giovedì 7 novembre 2024

KRAUTROCK - Travel Notes

                            Krautrock Tedesco

Voglio dedicare questo spazio che segue al Krautrock, quello vero, d'annata. Non basta infatti essere Teutonici e settantini per essere di diritto catalogati in un genere che soltanto dei visionari Guru e Maghi del suono possono vantare. Gruppi come Eloy,Novalis,Jane etc....nulla ,infatti, hanno a che vedere con quella musica che la psiche post bellica aveva generato con risultati sorprendenti.Come disse Julian Cope: "Il Krautrock è una delle più straordinarie,evocative,eroiche immagini dell'uomo, al culmine della propria Magica Potenza Creativa".

Il Krautrock Tedesco e le sue Influenze sulla Musica Inglese

Il Krautrock, un genere musicale che ha trovato le sue radici nella Germania della fine anni '60 e inizio '70, ha rappresentato una netta rottura con le convenzioni tradizionali del rock. Questo stile unico si è distinto per il suo approccio sperimentale alla musica, fondendo elementi di rock, musica elettronica, e altri generi per creare qualcosa di completamente nuovo. A differenza del rock progressivo (Prog Rock) che stava contemporaneamente sviluppandosi nel Regno Unito, il Krautrock ha spesso evitato la complessità melodica e strutturale a favore di ritmi ipnotici, atmosfere sonore estese, e improvvisazione.

Origini del Krautrock Tedesco

Le origini del Krautrock possono essere tracciate al contesto sociale e culturale della Germania degli anni '60, un periodo segnato dalla ricerca di nuove forme d'espressione artistica e dalla volontà di rompere con il passato. Band come Can, Neu!, Faust, e Kraftwerk sono emerse in questo periodo, sperimentando con nuove tecnologie e approcci alla composizione e alla registrazione musicale. Questi artisti hanno cercato di creare musica che fosse, in un certo senso, "cosmopolita" - libera dalle radici blues del rock tradizionale e aperta a influenze da tutto il mondo.

Differenza tra Krautrock e Prog Rock Inglese

Il contrasto tra il Krautrock tedesco e il Prog Rock inglese si manifesta non solo nelle strutture e nei temi musicali, ma anche nell'uso degli strumenti: Mentre il Prog Rock inglese era fortemente incentrato su melodie complesse, variazioni tematiche e virtuosismi strumentali di ispirazione classica, il Krautrock poneva maggiore enfasi sull'esplorazione sonora, l'uso innovativo dei sintetizzatori e su ritmi ripetitivi che potevano essere sia meditativi che trascinanti: Il Krautrock ha spesso avuto un approccio più minimalistico e sperimentale, mirando a creare paesaggi sonori che evocano un senso di spazio infinito o movimento incessante.

Uso innovativo dei Sintetizzatori nel Krautrock

Uno degli aspetti distintivi del Krautrock è stato l'uso pionieristico dei sintetizzatori, che ha contribuito a definire il suono del movimento. Band come Kraftwerk hanno sfruttato questi nuovi strumenti per creare tessiture sonore mai udite prima, che avevano poco in comune con la strumentazione tradizionale. Questo utilizzo innovativo della tecnologia non solo ha ampliato le possibilità espressive della musica rock, ma ha anche gettato le fondamenta per generi futuri come la musica elettronica a la techno.


Il Prog Symphonic Tedesco come Antitesi


Parallelamente al Krautrock, in Germania si sviluppava anche il Symphonic Prog, che, pur condividendo alcuni elementi sperimentali, tendeva più verso una forma complessa e sinfonica di espressione musicale. Questo genere può essere visto sia come un'estensione che come una contrapposizione al Krautrock, data la sua propensione alla grandiosità e alla complessità strutturale, spesso ispirata dalla musica classica europea. Tuttavia, anche questa corrente ha segnato una netta differenza rispetto al Prog Rock inglese, per il suo approccio unico all'arrangiamento e alla composizione musicale.


Influenze del Krautrock sulle Band Inglesi


Nonostante le evidenti differenze, il Krautrock ha esercitato un'influenza significativa selle band Prog Rock inglesi e su molti altri artisti internazionali. Musicisti come David Bowie, Brian Eno e i Radiohead hanno citato esplicitamente band del Krautrock come fonte di ispirazione per la loro musica. Questa influenza si manifesta nella sperimentazione con strumenti elettronici, nella strutturazione di composizioni lunghe  e atmosferiche, e nell'adozione di un approccio più sperimentale alla produzione musicale. Attraverso il Krautrock, band e artisti inglesi sono stati esposti a nuove possibilità sonore, dilatando ulteriormente i confini di quello che poteva essere considerato "rock".




KRAUTROCK - La scena rock tedesca, degli anni Settanta.Esattamente come Inghilterra e Stati Uniti, anche in Germania ci sono state diversi scenari rock regionali.La scena rock di Berlino con Tangerine Dream, Klaus Schulze, Kluster, Agitation Free, Ash Ra Tempel e Mythos ha rappresentato una vera rivoluzione della musica elettronica. Molte loro opere sperimentali faranno eternamente parte dell'olimpo cosmico di matrice tedesca, scritte per sempre nelle pagine dei "corrieri cosmici". La scena rock di Dusseldorf con Kraftwerk e Neu ha anche esplorato la musica elettronica, ma in un modo completamente diverso. La loro musica era una sorta di sequenza minimale ripetitiva, facilmente associabile con l'industria fortemente meccanizzata della Ruhr. Grazie al successo internazionale dei Kraftwerk,la musica elettronica dei primi anni ’70 era diventata un marchio di fabbrica esclusivamente tedesco, che ha influenzato molti gruppi pop e rock a livello mondiale per i decenni a venire.La scena rock di Monaco di Baviera è stata un melting pot di psichedelia, jazz e influenze etniche. L e band più importanti , sono state: Embryo, Popol Vuh, Amon Duul II, Guru Guru, Gila e Out Of Focus. Ognuna di loro ha aggiunto sfaccettature uniche e nuove al progressive rock. Queste band non hanno ottenuto il riconoscimento internazionale che meritavano, anche se il loro status di culto è rimasto vivo per più di due decenni.
La scena rock di Colonia, ha avuto una band grande protagonista, I “Can”(gruppo seguitissimo in UK dal quale sarebbe poi sbocciato il Punk Inglese), ed i Floh De Cologne, qust’ultimi molto impegnati politicamente. Ad Hannover, le band più famose, sono state , i “Jane” e gli “Eloy”, con un suono più tradizionale heavy rock,la prima e sinfonico , la seconda. Di Hannover erano anche gli “Scorpions”, che dopo un primo album vicino alle sonorità sperimentali propri dei gruppi teutonici, virando decisamente verso un hard rock molto più anglosassone hanno ottenuto il successo internazionale.La scena rock di Amburgo è stata dominata da band fortemente influenzate dal rock anglo-americano, come gli Epitaph, Frumpy, Virus, Weed e Blackwater Park. Ad Aachen, le band di rock progressivo di spicco,sono state i Necronomicon e Ruphus Zuphall, band, molto influenzate dalla musica britannica, che hanno però saputo aggiungere il sapore caratteristico Tedesco alla loro musica. E doveroso menzionare due superbi ingegneri e produttori tedeschi: Konrad Plank e Dieter Dierks, con loro è stata partorita quasi la metà dell’intera produzione del rock tedesco degli anni Settanta. La Germania non ha avuto una vera capitale musicale, come è stato per Londra nel Regno Unito, ma ha avuto in tutto lo stato una miriade di gruppi figli dell’ultima guerra e del muro di Berlino, che hanno sperimentato ,sempre più, nuove soluzioni sonore,ed esplorato all’infinito le frontiere della musica.
Da tutta questa genialità , Prenderà vita negli anni '80 la graffiante sequenza del pop elettronico, prima, e della techno music, poi.

Un pò d'ascolto:











mercoledì 6 novembre 2024

Thomas David & Gunn Ronnie - The Giant Dance 1996 UK

                             Thomas David & Gunn Ronnie

                                                        The Giant Dance (UK)


Thomas David & Gunn Ronnie

Interessante storia raccontata dalla stessa voce di Ronnie Gunn. Un passato vissuto tra alcuni futuri  Genesis già dalla dine degli anni '60 che, a distanza di 30 anni a prodotto questa raccolta di brani emblematici che li avevano ispirato nel periodo d'oro del rock progressivo. 

Quando Peter Gabriel e io decidemmo di vivere a Londra, mi disse che un suo amico aveva un appartamento che avremmo potuto condividere. Ovviamente dovevamo andare tutti d'accordo, ma siccome di solito non sono uno che si lascia ammaliare al primo incontro, andai a trovare questo amico con un po' di trepidazione: Fortunatamente, con David Thomas trovai qualcuno che poteva essere quasi altrettanto testardo e irritante quanto me. Finimmo per condividere per quattro anni e mezzo l'appartamento e da allora siamo amici: Ora siamo entrambi più ammorbiditi. Durante la realizzazione del primo LP dei Genesis "From Genesis To Revelation" abbiamo avuto venti persone che soggiornavano nel nostro appartamento, e sono venute tutte in studio. Il loro contributo sopravvive principalmente nei battiti di mani nella canzone "In Limbo". David stesso, tuttavia, è molto presente tra le voci di supporto, e in particolare come armonia con la voce principale in "In The Wilderness". Durante le estati del 1968 e del '69, i genitori di David ci hanno fatto un giro a casa loro per le prove. Mentre era ancora a scuola, David cantava in una band, "The Spoken Word", che suonava durante le vacanze. Questo gruppo comprendeva, tra gli altri, i primi membri dei Genesis , Anthony Phillips alla chitarra e Peter Gabriel alla batteria e un amico di scuola di David, Ronnie Gunn, al pianoforte. Si erano sciolti quando vivevamo a Londra, ma David e Ronnie continuarono a suonare insieme. La speranza era che altre persone registrassero le loro canzoni, ma come abbiamo scoperto, questo può essere molto difficile, in particolare con materiale leggermente più complesso; quindi è fantastico che ora sia possibile per le persone ascoltare finalmente questa musica. I primi demo su questo CD risalgono al 1973 e sono stati registrati a casa dei genitori di Anthony Phillips nel Surrey e nel nostro vecchio appartamento. Le registrazioni successive furono fatte a casa di David a Putney, dove David registrò anche i primi demo di Peter Gabriel della sua carriera da solista post Genesis. A quei tempi il piede che batteva di Ronnie era leggendario perché era sempre in un tempo completamente diverso dalle sue mani sul pianoforte. Tuttavia, non rovinava l'efficacia del risultato, specialmente quando accompagnava la sua voce. Non avendo sentito nessuna di queste canzoni per vent'anni o giù di lì, è incredibile quanto bene ne ricordi alcune. Le preferite includono "Give My Love To The Future", "Walk To The Water" e "I Know She Danced"

Tracklist:

1) Great Western - 1975 
2) I Get The Feeling - 1975 
3) Somewere Upon TheWay - 1977 
4) A Minor Epic - 1978 
5) I Know She Danced - 1977 
6) (Give My) Love To The Future - 1977 
7) Coolly I Love You - 1969/74 
8) Walk To The Water - 1973 
9) Bring Back The Old Money - 1974 
10) Falcon Rise - 1973 
11) Hillside - 1971/73 
12) Memoriam - 1978 
13) Hey Lady - 1976 
14) Go Get The Girl - 1976 
15) To My Suprise - 1972/74 
16) Fate Is A Dancer - 1973 
17) Black Rat Sleepy Tune - 1976 
18) La danza gigante - 1979



martedì 5 novembre 2024

King Crimson - In The Wake Of Poseidon 1970 (UK)

                                            King Crimson

                                               In The Wake Of Poseidon (1970)

In The Wake of Poseidon


Formazione di culto del rock progressivo, con Robert Fripp che fa da fulcro attorno alle innumerevoli formazioni succedutesi sin dall'album d'esordio ( In the court of the Crimson King ) autentica icona del prog mondiale. Per questo secondo album, Fripp chiama a Se, jazzisti del calibro di Keith Tippet e Mel Collins e favorisce il ritorno di Pete Giles e Gordon Haskell, seconda voce. Il risultato è ottimo, il disco ancora più complesso e pretenzioso del precedente, lancia le basi di quello che sarà poi il sound della band. Non c'è spazio per le improvvisazioni, ogni singolo suono sembra pesato con il bilancino degli orefici, niente è suonato per caso , è una meravigliosa mistura di Art Rock Progressivo Sinfonico.



lunedì 4 novembre 2024

Citizen Cain - Somewhere but Yesterday 1994 (Symphonic Prog) UK

Citizen Cain

                                  "Somewhere but Yesterday"


Se sei stato un fan dei Genesis non potrai fare a meno di conoscere questo disco. E' semplicemente fantastico, gli intrecci sonori delle tastiere di Stewart Bell, oltre che al timbro dannatamente Trespass e Nursery Cryme, la chitarra di Alistar MacGregor, la perfezione degli arrangiamenti, la sezione ritmica sostenuta dall'impeccabile lavoro di Andy Gilmour al basso e Nick Arkless alla batteria e il timbro 'Gabriel' vocale di George Scott "Cyrus" ci riportano indietro all'età dell'oro del progressive rock barocco e romantico, dove eleganza e ricercatezza erano le caratteristiche principali che contraddistinguevano ogni passaggio strumentale.

TRACKS LISTING

1) Jonny Had Another Face / Parallel Lines (10:30)
2) Junk and Donuts / An Afterthought (9:20)
3) To Dance the Enamel-Faced Queen / Beyond the Boundaries (10:25)
4) Somewere but Yesterday / A Word in Your Ear (25:40)
a - Owls
b - Obssessions
c - The Ballad of Creepy John
d - Echoes - The Labyrinth Penumbra
e - All the Sin's Men
f - Farewell
g - A Word in Your Ear
5) Strange Barbarians / The Mother's Shroud (11:50)

Symphonic Prog (Genesis style by Gabriel) Un vero capolavoro.

Citizen Cain


DISCOGRAFIA:

                                               1) Serpent in Camouflage (1992)



                                                       2) Somewhere but Yesterday (1994)




                            3) Ghost Dance (1996) Album postumo con brani degli anni '80

                     
                                                                      Full album


                                                           4) Rising the Stones (1997)










                                                                5) Playing Dead (2002)




                                                                 6) Skies Darken (2012)





domenica 3 novembre 2024

Apocalypsis - No 1981 (Symphonic Prog) Grecia

                             Apocalypsis - No (1981) Grecia

Apocalypsis - No



Rarissimo album dei greci Apocalypsis dei primi anni '80. Questo è il 2° album del gruppo. Il genere è un prog sinfonico tastieristico vicino ai Greenslade , con le tastiere in primo piano a dialogare con voce e chitarre. Album interessante. Molto più interessante l'omonimo album del 1980 che vi proporrò quanto prima. 

Tracklist:

1) No Art
2) No Morality
3) No Food ( part. 1° )
4) No Food ( part 2° )
5) No Security
6) No Respect
7) No Communication
8) No Trust
9) No Change ?

sabato 2 novembre 2024

Apocalypsis - Apocalypsis (Symphonic Prog) 1980 Grecia

                     Apocalypsis - Apocalypsis (Grecia) 1980

Apocalypsis

Primo interessantissimo album degli Apocalypsis . Sei brani da ascoltare tutti d'un fiato. Da non perdere. Genesis,Greenslade Etc..... 

Tracklist:

 1 ) Metempsychosis 
 2 ) Threat 
 3 ) Expiatory Victim 
 4 ) Lies Mistakes And Closin'eyes 
 5 ) My Death At A Rugby Game 
 6 ) Journey In The Night

Pierrot Lunaire - Pierrot Lunaire (Italian Symphonic Prog) 1974


                                        Pierrot Lunaire 

              Pierrot Lunaire (Italian Symphonic Prog) 1974

Pierrot Lunaire - Pierrot Lunaire 1974

                        Tornare indietro di cinquanta'anni per ricordare un capolavoro

Questo è il primo lavoro omonimo dei Pierrot Lunaire.  Uno dei lavori più genuini del progressive made in Italy. L'album contiene 12 brani di soft - Symphonic prog con atmosfere d'avanguardia , basate su chitarre acustiche e tastiere varie, riducendo al minimo le parti di batteria (soltanto in "Invasore" e "Sotto i Ponti") il disco è godibilissimo e le belle atmosfere dolci, melodiche e sognanti non ne fanno mai rimpiangere la mancanza.

Il gruppo si forma a Roma fra amici di vecchia data, Gaio Ghiocchio e Vincenzo Caporaletti, con l'inserimento in formazione del tastierista Arturo Stalteri, la singolare scelta stilistica/strumentale fa di questo disco un capolavoro unico ed inimitabile. CONSIGLIATISSIMO.


Line-up:

Arturo Stalteri (tastiere, percussioni, voce)
Vincenzo Caporaletti (chitarra, basso,flauto)
Gaio Chiocchio (chitarra, tastiere, sitar, voce)

Tracks list:

01 - Ouverture XV
02 - Raipure
03 - Invasore
04 - Lady Ligeia
05 - Narciso
06 - Ganzheit
07 - Verso Il Lago
08 - Il Re Di Raipure
09 - Sotto I Ponti
10 - Arlecchinata
11 - La Saga Della Primavera
12 - Mandragola





domenica 20 ottobre 2024

The Flower Kings - Space Revolver 2000 (Symphonic Prog) Svezia

                         The Flower Kings - Space Revolver

                              Symphonic Prog (2000) Svezia

The Flower Kings - Space Revolver

I The Flower Kings, una delle band più influenti del progressive rock, hanno continuato a evolversi e a innovare dal 2000 in poi. Con un suono caratteristico che combina melodie affascinanti e complessi arrangiamenti musicali, la band ha attratto un pubblico sempre più vasto. I membri della band hanno esplorato nuove sonorità e tematiche, contribuendo alla loro crescita artistica.
 Questo mio post fornisce una breve analisi della loro produzione musicale recente e dell'impatto che hanno avuto nel panorama musicale contemporaneo.

Prima di "Space Revolver", la band ha pubblicato album significativi come "Back in the World of Adventures" nel 1995, "Retropolis" nel 1996, "Stardust We Are" nel 1997 e "Flower Power" nel 1999. Questi lavori hanno posto le basi per il loro suono distintivo, caratterizzato da lunghe suite musicali e arrangiamenti intricati. Con "Flower Power", la band ha ulteriormente ampliato le proprie sonorità, affrontando temi filosofici e sociali. Ogni album ha visto una progressione nella produzione e nella scrittura dei testi, cementando la reputazione della band nel genere del rock progressivo.

Album imperdibili pubblicati dopo il 2000

Space Revolver (2000): un'opera che segna una transizione verso sonorità più moderne.

The Rainmaker (2001): un album che vede un ritorno a melodie più classiche del loro repertorio.

Unfold the Future (2002): caratterizzato da una forte impronta jazz e sperimentale.

Adam & Eve (2004): un lavoro che riflette temi più maturi e personali.

Paradox Hotel (2006): la band con questo lavoro ha sperimentato ulteriormente, introducendo nuovi elementi sonori e testi introspettivi.

Waiting for Miracles (2019): album fondamentale, che mostra nuove innovazioni e collaborazioni.

Altri lavori: The Sum Of No Evil (2007), Banks of Eden (2012), Desolation Rose (2013), Islands (2020), By Royal Decree (2022) e Look At You Now (2023)

Dal 2000. i The Flower Kings hanno visto un'evoluzione del loro stile musicale, incorporando elementi di jazz fusion, rock progressivo classico e persino influenze pop. Questa fusione di generi ha reso la loro musica ancora più accessibile e interessante per un pubblico variegato. Con la crescente complessità delle composizioni, i membri della band hanno anche ampliato il loro arsenale strumentale. La sezione ritmica è diventata più dinamica e sfumata, mentre le tastiere hanno assunto un ruolo predominante, creando paesaggi sonori ricchi. La loro abilità di mescolare armonie vocali e strumentali rimane una marchio di fabbrica.

Analisi dell'album "Space Revolver"

"Space Revolver", pubblicato nel 2000, è un'opera importante nella carriera dei The Flower Kings. L'album presenta brani iconici come "I Am The Sun (part one e Two)" e "Monster Within" che combinano melodie accattivanti con strutture complesse. Le sonorità spaziali e i temi di esplorazione dell'universo riflettono l'ambizione creativa della band in questo progetto. Ogni traccia si distingue per l'uso di strumenti solisti e armonie vocali, creando un'atmosfera immersiva e coinvolgente per l'ascoltatore.

Temi e sonorità del disco

In "Space Revolver", la band esplora temi di esistenza, coscienza e l'inesauribile ricerca della verità. La produzione sonora e caratterizzata da una fusione di elementi rock e prog, con influenze psichedeliche che emergono in diverse tracce. La chitarra di Roine Stolt e le tastiere di Tomas Bodin sono al centro di ogni composizione, offrendo sia momenti di intensa grazia che esplosioni di energia sonora. Quest'album rappresenta un'importante evoluzione nel sound della band, evidenziando la loro capacità di sfidare le convenzioni musicali.
In conclusione, "Space Revolver" non è solo un capolavoro musicalmente, ma un'eco duratura del genio dei The Flower Kings. Le sue tematiche e sonorità sono ancora rilevanti, dimostrando l'universalità della loro musica. Rimanendo un punto di riferimento, l'album continua a ispirare nuove generazioni di musicisti e ascoltatori, garantendo la sua eredità nel mondo della musica.

Tracklist:

01) I Am The Sun (part one)    15:03
02) Dream On Dreamer    2:43
03) Rumble Fish Twist    8:06
04) Monster Within    12:55
05) Chicken Farmer Song    5:09
06) Underdog    5:29
07) You Don't Know What You've Got    2:39
08) Slave To Money    7:30
09) A Kings Prayer    6:02
10) I Am The Sun (part two)    10:48 

Line-up

Hasse Froberg - Voce solista e cori, Chitarra acustica
Tomas Bodin - Pianoforte, Organo, Mellotron , Sintetizzatore
Roine Stolt - Chitarra , Basso, Voce solista e cori
Jonas Reingold - Basso, Basso Fretless
Hasse Bruniusson - Percussioni, Voci

Con

 Ulf Wallander - Sassofono soprano

Per un primo ascolto
                                                          I Am The Sun (part one e two)

                                                                  Monster Within (live)



venerdì 18 ottobre 2024

Transatlantic - Bridge Across Forever 2001 (Symphonic Prog) Multinazioni

                       Transatlantic - Bridge Across Forever

                        Symphonic Prog (Multinazioni) 2001

Transatlantic - Bridge Across Forever

I Transatlantic sono una band di progressive rock formata nel 1999, composta da membri di rinomate band come Spock's Beard, Dream Theater, The Flower Kings e Marillion. L'idea di unirsi è nata dalla passione condivisa per la musica colta e le sonorità ricche. Il gruppo è composto da Neal Morse, Mike Portnoy, Roine Stolt e Pete Trawavas, ognuno portando il proprio stile distintivo e la propria esperienza musicale. La loro musica è caratterizzata da esperimenti audaci e una fusione di vari elementi del rock progressivo. Con il loro secondo album "Bridge Across Forever", hanno ulteriormente espanso il loro suono e la loro visione artistica. Questo lavoro rappresenta non solo una collaborazione tra musicisti talentuosi, ma anche una vera e propria celebrazione della musica Prog.

Composizioni principali e la loro influenza

Neal Morse, noto per le sue capacità di composizione e l'approccio eclettico al pianoforte, è la voce principale e ha un ruolo cruciale nella scrittura dei testi. Mike Portnoy, batterista di fama mondiale, è famoso per il suo stile energico e le sue complesse sequenze ritmiche. Roine Stolt, chitarrista e cantante, porta un tocco melodico influenzato dal rock scandinavo, mentre Pete Trewavas, bassista, aggiunge profondità armonica e groove. Insieme, questi musicisti mescolano le loro esperienze, creando un suono inconfondibile, ricco di armonie vocali e complessi arrangiamenti strumentali. Ogni membro contribuisce in modo significativo, rendendo il lavoro di gruppo una vera sinfonia di talenti.

Evoluzione musicale e stili distintivi

Nel corso degli anni i Transatlantic hanno evoluto il loro stile musicale, incorporando elementi di Rock, metal e musica classica. Il loro approccio fluido e sperimentale ha definito il loro suono distintivo, caratterizzato da brani lunghi e intricate strutture musicali. "Bridge Across Forever" è un esempio perfetto di questa evoluzione, dove i temi musicali e lirici si intrecciano in un viaggio sonoro esclusivo. L'album presenta complesse dinamiche musicali, con parti di tastiere elaborate, assolo di chitarra avvincenti e sezioni ritmiche pulsanti. Questo mix di influenze crea un'atmosfera unica che contraddistingue la band nel panorama del progressive rock.

Analisi dell'album "Bridge Across Forever"

Pubblicato nel 2001, "Bridge Across Forever" offre una combinazione di brani epici e momenti più intimi. Il Brano di apertura "Duel With The Devil" è un viaggio musicale che si estende per oltre 26 minuti, affrontando temi di conflitto e resa. Altri brani come "Stranger in Your Soul" e "Bridge Across Forever" mostrano la maestria collettiva del gruppo, con sezioni che richiamano momenti di grande intensità emotiva. Le melodie accattivanti e gli arrangiamenti complessi non solo catturano l'orecchio, ma invitano anche l'ascoltatore a riflettere più a fondo sul contenuto dei testi. "Bridge Across Forever" è dunque un'opera di grande respiro, dimostrando la capacità della band di unire tecnica e emozione.

Tematiche e testi di brani

I testi di "Bridge Across Forever" affrontano una varietà di temi, dall'amore e la perdita alla ricerca del significato della vita.I brani riescono ad esplorare le complessità delle relazioni umane attraverso metafore e narrazioni evocative. La presenza di un forte messaggio di unità e connessione traspare chiaramente, creando un legame profondo con l'ascoltatore. Le melodie, unite a testi potenti, offrono un'esperienza di ascolto che è tanto intellettuale quanto emotiva. Questa capacità di fondere testi significativi con una musica altrettanto complessa è una delle chiavi del successo dei Transatlantic.

Impatto e ricezione da parte del pubblico e della critica

In conclusione, "Bridge Across Forever" non è semplice album; è un capolavoro che riflette la passione e la creatività di una band davvero unica. I Transatlantic hanno dimostrato che il rock progressivo può essere sia complesso che accessibile, creando brani che sfidano il tempo e invitano alla riflessione. Attraverso un mix di competenze musicali e testi potenti, hanno inventato una narrativa musicale che continua a risuonare con i loro ascoltatori, rendendo la loro musica un viaggio emozionante da intraprendere.

Tracklist:

1) Duel With the Devil        (26:43)
2) Suite Charlotte Pike        (14:30)
3) Bridge Across Forever    (05:33)
4) Stranger in Your Soul      (26:05)

Line-up

Neal Morse - Voce, Pianoforte, Organo Hammond, Minimoog, Fender Rodhes, Sintetizzatore, Chitarre , Mandolino
Roine Stolt - Chitarra elettrica e acustica, Mellotron, Tastiere, Percussioni, Voce
Pete Trewavas - Basso, Pedali per basso, Voce
Mike Portnoy - Batteria, Voce

Con

Chris Carmichael - Violini, Viola e Violoncello
Keith Mears - Sassofono
The "Elite" Choir - Cori

Per un primo ascolto
                                                                 Duel With the Devil 

                                                                  Bridge Across Forever