e contiene sette imperdibili tracce, difficile indicare un brano in particolare, in quanto la qualità della musica e costante. Lo stile è morbido e sinfonico, con buone tastiere in evidenza (l'Uomo fatto di lettere), chitarre acustiche (Le due identità), e alcuni assoli di flauto.
Consiglio vivamente a tutti gli amanti del progressivo italiano questo disco, che è estremamente raro e quasi introvabile.

Tracks list:

1) Varco per l'Infinito - parte I°
2) L'Uomo Fatto di Lettere
3) Regine del Fango
4) Le Due Identità
5) Lo Specchio
6) I Giardini Sospesi di Babilonia
7) Varco per l'Infinito - Parte II°

Line-up:

Gabriele Gianola "Ginokkio" - Batteria,Chitarra Acustica,Voce
Stefano Fanchi "Bazuk" - Chitarra
Emmanuele Motta "Lele" - Basso
Cristiano Motta "Chicco" - Tastiere
Alfredo Rossetti "Wolverine" - Voce
Marco Scala - Chitarra Elettrica
+ due musicisti esterni

                                                                         Full Album



Aufklaurung - De' La Tempesta....L'Oscuro Piacere - 1995 (Neo Prog Italy)

Neo Prog Italiano vicino ai Marillion periodo Fish e Genesis periodo Gabriel.
Voglio ripresentare questo interessante gruppo italiano che purtroppo ha pubblicato soltanto questo " De La Tempesta .....L'Oscuro Piacere" lasciando un segno importante della loro presenza nel panorama progressive made in Italy.
Musicalmente l'album propone un Prog Sinfonico alla Genesis con tracce simil Premiata Forneria Marconi, il timbro vocale di Francesco "Chicco" Grosso, simile a quello dell'istrionico Fish, e l'uso impeccabile delle tastiere di Marco Mancarella ci rimandano allo stile Neo Prog dei Marillion.
Il disco è composto da 4 brani, tutti superiori ai dieci minuti che grazie ai continui cambi di ritmi e melodie le conferiscono una discreta originalità.



Track listing:

1 - Red Shift (13:00)

2 - Jetho Van Hall (10:10)

3 - Il Funerale della Luna (10:38) ( Silence in the Darkness)

4 - Eclipse / Echo's Wave

Line-up

Marco Mancarella - Tastiere
Luciano Rubini - Basso
Massimo Mignini - Batteria
Fabio Guadalupi - Chitarra classica, acustica ed elettrica
Michele Martello - Chitarra acustica, classica ed elettrica

Con:

Francesco "Chicco" Grosso - Voce solista
Edoardo Lecci - Flauto